Dizionario Biblico

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Merito (dal latino meritu(m) part. pass. del verbo merere - meritare)

Il merito è il diritto al riconoscimento delle qualità intrinseche o acquisite di una persona. Spiritualmente parlando l’uomo non può vantare alcun merito davanti a Dio in quanto è per grazia che otteniamo tutto ciò che usiamo (Sl 24:11) e a Lui solo, al momento opportuno (Ap11:182), spetta la retribuzione (Is 40:10; Ap 22:123) secondo le opere compiute (Is 61:8; 1 Co 3:8, 144), sia nel bene (Mt 10:41-42; Mc 9:41; Ef 6:8; Co 3:245), sia nel male (Sl 28:4; Is 59:18; Ap 16:66). La Parola afferma che non c’è merito alcuno nell’amare chi ci ama (Lc 6:32-347), tantomeno nell’apparire (Mt 6:18), però, ci assicura che chi opera per il Regno è degno di ricompensa (Lc 10:7; Ro 4:49) e il suo premio sarà grande in cielo (Lc 6:22-23, 35; Mt 5:1210).

Salmi 24:1 Al SIGNORE appartiene la terra e tutto quel che è in essa, il mondo e i suoi abitanti.

Apocalisse 11:18 Le nazioni si erano adirate, ma la tua ira è giunta, ed è arrivato il momento di giudicare i morti, di dare il loro premio ai tuoi servi, ai profeti, ai santi, a quelli che temono il tuo nome, piccoli e grandi, e di distruggere quelli che distruggono la terra».

Isaia 40:10 Ecco il Signore, DIO, viene con potenza, con il suo braccio egli domina. Ecco, il suo salario è con lui, la sua ricompensa lo precede. Apocalisse 22:12 «Ecco, io vengo presto e con me avrò la mia ricompensa da dare a ciascuno secondo le sue opere.

Isaia 61:8 Poiché io, il SIGNORE, amo la giustizia, odio la rapina, frutto d'iniquità; io darò loro fedelmente la ricompensa e stabilirò con loro un patto eterno. 1Corinzi 3:8 Ora, colui che pianta e colui che annaffia sono una medesima cosa, ma ciascuno riceverà il proprio premio secondo la propria fatica. 1Corinzi 3:14 Se l'opera che uno ha costruita sul fondamento rimane, egli ne riceverà ricompensa;

Matteo 10:41 Chi riceve un profeta come profeta, riceverà premio di profeta; e chi riceve un giusto come giusto, riceverà premio di giusto. 10:42 E chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d'acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è un mio discepolo, io vi dico in verità che non perderà affatto il suo premio». Marco 9:41 Chiunque vi avrà dato da bere un bicchier d'acqua nel nome mio, perché siete di Cristo, in verità vi dico che non perderà la sua ricompensa. Efesini 6:8 … sapendo che ognuno, quando abbia fatto qualche bene, ne riceverà la ricompensa dal Signore, servo o libero che sia. Colossesi 3:24 … sapendo che dal Signore riceverete per ricompensa l'eredità. Servite Cristo, il Signore!

Salmi 28:4 Ripagali secondo le loro opere, secondo la malvagità delle loro azioni; retribuiscili secondo l'opera delle loro mani; da' loro ciò che si meritano. Isaia 59:18 Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere; il furore ai suoi avversari, il contraccambio ai suoi nemici; alle isole darà la loro retribuzione. Apocalisse 16:6 Essi infatti hanno versato il sangue dei santi e dei profeti, e tu hai dato loro sangue da bere; è quello che meritano».

Luca 6:32-34 Se amate quelli che vi amano, quale grazia ve ne viene? Anche i peccatori amano quelli che li amano. 33 E se fate del bene a quelli che vi fanno del bene, quale grazia ve ne viene? Anche i peccatori fanno lo stesso. 34 E se prestate a quelli dai quali sperate di ricevere, qual grazia ne avete? Anche i peccatori prestano ai peccatori per riceverne altrettanto.

Matteo 6:1 «Guardatevi dal praticare la vostra giustizia davanti agli uomini, per essere osservati da loro; altrimenti non ne avrete premio presso il Padre vostro che è nei cieli.

Luca 10:7 Rimanete in quella stessa casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno del suo salario. Romani 4:4 Ora a chi opera, il salario non è messo in conto come grazia, ma come debito;

Luca 6:22 Beati voi, quando gli uomini vi odieranno, e quando vi scacceranno da loro, e vi insulteranno e metteranno al bando il vostro nome come malvagio, a motivo del Figlio dell'uomo. 6:23 Rallegratevi in quel giorno e saltate di gioia, perché, ecco, il vostro premio è grande nei cieli; perché i padri loro facevano lo stesso ai profeti. Luca 6:35 Ma amate i vostri nemici, fate del bene, prestate senza sperarne nulla e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell'Altissimo; poiché egli è buono verso gli ingrati e i malvagi Matteo 5:12 Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli; poiché così hanno perseguitato i profeti che sono stati prima di voi.

Meschinità con accezione negativa (da meschino - dall’arabo meschîn – povero, nisero)

La meschinità è l’atto, parola o pensiero di una persona misera, gretta, avara, squallida, limitata, fortemente infelice, ottusa, povera di spirito e capace degli atti più bassi. Alla sua base c’è senz’altro la mancanza d’amore per Dio (Mt 22:371) e per il prossimo (Mt 22:38; 1 Gv 4:7-82). A causa dell’indigenza, l’avarizia è un atto tipico del meschino e la Parola, nel biasimarla c’invita a detestarla, pena la perdita del Regno (1 Co 5:10-11; 6:9-10; Ef 5:53). L’ingiuria (Sl 102:8), la falsità, (Pr 6:124) e l’ingratitudine (Sl 38:205) sono compagne di vita del meschino. Essendo il giusto, spesso, il bersaglio di questi atti (Sl 55:2-36), sorge spontaneo il suo grido d’aiuto (Sl 40:14-15; 80:2-37). Il signore, però, ha un’ottima memoria (Eb 10:30-318), infatti … (Pr 17:139).

Matteo 22:37 Gesù gli disse: «"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente".

Matteo 22:39 Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso". 1Giovanni 4:7 Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio. 4:8 Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore

1Corinzi 5:10 Vi ho scritto nella mia lettera di non mischiarvi con i fornicatori; 5:10 non del tutto però con i fornicatori di questo mondo, o con gli avari e i ladri, o con gl'idolatri; perché altrimenti dovreste uscire dal mondo; 5:11 ma quel che vi ho scritto è di non mischiarvi con chi, chiamandosi fratello, sia un fornicatore, un avaro, un idolatra, un oltraggiatore, un ubriacone, un ladro; con quelli non dovete neppure mangiare 1Corinzi 6:9 Non sapete che gl'ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v'illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, 6:10 né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio Efesini 5:5 Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore o impuro o avaro (che è un idolatra) ha eredità nel regno di Cristo e di Dio

Salmi 102:8 I miei nemici mi insultano ogni giorno; quelli che mi odiano usano il mio nome come bestemmia.

Proverbi 6:12 L'uomo da nulla, l'uomo iniquo, cammina con la falsità sulle labbra;

Salmi 38:20 Anche quelli che mi rendono male per bene sono miei avversari, perché seguo il bene.

Salmi 55:2-3 Dammi ascolto, e rispondimi; mi lamento senza posa e gemo, 55:3 per la voce del nemico, per l'oppressione dell'empio; poiché riversano iniquità su di me e mi perseguitano con furore.

Salmi 40:14 Siano delusi e umiliati quelli che cercano l'anima mia per farla perire! Si ritirino coperti di vergogna quelli che si rallegrano delle mie sventure! 40:15 Siano confusi per la loro infamia quelli che mi deridono. Salmi 80:2 Davanti a Efraim, a Beniamino e a Manasse, risveglia la tua potenza e vieni a salvarci! 80:3 O Dio, ristoraci, fa' risplendere il tuo volto e saremo salvi.

Ebrei 10:30 Noi conosciamo, infatti, colui che ha detto: «A me appartiene la vendetta! Io darò la retribuzione!» E ancora: «Il Signore giudicherà il suo popolo». 10:31 È terribile cadere nelle mani del Dio vivente.

Proverbi 17:13 Il male non si allontanerà dalla casa di chi rende male per bene.

Meschinità, con accezione compassionevole (da meschino - dall’arabo meschîn – povero, misero)

La meschinità è lo stato di una persona in estrema indigenza, fortemente provata e turbata ma conscia del suo stato. L’esempio classico che la Parola ci offre è quello di Giobbe. Egli, dopo un primo tentativo d’inalberarsi verso Dio per la sua condizione in quanto si sentiva come da Lui braccato (Gb 10:12-171), riconosce appieno la sua insignificanza e la sua incapacità di ribadire al Suo rimprovero (Gb 40:4-52). Similmente, anche il giusto, nel colmo dell’afflizione alza il suo grido accorato: “… fino a quando …” (Sl 13:1-43), oppure, per non soccombere agli attacchi del malvagio, brama che si erga in sua difesa (Sl 10:8-104), di non nascondergli il Suo volto e di liberarlo (Sl 69:16-195). La speranza è la forza che lo sospinge (Sl 25:4-56)!

Giobbe 10:12 Mi hai concesso vita e grazia, la tua provvidenza ha vegliato sul mio spirito, 10:13 ed ecco quello che nascondevi in cuore! Sì, lo so, questo meditavi: 10:14 se avessi peccato, l'avresti ben tenuto a mente e non mi avresti assolto dalla mia iniquità. 10:15 Se fossi stato malvagio, guai a me! Se giusto, non avrei osato alzare la fronte, sazio d'infamia, spettatore della mia miseria. 10:16 Se l'avessi alzata, mi avresti dato la caccia come a un leone, contro di me avresti rinnovato le tue prodezze; 10:17 avresti trovato contro di me nuovi testimoni e avresti raddoppiato il tuo sdegno contro di me; legioni su legioni mi avrebbero assalito.

Giobbe 40:4 «Ecco, io sono troppo meschino; che ti potrei rispondere? Io mi metto la mano sulla bocca. 5 Ho parlato una volta, ma non riprenderò la parola, due volte, ma non lo farò più».

Salmi 13:1 Fino a quando, o SIGNORE, mi dimenticherai? Sarà forse per sempre? Fino a quando mi nasconderai il tuo volto? 13:2 Fino a quando avrò l'ansia nell'anima e l'affanno nel cuore tutto il giorno? Fino a quando s'innalzerà il nemico su di me? 13:3 Guarda, rispondimi, o SIGNORE, mio Dio! Illumina i miei occhi perché io non m'addormenti del sonno della morte, 13:4 affinché il mio nemico non dica: «L'ho vinto!» e non esultino i miei avversari se io vacillo.

Salmi 10:8 Egli sta in agguato nei villaggi; uccide l'innocente in luoghi nascosti; i suoi occhi spiano il misero. 10:9 Sta in agguato nel suo nascondiglio come un leone nella sua tana; sta in agguato per sorprendere il misero; egli sorprende lo sventurato trascinandolo nella sua rete. 10:10 Se ne sta quatto e chino, e gli infelici soccombono alla sua forza.

Salmi 69:16 Rispondimi, SIGNORE, perché la tua grazia è benefica; vòlgiti a me nella tua grande misericordia. 69:17 Non nascondere il tuo volto al tuo servo, perché sono in pericolo; affrèttati a rispondermi. 69:18 Avvicìnati all'anima mia, e riscattala; liberami a causa dei miei nemici. 69:19 Tu conosci la mia vergogna, il mio disonore e la mia infamia; davanti a te sono tutti i miei nemici.

Salmi 25:4 O SIGNORE, fammi conoscere le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. 5 Guidami nella tua verità e ammaestrami; poiché tu sei il Dio della mia salvezza; io spero in te ogni giorno.

Mesi dell’anno (dal latino mense(m) - deriv. da misurare)

Erano basati sul ciclo lunare (Nu 10:101). Nisan* (Et 3:72) 1° mese di 30g = mar/apr. Zif* (1 R 6:13) 2° m. di 29g = apr/mag.Sivan* (Et 8:94) 3° m. di 30g = mag/giu. Tammuz* (2 R 25:35) 4° m. di 29g = giu/lug. Av* (Nu 33:386) 5° m. di 30g = lug/ago). Elul* (Ne 6:157) 6° m. di 29g = ago/set). Tishri* (1 R 8:28) 7° m. di 30g = set/ott. Bul* (1 R 6:389) 8° m. di 29 o 30g = ott/nov). Chisleu* (Za 7:110) 9° m. di 29 o 30g = nov/dic). Tebet* (Et 2:1611) 10° m. di 29g = dic/gen). Scebat* (Za 1:712) 11° m. di 30g = gen/feb). Adar* (Et 8:1213) 12° m. di 29 o 30g = feb/mar). Adar II* (13° m. di 29g) presente solo negli anni embolismici (di 13 mesi).

Numeri 10:10 Così pure nei vostri giorni di gioia, nelle vostre solennità e al principio dei vostri mesi, sonerete le trombe quando offrirete i vostri olocausti e i vostri sacrifici di riconoscenza. Ciò vi servirà di ricordanza davanti al vostro Dio. Io sono il SIGNORE, il vostro Dio».

Ester 3:7 Il primo mese, cioè il mese di Nisan, il dodicesimo anno del re Assuero, si tirò il Pur, vale a dire si tirò a sorte, in presenza di Aman, un giorno dopo l'altro e un mese dopo l'altro, finché uscì designato il dodicesimo mese, cioè il mese di Adar.

1Re 6:1 Il quattrocentottantesimo anno dopo l'uscita dei figli d'Israele dal paese d'Egitto, nel quarto anno del suo regno sopra Israele, nel mese di Ziv, che è il secondo mese, Salomone cominciò a costruire la casa per il SIGNORE.

Ester 8:9 Senza perdere tempo, il giorno ventitré del terzo mese, cioè il mese di Sivan, furono chiamati i segretari del re, che scrissero, seguendo in tutto l'ordine di Mardocheo, ai Giudei, ai satrapi, ai governatori e ai capi delle centoventisette provincie, dall'India all'Etiopia, a ogni provincia nella sua scrittura, a ogni popolo nella sua lingua e ai Giudei nella loro scrittura e nella loro lingua.

2Re 25:3 Il nono giorno del quarto mese, la carestia era grave nella città; e non c'era più pane per il popolo del paese.

Numeri 33:38 E il sacerdote Aaronne salì sul monte Or per ordine del SIGNORE e lì morì, quarant'anni dopo l'uscita dei figli d'Israele dal paese d'Egitto, il quinto mese, il primo giorno del mese.

Neemia 6:15 Le mura furono portate a termine il venticinquesimo giorno di Elul, in cinquantadue giorni.

1Re 8:2 Tutti gli uomini d'Israele si radunarono presso il re Salomone nel mese di Etanim, che è il settimo mese, durante la festa.

1Re 3:28 Tutto Israele udì parlare del giudizio che il re aveva pronunziato, ed ebbero rispetto per il re perché vedevano che la sapienza di Dio era in lui per amministrare la giustizia.

Zaccaria 7:1 Il quarto anno del re Dario la parola del SIGNORE fu rivolta a Zaccaria, il quarto giorno del nono mese, cioè di Chisleu.

Ester 2:16 Ester fu dunque condotta in presenza del re Assuero nella reggia il decimo mese, che è il mese di Tebet, il settimo anno del regno di lui.

Zaccaria 1:7 Nel ventiquattresimo giorno dell'undicesimo mese, che è il mese di Sebat, nel secondo anno di Dario, la parola del SIGNORE fu rivolta a Zaccaria, figlio di Berechia, figlio d'Iddo, il profeta, in questi termini:

Ester 8:12 e ciò, in un medesimo giorno, in tutte le provincie del re Assuero: il tredici del dodicesimo mese, cioè il mese di Adar.

Messia (dall’ebraico mashiah – l’unto – in greco Christos – il Cristo)

È il potente Re e Salvatore che, stando alle promesse fatte al popolo di Dio nell’A.T. avrebbe soccorso e liberato Israele (Gr 23:5-61). I cristiani lo identificano in Cristo Gesù. È considerato l’unto della stirpe di Davide (Sl 2:2; 18:50; La 4:202). Da tempo, era profetizzato (Da 9:25-26; Nu 24:17-19; Mi 5:1-53) e ne era stata proclamata la piena divinità (Is 9:5-64). È altresì chiamato “Figlio di Davide” o Cristo (Gv 1:41; 4:25-265). Simeone, prescelto da Dio, sotto l’unzione dello Spirito Santo, Gli predisse una vita gloriosa ma drammatica (Lc 2:25-356). L’anziana profetessa Anna ne testimoniò l’arrivo (Lc 2:36-387) e i saggi giunti dall’oriente lo confermarono (Mt 2:2-168).

Geremia 23:5 «Ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE, «in cui io farò sorgere a Davide un germoglio giusto, il quale regnerà da re e prospererà; eserciterà il diritto e la giustizia nel paese. 23:6 Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele starà sicuro nella sua dimora; questo sarà il nome con il quale sarà chiamato: SIGNOREnostra-giustizia.

Salmi 2:2 I re della terra si danno convegno e i prìncipi congiurano insieme contro il SIGNORE e contro il suo Unto, dicendo: Salmi 18:50 Grandi liberazioni egli accorda al suo re, usa benevolenza verso il suo unto, verso Davide e la sua discendenza in eterno». Lamentazioni 4:20 Colui che ci fa respirare, l'unto del SIGNORE è stato preso nelle loro fosse; egli, del quale dicevamo: «Alla sua ombra noi vivremo tra le nazioni».

Daniele 9:25 Sappi dunque e comprendi bene: dal momento in cui è uscito l'ordine di restaurare e ricostruire Gerusalemme fino all'apparire di un unto, di un capo, ci saranno sette settimane; e in sessantadue settimane essa sarà restaurata e ricostruita, piazza e mura, ma in tempi angosciosi. 9:26 Dopo le sessantadue settimane un unto sarà soppresso, nessuno sarà per lui. Il popolo d'un capo che verrà, distruggerà la città e il santuario; la sua fine verrà come un'inondazione ed è decretato che vi saranno devastazioni sino alla fine della guerra. Numeri 24:17 Lo vedo, ma non ora; lo contemplo, ma non vicino: un astro sorge da Giacobbe, e uno scettro si eleva da Israele; colpirà Moab da un capo all'altro e abbatterà tutta quella razza turbolenta. 24:18 S'impadronirà di Edom, s'impadronirà di Seir, suo nemico; Israele farà prodezze. 24:19 Da Giacobbe verrà un dominatore che sterminerà i superstiti delle città». Michea 5:1 «Ma da te, o Betlemme, Efrata, sebbene tra le più piccole città principali di Giuda, da te mi uscirà colui che sarà dominatore in Israele, le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni. 5:2 Perciò egli li darà in mano ai loro nemici, fino al tempo in cui colei che deve partorire partorirà; e il resto dei suoi fratelli tornerà a raggiungere i figli d'Israele». 5:3 Egli starà là e pascolerà il suo gregge con la forza del SIGNORE, con la maestà del nome del SIGNORE, suo Dio. E quelli abiteranno in pace, perché allora egli sarà grande fino all'estremità della terra. 5:4 Sarà lui che porterà la pace. Quando l'Assiro verrà nel nostro paese e metterà piede nei nostri palazzi, noi gli opporremo sette pastori e otto prìncipi del popolo. 5:5 Essi governeranno il paese dell'Assiro con la spada e la terra di Nimrod nelle sue proprie città; egli ci libererà dall'Assiro, quando questi verrà nel nostro paese, e metterà piede nei nostri confini.

Isaia 9:5 Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace, 9:6 per dare incremento all'impero e una pace senza fine al trono di Davide e al suo regno, per stabilirlo fermamente e sostenerlo mediante il diritto e la giustizia, da ora e per sempre: questo farà lo zelo del SIGNORE degli eserciti.

Giovanni 1:41 Egli per primo trovò suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» (che, tradotto, vuol dire Cristo); Giovanni 4:25 La donna gli disse: «Io so che il Messia (che è chiamato Cristo) deve venire; quando sarà venuto ci annunzierà ogni cosa». 4:26 Gesù le disse: «Sono io, io che ti parlo!»

Luca 2:25 Vi era in Gerusalemme un uomo di nome Simeone; quest'uomo era giusto e timorato di Dio, e aspettava la consolazione d'Israele; lo Spirito Santo era sopra di lui; 2:26 e gli era stato rivelato dallo Spirito Santo che non sarebbe morto prima di aver visto il Cristo del Signore. 2:27 Egli, mosso dallo Spirito, andò nel tempio; e, come i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere a suo riguardo le prescrizioni della legge, 2:28 lo prese in braccio, e benedisse Dio, dicendo: 2:29 «Ora, o mio Signore, tu lasci andare in pace il tuo servo, secondo la tua parola; 2:30 perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, 2:31 che hai preparata dinanzi a tutti i popoli 2:32 per essere luce da illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele». 2:33 Il padre e la madre di Gesù restavano meravigliati delle cose che si dicevano di lui. 2:34 E Simeone li benedisse, dicendo a Maria, madre di lui: «Ecco, egli è posto a caduta e a rialzamento di molti in Israele, come segno di contraddizione 2:35 a te stessa una spada trafiggerà l'anima), affinché i pensieri di molti cuori siano svelati».

Luca 2:36 Vi era anche Anna, profetessa, figlia di Fanuel, della tribù di Aser. Era molto avanti negli anni: dopo essere vissuta con il marito sette anni dalla sua verginità, era rimasta vedova e aveva raggiunto gli ottantaquattro anni. 2:37 Non si allontanava mai dal tempio e serviva Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. 2:38 Sopraggiunta in quella stessa ora, anche lei lodava Dio e parlava del bambino a tutti quelli che aspettavano la redenzione di Gerusalemme.

Matteo 2:2 «Dov'è il re dei Giudei che è nato? Poiché noi abbiamo visto la sua stella in Oriente e siamo venuti per adorarlo». 2:3 Udito questo, il re Erode fu turbato, e tutta Gerusalemme con lui. 2:4 Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informò da loro dove il Cristo doveva nascere. 2:5 Essi gli dissero: «In Betlemme di Giudea; poiché così è stato scritto per mezzo del profeta: 2:6 "E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei affatto la minima fra le città principali di Giuda; perché da te uscirà un principe, che pascerà il mio popolo Israele"». 2:7 Allora Erode, chiamati di nascosto i magi, s'informò esattamente da loro del tempo in cui la stella era apparsa; 2:8 e, mandandoli a Betlemme, disse loro: «Andate e chiedete informazioni precise sul bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, affinché anch'io vada ad adorarlo». 2:9 Essi dunque, udito il re, partirono; e la stella, che avevano vista in Oriente, andava davanti a loro finché, giunta al luogo dov'era il bambino, vi si fermò sopra. 2:10 Quando videro la stella, si rallegrarono di grandissima gioia. 2:11 Entrati nella casa, videro il bambino con Maria, sua madre; prostratisi, lo adorarono; e, aperti i loro tesori, gli offrirono dei doni: oro, incenso e mirra. 2:12 Poi, avvertiti in sogno di non ripassare da Erode, tornarono al loro paese per un'altra via. 2:13 Dopo che furono partiti, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e restaci finché io non te lo dico; perché Erode sta per cercare il bambino per farlo morire». 2:14 Egli dunque si alzò, prese di notte il bambino e sua madre, e si ritirò in Egitto. 2:15 Là rimase fino alla morte di Erode, affinché si adempisse quello che fu detto dal Signore per mezzo del profeta: «Fuori d'Egitto chiamai mio figlio». 2:16 Allora Erode, vedendosi beffato dai magi, si adirò moltissimo, e mandò a uccidere tutti i maschi che erano in Betlemme e in tutto il suo territorio dall'età di due anni in giù, secondo il tempo del quale si era esattamente informato dai magi.

Mestizia (dal latino maestitia(m) – da mâestum part. pass. del verbo maerçre – essere afflitto)

La mestizia è lo stato d’animo di chi è in preda a un dolore profondo, malinconico e colmo d’amarezza. La Parola c’invita a bandirla (Ec 12:2; Mt 6:16; Lc 24:17; Ef 4:311) e a vigilare, pena la perdita della grazia (Eb 12:152). Certamente è uno sconsolato sentimento personale (Pr 14:103) del quale non c’è motivo alcuno di vanto (Gm 3:144). Giobbe (Gb 3:20; 7:11; 9:17-18; 10:15), i discepoli (Lc 22:45; Gv 16:66), Paolo (Ro 9:27) e lo stesso Gesù (Mt 26:378) ne sono stati ampiamente provati. Giacomo, invece, asserisce che per essere purificati è necessario avvicinarsi a Dio con spirito di contrizione e di confessione (Gm 4:99). Una sobria riflessione è senz’altro preferibile alla leggerezza (Ec 7:310), ecco perché, la correzione, anche se dolorosa, può essere motivo di gioia (Eb 12:1111). La Parola, infatti ci dice che la tristezza secondo Dio, contrariamente a quella del mondo, produce ravvedimento (2 Co 7:1012).

Ecclesiaste 12:2 Bandisci dal tuo cuore la tristezza, e allontana dalla tua carne la sofferenza; poiché la giovinezza e l'aurora sono vanità Matteo 6:16 «Quando digiunate, non abbiate un aspetto malinconico come gli ipocriti; poiché essi si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. Io vi dico in verità: questo è il premio che ne hanno. Luca 24:17 Egli domandò loro: «Di che discorrete fra di voi lungo il cammino?» Ed essi si fermarono tutti tristi. Efesini 4:31 Via da voi ogni amarezza, ogni cruccio e ira e clamore e parola offensiva con ogni sorta di cattiveria!

Ebrei 12:15 … vigilando bene che nessuno resti privo della grazia di Dio; che nessuna radice velenosa venga fuori a darvi molestia e molti di voi ne siano contagiati;

Proverbi 14:10 Il cuore conosce la propria amarezza, e alla sua gioia non partecipa un estraneo.

Giacomo 3:14 Ma se avete nel vostro cuore amara gelosia e spirito di contesa, non vi vantate e non mentite contro la verità.

Giobbe 3:20 Perché dare la luce all'infelice e la vita a chi ha l'anima nell'amarezza? Giobbe 7:11 Io, perciò, non terrò chiusa la bocca; nell'angoscia del mio spirito io parlerò, mi lamenterò nell'amarezza dell'anima mia. Giobbe 9:17 egli mi piomba addosso dal seno della tempesta, moltiplica senza motivo le mie piaghe, 9:18 non mi lascia riprender fiato, e mi sazia d'amarezza. Giobbe 10:1 «Io provo disgusto della mia vita; voglio dare libero sfogo al mio lamento, voglio parlare nell'amarezza dell'anima mia!

Giovanni 16:6 Invece, perché vi ho detto queste cose, la tristezza vi ha riempito il cuore. Luca 22:45 E, dopo aver pregato, si alzò, andò dai discepoli e li trovò addormentati per la tristezza,

Romani 9:2 … ho una grande tristezza e una sofferenza continua nel mio cuore

Matteo 26:37 E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a essere triste e angosciato.

Giacomo 4:9 Siate afflitti, fate cordoglio e piangete! Sia il vostro riso convertito in lutto, e la vostra allegria in tristezza!

Ecclesiaste 7:3 La tristezza vale più del riso; poiché quando il viso è afflitto, il cuore diventa migliore.

Ebrei 12:11 È vero che qualunque correzione sul momento non sembra recare gioia, ma tristezza; in seguito tuttavia produce un frutto di pace e di giustizia in coloro che sono stati addestrati per mezzo di essa.

2Corinzi 7:10 Perché la tristezza secondo Dio produce un ravvedimento che porta alla salvezza, del quale non c'è mai da pentirsi; ma la tristezza del mondo produce la morte.

Meta (dal latino meta(m) – termine finale)

La meta è il termine, lo scopo o il fine che ci si propone di raggiungere. La Parola afferma che tutto è stato fatto o detto per uno scopo ben preciso (Pr 16:41). Può essere determinante per ricondurre al Signore chi se ne sia allontanato (Ez 14:4-52), per la conoscenza della salvezza (Fl 3:103) o dell’amore proveniente da una fede sincera (1 Ti 1:54). Per la veridicità della testimonianza (Ro 15:185) o per l’edificazione altrui (Ro 15:26). Per vegliare e intercedere (Ef 6:187) o per pervenire al premio agognato (Fl 3:148). Purtroppo, può essere utilizzata anche per nuocere sia all’anima (Ro 7:59), sia al corpo (Mc 14:10; At 9:2110). Nulla sfugge al Signore il quale ne può far uso anche per punire (Is 47:1511).

Proverbi 16:4 Il SIGNORE ha fatto ogni cosa per uno scopo; anche l'empio, per il giorno della sventura.

Ezechiele 14:4 Perciò parla e di' loro: Così dice il Signore, DIO: "Chiunque della casa d'Israele innalza i suoi idoli nel suo cuore e pone davanti a sé l'intoppo che lo fa cadere nella sua iniquità, e poi viene al profeta, io, il SIGNORE, gli risponderò come si merita per la moltitudine dei suoi idoli, 14:5 allo scopo di toccare il cuore di quelli della casa d'Israele che si sono allontanati da me per i loro idoli".

Filippesi 3:10 Tutto questo allo scopo di conoscere Cristo, la potenza della sua risurrezione, la comunione delle sue sofferenze, divenendo conforme a lui nella sua morte,

1Timoteo 1:5 Lo scopo di questo incarico è l'amore che viene da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera

Romani 15:18 Non oserei infatti parlare di cose che Cristo non avesse operato per mio mezzo allo scopo di condurre i pagani all'ubbidienza, con parole e opere,

Romani 15:2 Ciascuno di noi compiaccia al prossimo, nel bene, a scopo di edificazione.

Efesini 6:18 Ciascuno di noi compiaccia al prossimo, nel bene, a scopo di edificazione.

Filippesi 3:14 … corro verso la mèta per ottenere il premio della celeste vocazione di Dio in Cristo Gesù.

Romani 7:5 Infatti, mentre eravamo nella carne, le passioni peccaminose, risvegliate dalla legge, agivano nelle nostre membra allo scopo di portare frutto per la morte;

Marco 14:10 Giuda Iscariot, uno dei dodici, andò dai capi dei sacerdoti con lo scopo di consegnare loro Gesù Atti 9:21 Tutti quelli che lo ascoltavano si meravigliavano e dicevano: «Ma costui non è quel tale che a Gerusalemme infieriva contro quelli che invocano questo nome ed era venuto qua con lo scopo di condurli incatenati ai capi dei sacerdoti?»

Isaia 47:15 Così sarà la sorte di quelli intorno a cui ti sei affaticata. Quelli che hanno trafficato con te fin dalla tua giovinezza andranno senza meta ognuno per conto suo e non ci sarà nessuno che ti salvi.

Metafisica (dal greco metà tà physikà)

Di origine aristotelica (filosofia prima), trovò in Andronico di Rodi (I secolo a.C.) il suo primo critico editore. Potremmo definire questo lemma in più modi: 1) La scienza che studia l’essere in quanto tale e le proprietà che l’accompagnano. 2) La ricerca del fondamento ultimo delle cose e il loro principio universale. 3) La scienza delle cause prime. In definitiva: la ricerca della verità. Essa verte su argomenti quali l’esistenza di Dio; l’immortalità dell’anima; l’essere in sé; l’origine e il senso del cosmo, la trascendenza e l’immanenza di Dio; etc. Tutte domande che hanno turbato il sonno dell’uomo fin dall’antichità e che tuttora creano partigiani sulle sponde opposte. Sorge però spontanea una domanda: “Ma dov’è questa agognata verità se non è ricercata con la luce della fede?”.

Metafisica (dal greco metà tà physika – dopo le cose fisiche) vedi Ontologia
Metafora (dal greco metaphérein – trasportare, trasferire)

Il trasferimento della relazione fra un oggetto o persona e un altro allo scopo di spiegare meglio una caratteristica del primo, ad esempio: “la nave solca il mare. Dicendo: “l’uomo è una volpe”, rappresentiamo una metafora, diversamente, affermando che: “l’uomo è come una volpe”, raffiguriamo una similitudine. Una metafora, in effetti, è una similitudine ridotta a poche parole. ‘… il campo è il mondo … il buon seme sono i figli del Regno, le zizzanie sono i figli del maligno (Mt 13:37-381).

Matteo 13:37 Egli rispose loro: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo; 13:38 il campo è il mondo; il buon seme sono i figli del regno; le zizzanie sono i figli del maligno;




 
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