Dizionario Biblico

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Monoteismo (dal greco mono – unico – theós – dio)

Religione fondata sul credo, per fede, dell’esistenza di un unico Dio. Il V.T. rimarca spesso e con forza questa unicità (Es 20:1-3; De 6:3-6; 32:39-401). Un Dio creatore ed eterno (2 R 19:15; Is 40:282) che pone una contropartita per raggiungere la completezza del rapporto (De 6:6-93). Il N.T. ribadisce il concetto ed estende questa unicità anche a Cristo (Mt 4:10; Mc 12:29-33; Gv 17:3; Ro 3:30; 1 Co 8:3-6; Ga 3:20; Ef 4:4-7; 1 Ti 1:17; 2:5; Gm 2:19; Gd 254).

Esodo 20:1 Allora Dio pronunziò tutte queste parole: 20:2 «Io sono il SIGNORE, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù. 20:3 Non avere altri dèi oltre a me. Deuteronomio 6:3 Ascoltali dunque, Israele, e abbi cura di metterli in pratica, affinché venga a te del bene e vi moltiplichiate grandemente nel paese dove scorrono il latte e il miele, come il SIGNORE, il Dio dei tuoi padri, ti ha detto. 6:4Ascolta, Israele: Il SIGNORE, il nostro Dio, è l'unico SIGNORE. 6:5 Tu amerai dunque il SIGNORE, il tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l'anima tua e con tutte le tue forze. 6:6 Questi comandamenti, che oggi ti do, ti staranno nel cuore; Deuteronomio 32:39 Ora vedete che io solo sono Dio e che non vi è altro dio accanto a me. Io faccio morire e faccio vivere, ferisco e risano, e nessuno può liberare dalla mia mano. 32:40 Sì, io alzo la mia mano al cielo e dico: "Com'è vero che io vivo in eterno,

2Re 19:15 Ezechia pregò davanti al SIGNORE dicendo: «SIGNORE, Dio d'Israele, che siedi sopra i cherubini, tu solo sei il Dio di tutti i regni della terra; tu hai fatto il cielo e la terra. Isaia 40:28 Non lo sai tu? Non l'hai mai udito? Il SIGNORE è Dio eterno, il creatore degli estremi confini della terra; egli non si affatica e non si stanca; la sua intelligenza è imperscrutabile.

Deuteronomio 6:6 Questi comandamenti, che oggi ti do, ti staranno nel cuore; 6:7 li inculcherai ai tuoi figli, ne parlerai quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. 6:8 Te li legherai alla mano come un segno, te li metterai sulla fronte in mezzo agli occhi 6:9 e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle porte della tua città.

Matteo 4:10 Allora Gesù gli disse: «Vattene, Satana, poiché sta scritto: "Adora il Signore Dio tuo e a Lui solo rendi il culto"». Marco 12:29 Gesù rispose: «Il primo è: "Ascolta, Israele: Il Signore, nostro Dio, è l'unico Signore: 12:30 Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la mente tua, e con tutta la forza tua". 12:31 Il secondo è questo: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Non c'è nessun altro comandamento maggiore di questi». 12:32Lo scriba gli disse: «Bene, Maestro! Tu hai detto secondo verità, che vi è un solo Dio e che all'infuori di lui non ce n'è alcun altro; 12:33 e che amarlo con tutto il cuore, con tutto l'intelletto, con tutta la forza, e amare il prossimo come sé stesso, è molto più di tutti gli olocausti e i sacrifici». Giovanni 17:3 Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo. Romani 3:30 poiché c'è un solo Dio, il quale giustificherà il circonciso per fede, e l'incirconciso ugualmente per mezzo della fede. 1Corinzi 8:3 ma se qualcuno ama Dio, è conosciuto da lui. 8:4 Quanto dunque al mangiar carni sacrificate agli idoli, sappiamo che l'idolo non è nulla nel mondo, e che non c'è che un Dio solo. 8:5 Poiché, sebbene vi siano cosiddetti dèi, sia in cielo sia in terra, come infatti ci sono molti dèi e signori, 8:6 tuttavia per noi c'è un solo Dio, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi viviamo per lui, e un solo Signore, Gesù Cristo, mediante il quale sono tutte le cose, e mediante il quale anche noi siamo. Galati 3:20 Ora, un mediatore non è mediatore di uno solo; Dio invece è uno solo. Efesini 4:4 Vi è un corpo solo e un solo Spirito, come pure siete stati chiamati a una sola speranza, quella della vostra vocazione. 4:5 V'è un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, 4:6 un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, fra tutti e in tutti. 4:7 Ma a ciascuno di noi la grazia è stata data secondo la misura del dono di Cristo. 1Timoteo 1:17 Al Re eterno, immortale, invisibile, all'unico Dio, siano onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen. 1Timoteo 2:5 Infatti c'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo, Giacomo 2:19 Tu credi che c'è un solo Dio, e fai bene; anche i demòni lo credono e tremano. Giuda 25 al Dio unico, nostro Salvatore per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore, siano gloria, maestà, forza e potere prima di tutti i tempi, ora e per tutti i secoli. Amen

Monotelismo (dal greco monotelita comp. di mono – unico - e telesis - volontà)

Il Monotelismo o eresia di Sergio 1°, patriarca di Costantinopoli (dal 610 al 638) sosteneva che, in Cristo, vi fossero presenti sì le due nature, divina e umana, ma che fossero guidate da un’unica volontà (quella divina), poiché qualora fosse stata presente una “libera volontà umana”, questa avrebbe potuto, con il “libero arbitrio”, generare un peccato di ribellione. I concili di Efeso (431) e Costantinopoli (553) tacciarono di eresia tale idea in quanto stabilirono che Cristo fosse immune dalla perfidia umana escludendo, perciò, ogni contrasto di volontà. In pratica: negare in Cristo la volontà umana, lo avrebbe reso imperfetto e la Sua opera redentrice non più libera, accettata e vissuta come tale nella sua drammaticità (1 Co 6:20; Mt 20:28; Gv 10:181).

1Corinzi 6:20 Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo. Matteo 20:28 … appunto come il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti». Giovanni 10:18 Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me. Ho il potere di deporla e ho il potere di riprenderla. Quest'ordine ho ricevuto dal Padre mio».

Montanismo (da Montano fondatore della setta)

Movimento cristiano eretico sorto in Asia minore nella seconda metà del II secolo per opera di Montano, un ex sacerdote della Frigia che aveva la pretesa di sollecitare la chiesa a ricercare una spiritualità più selettiva. Convinto di possedere l’illuminazione dello Spirito Santo, si accompagnava alle profetesse, Priscilla e Massimilla elargendo predizioni concernenti la parusia*. La convinzione della superiorità profetica rispetto all’autorità vescovile, e l’esuberanza femminile, lo estromisero dalla chiesa ufficiale. Il movimento si esaurì dopo le condanne imperiali de IV e V secolo.

Mormoni (da Mormon, considerato profeta e fondatore della setta di cui, si dice, abbia inciso un compendio storico e religioso su tavole auree)

Sono gli appartenenti alla “Chiesa di Gesù Cristo dei santi dell’ultimo giorno” sorta nel 1830 nella città di Fayette (N.Y.) dalle “rivelazioni divine” ricevute da J. Smith (1805-1844). In seguito alla decisa ostilità riscontrata da parte della popolazione, gli adepti si spostarono nello stato dell’Utah ove fondarono Salt Lake City. Reinterpretano le dottrine bibliche attraverso il loro fondatore nel “Libro di Mormon”. Credono in una Trinità corporea (distinzione sostanziale tra Padre e Figlio), praticano la poligamia e attendono la restaurazione di Sion in America ove, Cristo risorto, predicò.

Mormorio (dal latino murmurare – da murmur – mormorare)

Per essere figli di Dio senza biasimo, è necessario operare nel massimo rispetto (1 Co 10:10; Fl 2:141) sapendo che questo peccato oltre ad irritarLo (Nu 14:11; De 9:7-8, 222) ne pone in dubbio la credibilità (Es 17:5-73), il Suo popolo è chiamato (Is 29:23-244) a rifuggirne le conseguenze (Is 30:1; Nu 11:1-3; 14:27-335) proprio perché le passioni e l’irrazionalità ne sono la fonte (Gd 16; La 3:396). Neppure i più fidati ne furono esenti (Es 5:22-23; Nu 12:1-2; 1 R 19:4; Gb 3:1; Gr 20:14-18; Gn 4:8-9; Mc 14:3-5; Gv 6:60-617).

1Corinzi 10:10 Non mormorate, come alcuni di loro mormorarono, e perirono colpiti dal distruttore. Filippesi 2:14 Fate ogni cosa senza mormorii e senza dispute,

Numeri 14:11 e il SIGNORE disse a Mosè: «Fino a quando mi disprezzerà questo popolo? Fino a quando non avranno fede in me dopo tutti i miracoli che ho fatti in mezzo a loro? Deuteronomio 9:7 Ricòrdati, non dimenticare come hai provocato all'ira il SIGNORE, il tuo Dio, nel deserto. Dal giorno che uscisti dal paese d'Egitto, fino al vostro arrivo in questo luogo, siete stati ribelli al SIGNORE. 9:8 Anche a Oreb provocaste all'ira il SIGNORE; il SIGNORE si adirò contro di voi, al punto da volervi distruggere. Deuteronomio 9:22 Anche a Tabeera, a Massa e a Chibrot-Attaava voi irritaste il SIGNORE.

Esodo 17:5 Allora il SIGNORE disse a Mosè: «Mettiti di fronte al popolo e prendi con te alcuni degli anziani d'Israele; prendi anche in mano il bastone col quale hai percosso il Fiume e va'. 17:6 Ecco io starò là davanti a te, sulla roccia che è in Oreb; tu colpirai la roccia: ne scaturirà dell'acqua e il popolo berrà». Mosè fece così in presenza degli anziani d'Israele, 17:7e a quel luogo mise il nome di Massa e Meriba a causa della protesta dei figli d'Israele, e perché avevano tentato il SIGNORE, dicendo: «Il SIGNORE è in mezzo a noi, sì o no?»

Isaia 29:23 Poiché quando i suoi figli vedranno in mezzo a loro l'opera delle mie mani, santificheranno il mio nome, santificheranno il Santo di Giacobbe, e temeranno grandemente il Dio d'Israele; 29:24 i traviati di spirito impareranno la saggezza e i mormoratori accetteranno l'istruzione».

Isaia 30:1 Guai, dice il SIGNORE, ai figli ribelli che formano dei disegni, ma senza di me, che contraggono alleanze, ma senza il mio spirito, per accumulare peccato su peccato; Numeri 11:1 Or il popolo cominciò a mormorare in modo irriverente alle orecchie del SIGNORE. Come il SIGNORE li udì, la sua ira si accese, il fuoco del SIGNORE divampò in mezzo a loro e divorò l'estremità dell'accampamento. 11:2 Allora il popolo gridò a Mosè; Mosè pregò il SIGNORE, e il fuoco si spense. 11:3 Quel luogo fu chiamato Tabera, perché il fuoco del SIGNORE aveva divampato in mezzo a loro. Numeri 14:27 «Fino a quando sopporterò questa malvagia comunità che mormora contro di me? Io ho udito i mormorii che i figli d'Israele fanno contro di me. 14:28 Di' loro: "Com'è vero che io vivo, dice il SIGNORE, io vi farò quello che ho sentito dire da voi. 14:29 I vostri cadaveri cadranno in questo deserto; e voi tutti, quanti siete, di cui si è fatto il censimento, dall'età di vent'anni in su, e che avete mormorato contro di me, 14:30 non entrerete di certo nel paese nel quale giurai di farvi abitare; salvo Caleb, figlio di Gefunne, e Giosuè, figlio di Nun. 14:31 I vostri bambini, di cui avete detto che sarebbero preda dei nemici, quelli farò entrare; ed essi conosceranno il paese che voi avete disprezzato. 14:32 Ma quanto a voi, i vostri cadaveri cadranno in questo deserto. 14:33 I vostri figli andranno pascendo le greggi nel deserto per quarant'anni e porteranno la pena delle vostre infedeltà, finché i vostri cadaveri non siano consumati nel deserto.

Giuda 16 Sono dei mormoratori, degli scontenti; camminano secondo le loro passioni; la loro bocca proferisce cose incredibilmente gonfie, e circondano d'ammirazione le persone per interesse. Lamentazioni 3:39 Perché si rammarica la creatura vivente? L'uomo vive malgrado i suoi peccati!

Esodo 5:22 Allora Mosè tornò dal SIGNORE e disse: «Signore, perché hai fatto del male a questo popolo? Perché dunque mi hai mandato? 5:23 Infatti, da quando sono andato dal faraone per parlargli in tuo nome, egli ha maltrattato questo popolo e tu non hai affatto liberato il tuo popolo». Numeri 12:1 Maria e Aaronne parlarono contro Mosè a causa della moglie cusita che aveva presa; poiché aveva sposato una Cusita. 12:2 E dissero: «Il SIGNORE ha parlato soltanto per mezzo di Mosè? Non ha parlato anche per mezzo nostro?» E il SIGNORE lo udì. 1Re 19:4 ma egli s'inoltrò nel deserto una giornata di cammino, andò a mettersi seduto sotto una ginestra, ed espresse il desiderio di morire, dicendo: «Basta! Prendi la mia vita, o SIGNORE, poiché io non valgo più dei miei padri!» Giobbe 3:1 Allora Giobbe aprì la bocca e maledisse il giorno della sua nascita. Geremia 20:14 Maledetto sia il giorno che io nacqui! Il giorno che mia madre mi partorì non sia benedetto! 20:15Maledetto sia l'uomo che portò a mio padre la notizia: «Ti è nato un maschio», e lo colmò di gioia! 20:16 Sia quell'uomo come le città che il SIGNORE ha distrutte senza pentirsene! Oda egli grida al mattino e clamori di guerra a mezzogiorno.20:17 Perché non sono morto quando ero ancora nel grembo materno? Così mia madre sarebbe stata la mia tomba e la sua gravidanza senza fine. 20:18 Perché sono uscito dal grembo materno per vedere tormento e dolore, per finire i miei giorni nella vergogna? Genesi 4:8 Un giorno Caino parlava con suo fratello Abele e, trovandosi nei campi, Caino si avventò contro Abele, suo fratello, e l'uccise. 4:9 Il SIGNORE disse a Caino: «Dov'è Abele, tuo fratello?» Egli rispose: «Non lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello?» Marco 14:3 Gesù era a Betania, in casa di Simone il lebbroso; mentre egli era a tavola entrò una donna che aveva un vaso di alabastro pieno d'olio profumato, di nardo puro, di gran valore; rotto l'alabastro, gli versò l'olio sul capo. 14:4 Alcuni, indignatisi, dicevano tra di loro: «Perché si è fatto questo spreco d'olio? 14:5 Si poteva vendere quest'olio per più di trecento denari, e darli ai poveri». Ed erano irritati contro di lei. Giovanni 6:60 Perciò molti dei suoi discepoli, dopo aver udito, dissero: «Questo parlare è duro; chi può ascoltarlo?» 6:61Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano di ciò, disse loro: «Questo vi scandalizza?

Morte eterna (dal latino morte(m) – morte e aeternu(m) da âevus - durata della vita)

Questa è la logica e inevitabile conseguenza di una vita spesa all’insegna di una ribellione tanto nefasta quanto inutile nei confronti di Dio (Ro 1:26; 6:161). È Lui stesso che ne decreta l’adempimento (Gb 36:17; Gm 4:122) e a motivo della Sua giustizia, non potrebbe fare diversamente (De 32:4; Gb 37:233). È evidente che, essendo chiamati a rispondere delle nostre azioni e trovati colpevoli (Ec 3:17; Ro 2:54), la mercede non può essere che questa (Gr 32:19: Ro 6:235): “Andate via da me …(Mt 25:416)!

Romani 1:26 Perciò Dio li ha abbandonati a passioni infami: infatti le loro donne hanno cambiato l'uso naturale in quello che è contro natura; Romani 6:16 Non sapete voi che se vi offrite a qualcuno come schiavi per ubbidirgli, siete schiavi di colui a cui ubbidite: o del peccato che conduce alla morte o dell'ubbidienza che conduce alla giustizia?

Giobbe 36:17 Ma, se giudichi le vie di Dio come fanno gli empi, il suo giudizio e la sua sentenza ti piomberanno addosso. Giacomo 4:12 Uno soltanto è legislatore e giudice, colui che può salvare e perdere; ma tu chi sei, che giudichi il tuo prossimo?

Deuteronomio 32:4 Egli è la rocca, l'opera sua è perfetta, poiché tutte le sue vie sono giustizia. È un Dio fedele e senza iniquità. Egli è giusto e retto. Giobbe 37:23 l'Onnipotente noi non lo possiamo scoprire. Egli è grande in forza, in equità, in perfetta giustizia; egli non opprime nessuno.

Ecclesiaste 3:17 e ho detto in cuor mio: «Dio giudicherà il giusto e l'empio poiché c'è un tempo per il giudizio di qualsiasi azione e, nel luogo fissato, sarà giudicata ogni opera». Romani 2:5 Tu, invece, con la tua ostinazione e con l'impenitenza del tuo cuore, ti accumuli un tesoro d'ira per il giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio.

Geremia 32:19 tu sei grande in pensieri e potente in opere; hai gli occhi aperti su tutte le vie dei figli degli uomini, per rendere a ciascuno secondo le sue opere e secondo il frutto delle sue azioni; Romani 6:23 perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.

Matteo 25:41 Allora dirà anche a quelli della sua sinistra: "Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli!

Morte fisica (dal latino morte(m) – morte)

Tutti sappiamo che la morte è la fine della vita e che la sua comparsa è la tragica conseguenza della disobbedienza (Ge 2:16-171). Nonostante la smentita del tentatore (Ge 3:4-52), il peccato (Ge 3:63) ha reso operante la sentenza di Dio (Ge 3:16-19; De 32:394) coinvolgendo tutta l’umanità (Ro 5:12-145). Dinanzi ad essa cade ogni distinzione (Eb 9:27; Gb 3:17-196). Inseparabili sono gli spasimi della malattia (Gb 33:197) e il decadimento della funzionalità fisica (Ec 12:1-9; 2 Co 4:168). Vi è, però una certezza: Cristo l’ha vinta (Ro 6:7-11; Ap 1:189)!

Genesi 2:16 Dio il SIGNORE ordinò all'uomo: «Mangia pure da ogni albero del giardino, 2:17 ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai».

Genesi 3:4 Il serpente disse alla donna: «No, non morirete affatto; 3:5 ma Dio sa che nel giorno che ne mangerete, i vostri occhi si apriranno e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male».

Genesi 3:6 La donna osservò che l'albero era buono per nutrirsi, che era bello da vedere e che l'albero era desiderabile per acquistare conoscenza; prese del frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò.

Genesi 3:16 Alla donna disse: «Io moltiplicherò grandemente le tue pene e i dolori della tua gravidanza; con dolore partorirai figli; i tuoi desideri si volgeranno verso tuo marito ed egli dominerà su di te». 3:17 Ad Adamo disse: «Poiché hai dato ascolto alla voce di tua moglie e hai mangiato del frutto dall'albero circa il quale io ti avevo ordinato di non mangiarne, il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con affanno, tutti i giorni della tua vita. 3:18 Esso ti produrrà spine e rovi, e tu mangerai l'erba dei campi; 3:19 mangerai il pane con il sudore del tuo volto, finché tu ritorni nella terra da cui fosti tratto; perché sei polvere e in polvere ritornerai». Deuteronomio 32:39 Ora vedete che io solo sono Dio e che non vi è altro dio accanto a me. Io faccio morire e faccio vivere, ferisco e risano, e nessuno può liberare dalla mia mano.

Romani 5:12 Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato... 5:13 Poiché, fino alla legge, il peccato era nel mondo, ma il peccato non è imputato quando non c'è legge. 5:14 Eppure, la morte regnò, da Adamo fino a Mosè, anche su quelli che non avevano peccato con una trasgressione simile a quella di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire.

Ebrei 9:27 Come è stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio, Giobbe 3:17 Là cessano gli empi di tormentare gli altri. Là riposano gli stanchi, 3:18 là i prigionieri hanno pace tutti insieme, senza udir voce d'aguzzino. 3:19 Piccoli e grandi sono là insieme, lo schiavo è libero dal suo padrone.

Giobbe 33:19 «L'uomo è anche ammonito sul suo letto, dal dolore, dall'agitazione incessante delle sue ossa;

Ecclesiaste 12:1 Rallégrati pure, o giovane, durante la tua adolescenza, e gioisca pure il tuo cuore durante i giorni della tua giovinezza; cammina pure nelle vie dove ti conduce il cuore e seguendo gli sguardi dei tuoi occhi; ma sappi che, per tutte queste cose, Dio ti chiamerà in giudizio! 12:2 Bandisci dal tuo cuore la tristezza, e allontana dalla tua carne la sofferenza; poiché la giovinezza e l'aurora sono vanità. 12:3 Ma ricòrdati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i cattivi giorni e giungano gli anni dei quali dirai: «Io non ci ho più alcun piacere»; 12:4 prima che il sole, la luce, la luna e le stelle si oscurino, e le nuvole tornino dopo la pioggia: 12:5 prima dell'età in cui i guardiani della casa tremano, gli uomini forti si curvano, le macinatrici si fermano perché sono ridotte a poche, quelli che guardano dalle finestre si oscurano,12:6 i due battenti della porta si chiudono sulla strada perché diminuisce il rumore della macina; in cui l'uomo si alza al canto dell'uccello, tutte le figlie del canto si affievoliscono, 12:7 in cui uno ha paura delle alture, ha degli spaventi mentre cammina, in cui fiorisce il mandorlo, la locusta si fa pesante, e il cappero non fa più effetto perché l'uomo se ne va alla sua dimora eterna e i piagnoni percorrono le strade; 12:8 prima che il cordone d'argento si stacchi, il vaso d'oro si spezzi, la brocca si rompa sulla fonte, la ruota infranta cada nel pozzo; 12:9 prima che la polvere torni alla terra com'era prima, e lo spirito torni a Dio che l'ha dato. 2Corinzi 4:16 Perciò non ci scoraggiamo; ma, anche se il nostro uomo esteriore si va disfacendo, il nostro uomo interiore si rinnova di giorno in giorno.

Romani 6:7 infatti colui che è morto, è libero dal peccato. 6:8 Ora, se siamo morti con Cristo, crediamo pure che vivremo con lui, 6:9 sapendo che Cristo, risuscitato dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui. 6:10Poiché il suo morire fu un morire al peccato, una volta per sempre; ma il suo vivere è un vivere a Dio. 6:11 Così anche voi fate conto di essere morti al peccato, ma viventi a Dio, in Cristo Gesù. Apocalisse 1:18 e il vivente. Ero morto, ma ecco sono vivo per i secoli dei secoli, e tengo le chiavi della morte e del soggiorno dei morti.

Morte spirituale: (dal latino morte(m) - morte e spirituâle(m) da spiritu(m) - spirito)

Questo tremendo stato non comporta necessariamente la morte fisica ma è saldamente legato all’oscurantismo spirituale (Ef 4:17-191). In sostanza, altri non è che l’assenza della presenza di Dio (Ef  4:182) perché l’incredulità  (Gv 12:37-403) l’ipocrisia (Is 9:16-174) e la brama di gustare i piaceri della vita (Ga 5:19-21; Gb 21:12-145), il peccato in se stesso (Gm 1:14-156), rende schiavi (Gv 8:346) e senza speranza (Gb 11:20; Pr 11:77).

Efesini 4:17 Questo dunque io dico e attesto nel Signore: non comportatevi più come si comportano i pagani nella vanità dei loro pensieri, 4:18 con l'intelligenza ottenebrata, estranei alla vita di Dio, a motivo dell'ignoranza che è in loro, a motivo dell'indurimento del loro cuore. 4:19 Essi, avendo perduto ogni sentimento, si sono abbandonati alla dissolutezza fino a commettere ogni specie di impurità con avidità insaziabile.

Efesini 4:18 con l'intelligenza ottenebrata, estranei alla vita di Dio, a motivo dell'ignoranza che è in loro, a motivo dell'indurimento del loro cuore.

Giovanni 12:37 Sebbene avesse fatto tanti segni miracolosi in loro presenza, non credevano in lui; 12:38 affinché si adempisse la parola detta dal profeta Isaia: «Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione? A chi è stato rivelato il braccio del Signore?» 12:39 Perciò non potevano credere, per la ragione detta ancora da Isaia: 12:40 «Egli ha accecato i loro occhi e ha indurito i loro cuori, affinché non vedano con gli occhi, e non comprendano con il cuore, e non si convertano, e io non li guarisca».

Isaia 9:16 Perciò il SIGNORE non si compiacerà dei giovani del popolo, né avrà compassione dei suoi orfani e delle sue vedove; perché tutti quanti sono empi e perversi, e ogni bocca proferisce follia. Con tutto ciò, la sua ira non si calma, e la sua mano rimane distesa. 9:17 Infatti la malvagità arde come il fuoco che divora rovi e pruni; divampa nel folto della foresta, da cui s'innalzano vorticosamente colonne di fumo.

Galati 5:19 Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza, 5:20 idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, 5:21 invidie, ubriachezze, orge e altre simili cose; circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio. Giobbe 21:12 Cantano al suono del timpano e della cetra, si rallegrano al suono della zampogna. 21:13 Passano felici i loro giorni poi scendono in un attimo nel soggiorno dei morti. 21:14 Eppure, dicevano a Dio: "Ritìrati da noi! Noi non ci curiamo di conoscere le tue vie!

Giacomo 1:14 invece ognuno è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce. 1:15 Poi la concupiscenza, quando ha concepito, partorisce il peccato; e il peccato, quando è compiuto, produce la morte.

Giovanni 8:34 Gesù rispose loro: «In verità, in verità vi dico che chi commette il peccato è schiavo del peccato.

Giobbe 11:20 Ma gli occhi degli empi verranno meno; non ci sarà più rifugio per loro, e non avranno altra speranza che esalare l'ultimo respiro». Proverbi 11:7 Quando un empio muore, la sua speranza perisce, e l'attesa degli empi è annientata.




 
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