Dizionario Biblico

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Comunione con la Chiesa

La koinônia (comunione), pur essendo un dono di Dio (2 Co 13:11-131), è uno degli aspetti pratici di una comunità. Poiché sono condivisi gli stessi principi (Lc 1:77; Ro 1:16, 6:6-8, 8:17; 1 Pt 1:9; Ef 2:62), essa è apprezzata da Dio (Gv 17:20-233). Conoscendo la debolezza umana, l’invito a tale ricerca è continuo (Ro 15:7; Ef 4:32; Ga 6:24) sospinti da una vicendevole esortazione (Eb 10:23-255). Essa si esplica nei bisogni pratici (2 Co 9:136) e spirituali (Ro 8:17, 12:15; 2 Co 1:11; 1 Te 5:11; Cl 3:167).

2Corinzi 13:11 Del resto, fratelli, rallegratevi, ricercate la perfezione, siate consolati, abbiate un medesimo sentimento, vivete in pace; e il Dio d'amore e di pace sarà con voi. 13:12 Salutatevi gli uni gli altri con un santo bacio. Tutti i santi vi salutano. 13:13 La grazia del Signore Gesù Cristo e l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.

Luca 1:77 per dare al suo popolo conoscenza della salvezza mediante il perdono dei loro peccati, Romani 1:16 Infatti non mi vergogno del vangelo; perché esso è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede; del Giudeo prima e poi del Greco; Romani 6:6 Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo più al peccato; 6:7 infatti colui che è morto, è libero dal peccato. 6:8 Ora, se siamo morti con Cristo, crediamo pure che vivremo con lui, Romani 8:17 Se siamo figli, siamo anche eredi; eredi di Dio e coeredi di Cristo, se veramente soffriamo con lui, per essere anche glorificati con lui. 1Pietro 1:9 ottenendo il fine della fede: la salvezza delle anime. Efesini 2:6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù,

Giovanni 17:20 Non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola: 17:21 che siano tutti uno; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch'essi siano in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato. 17:22 Io ho dato loro la gloria che tu hai data a me, affinché siano uno come noi siamo uno; 17:23 io in loro e tu in me; affinché siano perfetti nell'unità, e affinché il mondo conosca che tu mi hai mandato, e che li ami come hai amato me.

Romani 15:7 Perciò accoglietevi gli uni gli altri, come anche Cristo vi ha accolti per la gloria di Dio. Efesini 4:32 Siate invece benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo. Galati 6:2 Portate i pesi gli uni degli altri e adempirete così la legge di Cristo.

Ebrei 10:23 Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse. 10:24 Facciamo attenzione gli uni agli altri per stimolarci all'amore e alle buone opere, 10:25 non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno.

2Corinzi 9:13 perché la prova pratica fornita da questa sovvenzione li porta a glorificare Dio per l'ubbidienza con cui professate il vangelo di Cristo e per la generosità della vostra comunione con loro e con tutti.

Romani 8:17 Se siamo figli, siamo anche eredi; eredi di Dio e coeredi di Cristo, se veramente soffriamo con lui, per essere anche glorificati con lui. Romani 12:15 Rallegratevi con quelli che sono allegri; piangete con quelli che piangono. 2Corinzi 1:11 Cooperate anche voi con la preghiera, affinché per il beneficio che noi otterremo per mezzo della preghiera di molte persone, siano rese grazie da molti per noi. 1Tessalonicesi 5:11 Perciò, consolatevi a vicenda ed edificatevi gli uni gli altri, come d'altronde già fate. Colossesi 3:16 La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente; istruitevi ed esortatevi gli uni gli altri con ogni sapienza; cantate di cuore a Dio, sotto l'impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali.

Comunione, dei credenti (dal latino comunione(m) – da comműnis - comune)

La comunione dei credenti è quell’unità spirituale che ogni singolo realizza in Cristo (Mt 18:201) e che traspare nell’amore reciproco (Eb 10:242) del Suo intero corpo, la Chiesa (Ef 4:1-33). Si manifesta nell’adorazione comune (Eb 10:254), nella partecipazione alla Santa Cena, nell’espressione dei suoi frutti quali la compassione (Ro 12:14-165), consolazione (1 Te 4:186) ed esortazione (Co 3:167) reciproca. Nella preghiera d’intercessione (Mt 18:19: 2 Co 1:118), nella condivisione della gioia (Ro 15:329) e nell’aspettativa comune della Parusia (Mt 24:3010).

Matteo 18:20 Poiché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».

Ebrei 10:24 Facciamo attenzione gli uni agli altri per stimolarci all'amore e alle buone

Efesini 4:1 Io dunque, il prigioniero del Signore, vi esorto a comportarvi in modo degno della vocazione che vi è stata rivolta, 4:2 con ogni umiltà e mansuetudine, con pazienza, sopportandovi gli uni gli altri con amore, 4:3 sforzandovi di conservare l'unità dello Spirito con il vincolo della pace.

Ebrei 10:25 non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno.

Romani 12:14 Benedite quelli che vi perseguitano. Benedite e non maledite. 12:15 Rallegratevi con quelli che sono allegri; piangete con quelli che piangono. 12:16 Abbiate tra di voi un medesimo sentimento. Non aspirate alle cose alte, ma lasciatevi attrarre dalle umili. Non vi stimate saggi da voi stessi.

1Tessalonicesi 4:18 Incoraggiatevi dunque gli uni gli altri con queste parole.

Colossesi 3:16 La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente; istruitevi ed esortatevi gli uni gli altri con ogni sapienza; cantate di cuore a Dio, sotto l'impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali.

Matteo 18:19 E in verità vi dico anche: se due di voi sulla terra si accordano a domandare una cosa qualsiasi, quella sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli. 2Corinzi 1:11 Cooperate anche voi con la preghiera, affinché per il beneficio che noi otterremo per mezzo della preghiera di molte persone, siano rese grazie da molti per noi.

Romani 15:32 in modo che, se piace a Dio, io possa venire da voi con gioia ed essere confortato insieme con voi.

Matteo 24:30 Allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo; e allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria.

Concilio (dal latino conciliu(m) – unione, adunanza)

Assemblea ecumenica dei membri responsabili della Chiesa per risolvere aspetti riguardanti principi di fede. Molti e giusti sono stati nel tempo, specie quelli riguardanti l’interpretazione delle Scritture: Nicea. 325 (arianesimo*); Costantinopoli 381 (macedoniani*); 553 (nestorianesimo*); 681 (monofisismo*); Cartagine 411 (donatismo*); 418 (pelagianesimo*); Efeso 431 (nestorianesimo); Calcedonia 451 (monofisismo). Vi sono, però, anche esempi non scritturali: Nicea 787 (liceità del culto delle immagini); Lateranense IV° 1215 (transustanziazione* eucaristica); Trento 1546 (culto dei santi); Vaticano I° 1870 (primato e infallibilità papale).

Concordanze bibliche (dal latino concordâre da concors - concorde)

In pratica sono degli elenchi alfabetici (commentari della Bibbia) in cui sono riportati, secondo i vari obiettivi e specializzazioni, tutti i termini biblici interessati, dei quali sono forniti significati, origini e specifici ampliamenti riguardanti l’uso cui sono destinati. Monitori, studenti e chiunque voglia saperne di più deve possedere simili trattati. Tutto questo, ovviamente, distaccato da quello che è il freddo nozionismo di un vocabolario pur armato dalle migliori intenzioni. Oggi sono assolutamente indispensabili per chi desideri conoscenze più appropriate.

Concubina (dal latino cum – con e cůmbere - giacere a letto)

In tempi biblici, la concubina non rivestiva assolutamente l’accezione negativa odierna. Aveva gli stessi diritti legali di una moglie (vitto, alloggio, vestiario, relazioni coniugali) ma non in termini economici (eredità) poiché, per lei, non era stata versata la dote (Es 21:7-11; Ge 31:14-161) o era una prigioniera di guerra (De 21:10-142). Era libera di gestire lavori propri ma non poteva interferire negli affari del marito (salvo specifica delega). I figli non percepivano la successione paterna (Ge 25:63) e seguivano la condizione della madre (Ge 15:13; 21:144). In conclusione, pur essendo moglie a pieno diritto, era solo una serva priva di privilegi.

 

 

Esodo 21:7 Se uno vende la propria figlia come schiava, questa non se ne andrà come se ne vanno gli schiavi. 21:8 Se lei non piace al suo padrone, che si era proposto di prenderla in moglie, deve permettere che sia riscattata; ma non avrà il diritto di venderla a gente straniera, dopo esserle stato infedele. 21:9 Se la dà in sposa a suo figlio, dovrà trattarla secondo il diritto delle figlie. 21:10 Se prende un'altra moglie, non toglierà alla prima né il vitto, né il vestire, né la coabitazione. 21:11 Se non le fa queste tre cose, lei se ne andrà senza pagare nessun prezzo. Genesi 31:14 Rachele e Lea gli risposero: «Abbiamo forse ancora qualche parte o eredità in casa di nostro padre? 31:15 Non ci ha forse trattate da straniere, quando ci ha vendute e ha per di più divorato il nostro denaro? 31:16 Tutte le ricchezze che Dio ha tolte a nostro padre, sono nostre e dei nostri figli. Fa' dunque tutto quello che Dio ti ha detto».

Deuteronomio 21:10 Quando andrai alla guerra contro i tuoi nemici e il SIGNORE, il tuo Dio, li avrà messi nelle tue mani e tu avrai fatto dei prigionieri, 21:11 se vedrai tra i prigionieri una donna bella d'aspetto, se ne sarai attratto e vorrai prendertela per moglie, la condurrai in casa tua; 21:12 lei si raderà il capo, si taglierà le unghie, 21:13 si toglierà il vestito che portava quando fu presa, dimorerà in casa tua e piangerà suo padre e sua madre per un mese intero; poi entrerai da lei e tu sarai suo marito e lei tua moglie. 21:14 Se poi non ti piace più, la lascerai andare dove vorrà, ma non la potrai in alcun modo vendere per denaro né trattare da schiava, perché l'hai umiliata.

Genesi 25:6 … ma ai figli delle sue concubine fece dei doni e, mentre era ancora in vita, li mandò lontano da suo figlio Isacco, verso levante, nella terra d'Oriente.

Genesi 21:14 Abraamo si alzò la mattina di buon'ora, prese del pane e un otre d'acqua e li diede ad Agar, mettendoglieli sulle spalle con il bambino, e la mandò via. Lei se ne andò e vagava per il deserto di Beer-Seba.

Confessionalismo (dal latino confessiône(m) - confessione)

Il confessionalismo è il conformarsi alle dottrine e alle normative di una confessione religiosa. In pratica è l’aderenza di un credente che si identifica in una determinata “confessione di fede” e ne accetta pienamente le implicanze (professione di fede). Nel N.T. la confessione si identifica nel Cristo redentore (Ef 1:2-121) ma è nel sopraggiungere delle persecuzioni che trova la sua espressione massima, laddove perdere la vita, ha minore importanza del mantenimento della fede (Ap 17:62).

Efesini 1:2 Grazia a voi e pace da Dio, nostro Padre, e dal Signore Gesù Cristo. 1:3 Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha benedetti di ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo. 1:4 In lui ci ha eletti prima della creazione del mondo perché fossimo santi e irreprensibili dinanzi a lui, 1:5 avendoci predestinati nel suo amore a essere adottati per mezzo di Gesù Cristo come suoi figli, secondo il disegno benevolo della sua volontà, 1:6 a lode della gloria della sua grazia, che ci ha concessa nel suo amato Figlio. 1:7 In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia, 1:8 che egli ha riversata abbondantemente su di noi dandoci ogni sorta di sapienza e d'intelligenza, 1:9 facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo il disegno benevolo che aveva prestabilito dentro di sé, 1:10 per realizzarlo quando i tempi fossero compiuti. Esso consiste nel raccogliere sotto un solo capo, in Cristo, tutte le cose: tanto quelle che sono nel cielo, quanto quelle che sono sulla terra. 1:11 In lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà, 1:12 per essere a lode della sua gloria; noi, che per primi abbiamo sperato in Cristo.

Apocalisse 17:6 E vidi che quella donna era ubriaca del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù. Quando la vidi, mi meravigliai di grande meraviglia.

Confucianesimo

Il confucianesimo o ruismo è una dottrina che deriva dagli insegnamenti di Confucio (551–479 a.C.). Professata in Estremo Oriente, specie in Cina, pone la sua enfasi sulle relazioni familiari e sull’armonia sociale piuttosto che sulla soteriologia*. Essa ritiene che la divinità si armonizzi nella natura perciò, dai suoi segni, trae una dottrina morale atta a regolare ogni comportamento. L’uomo, essenzialmente buono, ha bisogno solo delle giuste regole e non di concetti religiosi quali l’esistenza di un Dio sovrano, il peccato visto quale ribellione a Dio, la necessità della salvezza e il giudizio.

Congregazionalismo (dal latino congregare – riunire)

È un insieme di confessioni di fede di tendenza riformata (ad es. puritani (puritanesimo*), padri pellegrini* e battisti*) sorte nel XVI secolo in Inghilterra prima, e negli Stati Uniti poi, ad opera del francese J. B. Morellius. La loro caratteristica è quella di professare e riconoscere l’assoluta indipendenza, in materia di fede e disciplina, di ogni congregazione o chiesa locale (chiese indipendenti), nonché la separazione dallo Stato. L’unica autorità riconosciuta, oltre alle Scritture, è quella dell’Assemblea e delle sue espressioni esecutive (pastori, anziani e diaconi).

Consacrazione a Dio (dal latino consecratione(m) da consecrare – consacrare)

È l’atto di offrire con passione e dedizione se stessi o altro a Dio, liberandosi di quanto è profano o a Lui inviso. Per poterlo fare è necessario aver conosciuto il Suo amore (Gb 23:10-121), il Suo timore (1 S 12:242) e la Sua benignità (Ro 12:13). Offrire la propria vita a Cristo (Mt 19:214) significa rinunciare al proprio orgoglio (Mc 8:345) comportandosi in modo degno (1 Te 2:126), infatti, consacrarsi (2 Co 5:157) vuol dire operare alla Sua gloria (1 Co 10:218) con onesta sollecitudine e senza paure (Lc 1:749) in attesa della beata speranza (Tt 2:1310).

Giobbe 23:10 Ma la via che io batto egli la conosce; e mi mettesse alla prova, ne uscirei come l'oro. 23:11 Il mio piede ha seguito fedelmente le sue orme, mi sono tenuto sulla sua via senza deviare; 23:12 non mi sono scostato dai comandamenti delle sue labbra, ho custodito nel mio cuore le parole della sua bocca.

1Samuele 12:24 Solo temete il SIGNORE e servitelo fedelmente, con tutto il vostro cuore; considerate infatti le cose grandi che egli ha fatte per voi!

Romani 12:1 Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale.

Matteo 19:21 Gesù gli disse: «Se vuoi essere perfetto, va', vendi ciò che hai e dàllo ai poveri, e avrai un tesoro nei cieli; poi, vieni e seguimi».

Marco 8:34 Chiamata a sé la folla con i suoi discepoli, disse loro: «Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a sé stesso, prenda la sua croce e mi segua.

1Tessalonicesi 2:12 abbiamo esortato, confortato e scongiurato ciascuno di voi a comportarsi in modo degno di Dio, che vi chiama al suo regno e alla sua gloria.

2Corinzi 5:15 e ch'egli morì per tutti, affinché quelli che vivono non vivano più per sé stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro.

1Corinzi 10:21 Voi non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; voi non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni.

Luca 1:74 di concederci che, liberati dalla mano dei nostri nemici, lo serviamo senza paura,

Tito 2:13 aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù.

Consiglio, chiedere/dare (dal latino consiliu(m) da consilere – consultare)

Il chiedere o dare consiglio per dirimere questioni importanti, è pratica diffusa fin dall’antichità (Es 18:19; 1 R 1:2-41) al punto che ogni uomo di potere si circondava di consiglieri anche se non sempre dispensatori di saggezza (2 S 16:20-232). Ascoltarlo 2 R 12:23) o no (1 R 12:13-154) condizionava e influenza tuttora il futuro di quanti ne dipendono. Il credente ha tutti i giusti riferimenti (Gb 12:135) che gli permettono di agire con saggezza senza farsi suggestionare (Sl 1:16).

Esodo 18:19 Ascolta la mia voce; io ti darò un consiglio, e Dio sia con te: sii tu il rappresentante del popolo davanti a Dio, e porta a Dio le loro cause. 1Re 1:2 Perciò i suoi servitori gli dissero: «Si cerchi per il nostro signore una ragazza vergine, che stia al servizio del re, ne abbia cura, e dorma fra le sue braccia, e così il re nostro signore si riscalderà». 1:3 Cercarono dunque per tutto il paese d'Israele una bella ragazza; trovarono Abisag, la Sunamita, e la condussero dal re. 1:4 La ragazza era bellissima, si prendeva cura del re, e lo serviva; ma il re non ebbe rapporti con lei.

2Samuele 16:20 Allora Absalom disse ad Aitofel: «Consigliate quello che dobbiamo fare». 16:21 Aitofel rispose ad Absalom: «Entra dalle concubine di tuo padre, lasciate da lui a custodia del palazzo; quando tutto Israele saprà che ti sei reso odioso a tuo padre, il coraggio di quelli che sono per te, sarà fortificato». 16:22 Fu dunque montata una tenda sulla terrazza per Absalom, e Absalom entrò dalle concubine di suo padre, alla vista di tutto Israele. 16:23 In quei giorni, un consiglio dato da Aitofel era come una parola data da Dio a uno che lo avesse consultato. Così era di tutti i consigli di Aitofel tanto per Davide quanto per Absalom.

2Re 12:2 Ioas fece ciò che è giusto agli occhi del SIGNORE per tutto il tempo in cui fu consigliato dal sacerdote Ieoiada.

1Re 12:13 Il re rispose duramente al popolo, abbandonando il consiglio che i vecchi gli avevano dato; 12:14 e parlò loro secondo il consiglio dei giovani, e disse: «Mio padre ha reso pesante il vostro giogo, ma io lo renderò più pesante ancora; mio padre vi ha castigati con la frusta, e io vi castigherò con i flagelli a punte». 12:15 Così il re non diede ascolto al popolo; perché tutto ciò era diretto dal SIGNORE, affinché si adempisse la parola che il SIGNORE aveva pronunziata per mezzo di Aiia di Silo a Geroboamo, figlio di Nebat.

Giobbe 12:13 «In Dio stanno la saggezza e la potenza, a lui appartengono il consiglio e l'intelligenza.

Salmi 1:1 Beato l'uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi, che non si ferma nella via dei peccatori; né si siede in compagnia degli schernitori;




 
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