Dizionario Biblico

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Babilonesi (da Bab-ilu o Bab-ilani il nome della città di Babilonia - Porta di Dio)

Intorno al 2000 a.C. i Babilonesi (accadico-semiti) invasero e occuparono i fertili territori dei Sumeri ed estesero il loro dominio dalla Mesopotamia a Nord, ai monti di Elam a Est, dal Golfo persico a Sud al deserto d’Arabia a Ovest. La loro religione (politeista) annoverava, oltre a dei minori, il dio Marduk (padre di tutti), Ishtar (la grande madre) e Nabu (figlio di Marduk e protettore degli uomini). Usavano una scrittura cuneiforme e praticavano la legge del taglione (codice di Ammurabi XVII sec. a.C. ca.). La loro capitale era Babilonia (città ricca di splendide meraviglie come i giardini pensili). Le prime menzioni bibliche si hanno in Ge 10:8-10; 11:1-111. Molteplici furono gli scontri con Israele (2 Re 24:10-172); (2 Re 25:1-123); etc. e, altresì, molte la profezie contro Babilonia (Is 13:1-94); (Gr 50:1-95); (Gr 50: 29-406); (Gr 51:1-87); (Gr 51:33-44; 58:648); (Da 5:1-99); (Da 5:17-3010) etc.

 

 

Balsamo (dal greco balsamon - balsamo)

Il balsamo è una sostanza contenente resine, oli e aromi volatili estratti da molte piante, specie medicinali. La Bibbia ne parla in più occasioni specie di quello prodotto nella città di Galaad situata nella regione omonima a est del Giordano (Ge 37:25; Gr 46:111). Era ricavato dalla resina di una varietà di lentisco, un arbusto sempreverde e il suo commercio era molto ricercato (Et 2:12; Gr 22:62) in tutto il Medioriente (Ez 27:173) per fornire doni regali (Ge 43:11; 1 Re 10:24), come antisettico nelle ferite e linimento nei dolori (Is 1:6: Gr 8:225) e per produrre l’olio del tabernacolo (Es 25:66) la cui composizione, per la sua segretezza, si è, purtroppo, persa nel tempo.

Barba (dal latino bǎrba(m) - barba)

La barba era considerata simbolo di virilità e rispetto (2 Sa 20:91), per gli Ebrei e il portarla era non solo naturale, ma comandato (2 Sa 10:5; Sl 133:22). Era in così alta considerazione che il raderla o permettere ad altri di violarla, era considerata gravissima offesa (2 Sa 10:4,6-73), mentre lo strapparsela era segno di evidente sdegno (Is 50:64). Gli Ebrei non dovevano tagliarla (Le 19:27-295)  tranne che in caso di grave lutto (Le 21:56) anche perché il radersela era simbolo di rigidi giudizi (Is 7:20; 15:2; Ez 5:17). La Bibbia, però, è più interessata alla crescita spirituale che a quella della barba.

Bassezza (dal latino bassu(m) - basso)

La bassezza oltre a individuare la condizione umile di una persona (Lc 1:46-481) è sinonimo di meschinità (Sl 12:82) e di inadeguatezza. Giobbe l’aveva ben compreso (Gb 40:43) La bassezza oltre a individuare le dimensioni e l’estrazione sociale umile di una persona ma anche se conscio della sua insignificanza il suo cuore non si è abbattuto perché aveva una certezza: Dio libera dalla maldicenza e dai soprusi (Gb 5:154)!

Battaglia spirituale (dal latino battuâlia da battuere - battere)

Non sempre splende il sole sull’orizzonte del credente e i conflitti che è chiamato a sostenere sono il buon combattimento della fede (1 Ti 6:121). Molti i motivi scatenanti (Sl 56:2; Mt 10:35-36; Ro 7:23; 2 Co 2:112) ma, a ben guardare, il nemico più subdolo è proprio il nostro cuore (Mc 7:21-233) che spinge a sopravvalutarci (Ro 12:34) credendoci giusti Lc 18:11-125). Solo rivestendo l’intera armatura di Cristo (Ef 6:11-176) con l’ausilio della preghiera (Ef 6:187) e la forza dell’umiltà (Co 3:128) possiamo sperare nella vittoria finale (1 Co 15:57-589).

Battesimo (dal greco baptizo - immergere)

È un’immersione, o aspersione per certe religioni e confessioni cristiane, in acqua, che esterna il proprio credo interiore. Per il cristianesimo è il momento nel quale il neo-credente si identifica con la morte, sepoltura e risurrezione di Cristo, ed è amministrato per l’autorità data da Gesù (At 4:71) con la formula battesimale: “nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” (Mt 28:192). Non salva, ma è fatto obbligo al credente riceverlo.

Battesimo per immersione

Pratica comune a tutte le chiese nei primi secoli, è praticato oggi dalla maggior parte delle chiese evangelicali. È amministrato in età adulta per chi desidera confessare la propria fede in Cristo, dopo aver creduto (Mc 16:161). Segue l’esempio di (At 8:37-392): “Filippo disse: «Se tu credi con tutto il cuore, è possibile». L'eunuco rispose: «Io credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio». Fece fermare il carro, e discesero tutti e due nell'acqua… e Filippo lo battezzò. Quando uscirono dall'acqua …”

Battisti (dal greco baptistes da baptizein - battezzare)

Movimento evangelico sorto in Inghilterra nel XVI secolo dalla separazione della chiesa anglicana. Nata come chiesa “libera” professa l’individualismo teologico per cui, sotto la guida dello Spirito Santo, ognuno può interpretare le Scritture ed esercitare il ministero del sacerdozio universale. Credono nel battesimo consapevole degli adulti rifiutando quello impartito ai bambini. Hanno una dottrina teologica piuttosto variegata riconducibile ai congregazionalisti calvinisti.

Beatitudine, stato di (dal latino beatitûdine(m) – beatitudine - da beâtus - beato)

La beatitudine è uno stato dell’anima perfetto (Sl 144:151) che raggiunge il suo massimo ella contemplazione di Dio (Lc 14:15; Ap 19:92). In pratica è lo stato di grande felicità che permea il cuore, il corpo e l’anima di chi serve Dio (Mt 25:34-36; Ro 4:5-8; Ap 14:133) e ne vive la pienezza dell’appagamento confidando in Lui (Sl 34:8; 40:44). La beatitudine è di chi cammina alla luce di Dio (Sl 89:155), di chi ne segue i consigli (Mt 5:1-126), di chi si conserva integro (Sl 119:17) senza scandalizzarsi di Cristo (Mt 11:68) e di coloro i cui peccati sono perdonati (Sl 32:1-29).

Beatitudini, le (dal latino beatitûdine(m) – beatitudine - da beâtus - beato)

Le beatitudini fanno parte di quello che è chiamato il “sermone del monte”. Gesù, nel vedere la gran folla che lo pressava e pendeva dalla Sua bocca, salì in alto e iniziò il Suo insegnamento: “Beati … (Mt 5:3-111) … perché il vostro premio è grande nei cieli (Mt 5:122). A tutto questo potremmo aggiungere: “Beati … quanti confidano (Sl 2:123) e sperano (Is 30:184) in Lui, quelli che ti lodano (Sl 84:4-55) e osservano quanto prescritto (Sl 106:36), i giusti e i loro figli (Pr 20:77)], quanti vegliano (Lc 12:378), e molte altre. Ma, soprattutto, beato chi ascolta e pratica la parola di Dio (Mt 13:169)!




 
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