Intorno al 2000 a.C. i Babilonesi (accadico-semiti) invasero e occuparono i fertili territori dei Sumeri ed estesero il loro dominio dalla Mesopotamia a Nord, ai monti di Elam a Est, dal Golfo persico a Sud al deserto d’Arabia a Ovest. La loro religione (politeista) annoverava, oltre a dei minori, il dio Marduk (padre di tutti), Ishtar (la grande madre) e Nabu (figlio di Marduk e protettore degli uomini). Usavano una scrittura cuneiforme e praticavano la legge del taglione (codice di Ammurabi XVII sec. a.C. ca.). La loro capitale era Babilonia (città ricca di splendide meraviglie come i giardini pensili). Le prime menzioni bibliche si hanno in Ge 10:8-10; 11:1-111. Molteplici furono gli scontri con Israele (2 Re 24:10-172); (2 Re 25:1-123); etc. e, altresì, molte la profezie contro Babilonia (Is 13:1-94); (Gr 50:1-95); (Gr 50: 29-406); (Gr 51:1-87); (Gr 51:33-44; 58:648); (Da 5:1-99); (Da 5:17-3010) etc.
Genesi 10:8-10 Cus generò Nimrod, che cominciò a essere potente sulla terra. 10:9 Egli fu un potente cacciatore davanti al SIGNORE; perciò si dice: «Come Nimrod, potente cacciatore davanti al SIGNORE». 10:10 Il principio del suo regno fu Babel, Erec, Accad e Calne nel paese di Scinear. Genesi 11:1 Tutta la terra parlava la stessa lingua e usava le stesse parole. 11:2 Dirigendosi verso l'Oriente, gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Scinear, e là si stanziarono. 11:3 Si dissero l'un l'altro: «Venite, facciamo dei mattoni cotti con il fuoco!» Essi adoperarono mattoni anziché pietre, e bitume invece di calce. 11:4 Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre la cui cima giunga fino al cielo; acquistiamoci fama, affinché non siamo dispersi sulla faccia di tutta la terra». 11:5 Il SIGNORE discese per vedere la città e la torre che i figli degli uomini costruivano. 11:6 Il SIGNORE disse: «Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è il principio del loro lavoro; ora nulla impedirà loro di condurre a termine ciò che intendono fare. 11:7 Scendiamo dunque e confondiamo il loro linguaggio, perché l'uno non capisca la lingua dell'altro!» 11:8 Così il SIGNORE li disperse di là su tutta la faccia della terra ed essi cessarono di costruire la città. 11:9 Perciò a questa fu dato il nome di Babel, perché là il SIGNORE confuse la lingua di tutta la terra e di là li disperse su tutta la faccia della terra.
2 Re 24:10 In quel tempo, i guerrieri di Nabucodonosor, re di Babilonia, salirono contro Gerusalemme, e la città fu assediata. 24:11 Nabucodonosor, re di Babilonia, giunse davanti alla città mentre la sua gente la stava assediando. 24:12 Allora Ioiachin, re di Giuda, si presentò al re di Babilonia con sua madre, i suoi servi, i suoi capi e i suoi eunuchi. E il re di Babilonia lo fece prigioniero, l'ottavo anno del suo regno. 24:13 Come il SIGNORE aveva predetto, portò via di là tutti i tesori della casa del SIGNORE e i tesori del palazzo del re, e spezzò tutti gli utensili d'oro che Salomone, re d'Israele, aveva fatti per il tempio del SIGNORE. 24:14 E deportò tutta Gerusalemme, tutti i capi, tutti gli uomini valorosi, in numero di diecimila, e tutti i falegnami e i fabbri; non vi rimase che la parte più povera della popolazione del paese. 24:15 E condusse Ioiachin a Babilonia; e deportò da Gerusalemme a Babilonia la madre del re, le mogli del re, i suoi eunuchi, i notabili del paese, 24:16 tutti i guerrieri, in numero di settemila, i falegnami e i fabbri, in numero di mille, tutta gente valorosa e adatta alla guerra. Il re di Babilonia li deportò a Babilonia. 24:17 Il re di Babilonia fece re al posto di Ioiachin, Mattania, zio di lui al quale cambiò il nome chiamandolo Sedechia.
2Re 25:1 L'anno nono del regno di Sedechia, il decimo giorno del decimo mese, Nabucodonosor, re di Babilonia, venne con tutto il suo esercito contro Gerusalemme; si accampò di fronte a essa, e le costruì attorno delle trincee. 25:2 La città fu assediata fino all'undicesimo anno del re Sedechia. 25:3 Il nono giorno del quarto mese, la carestia era grave nella città; e non c'era più pane per il popolo del paese 25:4 Allora venne fatta una breccia nelle mura della città. Tutta la gente di guerra fuggì, di notte, per la via della porta fra le due mura, in prossimità del giardino del re, mentre i Caldei stringevano la città da ogni parte; e il re prese la via della pianura; 25:5 ma l'esercito dei Caldei lo inseguì, lo raggiunse nella pianura di Gerico, e tutto l'esercito di lui si disperse e l'abbandonò. 25:6 Allora i Caldei presero il re, e lo condussero al re di Babilonia a Ribla, dove fu pronunziata la sentenza contro di lui. 25:7 I figli di Sedechia furono uccisi in sua presenza; poi cavarono gli occhi a Sedechia; lo incatenarono con una doppia catena di bronzo, e lo portarono a Babilonia. 25:8 Il settimo giorno del quinto mese - era il diciannovesimo anno di Nabucodonosor, re di Babilonia - Nebuzaradan, capitano della guardia del corpo, funzionario del re di Babilonia, giunse a Gerusalemme, 25:9 bruciò il tempio del SIGNORE e il palazzo del re, e diede alle fiamme tutte le case di Gerusalemme, tutte le case 25:10 Tutto l'esercito dei Caldei, che era con il capitano della guardia, abbatté tutte le mura di Gerusalemme. 25:11 Nebuzaradan, capitano della guardia, deportò i superstiti che erano rimasti nella città, i fuggiaschi che si erano arresi al re di Babilonia, e il resto della popolazione 25:12 Il capitano della guardia non lasciò che alcuni dei più poveri del paese a coltivare le vigne e i campi.
saia 13:1 Oracolo contro Babilonia, rivelato a Isaia, figlio di Amots.13:2 Sopra un nudo monte, innalzate un vessillo, chiamateli a gran voce, fate segno con la mano, ed entrino nelle porte dei prìncipi! 13:3 Io ho dato ordini a quelli che mi sono consacrati, ho chiamato i miei prodi, ministri della mia ira, quelli che esultano nella mia grandezza. 13:4 Si ode sui monti un rumore di gente, come quello di un popolo immenso; il rumore di un tumulto di regni, di nazioni radunate: il SIGNORE degli eserciti passa in rivista l'esercito che va a combattere. 13:5 Vengono da un paese lontano, dall'estremità dei cieli, il SIGNORE e gli strumenti della sua ira, per distruggere tutto il paese. 13:6 Urlate, poiché il giorno del SIGNORE è vicino; esso viene come una devastazione dell'Onnipotente. 13:7 Perciò, tutte le mani diventano fiacche, ogni cuor d'uomo viene meno. 13:8 Sono colti da spavento, sono presi da spasimi e da doglie; si contorcono come donna che partorisce, si guardano l'un l'altro sbigottiti, le loro facce sono facce di fuoco. 13:9 Ecco il giorno del SIGNORE giunge: giorno crudele, d'indignazione e d'ira furente, che farà della terra un deserto e ne distruggerà i peccatori.
Geremia 50:1 Ecco la parola che il SIGNORE pronunziò riguardo a Babilonia, riguardo al paese dei Caldei, per mezzo del profeta Geremia: 50:2 «Annunziatelo fra le nazioni, proclamatelo, issate una bandiera, proclamatelo, non tenetelo nascosto! Dite: "Babilonia è presa! Bel è coperto di vergogna, Merodac è infranto! Le sue immagini sono coperte di vergogna; i suoi idoli, infranti!"50:3 Infatti dal settentrione marcia contro di lei una nazione che ne ridurrà il paese in un deserto e non vi sarà più nessuno che abiti in lei; uomini e bestie fuggiranno, se ne andranno.50:4 In quei giorni, in quel tempo», dice il SIGNORE, «i figli d'Israele e i figli di Giuda torneranno insieme; cammineranno piangendo, cercheranno il SIGNORE, il loro Dio.50:5 Domanderanno qual è la via di Sion, volgeranno le loro facce in direzione d'essa, e diranno: "Venite, unitevi al SIGNORE con un patto eterno, che non si dimentichi più!"50:6 Il mio popolo era un gregge di pecore smarrite; i loro pastori le avevano sviate sui monti dell'infedeltà; esse andavano di monte in colle, avevano dimenticato il luogo del loro riposo. 50:7 Tutti quelli che le trovavano, le divoravano; i loro nemici dicevano: "Noi non siamo colpevoli, poiché essi hanno peccato contro il SIGNORE! Territorio di giustizia e speranza dei loro padri è il SIGNORE". 50:8 Fuggite di mezzo a Babilonia, uscite dal paese dei Caldei, siate come dei capri davanti al gregge! 50:9 Poiché, ecco, io suscito e faccio marciare contro Babilonia una moltitudine di grandi nazioni dal paese del settentrione; esse si schiereranno contro di lei e da quel lato sarà conquistata. Le loro frecce sono come quelle di un valente arciere; nessuna di esse ritorna a vuoto.
Geremia 50:29 Convocate contro Babilonia gli arcieri, tutti quelli che tirano d'arco; accampatevi contro di lei tutto intorno, nessuno ne scampi; rendetele secondo le sue opere, fate interamente a lei come essa ha fatto; poiché essa è stata arrogante contro il SIGNORE, contro il Santo d'Israele. 50:30 Perciò i suoi giovani cadranno nelle sue piazze, tutti i suoi uomini di guerra periranno in quel giorno», dice il SIGNORE. 50:31 «Eccomi a te, o arrogante», dice il Signore, DIO degli eserciti «poiché il tuo giorno è giunto, il tempo della tua punizione. 50:32 L'arrogante vacillerà, cadrà, e non vi sarà chi lo rialzi; io appiccherò il fuoco alle sue città, esso divorerà tutti i suoi dintorni». 50:33 Così parla il SIGNORE degli eserciti: «I figli d'Israele e i figli di Giuda sono oppressi insieme; tutti quelli che li hanno deportati li tengono e rifiutano di lasciarli andare. 50:34 Il loro vendicatore è forte; si chiama SIGNORE degli eserciti; certo egli difenderà la loro causa, dando riposo alla terra e gettando lo scompiglio fra gli abitanti di Babilonia. 50:35 La spada è sospesa sopra i Caldei», dice il SIGNORE, «sopra gli abitanti di Babilonia, sui suoi capi e saggi. la spada è sospesa sopra i suoi prodi, che saranno atterriti; 50:37 La spada è sospesa sopra i suoi cavalli, i suoi carri, sopra tutta l'accozzaglia di gente che è in mezzo a lei, la quale diventerà come tante donne; la spada è sospesa sopra i suoi tesori, che saranno saccheggiati. 50:38 La siccità è sospesa sopra le sue acque, che saranno prosciugate; poiché è un paese d'immagini scolpite, vanno in delirio per quegli spauracchi dei loro idoli. 50:39 Perciò gli animali del deserto, con gli sciacalli, l'abiteranno, e vi si stabiliranno gli struzzi; nessuno vi abiterà più per sempre, non sarà più popolata di generazione in generazione. 50:40 Come avvenne quando Dio distrusse Sodoma, Gomorra, e le città circostanti», dice il SIGNORE, «nessuno più vi abiterà, non vi risiederà più nessun figlio d'uomo.
Geremia 51:1 Così parla il SIGNORE: «Ecco, io faccio levare contro Babilonia e contro gli abitanti di questo paese, che è il cuore dei miei nemici, un vento distruttore; 51:2 mando contro Babilonia degli stranieri che la ventileranno, e vuoteranno il suo paese; poiché, nel giorno della calamità, piomberanno su di lei da tutte le parti. 51:3 Tenda l'arciere il suo arco contro chi tende l'arco e contro chi si erge fieramente nella sua corazza! Non risparmiate i suoi giovani, votate allo sterminio tutto il suo esercito! 51:4 Cadano uccisi nel paese dei Caldei, crivellati di ferite per le vie di Babilonia! 51:5 Infatti Israele e Giuda non sono abbandonati dal loro Dio, il SIGNORE degli eserciti; il paese dei Caldei è pieno di colpe contro il Santo d'Israele. 51:6 Fuggite di mezzo a Babilonia, salvi ognuno la sua vita, guardate di non perire per l'iniquità di lei! Poiché questo è il tempo della vendetta del SIGNORE; egli le dà la sua retribuzione. 51:7 Babilonia era nelle mani del SIGNORE una coppa d'oro, che ubriacava tutta la terra; le nazioni hanno bevuto il suo vino, perciò le nazioni sono divenute deliranti. 51:8 All'improvviso, Babilonia è caduta, è frantumata. Alzate su di lei alti lamenti, prendete del balsamo per il suo dolore; forse guarirà!
Geremia 51:33 Poiché così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele: «La figlia di Babilonia è come un'aia al tempo in cui la si trebbia; ancora un poco, e verrà per lei il tempo della mietitura». 51:34 Nabucodonosor, re di Babilonia, ci ha divorati, ci ha schiacciati, ci ha posti là come un vaso vuoto; ci ha inghiottiti come un dragone; ha riempito il suo ventre con le nostre delizie, ci ha cacciati via. Geremia 51:58 Così parla il SIGNORE degli eserciti: «Le larghe mura di Babilonia saranno spianate al suolo, le sue alte porte saranno incendiate; così i popoli avranno lavorato per nulla, le nazioni si saranno stancate per il fuoco». 51:59 Ordine dato dal profeta Geremia a Seraia, figlio di Neria, figlio di Maaseia, quando si recò a Babilonia con Sedechia, re di Giuda, il quarto anno del regno di Sedechia. Seraia era responsabile delle soste. 51:60 Geremia scrisse in un libro tutto il male che doveva accadere a Babilonia, cioè tutte queste parole che sono scritte riguardo a Babilonia. 51:61 Geremia disse a Seraia: «Quando sarai arrivato a Babilonia, avrai cura di leggere tutte queste parole, 51:62 e dirai: "O SIGNORE, tu hai detto di questo luogo che lo avresti distrutto, al punto che non sarebbe stato più abitato né da uomo, né da bestia, e che sarebbe stato ridotto in una desolazione perenne". 51:63 Quando avrai finito di leggere questo libro, tu vi legherai una pietra, lo getterai in mezzo all'Eufrate, 51:64 e dirai: "Così affonderà Babilonia, e non si rialzerà più, a causa del male che io faccio venire su di lei; cadrà esausta"». Fin qui, le parole di Geremia.
Daniele 5:1 Il re Baldassar fece un grande banchetto per mille dei suoi grandi e bevve vino in loro presenza. 5:2 Mentre stava assaporando il vino, Baldassar ordinò che portassero i vasi d'oro e d'argento che Nabucodonosor, suo padre, aveva preso dal tempio di Gerusalemme, perché il re, i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine se ne servissero per bere. 5:3 Allora furono portati i vasi d'oro che erano stati presi nel tempio, nella casa di Dio, che era in Gerusalemme; il re, i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine li usarono per bere. 5:4 Bevvero il vino e lodarono gli dèi d'oro, d'argento, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra. 5:5 In quel momento apparvero le dita di una mano d'uomo, che si misero a scrivere, di fronte al candeliere, sull'intonaco della parete del palazzo reale. Il re vide quel pezzo di mano che scriveva. 5:6 Allora il re cambiò colore e i suoi pensieri lo spaventarono; le giunture dei suoi fianchi si rilassarono e le sue ginocchia cominciarono a sbattere l'una contro l'altra. 5:7 A voce alta il re gridò che si facessero entrare gli incantatori, i Caldei e gli astrologi, e il re disse ai saggi di Babilonia: «Chiunque leggerà questo scritto e me ne darà l'interpretazione sarà vestito di porpora, porterà una collana d'oro al collo e sarà terzo nel governo del regno». 5:8 Allora entrarono tutti i saggi del re; ma non furono capaci di leggere lo scritto né di darne l'interpretazione al re. 5:9 Allora il re Baldassar fu preso da grande spavento, cambiò colore e i suoi grandi furono costernati.
aniele 5:17 Allora Daniele rispose al re e disse: «Serba i tuoi doni per te e dà a un altro le tue ricompense! Tuttavia io leggerò lo scritto al re e gliene darò l'interpretazione. 5:18 O re, il Dio altissimo aveva dato regno, grandezza, gloria e maestà a tuo padre Nabucodonosor. 5:19 Per questa grandezza che Dio gli aveva dato, le genti di ogni popolo, nazione e lingua temevano e tremavano alla sua presenza. Egli faceva morire chi voleva, lasciava in vita chi voleva; innalzava chi voleva, abbassava chi voleva. 5:20 Ma quando il suo cuore divenne orgoglioso e il suo spirito s'indurì fino a diventare tracotante, il re fu deposto dal suo trono e gli fu tolta la sua gloria; 5:21 fu scacciato di mezzo agli uomini e il suo cuore divenne simile a quello delle bestie. Abitò con gli asini selvatici, gli fu dato da mangiare erba come ai buoi e il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo finché non riconobbe che il regno degli uomini appartiene al Dio altissimo, il quale vi stabilisce sopra chi vuole. 5:22 E tu, Baldassar, suo figlio, non hai umiliato il tuo cuore, benché tu sapessi tutto questo, 5:23 ma ti sei innalzato contro il Signore del cielo. Ti sono stati portati i vasi della casa di Dio e in essi avete bevuto tu, i tuoi grandi, le tue mogli e le tue concubine; tu hai lodato gli dèi d'argento, d'oro, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra, i quali non vedono, non odono e non comprendono, e non hai glorificato il Dio che ha nella sua mano il tuo soffio vitale, e dal quale dipendono tutte le tue vie. 5:24 Perciò egli ha mandato quel pezzo di mano che ha tracciato quello scritto. 5:25 Ecco le parole che sono state scritte: Mené, Mené, Téchel, U-Parsin. 5:26 Questa è l'interpretazione delle parole: Mené, Dio ha fatto il conto del tuo regno e gli ha posto fine; 5:27 Téchel, tu sei stato pesato con la bilancia e sei stato trovato mancante. 5:28 Perès, il tuo regno è diviso e dato ai Medi e ai Persiani». 5:29 Allora, per ordine di Baldassar, Daniele fu vestito di porpora, gli fu messa al collo una collana d'oro e fu proclamato terzo nel governo del regno. 5:30 In quella stessa notte Baldassar, re dei Caldei, fu ucciso 5:31 e Dario il Medo ricevette il regno all'età di sessantadue anni.