Dizionario Biblico

Lista dei lemmi per iniziale:   A   B   C   D   E   F   G   H   I   J   K   L   M   N   O   P   Q   R   S   T   U   V   X   Y   Z   W  
  Cerca lemma
   
Cocchio (dall’ungherese kocsi - cocchio)

Il cocchio era un veicolo a due ruote trainato da due o quattro cavalli usato per la guerra (Es 14:9; 1 Sa 13:5; 1 Re 1:51), per rappresentanza (2 Sa 15:1-42) o per i lunghi viaggi in tempo di pace (Ge 46:29; 2 Re 5:93). Il suo uso era assai comune tra gli Egizi (Es 14:94), gli Etiopi (2 Cr 16:85) e tutti i popoli della Mesopotamia (2 Re 5:9; 7:6; Na 2:45; Na 3:26) e della terra di Canaan (Gs 17:16; Gc 4:3, 13; Is 2:77) già dal II millennio a.C. Normalmente era molto leggero per guadagnare in velocità ma in guerra poteva anche essere rafforzato con pesanti piastre metalliche (Gs 17: 16-18; Gc 1:19; 4:3,138). Oltre all’auriga (cocchiere - 2 Cr 18:339) che poteva fungere anche da scudiero c’era un capitano armato d’arco e lancia (Es 14:710).

 

  

1Samuele 13:5 I Filistei si radunarono per combattere contro Israele; avevano trentamila carri, seimila cavalieri e gente numerosa come la sabbia che è sulla riva del mare. Salirono dunque e si accamparono a Micmas, a oriente di Bet-Aven. 1Re 1:5 Adonia, figlio di Agghit, mosso dall'ambizione, diceva: «Sarò io il re!» E si procurò carri, cavalieri, e cinquanta uomini che correvano davanti a lui.

2Samuele 15:1 Dopo queste cose, Absalom si procurò un cocchio, dei cavalli, e cinquanta uomini che correvano davanti a lui. 15:2 Absalom si alzava la mattina presto e si metteva da un lato della via che conduceva alle porte della città; quando qualcuno aveva un processo e si recava dal re per chiedere giustizia, Absalom lo chiamava e gli chiedeva: «Di quale città sei?» L'altro gli rispondeva: «Il tuo servo è di tale e tale tribù d'Israele». 15:3 Allora Absalom gli diceva: «Vedi, la tua causa è buona e giusta, ma non c'è chi sia delegato dal re per sentirti». 15:4 Poi Absalom aggiungeva: «Oh, se facessero me giudice del paese! Chiunque avesse un litigio o reclamo verrebbe da me e io gli farei giustizia».

Genesi 46:29 Giuseppe fece attaccare il suo carro e salì in Goscen a incontrare Israele, suo padre; gli si presentò, gli si gettò al collo e pianse a lungo sul suo collo. 2Re 5:9 Naaman dunque venne con i suoi cavalli e i suoi carri, e si fermò alla porta della casa di Eliseo.

Esodo 14:9 Gli Egiziani dunque li inseguirono. Tutti i cavalli, i carri del faraone, i suoi cavalieri e il suo esercito li raggiunsero mentre essi erano accampati presso il mare, vicino a Pi-Achirot, di fronte a Baal-Sefon.

2Cronache 16:8 Gli Etiopi e i Libi non formavano forse un grande esercito con una moltitudine immensa di carri e di cavalieri? Eppure il SIGNORE, perché tu ti eri appoggiato su di lui, li diede nelle tue mani.

Re 5:9 Naaman dunque venne con i suoi cavalli e i suoi carri, e si fermò alla porta della casa di Eliseo 2Re 7:6 Il Signore aveva fatto udire nell'accampamento dei Siri un rumore di carri, un rumore di cavalli, un rumore di grande esercito, tanto che i Siri avevano detto fra di loro: «Il re d'Israele ha assoldato contro di noi i re degli Ittiti e i re degli Egiziani, perché vengano ad assalirci». Naum 2:4 I carri si lanciano furiosamente per le strade, si precipitano per le piazze; il loro aspetto è come di fiaccole, guizzano come fulmini. Naum 3:2 Si ode rumore di fruste, frastuono di ruote, galoppo di cavalli, sobbalzare di carri.

Giosuè 17:16 Ma i figli di Giuseppe risposero: «Quella regione montuosa non ci basta; e quanto al territorio della pianura, tutti i Cananei che l'abitano hanno dei carri di ferro: sia quelli che stanno a Bet-Sean e nei suoi villaggi, sia quelli che stanno nella valle d'Izreel». Giacomo 4:3 I figli d'Israele gridarono al SIGNORE, perché Iabin aveva novecento carri di ferro e già da vent'anni opprimeva con violenza i figli d'Israele. Giacomo 4:13 Sisera adunò tutti i suoi carri, novecento carri di ferro, e tutta la gente che era con lui, da Aroset-Goim fino al torrente Chison. Isaia 2:7 Il suo paese è pieno d'argento e d'oro, e ha tesori a non finire; il suo paese è pieno di cavalli, e ha carri a non finire.

Giosuè 17: 16 Ma i figli di Giuseppe risposero: «Quella regione montuosa non ci basta; e quanto al territorio della pianura, tutti i Cananei che l'abitano hanno dei carri di ferro: sia quelli che stanno a Bet-Sean e nei suoi villaggi, sia quelli che stanno nella valle d'Izreel». 17:17 Allora Giosuè parlò alla casa di Giuseppe, a Efraim e a Manasse, e disse loro: «Voi siete un popolo numeroso e avete una gran forza; non avrete una parte sola; 17:18 ma vostra sarà la regione montuosa; e siccome è una foresta, la dissoderete, e sarà vostra in tutta la sua distesa, poiché voi scaccerete i Cananei, benché abbiano dei carri di ferro e benché siano potenti». Isaia 2:7 Il suo paese è pieno d'argento e d'oro, e ha tesori a non finire; il suo paese è pieno di cavalli, e ha carri a non finire.

2Cronache 18:33 Ma un uomo scoccò a caso la freccia del suo arco, e ferì il re d'Israele tra la corazza e le falde; perciò il re disse al suo cocchiere: «Volta, portami fuori dal campo, perché sono ferito». 18:34 Ma la battaglia fu così accanita quel giorno, che il re fu trattenuto sul suo carro di fronte ai Siri fino alla sera, e sul tramontare del sole morì.

Esodo 14:7 Prese seicento carri scelti, tutti carri d'Egitto, e su tutti c'erano dei capitani.

Codice (dal latino côdice(m) da caudice(m) – tavoletta su cui scrivere)

Antico manoscritto generalmente redatto su papiro o pergamena. I più antichi (tra il IV e l’VIII secolo) erano detti “onciali” perché scritti con lettere maiuscole alte circa 2,5 cm. c.a. Tipica dei codici miniati, tale scrittura era particolarmente impiegata nelle riproduzioni della Bibbia. Ogni capoverso poteva essere riccamente ornato e dipinto. Quelli “corsivi”, invece, erano in greco con caratteri minuscoli. Spesso, la sequenza dei termini non era spaziata e la punteggiatura era limitata al solo “punto di fine periodo”.

Codici, classificazione

I principali manoscritti redatti in lingua greca e romana, con scrittura onciale, sono i seguenti: Codice Alessandrino abb. “A”: in greco su pergamena. Risale c.a. alla metà del V secolo d.C., contiene quasi l’intera Bibbia. Proviene da Alessandria d’Egitto ed è conservato al British Museum di Londra. Codice Vaticano “B”: del IV secolo c.a., in greco su pergamena. È il più autorevole e completo ed è conservato nella Biblioteca del Vaticano. Codice di Efrem “C”: in greco onciale su pergamena. È un “palinsesto”, abraso per far posto ad altro. È ancora parzialmente leggibile; pare redatto nel V secolo ed è conservato a Parigi nella Biblioteca Nazionale. Codice di Beza “D”: su pergamena. Contiene solo i Vangeli e gli Atti in lingua greca e romana. Proveniente dal Nord-Africa, risale al V secolo ed é conservato all’Università di Cambridge. Codice Sinaitico (S): in greco onciale. È quasi completo, risale alla metà del IV secolo c.a. ed è conservato nella British Library di Londra.

Collana (da collo)

Anticamente la collana era un monile, cioè, un gioiello, formato, generalmente, da una catenina di metallo prezioso ornata o no da gioie di vario tipo e valore, che si portava al collo: come ornamento, le donne (Cc 1:10-111); come simbolo d’autorità, gli uomini (Ge 41:42: Da 5:292; insieme ad altri ori, come bottino di guerra personale (Nu 31:53-3) o del Tempio (Nu 31:50-524). Le sue origini sono antichissime risalendo al tempo degli Egizi, dei Medi e dei Babilonesi (Da 5:75). Anche gli ebrei ne facevano ampio sfoggio e Dio stesso, nel suo giudizio contro Gerusalemme, ne denunciò il dono (Ez 16:11-156)

.

Cantico dei cantici 1:10 Le tue guance sono belle in mezzo alle collane, il tuo collo è bello tra i filari di perle. 1:11 Noi ti faremo delle collane d'oro con dei punti d'argento.

Genesi 41:42 Poi il faraone si tolse l'anello dal dito e lo mise al dito di Giuseppe; lo fece vestire di abiti di lino fino e gli mise al collo una collana d'oro. Daniele 5:29 Allora, per ordine di Baldassar, Daniele fu vestito di porpora, gli fu messa al collo una collana d'oro e fu proclamato terzo nel governo del regno.

Numeri 31:53 Ma gli uomini dell'esercito si tennero il bottino che ognuno aveva fatto per conto suo.

Numeri 31:50 Noi portiamo, come offerta al SIGNORE, ciascuno gli oggetti d'oro che ha trovato: catenelle, braccialetti, anelli, pendenti, collane, per fare l'espiazione per le nostre persone davanti al SIGNORE». 31:51 Mosè e il sacerdote Eleazar presero dalle loro mani tutto quell'oro in gioielli lavorati. 31:52 Tutto l'oro dell'offerta che essi presentarono al SIGNORE, da parte dei capi di migliaia e dei capi di centinaia, pesava sedicimilasettecentocinquanta sicli.

Daniele 5:7 A voce alta il re gridò che si facessero entrare gli incantatori, i Caldei e gli astrologi, e il re disse ai saggi di Babilonia: «Chiunque leggerà questo scritto e me ne darà l'interpretazione sarà vestito di porpora, porterà una collana d'oro al collo e sarà terzo nel governo del regno».

Ezechiele 16:11 Ti fornii d'ornamenti, ti misi dei braccialetti ai polsi e una collana al collo. 16:12 Ti misi un anello al naso, dei pendenti agli orecchi e una magnifica corona in capo. 16:13 Così fosti adorna d'oro e d'argento; fosti vestita di lino fino, di seta e di ricami; tu mangiasti fior di farina, miele e olio; diventasti bellissima e giungesti fino a regnare. 16:14 La tua fama si sparse fra le nazioni, per la tua bellezza; essa infatti era perfetta, perché io ti avevo rivestita della mia magnificenza, dice DIO, il Signore. 16:15 Ma tu, inebriata della tua bellezza, ti prostituisti sfruttando la tua fama e offrendoti a ogni passante, a chi voleva.

Colossesi, lettera ai

È Paolo che scrive, durante la sua prigionia a Roma, ai credenti della città asiatica di Colosse intorno all’anno 60-62 d.C.. In essa fa riferimento a numerosi collaboratori (1:2; 4:7-171). Scopo principale è combattere l’eresia proto-gnostica (1:15-20; 2:1-92) che si sta sviluppando, infatti, il perno dello scritto è il primato e l’opera di Cristo (1:21-233) che con l’autorità conferitagli dalla croce, abolisce ogni forma di legalismo (2:10-234). Esorta a una testimonianza viva e verace (3:1-175), ricordando la sacralità della famiglia e dell’insegnamento filiale (3:18-216). Incita alla costanza nella preghiera (4:2-37) in vista del premio finale (3:23-258).

Colossesi 1:2 ai santi e fedeli fratelli in Cristo che sono in Colosse, grazia a voi e pace da Dio, nostro Padre. Colossesi 4:7 Tutto ciò che mi riguarda ve lo farà sapere Tichico, il caro fratello e fedele servitore, mio compagno di servizio nel Signore. 4:8 Ve l'ho mandato appunto perché conosciate la nostra situazione ed egli consoli i vostri cuori; 4:9 e con lui ho mandato il fedele e caro fratello Onesimo, che è dei vostri. Essi vi faranno sapere tutto ciò che accade qui. 4:10 Vi salutano Aristarco, mio compagno di prigionia, Marco, il cugino di Barnaba (a proposito del quale avete ricevuto istruzioni; se viene da voi, accoglietelo), 4:11 e Gesù, detto Giusto. Questi provengono dai circoncisi, e sono gli unici che collaborano con me per il regno di Dio, e che mi sono stati di conforto. 4:12 Epafra, che è dei vostri ed è servo di Cristo Gesù, vi saluta. Egli lotta sempre per voi nelle sue preghiere perché stiate saldi, come uomini fatti, completamente disposti a far la volontà di Dio. 4:13 Infatti gli rendo testimonianza che si dà molta pena per voi, per quelli di Laodicea e per quelli di Ierapoli. 4:14 Vi salutano Luca, il caro medico, e Dema. 4:15 Salutate i fratelli che sono a Laodicea, Ninfa e la chiesa che è in casa sua. 4:16 Quando questa lettera sarà stata letta da voi, fate che sia letta anche nella chiesa dei Laodicesi, e leggete anche voi quella che vi sarà mandata da Laodicea. 4:17 Dite ad Archippo: «Bada al servizio che hai ricevuto nel Signore, per compierlo bene».

Colossesi 1:15 Egli è l'immagine del Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura; 1:16 poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati, potenze; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. 1:17 Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui. 1:18 Egli è il capo del corpo, cioè della chiesa; è lui il principio, il primogenito dai morti, affinché in ogni cosa abbia il primato. 1:19 Poiché al Padre piacque di far abitare in lui tutta la pienezza 1:20 e di riconciliare con sé tutte le cose per mezzo di lui, avendo fatto la pace mediante il sangue della sua croce; per mezzo di lui, dico, tanto le cose che sono sulla terra, quanto quelle che sono nei cieli. Colossesi 2:1 Desidero infatti che sappiate quale arduo combattimento sostengo per voi, per quelli di Laodicea e per tutti quelli che non mi hanno mai visto di persona, 2:2 affinché siano consolati i loro cuori e, uniti mediante l'amore, siano dotati di tutta la ricchezza della piena intelligenza per conoscere a fondo il mistero di Dio, cioè Cristo, 2:3 nel quale tutti i tesori della sapienza e della conoscenza sono nascosti. 2:4 Dico questo affinché nessuno vi inganni con parole seducenti; 2:5 perché, sebbene sia assente di persona, sono però con voi spiritualmente, e mi rallegro vedendo il vostro ordine e la fermezza della vostra fede in Cristo. 2:6 Come dunque avete ricevuto Cristo Gesù, il Signore, così camminate in lui; 2:7 radicati, edificati in lui e rafforzati dalla fede, come vi è stata insegnata, abbondate nel ringraziamento. 2:8 Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vani raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non secondo Cristo; 2:9 perché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità;

Colossesi 1:21 E voi, che un tempo eravate estranei e nemici a causa dei vostri pensieri e delle vostre opere malvagie, 1:22 ora Dio vi ha riconciliati nel corpo della carne di lui, per mezzo della sua morte, per farvi comparire davanti a sé santi, senza difetto e irreprensibili, 1:23 se appunto perseverate nella fede, fondati e saldi e senza lasciarvi smuovere dalla speranza del vangelo che avete ascoltato, il quale è stato predicato a ogni creatura sotto il cielo e di cui io, Paolo, sono diventato servitore.

Colossesi 2:10 e voi avete tutto pienamente in lui, che è il capo di ogni principato e di ogni potenza; 2:11 in lui siete anche stati circoncisi di una circoncisione non fatta da mano d'uomo, ma della circoncisione di Cristo, che consiste nello spogliamento del corpo della carne: 2:12 siete stati con lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti. 2:13 Voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i nostri peccati; 2:14 egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l'ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; 2:15 ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce. 2:16 Nessuno dunque vi giudichi quanto al mangiare o al bere, o rispetto a feste, a noviluni, a sabati, 2:17 che sono l'ombra di cose che dovevano avvenire; ma il corpo è di Cristo. 2:18 Nessuno vi derubi a suo piacere del vostro premio, con un pretesto di umiltà e di culto degli angeli, affidandosi alle proprie visioni, gonfio di vanità nella sua mente carnale, 2:19 senza attenersi al Capo, da cui tutto il corpo, ben fornito e congiunto insieme mediante le giunture e i legamenti, progredisce nella crescita voluta da Dio. 2:20 Se siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché, come se viveste nel mondo, vi lasciate imporre dei precetti, quali: 2:21 «Non toccare, non assaggiare, non maneggiare» 2:22 cose destinate a scomparire con l'uso), secondo i comandamenti e le dottrine degli uomini? 2:23 Quelle cose hanno, è vero, una parvenza di sapienza per quel tanto che è in esse di culto volontario, di umiltà e di austerità nel trattare il corpo, ma non hanno alcun valore; servono solo a soddisfare la carne.

Colossesi 3:1 Se dunque siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù dove Cristo è seduto alla destra di Dio. 3:2 Aspirate alle cose di lassù, non a quelle che sono sulla terra; 3:3 poiché voi moriste e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio. 3:4 Quando Cristo, la vita nostra, sarà manifestato, allora anche voi sarete con lui manifestati in gloria. 3:5 Fate dunque morire ciò che in voi è terreno: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e cupidigia, che è idolatria. 3:6 Per queste cose viene l'ira di Dio [sui figli ribelli]. 3:7 E così camminaste un tempo anche voi, quando vivevate in esse. 3:8 Ora invece deponete anche voi tutte queste cose: ira, collera, malignità, calunnia; e non vi escano di bocca parole oscene. 3:9 Non mentite gli uni agli altri, perché vi siete spogliati dell'uomo vecchio con le sue opere 3:10 e vi siete rivestiti del nuovo, che si va rinnovando in conoscenza a immagine di colui che l'ha creato. 3:11 Qui non c'è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti. 3:12 Rivestitevi, dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di benevolenza, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza. 3:13 Sopportatevi gli uni gli altri e perdonatevi a vicenda, se uno ha di che dolersi di un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi. 3:14 Al di sopra di tutte queste cose rivestitevi dell'amore che è il vincolo della perfezione. 3:15 E la pace di Cristo, alla quale siete stati chiamati per essere un solo corpo, regni nei vostri cuori; e siate riconoscenti. 3:16 La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente; istruitevi ed esortatevi gli uni gli altri con ogni sapienza; cantate di cuore a Dio, sotto l'impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali. 3:17 Qualunque cosa facciate, in parole o in opere, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù ringraziando Dio Padre per mezzo di lui.

Colossesi 3:18 Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti, come si conviene nel Signore. 3:19 Mariti, amate le vostre mogli, e non v'inasprite contro di loro. 3:20 Figli, ubbidite ai vostri genitori in ogni cosa, poiché questo è gradito al Signore. 3:21 Padri, non irritate i vostri figli, affinché non si scoraggino.

Colossesi 4:2 Perseverate nella preghiera, vegliando in essa con rendimento di grazie. 4:3 Pregate nello stesso tempo anche per noi, affinché Dio ci apra una porta per la parola, perché possiamo annunziare il mistero di Cristo, a motivo del quale mi trovo prigioniero,

Colossesi 3:23 Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini, 3:24 sapendo che dal Signore riceverete per ricompensa l'eredità. Servite Cristo, il Signore! 3:25 Infatti chi agisce ingiustamente riceverà la retribuzione del torto che avrà fatto, senza che vi siano favoritismi.

Colpa, senso di 1

In sé e per sé, il senso di colpa, escludendo quanto deriva dalla coscienza (Ro 2:151), non presuppone forzatamente un argomento ben preciso. In effetti si tratta di un profondo disagio non sempre ben identificabile e che possiamo attribuire, essenzialmente, a tre particolari situazioni del nostro rapporto con la vita: 1) – alle aspettative di chi ci sta accanto e con cui interagiamo (“Ci tenevano veramente tanto ma li ho delusi!”); 2) – alla consapevolezza alquanto negativa della nostra personalità (“Sono proprio un incapace e buono a nulla!”); 3) – alla debolezza derivataci da malattie ed esperienze negative che, nel tempo, ci hanno causato dispiaceri e grandi sofferenze (“Perché ancora a me, e perché proprio ora?”).

 

[i] Romani 2:15 … essi dimostrano che quanto la legge comanda è scritto nei loro cuori, perché la loro coscienza ne rende testimonianza e i loro pensieri si accusano o anche si scusano a vicenda.

Colpa, senso di 2

Molto spesso questo sentimento ha radici antiche che risalgono a episodi accaduti nell’infanzia (separazioni coniugali, la morte di una persona cara, un incidente, etc.) e di cui, illogicamente, ci sentiamo colpevoli (“Forse è causa mia perché sono stato troppo ribelle!”. “Quando piangevano per il dolore mi sono chiuso in me stesso e non ho saputo consolarli!”. “Ah se avessi agito diversamente tutto ciò non sarebbe successo …!”). Questo è un nemico molto subdolo la cui soluzione richiede l’intervento di specialisti o della mano divina. Purtroppo, il suo perdurare nel tempo, porta, fin troppo spesso, alla depressione. Vedi Peccato, senso del*

Compassione (dal latino compassione(m) da compati – patire con)

È il desiderio di partecipare e lenire le sofferenze altrui. Questa è una delle qualità di Dio (Gm 5:111) che Gesù stesso manifestò più volte (Mt 14:142). Altresì, spesso, siamo esortati a questo sentimento (Eb 13:1-3; Ga 6:1-2; Ro12:153) al punto da farlo diventare un punto discriminante per il conseguimento del premio finale (Mt 12:424). Molte parabole sono improntare a questo insegnamento (Lc 10:30-37; Mt 18:23-27; Lc 15:205) e guai a chi lo ignora o trascura (Mt 18:28-356).

Giacomo 5:11 Ecco, noi definiamo felici quelli che hanno sofferto pazientemente. Avete udito parlare della costanza di Giobbe, e conoscete la sorte finale che gli riserbò il Signore, perché il Signore è pieno di compassione e misericordioso.

Matteo 14:14 Gesù, smontato dalla barca, vide una gran folla; ne ebbe compassione e ne guarì gli ammalati.

Ebrei 13:1 L'amor fraterno rimanga tra di voi. 13:2 Non dimenticate l'ospitalità; perché alcuni praticandola, senza saperlo, hanno ospitato angeli. 13:3 Ricordatevi dei carcerati, come se foste in carcere con loro; e di quelli che sono maltrattati, come se anche voi lo foste! Galati 6:1 Fratelli, se uno viene sorpreso in colpa, voi, che siete spirituali, rialzatelo con spirito di mansuetudine. Bada bene a te stesso, che anche tu non sia tentato. 6:2 Portate i pesi gli uni degli altri e adempirete così la legge di Cristo. Romani 12:15 Rallegratevi con quelli che sono allegri; piangete con quelli che piangono.

Matteo 12:42 La regina del mezzogiorno comparirà nel giudizio con questa generazione e la condannerà; perché ella venne dalle estremità della terra per udire la sapienza di Salomone; ed ecco, qui c'è più che Salomone!

Luca 10:30 Gesù rispose: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico, e s'imbatté nei briganti che lo spogliarono, lo ferirono e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. 10:31 Per caso un sacerdote scendeva per quella stessa strada; e lo vide, ma passò oltre dal lato opposto. 10:32 Così pure un Levita, giunto in quel luogo, lo vide, ma passò oltre dal lato opposto. 10:33 Ma un samaritano che era in viaggio, passandogli accanto, lo vide e ne ebbe pietà; 10:34 avvicinatosi, fasciò le sue piaghe, versandovi sopra olio e vino; poi lo mise sulla propria cavalcatura, lo condusse a una locanda e si prese cura di lui. 10:35 Il giorno dopo, presi due denari, li diede all'oste e gli disse: "Prenditi cura di lui; e tutto ciò che spenderai di più, te lo rimborserò al mio ritorno". 10:36 Quale di questi tre ti pare essere stato il prossimo di colui che s'imbatté nei ladroni?» 10:37 Quegli rispose: «Colui che gli usò misericordia». Gesù gli disse: «Va', e fa' anche tu la stessa cosa». Matteo 18:23 Perciò il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi. 18:24 Avendo cominciato a fare i conti, gli fu presentato uno che era debitore di diecimila talenti. 18:25 E poiché quello non aveva i mezzi per pagare, il suo signore comandò che fosse venduto lui con la moglie e i figli e tutto quanto aveva, e che il debito fosse pagato. 18:26 Perciò il servo, gettatosi a terra, gli si prostrò davanti, dicendo: "Abbi pazienza con me e ti pagherò tutto". 18:27 Il signore di quel servo, mosso a compassione, lo lasciò andare e gli condonò il debito. Luca 15:20 Egli dunque si alzò e tornò da suo padre; ma mentre egli era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione: corse, gli si gettò al collo, lo baciò e ribaciò.

Matteo 18:28 Ma quel servo, uscito, trovò uno dei suoi conservi che gli doveva cento denari; e, afferratolo, lo strangolava, dicendo: "Paga quello che devi!" 18:29 Perciò il conservo, gettatosi a terra, lo pregava dicendo: "Abbi pazienza con me, e ti pagherò". 18:30 Ma l'altro non volle; anzi andò e lo fece imprigionare, finché avesse pagato il debito. 18:31 I suoi conservi, veduto il fatto, ne furono molto rattristati e andarono a riferire al loro signore tutto l'accaduto. 18:32 Allora il suo signore lo chiamò a sé e gli disse: "Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito, perché tu me ne supplicasti; 18:33 non dovevi anche tu aver pietà del tuo conservo, come io ho avuto pietà di te?" 18:34 E il suo signore, adirato, lo diede in mano degli aguzzini fino a quando non avesse pagato tutto quello che gli doveva. 18:35 Così vi farà anche il Padre mio celeste, se ognuno di voi non perdona di cuore al proprio fratello».

Completezza di Dio

La Parola afferma che Dio è “bastante a Sé stesso” (Gv 5:261) e ciò che lo comprova perfettamente, oltre alle Sue espressioni d’amore trinitario (Gv 3:35; 5:20; 14:31; 17:342), è il prologo del vangelo di Giovanni (Gv1:1-53). La presenza dell’uomo e di tutto ciò che è stato creato non esprime un Suo bisogno, bensì un atto d’amore che Egli manifesta con veri sentimenti (Os 11:1-94). Ciò, ovviamente, non esclude la giustizia del suo giudizio e l’applicazione della retribuzione che ne consegue (Ro 12:17-195).

Gv 5:26 Perché come il Padre ha vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso;

Giovanni 5:35 Il Padre ama il Figlio, e gli ha dato ogni cosa in mano. Giovanni 5.20 Perché il Padre ama il Figlio, e gli mostra tutto quello che egli fa; e gli mostrerà opere maggiori di queste, affinché ne restiate meravigliati Giovanni 14:31 … ma così avviene affinché il mondo conosca che amo il Padre e opero come il Padre mi ha ordinato. Alzatevi, andiamo via di qui. Giovanni 17:34 … e io ho fatto loro conoscere il tuo nome, e lo farò conoscere, affinché l'amore del quale tu mi hai amato sia in loro, e io in loro».

Giovanni 1:1 Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. 1:2 Essa era nel principio con Dio. 1:3 Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta. 1:4 In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini. 1:5 La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l'hanno sopraffatta.

Osea 11:1 «Quando Israele era fanciullo, io lo amai e chiamai mio figlio fuori d'Egitto. 11:2 Egli è stato chiamato, ma si è allontanato da chi lo chiamava; hanno sacrificato ai Baali, hanno bruciato incenso a immagini scolpite! 11:3 Io insegnai a Efraim a camminare, sorreggendolo per le braccia; ma essi non hanno riconosciuto che io cercavo di guarirli. 11:4 Io li attiravo con corde umane, con legami d'amore; ero per loro come chi solleva il giogo dalle mascelle, e porgevo loro dolcemente da mangiare. 11:5 Israele non tornerà nel paese d'Egitto; ma l'Assiro sarà il suo re, perché hanno rifiutato di convertirsi. 11:6 La spada sarà brandita contro le sue città, ne spezzerà le sbarre, ne divorerà gli abitanti, a motivo dei loro disegni. 11:7 Il mio popolo persiste a sviarsi da me; lo s'invita a guardare a chi è in alto, ma nessuno di essi alza lo sguardo. 11:8 «Come farei a lasciarti, o Efraim? Come farei a darti in mano altrui, o Israele? Come potrei renderti simile ad Adma e ridurti allo stato di Seboim? Il mio cuore si commuove tutto dentro di me, tutte le mie compassioni si accendono. 11:9 Io non sfogherò la mia ira ardente, non distruggerò Efraim di nuovo, perché sono Dio, e non un uomo, sono il Santo in mezzo a te, e non verrò nel mio furore.

Romani 12:17 Non rendete a nessuno male per male. Impegnatevi a fare il bene davanti a tutti gli uomini. 12:18 Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini. 12:19 Non fate le vostre vendette, miei cari, ma cedete il posto all'ira di Dio; poiché sta scritto: «A me la vendetta; io darò la retribuzione», dice il Signore.

Comunione con Dio (dal latino comunione(m) da commūnis – comune)

La riconciliazione (Ro 5:8-101) concessaci mediante il perdono, ci permette di godere, attraverso una vita spirituale degna (2 Co 6:14-182), un rapporto intimo con Dio. Quanti credono, bramano questa comunione Sl 42:1-33) costantemente e la ricercano nella Sua Parola (Sl 63:5-84), nell’intimità devozionale (Fl 4:65) e nel ricordare, durante la Santa Cena, l’atto sublime (1 Co 10:16-17; Ap 3:206) che ha reso possibile tale stato (Gv 14:237) in attesa della presenza eterna (Ro 4:7; Ap 20:118).

Romani 5:8 Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. 5:9 Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall'ira. 5:10 Se infatti, mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio suo, tanto più ora, che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.

2Corinzi 6:14 Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi; infatti che rapporto c'è tra la giustizia e l'iniquità? O quale comunione tra la luce e le tenebre? 6:15 E quale accordo fra Cristo e Beliar? O quale relazione c'è tra il fedele e l'infedele? 6:16 E che armonia c'è fra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come disse Dio: «Abiterò e camminerò in mezzo a loro, sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo». 6:17 «Perciò, uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d'impuro; e io vi accoglierò». 6:18 E «sarò per voi come un padre e voi sarete come figli e figlie, dice il Signore onnipotente».

Salmi 42:1 Al direttore del coro. Cantico dei figli di Core. Come la cerva desidera i corsi d'acqua, così l'anima mia anela a te, o Dio. 42:2 L'anima mia è assetata di Dio, del Dio vivente; quando verrò e comparirò in presenza di Dio? 42:3 Le mie lacrime son diventate il mio cibo giorno e notte, mentre mi dicono continuamente: «Dov'è il tuo Dio?»

Salmi 63:5 L'anima mia sarà saziata come di midollo e di grasso, e la mia bocca ti loderà con labbra gioiose. 63:6 Di te mi ricordo nel mio letto, a te penso nelle veglie notturne. 63:7 Poiché tu sei stato il mio aiuto, io esulto all'ombra delle tue ali. 63:8 L'anima mia si lega a te per seguirti; la tua destra mi sostiene.

Filippesi 4:6 Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti.

1Corinzi 10:16 Il calice della benedizione, che noi benediciamo, non è forse la comunione con il sangue di Cristo? Il pane che noi rompiamo, non è forse la comunione con il corpo di Cristo? 10:17 Siccome vi è un unico pane, noi, che siamo molti, siamo un corpo unico, perché partecipiamo tutti a quell'unico pane. Apocalisse 3:20 Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me.

Giovanni 14:23 Gesù gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l'amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui.

Romani 4:7 «Beati quelli le cui iniquità sono perdonate e i cui peccati sono coperti.




 
ADIUdine© 2022
Powered by w3.css