Dizionario Biblico

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Gerusalemme, la nuova (fondamento della pace)

Questa è la città santa mirabilmente preparata (Ap 21:12-211) per quanti parteciperanno alla prima resurrezione. Dio confinerà Satana nell’abisso per un millennio e permetterà ai santi di regnare sulla terra (Ap 20:1-42), dopo il giudizio la vecchia creazione svanirà e sarà sostituita da nuovi cieli e nuova terra (Ap 21:53). Cristo sarà lo sposo dei santi (Ap 21:94); per essi ha preparato la Città Santa che sarà il tempio di Dio sempiterno (Ap 21:21-22)5) Ivi non vi sarànno più morte, dolore e malattie (Ap 21:46). Essa brillerà della gloria di Dio (Ap 21;237): racchiusa da alte mura (Ap 21:188), vi si accederà da dodici porte protette da altrettanti angeli (Ap 21:129) e ognuna recherà il nome di uno dei dodici apostoli e delle dodici tribù (Ap 21:1410). Le sue misure saranno grandiose (Ap 21:15-1711) e poiché vi regnerà l’Agnello non ci sarà bisogno di astri per illuminarla (Ap 21:2312). Un fiume d’acqua viva scorrerà dal trono (Ap 22:113) e sulle sue rive s’innalzerà l’albero della vita che porterà frutto mensilmente e le sue foglie daranno guarigione (Ap 22:2-314). In essa vi saranno solo eterne benedizioni (Ap 22:315).

Apocalisse 21:12 Aveva delle mura grandi e alte; aveva dodici porte, e alle porte dodici angeli. Sulle porte erano scritti dei nomi, che sono quelli delle dodici tribù dei figli d'Israele. 21:13 Tre porte erano a oriente, tre a settentrione, tre a mezzogiorno e tre a occidente. 21:14 Le mura della città avevano dodici fondamenti, e su quelli stavano i dodici nomi di dodici apostoli dell'Agnello. 21:15 E colui che mi parlava aveva come misura una canna d'oro, per misurare la città, le sue porte e le sue mura. 21:16 E la città era quadrata, e la sua lunghezza era uguale alla larghezza; egli misurò la città con la canna, ed era dodicimila stadi; la lunghezza, la larghezza e l'altezza erano uguali. 21:17 Ne misurò anche le mura ed erano di centoquarantaquattro cubiti, a misura d'uomo, adoperata dall'angelo. 21:18 Le mura erano costruite con diaspro e la città era d'oro puro, simile a terso cristallo. 21:19 I fondamenti delle mura della città erano adorni d'ogni specie di pietre preziose. Il primo fondamento era di diaspro; il secondo di zaffiro; il terzo di calcedonio; il quarto di smeraldo; 21:20 il quinto di sardonico; il sesto di sardio; il settimo di crisòlito; l'ottavo di berillo; il nono di topazio; il decimo di crisopazio; l'undicesimo di giacinto; il dodicesimo di ametista. 21:21 Le dodici porte erano dodici perle e ciascuna era fatta da una perla sola. La piazza della città era d'oro puro, simile a cristallo trasparente.

Apocalisse 1:4 Giovanni, alle sette chiese che sono in Asia: grazia a voi e pace da colui che è, che era e che viene, dai sette spiriti che sono davanti al suo trono

Apocalisse 21:5 E colui che siede sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose». Poi mi disse: «Scrivi, perché queste parole sono fedeli e veritiere», e aggiunse:

Apocalisse 21:9 Poi venne uno dei sette angeli che avevano le sette coppe piene degli ultimi sette flagelli, e mi parlò, dicendo: «Vieni e ti mostrerò la sposa, la moglie dell'Agnello».

Apocalisse 21:21 Le dodici porte erano dodici perle e ciascuna era fatta da una perla sola. La piazza della città era d'oro puro, simile a cristallo trasparente. 21:22 Nella città non vidi alcun tempio, perché il Signore, Dio onnipotente, e l'Agnello sono il suo tempio.

Apocalisse 21:4 Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate».

Apocalisse 21:23 La città non ha bisogno di sole, né di luna che la illumini, perché la gloria di Dio la illumina, e l'Agnello è la sua lampada.

Apocalisse 21:18 Le mura erano costruite con diaspro e la città era d'oro puro, simile a terso cristallo.

Apocalisse 21:12 Aveva delle mura grandi e alte; aveva dodici porte, e alle porte dodici angeli. Sulle porte erano scritti dei nomi, che sono quelli delle dodici tribù dei figli d'Israele.

Apocalisse 21:14 Le mura della città avevano dodici fondamenti, e su quelli stavano i dodici nomi di dodici apostoli dell'Agnello.

Apocalisse 21:15 E colui che mi parlava aveva come misura una canna d'oro, per misurare la città, le sue porte e le sue mura. 21:16 E la città era quadrata, e la sua lunghezza era uguale alla larghezza; egli misurò la città con la canna, ed era dodicimila stadi; la lunghezza, la larghezza e l'altezza erano uguali. 21:17 Ne misurò anche le mura ed erano di centoquarantaquattro cubiti, a misura d'uomo, adoperata dall'angelo.

Apocalisse 21:23 La città non ha bisogno di sole, né di luna che la illumini, perché la gloria di Dio la illumina, e l'Agnello è la sua lampada.

Apocalisse 2:1 «All'angelo della chiesa di Efeso scrivi: Queste cose dice colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo ai sette candelabri d'oro:

Apocalisse 2:2 Io conosco le tue opere, la tua fatica, la tua costanza; so che non puoi sopportare i malvagi e hai messo alla prova quelli che si chiamano apostoli ma non lo sono e che li hai trovati bugiardi. 2:3 So che hai costanza, hai sopportato molte cose per amor del mio nome e non ti sei stancato.

Apocalisse 2:3 So che hai costanza, hai sopportato molte cose per amor del mio nome e non ti sei stancato.

Gesù Cristo (dall’ebraico Ieshua – l’Eterno è salvezza e mâshiah – unto)

Gesù Cristo è Dio (Eb 1:8; Tt 2:13; Ap 20:12-131) e, nell’espressione trinitaria, è il figlio di Dio (Ga 4:42), l’unigenito del Padre (Gv 1:143), la seconda persona della Trinità (Sl 2:74), il primo e l’ultimo (Is 44:65), l’alfa e l’omega (Ap 1:86) il creatore d’ogni cosa (Gv 1:37), l’unico mediatore tra Dio e l’uomo (1 Ti 2:5-68) che ci ha resi completi in Lui (Co 2:109). Potente in opere e parole (Mt 13:5410) ricco in misericordia e grande in amore (Ef 2:411) non considerò la Sua grandezza (Fl 2:6-812) ma si offrì in sacrificio per noi (Eb 9:1413) una volta per sempre (Eb 7:2714), compiendo quell’atto di riconciliazione (Eb 2:1715) per grazia mediante il Suo sangue (Ef 1:3-1416), affinché chiunque crede non perisca ma abbia vita eterna (Gv 3:1617).

Ebrei 1:8 parlando del Figlio dice: «Il tuo trono, o Dio, dura di secolo in secolo, e lo scettro del tuo regno è uno scettro di giustizia.  Tito 2:13 aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù. Apocalisse 22:12 «Ecco, sto per venire e con me avrò la ricompensa da dare a ciascuno secondo le sue opere. 22:13 Io sono l'alfa e l'omega, il primo e l'ultimo, il principio e la fine.

Galati 4:4 ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge,

Giovanni 1:14 E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre.

Salmi 2:7 Io annunzierò il decreto: Il SIGNORE mi ha detto: «Tu sei mio figlio, oggi io t'ho generato.

Isaia 44:6 «Così parla il SIGNORE, re d'Israele e suo salvatore, il SIGNORE degli eserciti: Io sono il primo e sono l'ultimo, e fuori di me non c'è Dio.

Apocalisse 1:8 «Io sono l'alfa e l'omega», dice il Signore Dio, «colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente».

Giovanni 1:3 Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta.

1Timoteo 2:5 Infatti c'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo, 2:6 che ha dato sé stesso come prezzo di riscatto per tutti; questa è la testimonianza resa a suo tempo,

Colossesi 2:10 e voi avete tutto pienamente in lui, che è il capo di ogni principato e di ogni potenza;

Matteo 13:54 Recatosi nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga, così che stupivano e dicevano: «Da dove gli vengono tanta sapienza e queste opere potenti?

Efesini 2:4 Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati,

Filippesi 2:6 il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l'essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, 2:7 ma spogliò sé stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; 2:8 trovato esteriormente come un uomo, umiliò sé stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce.

Ebrei 9:14 quanto più il sangue di Cristo, che mediante lo Spirito eterno offrì sé stesso puro di ogni colpa a Dio, purificherà la nostra coscienza dalle opere morte per servire il Dio vivente!

Ebrei 7:27 il quale non ha ogni giorno bisogno di offrire sacrifici, come gli altri sommi sacerdoti, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo; poiché egli ha fatto questo una volta per sempre quando ha offerto sé stesso.

Ebrei 2:17 Perciò, egli doveva diventare simile ai suoi fratelli in ogni cosa, per essere un misericordioso e fedele sommo sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per compiere l'espiazione dei peccati del popolo.

Efesini 1:3 Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha benedetti di ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo. 1:4 In lui ci ha eletti prima della creazione del mondo perché fossimo santi e irreprensibili dinanzi a lui, 1:5 avendoci predestinati nel suo amore a essere adottati per mezzo di Gesù Cristo come suoi figli, secondo il disegno benevolo della sua volontà, 1:6 a lode della gloria della sua grazia, che ci ha concessa nel suo amato Figlio. 1:7 In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia, 1:8 che egli ha riversata abbondantemente su di noi dandoci ogni sorta di sapienza e d'intelligenza, 1:9 facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo il disegno benevolo che aveva prestabilito dentro di sé, 1:10 per realizzarlo quando i tempi fossero compiuti. Esso consiste nel raccogliere sotto un solo capo, in Cristo, tutte le cose: tanto quelle che sono nel cielo, quanto quelle che sono sulla terra. 1:11 In lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà, 1:12 per essere a lode della sua gloria; noi, che per primi abbiamo sperato in Cristo. 1:13 In lui voi pure, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza, e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, 1:14 il quale è pegno della nostra eredità fino alla piena redenzione di quelli che Dio si è acquistati a lode della sua gloria.

Gesù: divinità di, autoproclamata nei Vangeli

Gesù si dichiara uguale al Padre (Gv 5:17-20: 14:9-111) ma a Lui si rivolge come figlio (Lc 2:49; 22:42, 70 23:34, 46; Gv 2:15-16; 6:40; 8:38, 54-55; 16:25-28; 17:12), affermando d’essere da Lui mandato (Gv 5:36-37; 6:57; 7:16: 8:18; 14:243). Si proclama Messia (Gv 4:25-264), Signore, Maestro (Mt 4:7; Gv 13:145), Cristo (Mc 14:61-62; Lc 9:206). Si definisce Figlio dell’uomo (Lc 19:9-10; 22:48, 697) e, metaforicamente: pane di vita (Gv 6:35, 53, 588), la vera vite (Gv 15:1-109), luce del mondo (Gv 8:12; 9:510) la via della verità (Gv 14:6, 2311), la resurrezione e la vita (Gv 11:25-2812). “L’Io sono!” (Gv 18:5-613) e per trasposizione, essemdo Dio: Geova l’Eterno (Es 3:1414)

Giovanni 5:17 Gesù rispose loro: «Il Padre mio opera fino ad ora, e anch'io opero». 5:18 Per questo i Giudei più che mai cercavano d'ucciderlo; perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio. 5:19 Gesù quindi rispose e disse loro: «In verità, in verità vi dico che il Figlio non può da sé stesso far cosa alcuna, se non la vede fare dal Padre; perché le cose che il Padre fa, anche il Figlio le fa ugualmente. 5:20 Perché il Padre ama il Figlio, e gli mostra tutto quello che egli fa; e gli mostrerà opere maggiori di queste, affinché ne restiate meravigliati. Giovanni 14:9 Gesù gli disse: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai tu dici: "Mostraci il Padre"? 14:10 Non credi tu che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue. 14:11 Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se no, credete a causa di quelle opere stesse.

Luca 2:49 Ed egli disse loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io dovevo trovarmi nella casa del Padre mio?» Luca 22:42 «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Però non la mia volontà, ma la tua sia fatta». Luca 22:70 E tutti dissero: «Sei tu, dunque, il Figlio di Dio?» Ed egli rispose loro: «Voi stessi dite che io lo sono». Luca 23:34 [Gesù diceva: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno».] Poi divisero le sue vesti, tirandole a sorte. Luca 23:46 Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani rimetto lo spirito mio». Detto questo, spirò. Giovanni 2:15 Fatta una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori dal tempio, pecore e buoi; sparpagliò il denaro dei cambiavalute, rovesciò le tavole, 2:16 e a quelli che vendevano i colombi disse: «Portate via di qui queste cose; smettete di fare della casa del Padre mio una casa di mercato». Giovanni 6:40 Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figlio e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno». Giovanni 8:38 Io dico quel che ho visto presso il Padre mio; e voi pure fate le cose che avete udite dal padre vostro». Giovanni 8:54 Gesù rispose: «Se io glorifico me stesso, la mia gloria è nulla; chi mi glorifica è il Padre mio, che voi dite essere vostro Dio, 8:55 e non l'avete conosciuto; ma io lo conosco, e se dicessi di non conoscerlo, sarei un bugiardo come voi; ma io lo conosco e osservo la sua parola. Giovanni 16:25 «Vi ho detto queste cose in similitudini; l'ora viene che non vi parlerò più in similitudini, ma apertamente vi farò conoscere il Padre. 16:26 In quel giorno chiederete nel mio nome; e non vi dico che io pregherò il Padre per voi; 16:27 poiché il Padre stesso vi ama, perché mi avete amato e avete creduto che sono proceduto da Dio. 16:28 Sono proceduto dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio il mondo, e vado al Padre». Giovanni 17:1 Gesù disse queste cose; poi, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, l'ora è venuta; glorifica tuo Figlio, affinché il Figlio glorifichi te,

Giovanni 5:36 Ma io ho una testimonianza maggiore di quella di Giovanni; perché le opere che il Padre mi ha date da compiere, quelle stesse opere che faccio, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato. 5:37 Il Padre che mi ha mandato, egli stesso ha reso testimonianza di me. La sua voce, voi non l'avete mai udita; il suo volto, non l'avete mai visto; Giovanni 6:57 Come il Padre vivente mi ha mandato e io vivo a motivo del Padre, così chi mi mangia vivrà anch'egli a motivo di me. Giovanni 7:16 Gesù rispose loro: «La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato. Giovanni 8:18 Or sono io a testimoniare di me stesso, e anche il Padre che mi ha mandato testimonia di me».

Giovanni 4:25 La donna gli disse: «Io so che il Messia (che è chiamato Cristo) deve venire; quando sarà venuto ci annunzierà ogni cosa». 4:26 Gesù le disse: «Sono io, io che ti parlo!»

Matteo 4:7 Gesù gli rispose: «È altresì scritto: "Non tentare il Signore Dio tuo"». Giovanni 13:14 Se dunque io, che sono il Signore e il Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri.

[vi] Marco 14:61 Ma egli tacque e non rispose nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò e gli disse: «Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?» 14:62 Gesù disse: «Io sono; e vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire sulle nuvole del cielo». Luca 9:20 Ed egli disse loro: «E voi, chi dite che io sia?» Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».

Luca 19:9 Gesù gli disse: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, poiché anche questo è figlio d'Abraamo;19:10 perché il Figlio dell'uomo è venuto per cercare e salvare ciò che era perduto». Luca 22:48 Ma Gesù gli disse: «Giuda, tradisci il Figlio dell'uomo con un bacio?» Luca 22:69 Ma da ora in avanti il Figlio dell'uomo sarà seduto alla destra della potenza di Dio».

Giovanni 6:35 Gesù disse loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete. Giovanni 6:53 Perciò Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico che se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete vita in voi. Giovanni 6:58 Questo è il pane che è disceso dal cielo; non come quello che i padri mangiarono e morirono; chi mangia di questo pane vivrà in eterno».

Giovanni 15:1 «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiuolo. 15:2 Ogni tralcio che in me non dà frutto, lo toglie via; e ogni tralcio che dà frutto, lo pota affinché ne dia di più. 15:3 Voi siete già puri a causa della parola che vi ho annunziata. 15:4 Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dar frutto se non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimorate in me. 15:5 Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla. 15:6 Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano. 15:7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto. 15:8 In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, così sarete miei discepoli. 15:9 Come il Padre mi ha amato, così anch'io ho amato voi; dimorate nel mio amore. 15:10 Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore; come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore.

Giovanni 8:12 Gesù parlò loro di nuovo, dicendo: «Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». Giovanni 9:5 Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo».

Giovanni 14:6 Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Giovanni 14:23 Gesù gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l'amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui.

Giovanni 11:25 Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; 11:26 e chiunque vive e crede in me, non morirà mai. Credi tu questo?» 11:27 Ella gli disse: «Sì, Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che doveva venire nel mondo».

Giovanni 18:5 Gli risposero: «Gesù il Nazareno!» Gesù disse loro: «Io sono». Giuda, che lo tradiva, era anch'egli là con loro. 18:6 Appena Gesù ebbe detto loro: «Io sono», indietreggiarono e caddero in terra.

Esodo 3:14 Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono». Poi disse: «Dirai così ai figli d'Israele: "l'IO SONO mi ha mandato da voi"».

Gesù: divinità di, riconosciuta nei Vangeli

In primo luogo è lo stesso Dio Padre che se ne rende garante (Mt 3:16-17; Gv 12:281). L’annunciano gli angeli (Lc 1:32-38; 2:10-112), la magnificano persone pie (Lc 1:42-49; 2:25-383) e la confessano i discepoli (Gv 6:68-69; 11:27; Lc 9:204). L’affermano i ciechi sanati (Gv 9:33; Lc 18: 38-395) e la folla festante (Gv 7:40-41; Lc 19:386). L’asseriscono sia il brigante sulla croce (Lc 23:42-437), sia il centurione che trafisse il costato di Gesù (Mt 27:548). Persino i demoni la riconoscono e la temono (Lc 4:17-22, 41; 8:289). E tu?

Matteo 3:16 Gesù, appena fu battezzato, salì fuori dall'acqua; ed ecco i cieli si aprirono ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. 3:17 Ed ecco una voce dai cieli che disse: «Questo è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto». Giovanni 12:28 Padre, glorifica il tuo nome!» Allora venne una voce dal cielo: «L'ho glorificato, e lo glorificherò di nuovo!»

Luca 1:32 Questi sarà grande e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo, e il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre. 1:33 Egli regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà mai fine». 1:34 Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, dal momento che non conosco uomo?» 1:35 L'angelo le rispose: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà dell'ombra sua; perciò, anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio. 1:36 Ecco, Elisabetta, tua parente, ha concepito anche lei un figlio nella sua vecchiaia; e questo è il sesto mese, per lei, che era chiamata sterile; 1:37 poiché nessuna parola di Dio rimarrà inefficace». 1:38 Maria disse: «Ecco, io sono la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola». E l'angelo la lasciò. Luca 2:10 L'angelo disse loro: «Non temete, perché io vi porto la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà: 2:11 "Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è il Cristo, il Signore.

Luca 1:41 Appena Elisabetta udì il saluto di Maria, il bambino le balzò nel grembo; ed Elisabetta fu piena di Spirito Santo, 1:42 e ad alta voce esclamò: «Benedetta sei tu fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno! 1:43 Come mai mi è dato che la madre del mio Signore venga da me? 1:44 Poiché ecco, non appena la voce del tuo saluto mi è giunta agli orecchi, per la gioia il bambino mi è balzato nel grembo. 1:45 Beata è colei che ha creduto che quanto le è stato detto da parte del Signore avrà compimento». 1:46 E Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore, 1:47 e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore, 1:48 perché egli ha guardato alla bassezza della sua serva. Da ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata, 1:49 perché grandi cose mi ha fatte il Potente. Santo è il suo nome; Luca 2:25 Vi era in Gerusalemme un uomo di nome Simeone; quest'uomo era giusto e timorato di Dio, e aspettava la consolazione d'Israele; lo Spirito Santo era sopra di lui; 2:26 e gli era stato rivelato dallo Spirito Santo che non sarebbe morto prima di aver visto il Cristo del Signore. 2:27 Egli, mosso dallo Spirito, andò nel tempio; e, come i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere a suo riguardo le prescrizioni della legge, 2:28 lo prese in braccio, e benedisse Dio, dicendo: 2:29 «Ora, o mio Signore, tu lasci andare in pace il tuo servo, secondo la tua parola; 2:30 perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, 2:31 che hai preparata dinanzi a tutti i popoli 2:32 per essere luce da illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele». 2:33 Il padre e la madre di Gesù restavano meravigliati delle cose che si dicevano di lui. 2:34 E Simeone li benedisse, dicendo a Maria, madre di lui: «Ecco, egli è posto a caduta e a rialzamento di molti in Israele, come segno di contraddizione 2:35 a te stessa una spada trafiggerà l'anima), affinché i pensieri di molti cuori siano svelati». 2:36 Vi era anche Anna, profetessa, figlia di Fanuel, della tribù di Aser. Era molto avanti negli anni: dopo essere vissuta con il marito sette anni dalla sua verginità, era rimasta vedova e aveva raggiunto gli ottantaquattro anni. 2:37 Non si allontanava mai dal tempio e serviva Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. 2:38 Sopraggiunta in quella stessa ora, anche lei lodava Dio e parlava del bambino a tutti quelli che aspettavano la redenzione di Gerusalemme.

Giovanni 6:68 Simon Pietro gli rispose: «Signore, da chi andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna; 6:69 e noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu sei il Santo di Dio». Giovanni 11:27 Ella gli disse: «Sì, Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che doveva venire nel mondo». Luca 9:20 Ed egli disse loro: «E voi, chi dite che io sia?» Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».

Giovanni 9:33 Se quest'uomo non fosse da Dio, non potrebbe far nulla». Luca 18:38 Allora egli gridò: «Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me!» 18:39 E quelli che precedevano, lo sgridavano perché tacesse; ma lui gridava più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!»

Giovanni 7:40 Una parte dunque della gente, udite quelle parole, diceva: «Questi è davvero il profeta». 7:41 Altri dicevano: «Questi è il Cristo». Altri, invece, dicevano: «Ma è forse dalla Galilea che viene il Cristo? Luca 19:38 dicendo: «Benedetto il Re che viene nel nome del Signore; pace in cielo e gloria nei luoghi altissimi!»

Luca 23:42 E diceva: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno!» 23:43 Gesù gli disse: «Io ti dico in verità che oggi tu sarai con me in paradiso».

Matteo 27:54 Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, visto il terremoto e le cose avvenute, furono presi da grande spavento e dissero: «Veramente, costui era Figlio di Dio».

Luca 4:17 gli fu dato il libro del profeta Isaia. Aperto il libro, trovò quel passo dov'era scritto: 4:18 «Lo Spirito del Signore è sopra di me; perciò mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato ad annunziare la liberazione ai prigionieri, e ai ciechi il ricupero della vista; a rimettere in libertà gli oppressi, 4:19 e a proclamare l'anno accettevole del Signore». 4:20 Poi, chiuso il libro e resolo all'inserviente, si mise a sedere; e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissi su di lui. 4:21 Egli prese a dir loro: «Oggi, si è adempiuta questa Scrittura, che voi udite». 4:22 Tutti gli rendevano testimonianza, e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?» Luca 4:41 Anche i demòni uscivano da molti, gridando e dicendo: «Tu sei il Figlio di Dio!» Ma egli li sgridava e non permetteva loro di parlare, perché sapevano che egli era il Cristo. Luca 8:28 Appena vide Gesù, lanciò un grido, si inginocchiò davanti a lui e disse a gran voce: «Che c'è fra me e te, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi».

Getsemani (dall’ebraico gat šemanîm - framtoio)

Questo luogo era situato nei pressi della parte orientale di Gerusalemme, fuori le mura, ai piedi del Monte degli Olivi (Mt 26:30-36; Gv 18:11). Oltre al sito per la piantagione, disponeva anche di un frantoio per l’estrazione dell’olio. Gesù lo frequentava (Lc 22:392) per la tranquillità che offriva ma fu anche il teatro della Sua agonia e arresto (Mt 26:36-56; Gv 18:1-23).. Curiosità: ai tempi di Gesù, il giardino era privo di alberi perché abbattuti da Tito per organizzare l’assedio della città.

Matteo 26:30 Dopo che ebbero cantato l'inno, uscirono per andare al monte degli Ulivi. 26:31 Allora Gesù disse loro: «Questa notte voi tutti avrete in me un'occasione di caduta; perché è scritto: "Io percoterò il pastore e le pecore del gregge saranno disperse". 26:32 Ma dopo che sarò risuscitato, vi precederò in Galilea». 26:33 Pietro, rispondendo, gli disse: «Quand'anche tu fossi per tutti un'occasione di caduta, non lo sarai mai per me». 26:34 Gesù gli disse: «In verità ti dico che questa stessa notte, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». 26:35 E Pietro a lui: «Quand'anche dovessi morire con te, non ti rinnegherò». E lo stesso dissero pure tutti i discepoli. 26:36 Allora Gesù andò con loro in un podere chiamato Getsemani e disse ai discepoli: «Sedete qui finché io sia andato là e abbia pregato». Giovanni 18:1 Dette queste cose, Gesù uscì con i suoi discepoli e andò di là dal torrente Chedron, dov'era un giardino, nel quale entrò con i suoi discepoli.

Luca 22:39 Poi, uscito, andò, come al solito, al monte degli Ulivi; e anche i discepoli lo seguirono.

Matteo 26:36 Allora Gesù andò con loro in un podere chiamato Getsemani e disse ai discepoli: «Sedete qui finché io sia andato là e abbia pregato». 26:37 E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a essere triste e angosciato. 26:38 Allora disse loro: «L'anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate con me». 26:39 E, andato un po' più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi». 26:40 Poi tornò dai discepoli e li trovò addormentati. E disse a Pietro: «Così, non siete stati capaci di vegliare con me un'ora sola? 26:41 Vegliate e pregate, affinché non cadiate in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole». 26:42 Di nuovo, per la seconda volta, andò e pregò, dicendo: «Padre mio, se non è possibile che questo calice passi oltre da me, senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà». 26:43 E, tornato, li trovò addormentati, perché i loro occhi erano appesantiti. 26:44 Allora, lasciatili, andò di nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le medesime parole. 26:45 Poi tornò dai discepoli e disse loro: «Dormite pure oramai, e riposatevi! Ecco, l'ora è vicina, e il Figlio dell'uomo è dato nelle mani dei peccatori. 26:46 Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce è vicino». 26:47 Mentre parlava ancora, ecco arrivare Giuda, uno dei dodici, e insieme a lui una gran folla con spade e bastoni, da parte dei capi dei sacerdoti e degli anziani del popolo. 26:48 Colui che lo tradiva, aveva dato loro un segnale, dicendo: «Quello che bacerò, è lui; prendetelo». 26:49 E in quell'istante, avvicinatosi a Gesù, gli disse: «Ti saluto, Maestro!» e gli diede un lungo bacio. 26:50 Ma Gesù gli disse: «Amico, che cosa sei venuto a fare?» Allora, avvicinatisi, gli misero le mani addosso e lo presero. 26:51 Ed ecco, uno di quelli che erano con lui, stesa la mano, prese la spada, la sfoderò e, colpito il servo del sommo sacerdote, gli recise l'orecchio. 26:52 Allora Gesù gli disse: «Riponi la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada, periranno di spada. 26:53 Credi forse che io non potrei pregare il Padre mio che mi manderebbe in questo istante più di dodici legioni d'angeli? 26:54 Come dunque si adempirebbero le Scritture, secondo le quali bisogna che così avvenga?» 26:55 In quel momento Gesù disse alla folla: «Voi siete usciti con spade e bastoni, come contro un brigante, per prendermi. Ogni giorno sedevo nel tempio a insegnare e voi non mi avete preso; 26:56 ma tutto questo è avvenuto affinché si adempissero le Scritture dei profeti». Allora tutti i discepoli l'abbandonarono e fuggirono. Giovanni 18:1 Dette queste cose, Gesù uscì con i suoi discepoli e andò di là dal torrente Chedron, dov'era un giardino, nel quale entrò con i suoi discepoli. 18:2 Giuda, che lo tradiva, conosceva anche egli quel luogo, perché Gesù si era spesso riunito là con i suoi discepoli.

Ghemara (parola aramaica che significa apprendere)

La ghemara è la parte del talmud* che comprende i commentari rabbinici e quanto derivato dagli studi sull’interpretazione della mishnah*. In pratica si riportava un passo della mishnah seguito dal commento dei maestri e dalla discussione che ne derivava. Con il tempo la ghemara e la mishnah furono unite per dar vita al talmud.

Ghenizah (in ebraico significa deposito)

La ghenizah era una stanza della sinagoga adibita a deposito. In essa erano conservati i manoscritti e gli oggetti sacri che, per il loro uso continuo, erano ormai inservibili. Poiché era tassativamente proibito disfarsene come normali rifiuti, qualunque documento od oggetto su cui vi fosse impresso uno dei nomi di Dio doveva, temporaneamente, essere conservato in attesa di seppellirlo in un cimitero dopo sette anni. La più famosa fu quella scoperta a “Il Cairo” nel 1864.

Giacomo, lettera di

Pare scritta da “Giacomo fratello del Signore”, da Gerusalemme intorno al 45-48 d.C. e indirizzata ai cristiani ebrei dispersi nel mondo (1:11). Poiché dibatte sulla vera religione (1:2-212) in contrapposizione alla falsa (1:22-26; 2:1-203; 3:1-16; 4:1-174), possiamo considerare questo scritto come: “La pratica vista come conseguenza al compimento della grammatica” (1:23-275). Alcuni hanno ritenuto che questo scritto fosse in conflitto con la giustificazione per fede. L’importanza delle opere è certamente essenziale ma va intesa come conseguenza concreta cui la fede dispone (2:17-266). In attesa della parusia, pone ammonimenti ed esortazioni (5:1-207).

Giacomo 1:1 Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo alle dodici tribù che sono disperse nel mondo: salute.

Giacomo 1:2 Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate, 1:3 sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. 1:4 E la costanza compia pienamente l'opera sua in voi, perché siate perfetti e completi, di nulla mancanti. 1:5 Se poi qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda a Dio che dona a tutti generosamente senza rinfacciare, e gli sarà data. 1:6 Ma la chieda con fede, senza dubitare; perché chi dubita rassomiglia a un'onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e là. 1:7 Un tale uomo non pensi di ricevere qualcosa dal Signore, 1:8 perché è di animo doppio, instabile in tutte le sue vie. 1:9 Il fratello di umile condizione sia fiero della sua elevazione; 1:10 e il ricco, della sua umiliazione, perché passerà come il fiore dell'erba. 1:11 Infatti il sole sorge con il suo calore ardente e fa seccare l'erba, e il suo fiore cade e la sua bella apparenza svanisce; anche il ricco appassirà così nelle sue imprese. 1:12 Beato l'uomo che sopporta la prova; perché, dopo averla superata, riceverà la corona della vita, che il Signore ha promessa a quelli che lo amano. 1:13 Nessuno, quand'è tentato, dica: «Sono tentato da Dio»; perché Dio non può essere tentato dal male, ed egli stesso non tenta nessuno; 1:14 invece ognuno è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce. 1:15 Poi la concupiscenza, quando ha concepito, partorisce il peccato; e il peccato, quando è compiuto, produce la morte. 1:16 Non v'ingannate, fratelli miei carissimi; 1:17 ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dall'alto e discendono dal Padre degli astri luminosi presso il quale non c'è variazione né ombra di mutamento. 1:18 Egli ha voluto generarci secondo la sua volontà mediante la parola di verità, affinché in qualche modo siamo le primizie delle sue creature. 1:19 Sappiate questo, fratelli miei carissimi: che ogni uomo sia pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all'ira; 1:20 perché l'ira dell'uomo non compie la giustizia di Dio. 1:21 Perciò, deposta ogni impurità e residuo di malizia, ricevete con dolcezza la parola che è stata piantata in voi, e che può salvare le anime vostre.

Giacomo 1:22 Ma mettete in pratica la parola e non ascoltatela soltanto, illudendo voi stessi. 1:23 Perché, se uno è ascoltatore della parola e non esecutore, è simile a un uomo che guarda la sua faccia naturale in uno specchio; 1:24 e quando si è guardato se ne va, e subito dimentica com'era. 1:25 Ma chi guarda attentamente nella legge perfetta, cioè nella legge della libertà, e in essa persevera, non sarà un ascoltatore smemorato ma uno che la mette in pratica; egli sarà felice nel suo operare. 1:26 Se uno pensa di essere religioso, ma poi non tiene a freno la sua lingua e inganna sé stesso, la sua religione è vana. Giacomo 2:1 Fratelli miei, la vostra fede nel nostro Signore Gesù Cristo, il Signore della gloria, sia immune da favoritismi. 2:2 Infatti, se nella vostra adunanza entra un uomo con un anello d'oro, vestito splendidamente, e vi entra pure un povero vestito malamente, 2:3 e voi avete riguardo a quello che veste elegantemente e gli dite: «Tu, siedi qui al posto d'onore»; e al povero dite: «Tu, stattene là in piedi», o «siedi in terra accanto al mio sgabello», 2:4 non state forse usando un trattamento diverso e giudicando in base a ragionamenti malvagi? 2:5 Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto quelli che sono poveri secondo il mondo perché siano ricchi in fede ed eredi del regno che ha promesso a quelli che lo amano? 2:6 Voi invece avete disprezzato il povero! Non sono forse i ricchi quelli che vi opprimono e vi trascinano davanti ai tribunali? 2:7 Non sono essi quelli che bestemmiano il buon nome che è stato invocato su di voi? 2:8 Certo, se adempite la legge come dice la Scrittura: «Ama il tuo prossimo come te stesso», fate bene; 2:9 ma se avete riguardi personali, voi commettete un peccato e siete condannati dalla legge quali trasgressori. 2:10 Chiunque infatti osserva tutta la legge, ma la trasgredisce in un punto solo, si rende colpevole su tutti i punti. 2:11 Poiché colui che ha detto: «Non commettere adulterio», ha detto anche: «Non uccidere». Quindi, se tu non commetti adulterio ma uccidi, sei trasgressore della legge. 2:12 Parlate e agite come persone che devono essere giudicate secondo la legge di libertà. 2:13 Perché il giudizio è senza misericordia contro chi non ha usato misericordia. La misericordia invece trionfa sul giudizio. 2:14 A che serve, fratelli miei, se uno dice di aver fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo? 2:15 Se un fratello o una sorella non hanno vestiti e mancano del cibo quotidiano, 2:16 e uno di voi dice loro: «Andate in pace, scaldatevi e saziatevi», ma non date loro le cose necessarie al corpo, a che cosa serve? 2:17 Così è della fede; se non ha opere, è per sé stessa morta. 2:18 Anzi uno piuttosto dirà: «Tu hai la fede, e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le tue opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede». 2:19 Tu credi che c'è un solo Dio, e fai bene; anche i demòni lo credono e tremano. 2:20 Insensato! Vuoi renderti conto che la fede senza le opere non ha valore?

Giacomo 3:1 Fratelli miei, non siate in molti a far da maestri, sapendo che ne subiremo un più severo giudizio, 3:2 poiché manchiamo tutti in molte cose. Se uno non sbaglia nel parlare è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo. 3:3 Se mettiamo il freno in bocca ai cavalli perché ci ubbidiscano, noi possiamo guidare anche tutto il loro corpo. 3:4 Ecco, anche le navi, benché siano così grandi e siano spinte da venti impetuosi, sono guidate da un piccolo timone, dovunque vuole il timoniere. 3:5 Così anche la lingua è un piccolo membro, eppure si vanta di grandi cose. Osservate: un piccolo fuoco può incendiare una grande foresta! 3:6 Anche la lingua è un fuoco, è il mondo dell'iniquità. Posta com'è fra le nostre membra, contamina tutto il corpo e, infiammata dalla geenna, dà fuoco al ciclo della vita. 3:7 Ogni specie di bestie, uccelli, rettili e animali marini si può domare, ed è stata domata dalla razza umana; 3:8 ma la lingua, nessun uomo la può domare; è un male continuo, è piena di veleno mortale. 3:9 Con essa benediciamo il Signore e Padre; e con essa malediciamo gli uomini che sono fatti a somiglianza di Dio. 3:10 Dalla medesima bocca escono benedizioni e maledizioni. Fratelli miei, non dev'essere così. 3:11 La sorgente getta forse dalla medesima apertura il dolce e l'amaro? 3:12 Può forse, fratelli miei, un fico produrre olive, o una vite fichi? Neppure una sorgente salata può dare acqua dolce. 3:13 Chi fra voi è saggio e intelligente? Mostri con la buona condotta le sue opere compiute con mansuetudine e saggezza. 3:14 Ma se avete nel vostro cuore amara gelosia e spirito di contesa, non vi vantate e non mentite contro la verità. 3:15 Questa non è la saggezza che scende dall'alto; ma è terrena, animale e diabolica. 3:16 Infatti dove c'è invidia e contesa, c'è disordine e ogni cattiva azione. Giacomo 4:1 Da dove vengono le guerre e le contese tra di voi? Non derivano forse dalle passioni che si agitano nelle vostre membra? 4:2 Voi bramate e non avete; voi uccidete e invidiate e non potete ottenere; voi litigate e fate la guerra; non avete, perché non domandate; 4:3 domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri. 4:4 O gente adultera, non sapete che l'amicizia del mondo è inimicizia verso Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio. 4:5 Oppure pensate che la Scrittura dichiari invano che: «Lo Spirito che egli ha fatto abitare in noi ci brama fino alla gelosia»? 4:6 Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili». 4:7 Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi. 4:8 Avvicinatevi a Dio, ed egli si avvicinerà a voi. Pulite le vostre mani, o peccatori; e purificate i vostri cuori, o doppi d'animo! 4:9 Siate afflitti, fate cordoglio e piangete! Sia il vostro riso convertito in lutto, e la vostra allegria in tristezza! 4:10 Umiliatevi davanti al Signore, ed egli v'innalzerà. 4:11 Non sparlate gli uni degli altri, fratelli. Chi dice male del fratello, o chi giudica il fratello, parla male della legge e giudica la legge. Ora, se tu giudichi la legge, non sei uno che la mette in pratica, ma un giudice. 4:12 Uno soltanto è legislatore e giudice, colui che può salvare e perdere; ma tu chi sei, che giudichi il tuo prossimo? 4:13 E ora a voi che dite: «Oggi o domani andremo nella tale città, vi staremo un anno, trafficheremo e guadagneremo»; 4:14 mentre non sapete quel che succederà domani! Che cos'è infatti la vostra vita? Siete un vapore che appare per un istante e poi svanisce. 4:15 Dovreste dire invece: «Se Dio vuole, saremo in vita e faremo questo o quest'altro». 4:16 Invece voi vi vantate con la vostra arroganza. Un tale vanto è cattivo. 4:17 Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato.

Giacomo 1:23 Perché, se uno è ascoltatore della parola e non esecutore, è simile a un uomo che guarda la sua faccia naturale in uno specchio; 1:24 e quando si è guardato se ne va, e subito dimentica com'era. 1:25 Ma chi guarda attentamente nella legge perfetta, cioè nella legge della libertà, e in essa persevera, non sarà un ascoltatore smemorato ma uno che la mette in pratica; egli sarà felice nel suo operare. 1:26 Se uno pensa di essere religioso, ma poi non tiene a freno la sua lingua e inganna sé stesso, la sua religione è vana. 1:27 La religione pura e senza macchia davanti a Dio e Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni, e conservarsi puri dal mondo.

Giacomo 2:17 Così è della fede; se non ha opere, è per sé stessa morta. 2:18 Anzi uno piuttosto dirà: «Tu hai la fede, e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le tue opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede». 2:19 Tu credi che c'è un solo Dio, e fai bene; anche i demòni lo credono e tremano 2:20 Insensato! Vuoi renderti conto che la fede senza le opere non ha valore? 2:21 Abraamo, nostro padre, non fu forse giustificato per le opere quando offrì suo figlio Isacco sull'altare? 2:22 Tu vedi che la fede agiva insieme alle sue opere e che per le opere la fede fu resa completa; 2:23 così fu adempiuta la Scrittura che dice: «Abraamo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto come giustizia»; e fu chiamato amico di Dio. 2:24 Dunque vedete che l'uomo è giustificato per opere, e non per fede soltanto. 2:25 E così Raab, la prostituta, non fu anche lei giustificata per le opere quando accolse gli inviati e li fece ripartire per un'altra strada? 2:26 Infatti, come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.

Giacomo 5:1 A voi ora, o ricchi! Piangete e urlate per le calamità che stanno per venirvi addosso! 5:2 Le vostre ricchezze sono marcite e le vostre vesti sono tarlate. 5:3 Il vostro oro e il vostro argento sono arrugginiti, e la loro ruggine sarà una testimonianza contro di voi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori negli ultimi giorni. 5:4 Ecco, il salario da voi frodato ai lavoratori che hanno mietuto i vostri campi, grida; e le grida di quelli che hanno mietuto sono giunte agli orecchi del Signore degli eserciti. 5:5 Sulla terra siete vissuti sfarzosamente e nelle baldorie sfrenate; avete impinguato i vostri cuori in tempo di strage. 5:6 Avete condannato, avete ucciso il giusto. Egli non vi oppone resistenza. 5:7 Siate dunque pazienti, fratelli, fino alla venuta del Signore. Osservate come l'agricoltore aspetta il frutto prezioso della terra pazientando, finché esso abbia ricevuto la pioggia della prima e dell'ultima stagione. 5:8 Siate pazienti anche voi; fortificate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina. 5:9 Fratelli, non lamentatevi gli uni degli altri, affinché non siate giudicati; ecco, il giudice è alla porta. 5:10 Prendete, fratelli, come modello di sopportazione e di pazienza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore. 5:11 Ecco, noi definiamo felici quelli che hanno sofferto pazientemente. Avete udito parlare della costanza di Giobbe, e conoscete la sorte finale che gli riserbò il Signore, perché il Signore è pieno di compassione e misericordioso. 5:12 Soprattutto, fratelli miei, non giurate né per il cielo, né per la terra, né con altro giuramento; ma il vostro sì, sia sì, e il vostro no, sia no, affinché non cadiate sotto il giudizio. 5:13 C'è tra di voi qualcuno che soffre? Preghi. C'è qualcuno d'animo lieto? Canti degli inni. 5:14 C'è qualcuno che è malato? Chiami gli anziani della chiesa ed essi preghino per lui, ungendolo d'olio nel nome del Signore: 5:15 la preghiera della fede salverà il malato e il Signore lo ristabilirà; se egli ha commesso dei peccati, gli saranno perdonati. 5:16 Confessate dunque i vostri peccati gli uni agli altri, pregate gli uni per gli altri affinché siate guariti; la preghiera del giusto ha una grande efficacia. 5:17 Elia era un uomo sottoposto alle nostre stesse passioni, e pregò intensamente che non piovesse e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi. 5:18 Pregò di nuovo, e il cielo diede la pioggia, e la terra produsse il suo frutto. 5:19 Fratelli miei, se qualcuno tra di voi si svia dalla verità e uno lo riconduce indietro, 5:20 costui sappia che chi avrà riportato indietro un peccatore dall'errore della sua via salverà l'anima del peccatore dalla morte e coprirà una gran quantità di peccati.

Giobbe, libro di (Giobbe = perseguitato)

La sofferenza, specie se appare immotivata, è uno dei mezzi con cui Dio affina il carattere del giusto che, pur nei tormenti più gravi, non deve rinnegarLo! È l’eterna lotta tra il male che non perde occasione per insinuarsi con i suoi dubbi (1:7-111) e la fede dell’uomo (Giobbe o chiunque altro) nei momenti di prova (1:12-222)! Il progredire delle sofferenze (2:4-73), la derisione delle persone care (2:8-134) ne le loro accuse (4:17-19; 11:10-12; 15:1-6; 18:4-5; 20:4-5; 22:1-5; 25:1-4) possono insidiare la resistenza del giusto (9:17-18; 13:26-28; 16:15-17; 17:1-295) ma non smuoverne la fede (12:13; 19:25-266) portandolo, alfine, a riconoscere il mistero della saggezza divina (28:20-247). Il libro pare scritto all’inizio del V secolo a.C.

Giobbe 1:7 Il SIGNORE disse a Satana: «Da dove vieni?» Satana rispose al SIGNORE: «Dal percorrere la terra e dal passeggiare per essa». 1:8 Il SIGNORE disse a Satana: «Hai notato il mio servo Giobbe? Non ce n'è un altro sulla terra che come lui sia integro, retto, tema Dio e fugga il male». 1:9 Satana rispose al SIGNORE: «È forse per nulla che Giobbe teme Dio? 1:10 Non l'hai forse circondato di un riparo, lui, la sua casa, e tutto quel che possiede? Tu hai benedetto l'opera delle sue mani e il suo bestiame ricopre tutto il paese. 1:11 Ma stendi un po' la tua mano, tocca quanto egli possiede, e vedrai se non ti rinnega in faccia».

Giobbe 1:12 Il SIGNORE disse a Satana: «Ebbene, tutto quello che possiede è in tuo potere; soltanto, non stender la mano sulla sua persona». E Satana si ritirò dalla presenza del SIGNORE. 1:13 Un giorno, mentre i suoi figli e le sue figlie mangiavano e bevevano vino in casa del loro fratello maggiore, giunse a Giobbe un messaggero a dirgli: 1:14 «I buoi stavano arando e le asine pascolavano là vicino, 1:15 quand'ecco i Sabei sono piombati loro addosso e li hanno portati via; hanno passato a fil di spada i servi; io solo sono potuto scampare per venirtelo a dire». 1:16 Quello parlava ancora, quando ne giunse un altro a dire: «Il fuoco di Dio è caduto dal cielo, ha colpito le pecore e i servi, e li ha divorati; io solo sono potuto scampare per venirtelo a dire». 1:17 Quello parlava ancora, quando ne giunse un altro a dire: «I Caldei hanno formato tre bande, si sono gettati sui cammelli e li hanno portati via; hanno passato a fil di spada i servi; io solo sono potuto scampare per venirtelo a dire». 1:18 Quello parlava ancora, quando ne giunse un altro a dire: «I tuoi figli e le tue figlie mangiavano e bevevano vino in casa del loro fratello maggiore; 1:19 ed ecco che un gran vento, venuto dall'altra parte del deserto, ha investito i quattro canti della casa, che è caduta sui giovani; essi sono morti; io solo sono potuto scampare per venirtelo a dire». 1:20 Allora Giobbe si alzò, si stracciò il mantello, si rase il capo, si prostrò a terra e adorò dicendo: 1:21 «Nudo sono uscito dal grembo di mia madre, e nudo tornerò in grembo alla terra; il SIGNORE ha dato, il SIGNORE ha tolto; sia benedetto il nome del SIGNORE». 1:22 In tutto questo Giobbe non peccò e non attribuì a Dio nessuna colpa.

Giobbe 2:4 Satana rispose al SIGNORE: «Pelle per pelle! L'uomo dà tutto quel che possiede per la sua vita; 2:5 ma stendi un po' la tua mano, toccagli le ossa e la carne, e vedrai se non ti rinnega in faccia». 2:6 Il SIGNORE disse a Satana: «Ebbene, egli è in tuo potere; soltanto rispetta la sua vita». 2:7 Satana si ritirò dalla presenza del SIGNORE e colpì Giobbe di un'ulcera maligna dalla pianta dei piedi alla sommità del capo; Giobbe prese un coccio con cui grattarsi, e si sedette in mezzo alla cenere.

Giobbe 2:8 Sua moglie gli disse: «Ancora stai saldo nella tua integrità? 2:9 Ma lascia stare Dio, e muori!» 2:10 Giobbe le rispose: «Tu parli da donna insensata! Abbiamo accettato il bene dalla mano di Dio, e rifiuteremmo di accettare il male?» In tutto questo Giobbe non peccò con le sue labbra. 2:11 Tre amici di Giobbe, Elifaz di Teman, Bildab di Suac e Zofar di Naama, avendo udito tutti questi mali che gli erano piombati addosso, partirono, ciascuno dal proprio paese, e si misero d'accordo per venire a confortarlo e a consolarlo. 2:12 Alzati gli occhi da lontano, essi non lo riconobbero, e piansero ad alta voce; si stracciarono i mantelli e si cosparsero il capo di polvere gettandola verso il cielo. 2:13 Rimasero seduti per terra, presso di lui, sette giorni e sette notti; nessuno di loro gli disse parola, perché vedevano che il suo dolore era molto grande.

Giobbe 4:17 "Può il mortale esser giusto davanti a Dio? Può l'uomo esser puro davanti al suo creatore? 4:18 Ecco, Dio non si fida dei suoi servi, e trova difetti nei suoi angeli; 4:19 quanto più in quelli che stanno in case d'argilla, che hanno per fondamento la polvere e sono schiacciati al pari delle tignole! Giobbe 11:10 Se Dio passa, se incarcera, se chiama in giudizio, chi si opporrà? 11:11 Egli infatti conosce gli uomini perversi, scopre senza sforzo l'iniquità. 11:12 Ma l'insensato diventerà saggio, quando un puledro d'onagro diventerà uomo. Giobbe 15:1 Allora Elifaz di Teman rispose e disse: 15:2 «Il saggio risponde forse con vana scienza? Si gonfia il petto di vento? 15:3 Si difende con chiacchiere inutili e con parole che non giovano nulla? 15:4 Tu, poi, distruggi il timor di Dio, sminuisci la preghiera che gli è dovuta. 15:5 La tua iniquità ti detta le parole, e adoperi il linguaggio degli astuti. 15:6 Non io, la tua bocca ti condanna; le tue labbra stesse depongono contro di te. Giobbe 18:4 O tu, che nel tuo cruccio laceri te stesso, dovrà la terra, per causa tua, essere abbandonata e la roccia esser rimossa dal suo luogo? 18:5 Sì, la luce dell'empio si spegne, e la fiamma del suo fuoco non brilla. Giobbe 20:4 Non lo sai tu che in ogni tempo, da che l'uomo è stato posto sulla terra, 20:5 il trionfo dei malvagi è breve; la gioia degli empi non dura che un istante? Giobbe 22:1 Allora Elifaz di Teman rispose e disse: 22:2 «Può l'uomo recare qualche vantaggio a Dio? No; il savio non reca vantaggio che a sé stesso. 22:3 Se sei giusto, ne viene forse qualche vantaggio all'Onnipotente? Se sei integro nella tua condotta, ne trae egli un guadagno? 22:4 È forse per la paura che ha di te che egli ti castiga o viene con te in giudizio? 22:5 La tua malvagità non è forse grande, e le tue iniquità non sono infinite? Giobbe 25:1 Allora Bildad di Suac rispose e disse: 25:2 «A Dio appartiene il dominio e il terrore: egli fa regnare la pace nei suoi luoghi altissimi. 25:3 Le sue legioni si possono forse contare? Su chi non si leva la sua luce? 25:4 Come può dunque l'uomo essere giusto davanti a Dio? Come può essere puro il nato di donna?

Giobbe 9:17 egli mi piomba addosso dal seno della tempesta, moltiplica senza motivo le mie piaghe, 9:18 non mi lascia riprender fiato, e mi sazia d'amarezza. Giobbe 13:26 Tu mi condanni a pene così amare, mi fai espiare gli sbagli della mia giovinezza; 13:27 tu metti i miei piedi nei ceppi, spii tutti i miei movimenti, e prendi nota delle orme dei miei piedi? 13:28 Intanto questo mio corpo si disfa come legno tarlato, come un abito ròso dal tarlo. Giobbe 16:15 Mi sono cucito un cilicio sulla pelle, ho prostrato la mia fronte nella polvere. 16:16 Il mio viso è rosso di pianto, sulle mie palpebre si stende l'ombra di morte. 16:17 Eppure, le mie mani non commisero mai violenza, e la mia preghiera fu sempre pura. Giobbe 17:1 «Il mio soffio vitale si spegne, i miei giorni si estinguono, il sepolcro m'aspetta! 17:2 Sono attorniato da schernitori e non posso chiudere occhio a causa delle loro parole amare.

Giobbe 12:13 «In Dio stanno la saggezza e la potenza, a lui appartengono il consiglio e l'intelligenza. Giobbe 19:25 Ma io so che il mio Redentore vive e che alla fine si alzerà sulla polvere. 19:26 E quando, dopo la mia pelle, sarà distrutto questo corpo, senza la mia carne, vedrò Dio.

Giobbe 28:20 Da dove viene dunque la saggezza? Dov'è il luogo dell'intelligenza? 28:21 Essa è nascosta agli occhi di ogni vivente, è celata agli uccelli del cielo. 28:22 L'abisso e la morte dicono: "Ne abbiamo avuto qualche sentore". 28:23 Dio solo conosce la via che vi conduce, egli solo sa il luogo dove risiede, 28:24 perché il suo sguardo giunge fino alle estremità della terra, perch'egli vede tutto quello che è sotto i cieli.

Gioele, libro di (Gioele = l’Eterno è Dio)

Poco si sa sul suo ministero ma ben chiaro è il messaggio escatologico riguardo alla devastazione che causerà “il giorno del SIGNORE” (1:15; 2:1, 11, 311). Il giudizio si abbatterà sul popolo di Dio (Am 5:18-20; La 1:12; 2:1, 21-222) e sulle nazioni (Is 2:12; 13:6-9; 34:8-9; Gr 46:10; Ez 39:8; Gl 3:1-163). Cavallette (1:4-94), siccità (1:10-205) e invasioni (2:1-106) porteranno devastazione ma, per Israele, insieme alle sofferenze (Za 14:1-37) sarà tempo di pentimento (2:12-178), purificazione e consolazione (Is 61:1-3; Ml 4:59). Liberazione (2:18-2010) e benedizioni (2:23-27; 3:16-2111) precederanno l’effusione dello Spirito Santo (2:28-3212) negli ultimi giorni. Un ulteriore significato del Giorno del Signore” sarà quello in cui dopo aver distrutto i vari nemici, porrà fine agli attuali giorni della terra e dei cieli per una nuova creazione (2 Pt 3:10, 12-1313).

Gioele 1:15 Ahi, che giorno! Poiché il giorno del SIGNORE è vicino, e verrà come una devastazione mandata dall'Onnipotente. Gioele 2:1 Sonate la tromba a Sion! Date l'allarme sul mio monte santo! Tremino tutti gli abitanti del paese, perché il giorno del SIGNORE viene, è vicino, Gioele 2:11 Il SIGNORE fa sentire la sua voce davanti al suo esercito, perché le sue schiere sono innumerevoli, perché l'esecutore della sua parola è potente, perché il giorno del SIGNORE è grande, davvero terribile! Chi potrà sopportarlo? Gioele 2:31 Il sole sarà cambiato in tenebre, e la luna in sangue, prima che venga il grande e terribile giorno del SIGNORE.

Amos 5:18 Guai a voi che desiderate il giorno del SIGNORE! Che vi aspettate dal giorno del SIGNORE? Sarà un giorno di tenebre, non di luce. 5:19 Voi sarete come uno che fugge davanti a un leone e s'imbatte in un orso; come uno che entra in casa, appoggia la mano alla parete, e lo morde un serpente. 5:20 Il giorno del SIGNORE non è forse tenebre e non luce? oscurissimo e senza splendore? Lamentazioni 1:12 «Nulla di simile vi accada, o voi che passate di qui! Osservate, guardate, se c'è dolore simile al dolore che mi tormenta, e con il quale il SIGNORE mi ha colpita nel giorno della sua ardente ira. Lamentazioni 2:1 Come mai il Signore, nella sua ira, ha coperto di una nube oscura la figlia di Sion? Egli ha gettato dal cielo in terra la gloria d'Israele, e non si è ricordato dello sgabello dei suoi piedi, nel giorno della sua ira! Lamentazioni 2:21 Bambini e vecchi giacciono a terra nelle vie; le mie vergini e i miei giovani sono caduti per la spada; tu li hai uccisi nel giorno della tua ira, li hai massacrati senza pietà. 2:22 Tu hai convocato, come a un giorno di festa solenne, i miei terrori da tutte le parti; nel giorno dell'ira del SIGNORE non c'è stato superstite né fuggiasco; quelli che io avevo accarezzati e allevati, il mio nemico li ha consumati!»

Isaia 2:12 Infatti il SIGNORE degli eserciti ha un giorno contro tutto ciò che è orgoglioso e altero, e contro chiunque s'innalza, per abbassarlo; Isaia 13:6 Urlate, poiché il giorno del SIGNORE è vicino; esso viene come una devastazione dell'Onnipotente. 13:7 Perciò, tutte le mani diventano fiacche, ogni cuor d'uomo viene meno. 13:8 Sono colti da spavento, sono presi da spasimi e da doglie; si contorcono come donna che partorisce, si guardano l'un l'altro sbigottiti, le loro facce sono facce di fuoco. 13:9 Ecco il giorno del SIGNORE giunge: giorno crudele, d'indignazione e d'ira furente, che farà della terra un deserto e ne distruggerà i peccatori. Isaia 34:8 Poiché è il giorno della vendetta del SIGNORE, l'anno della retribuzione per la causa di Sion. 34:9 I torrenti di Edom saranno mutati in pece e la sua polvere in zolfo; la sua terra diventerà pece ardente. Geremia 46:10 Questo giorno, per il Signore, per il DIO degli eserciti, è giorno di vendetta, in cui si vendica dei suoi nemici. La spada divorerà, si sazierà, si ubriacherà del loro sangue; poiché il Signore, DIO degli eserciti, immola le vittime nel paese del settentrione, presso il fiume Eufrate. Ezechiele 39:8 Ecco, la cosa sta per avvenire, si effettuerà, dice il DIO, Signore; questo è il giorno di cui io ho parlato. Gioele 3:1 «Infatti ecco, in quei giorni, in quel tempo, quando ricondurrò dall'esilio quelli di Giuda e di Gerusalemme, 3:2 io adunerò tutte le nazioni, e le farò scendere nella valle di Giosafat. Là le chiamerò in giudizio a proposito della mia eredità, il popolo d'Israele, che esse hanno disperso tra le nazioni, e del mio paese, che hanno spartito fra di loro. 3:3 Hanno tirato a sorte il mio popolo; hanno dato un ragazzino in cambio di una prostituta, hanno venduto una ragazzina per del vino, e si sono messi a bere. 3:4 Anche voi, Tiro, Sidone e tutta quanta la Filistia, che cosa pretendete da me? Volete darmi una retribuzione, o volete fare del male contro di me? Subito, in un attimo, io farò ricadere la vostra retribuzione sul vostro capo, 3:5 perché avete preso il mio argento e il mio oro, avete portato nei vostri templi i miei tesori più preziosi, 3:6 e avete venduto ai figli di Iavan i figli di Giuda e i figli di Gerusalemme, per allontanarli dalla loro patria. 3:7 Ecco, io li richiamo dal luogo dove voi li avete venduti e farò ricadere le vostre colpe sul vostro capo. 3:8 Venderò i vostri figli e le vostre figlie ai Giudei, che li venderanno ai Sabei, nazione lontana»; perché il SIGNORE ha parlato. 3:9 Proclamate questo fra le nazioni! Preparate la guerra! Risvegliate i prodi! Vengano e salgano tutti gli uomini di guerra! 3:10 Fabbricate spade con i vostri vomeri, e lance con le vostre roncole! dica il debole: «Sono forte!» 3:11 Affrettatevi, venite, nazioni circostanti, e adunatevi! Là, o SIGNORE, fa' scendere i tuoi prodi! 3:12 «Le nazioni si muovano e vengano alla valle di Giosafat! perché là io mi metterò seduto per giudicare tutte le nazioni circostanti. 3:13 Date mano alla falce, perché la mèsse è matura! Venite, pigiate, poiché il torchio è pieno, i tini traboccano; poiché grande è la loro malvagità». 3:14 C'è una folla, una moltitudine, nella valle del Giudizio! Perché il giorno del SIGNORE è vicino, nella valle del Giudizio. 3:15 Il sole e la luna si oscurano e le stelle perdono il loro splendore. 3:16 Il SIGNORE ruggirà da Sion, farà sentire la sua voce da Gerusalemme, e i cieli e la terra tremeranno; ma il SIGNORE sarà un rifugio per il suo popolo, una fortezza per i figli d'Israele.

Gioele 1:4 L'avanzo lasciato dal bruco l'ha mangiato il grillo; l'avanzo lasciato dal grillo l'ha mangiato la cavalletta; l'avanzo lasciato dalla cavalletta, l'ha mangiato la locusta. 1:5 Svegliatevi, ubriachi, e piangete! Lamentatevi tutti, bevitori di vino, per il vino nuovo che vi è tolto di bocca! 1:6 Un popolo forte e innumerevole è salito contro il mio paese. I suoi denti sono denti di leone, e ha mascelle da leonessa. 1:7 Ha devastato la mia vigna, ha fatto a pezzi i miei fichi, ha tolto loro la corteccia e li ha lasciati là, con i rami tutti bianchi. 1:8 Laméntati come una vergine vestita di sacco che piange lo sposo della sua giovinezza! 1:9 Offerte e libazioni sono scomparse dalla casa del SIGNORE; i sacerdoti, ministri del SIGNORE, fanno cordoglio.

Gioele 1:10 La campagna è devastata, la terra piange, perché il grano è distrutto, il mosto è svanito, e l'olio manca. 1:11 Disperatevi, agricoltori, piangete, viticultori, a causa del grano e dell'orzo, perché il raccolto dei campi è perduto. 1:12 La vite è secca, il fico è appassito; il melograno, la palma, il melo, tutti gli alberi della campagna sono secchi; la gioia è scomparsa tra i figli degli uomini. 1:13 Vestitevi di sacco e piangete, o sacerdoti! Urlate, ministri dell'altare! Venite, passate la notte vestiti di sacco, ministri del mio Dio! perché l'offerta e la libazione sono scomparse dalla casa del vostro Dio. 1:14 Proclamate un digiuno, convocate una solenne assemblea! Riunite gli anziani e tutti gli abitanti del paese, nella casa del SIGNORE, del vostro Dio, e gridate al SIGNORE! 1:15 Ahi, che giorno! Poiché il giorno del SIGNORE è vicino, e verrà come una devastazione mandata dall'Onnipotente. 1:16 Non è forse scomparso il cibo davanti ai nostri occhi? La gioia e l'esultanza non sono forse scomparse dalla casa del nostro Dio? 1:17 I semi marciscono sotto le zolle, i depositi sono vuoti, i granai cadono in rovina, perché il grano è venuto a mancare. 1:18 Oh, come geme il bestiame! Gli armenti impazziscono, perché non c'è pastura per loro; soffrono anche le greggi di pecore. 1:19 A te, SIGNORE, io grido, perché il fuoco ha divorato i pascoli del deserto, la fiamma ha consumato tutti gli alberi della campagna. 1:20 Anche gli animali selvatici si rivolgono a te, perché i corsi d'acqua sono inariditi, e il fuoco ha divorato i pascoli del deserto.

Gioele 2:1 Sonate la tromba a Sion! Date l'allarme sul mio monte santo! Tremino tutti gli abitanti del paese, perché il giorno del SIGNORE viene, è vicino, 2:2 giorno di tenebre, di densa oscurità, giorno di nubi e di fitta nebbia! Come l'aurora, si sparge sui monti un popolo numeroso e potente, quale non se n'è mai visto prima, e non se ne vedrà mai più in appresso negli anni delle generazioni future. 2:3 Davanti a lui un fuoco divora, dietro divampa una fiamma; prima di lui, il paese era come il giardino dell'Eden; dopo di lui, è un deserto desolato; nulla gli sfugge. 2:4 A vederli, sembrano cavalli, corrono come dei cavalieri. 2:5 Sembra un fragore di carri, quando saltano sulle vette dei monti; crepitano come la fiamma che brucia la stoppia; sono come un popolo poderoso, schierato in battaglia. 2:6 Davanti a loro tremano i popoli, ogni volto impallidisce. 2:7 Corrono come prodi, danno la scalata alle mura come guerrieri; ognuno va diritto davanti a sé e non devia dal proprio sentiero; 2:8 nessuno spinge il suo vicino, ognuno avanza per la sua strada; si slanciano in mezzo alle frecce, non rompono le file. 2:9 Invadono la città, corrono sulle mura; salgono sulle case, entrano per le finestre come ladri. 2:10 Davanti a loro la terra trema, i cieli sono scossi, il sole e la luna si oscurano, le stelle perdono il loro splendore.

Zaccaria 14:1 Ecco, viene il giorno del SIGNORE in cui le tue spoglie saranno spartite in mezzo a te. 14:2 Io radunerò tutte le nazioni per far guerra a Gerusalemme, la città sarà presa, le case saranno saccheggiate, le donne violentate; metà della città sarà deportata, ma il resto del popolo non sarà sterminato dalla città. 14:3 Poi il SIGNORE si farà avanti e combatterà contro quelle nazioni, come egli combatté tante volte nel giorno della battaglia.

Gioele 2:12 «Nondimeno, anche adesso», dice il SIGNORE, «tornate a me con tutto il vostro cuore, con digiuni, con pianti e con lamenti!» 2:13 Stracciatevi il cuore, non le vesti; tornate al SIGNORE, vostro Dio, perché egli è misericordioso e pietoso, lento all'ira e pieno di bontà, e si pente del male che manda. 2:14 Può darsi che egli torni e si penta, e lasci dietro a sé una benedizione: un'offerta e una libazione per il SIGNORE, vostro Dio. 2:15 Sonate la tromba a Sion, proclamate un digiuno, convocate una solenne assemblea! 2:16 Adunate il popolo, santificate l'assemblea! Adunate i vecchi, i bambini, e quelli che poppano ancora! Esca lo sposo dalla sua camera, e la sposa dalla camera nuziale! 2:17 Piangano, fra il portico e l'altare, i sacerdoti, ministri del SIGNORE, e dicano: «Risparmia, o SIGNORE, il tuo popolo e non esporre la tua eredità all'infamia, allo scherno delle nazioni! Perché dovrebbero dire fra i popoli: "Dov'è il loro Dio?"»

Isaia 61:1 Lo spirito del Signore, di DIO, è su di me, perché il SIGNORE mi ha unto per recare una buona notizia agli umili; mi ha inviato per fasciare quelli che hanno il cuore spezzato, per proclamare la libertà a quelli che sono schiavi, l'apertura del carcere ai prigionieri, 61:2 per proclamare l'anno di grazia del SIGNORE, il giorno di vendetta del nostro Dio; per consolare tutti quelli che sono afflitti; 61:3 per mettere, per dare agli afflitti di Sion un diadema invece di cenere, olio di gioia invece di dolore, il mantello di lode invece di uno spirito abbattuto, affinché siano chiamati terebinti di giustizia, la piantagione del SIGNORE per mostrare la sua gloria. Malachia 4:5 Ecco, io vi mando il profeta Elia, prima che venga il giorno del SIGNORE, giorno grande e terribile.

Gioele 2:18 Il SIGNORE ha provato gelosia per il suo paese ha avuto pietà del suo popolo. 2:19 Il SIGNORE ha risposto e ha detto al suo popolo: «Ecco, io vi manderò grano, vino, olio, e voi ne sarete saziati; e non vi esporrò più all'infamia tra le nazioni. 2:20 Allontanerò da voi il nemico che viene dal settentrione, lo respingerò verso una terra arida e desolata: la sua avanguardia, verso il mare orientale, la sua retroguardia, verso il mare occidentale; la sua infezione salirà, aumenterà il suo fetore», perché ha fatto cose grandi.

Gioele 2:23 Voi, figli di Sion, gioite, rallegratevi nel SIGNORE, vostro Dio, perché vi dà la pioggia d'autunno in giusta misura, e fa scendere per voi la pioggia, quella d'autunno e quella di primavera, come prima. 2:24 Le aie saranno piene di grano, i tini traboccheranno di vino e d'olio. 2:25 «Vi compenserò delle annate divorate dal grillo, dalla cavalletta, dalla locusta e dal bruco, il grande esercito che avevo mandato contro di voi. 2:26 Mangerete a sazietà e loderete il nome del SIGNORE, vostro Dio, che avrà operato per voi meraviglie, e il mio popolo non sarà mai più coperto di vergogna. 2:27 Conoscerete che io sono in mezzo a Israele, che io sono il SIGNORE, vostro Dio, e non ce n'è nessun altro; e il mio popolo non sarà mai più coperto di vergogna. Gioele 3:16 Il SIGNORE ruggirà da Sion, farà sentire la sua voce da Gerusalemme, e i cieli e la terra tremeranno; ma il SIGNORE sarà un rifugio per il suo popolo, una fortezza per i figli d'Israele. 3:17 «Voi saprete che io sono il SIGNORE, il vostro Dio; io dimoro in Sion, il mio monte santo; e Gerusalemme sarà santa, e gli stranieri non vi passeranno più. 3:18 «Quel giorno le montagne stilleranno mosto, il latte scorrerà dai colli, e l'acqua fluirà da tutti i ruscelli di Giuda; dalla casa del SIGNORE sgorgherà una fonte, che irrigherà la valle di Sittim. 3:19 L'Egitto sarà desolato e Edom diventerà uno squallido deserto a causa della violenza fatta ai figli di Giuda e del sangue innocente sparso sulla loro terra. 3:20 Ma Giuda sarà abitata per sempre, e Gerusalemme di età in età. 3:21 Io vendicherò il loro sangue, quello che non ho ancora vendicato». E il SIGNORE dimorerà in Sion.

Gioele 2:28 «Dopo questo, avverrà che io spargerò il mio spirito su ogni persona: i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri vecchi faranno dei sogni, i vostri giovani avranno delle visioni. 2:29 Anche sui servi e sulle serve, spargerò in quei giorni il mio spirito. 2:30 Farò prodigi nei cieli e sulla terra: sangue, fuoco, e colonne di fumo. 2:31 Il sole sarà cambiato in tenebre, e la luna in sangue, prima che venga il grande e terribile giorno del SIGNORE. 2:32 Chiunque invocherà il nome del SIGNORE sarà salvato; poiché sul monte Sion e a Gerusalemme vi sarà salvezza, come ha detto il SIGNORE, così pure fra i superstiti che il SIGNORE chiamerà.

2Pietro 3:10 Il giorno del Signore verrà come un ladro: in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi infiammati si dissolveranno, la terra e le opere che sono in essa saranno bruciate. 2Pietro 3:12 mentre attendete e affrettate la venuta del giorno di Dio, in cui i cieli infocati si dissolveranno e gli elementi infiammati si scioglieranno!3:13 Ma, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abiti la giustizia.




 
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