Dizionario Biblico

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Magistrati: (3) (dal latino magistratu(m) - capo, soprintendente)

I magistrati dovevano attingere senno e capacità direttamente da Dio per poter gestire con avvedutezza il loro compito (1 Re 3:91), esercitare il loro potere nel timore e nel rispetto di Dio (2 Sa 23:3; 2 Cr 19:72), conoscere appieno i suoi statuti (Ed 7:253), essere fedeli all'autorità loro superiore (Da 6:44), farne rispettare le leggi (Ed 7:265), valutare con equità e competenza (1 Re 3:16-286), disapprovare gli interessi disonesti (Es 18:217), reprimere ogni tentativo di corruzione e ricusare le regalie eventualmente offerte (Es 23:8; De 16:198). Aveva l’obbligo di proteggere i deboli dalle angherie dei più potenti (Gb 29:12,169), sentenziare secondo la Parola di Dio e non per l’ingerenza umana interessata (2 Cr 19:610).

1 Re 3:9 Concedi dunque al tuo servo un cuore intelligente perché possa amministrare la giustizia per il tuo popolo e discernere il bene dal male; poiché chi mai potrebbe amministrare la giustizia per questo tuo popolo che è così numeroso?”.

2 Samuele 23:3 L'Iddio d'Israele ha parlato, la Rocca d'Israele mi ha detto: 'Colui che regna sugli uomini con giustizia, colui che regna con timore di Dio, 2 Cronache 19:7 Ora dunque il timore dell'Eterno sia in voi; agite con avvedutezza, poiché presso l'Eterno, nostro Dio, non c'è perversità, né favoritismi, né si prendono regali”

Esdra 7:25 E tu, Esdra, secondo la sapienza di cui il tuo Dio ti ha dotato, stabilisci dei magistrati e dei giudici che amministrino la giustizia a tutto il popolo di oltre il fiume, a tutti quelli che conoscono le leggi del tuo Dio; e fatele voi conoscere a chi non le conosce

Daniele 6:4 Allora i capi e i satrapi cercarono di trovare un'occasione per accusare Daniele circa l'amministrazione del regno; ma non potevano trovare nessuna occasione, né motivo di riprensione, perché egli era fedele e non si trovava in lui nessuna mancanza da potergli rimproverare.

Esdra 7:26 E di chiunque non osserverà la legge del tuo Dio e la legge del re farete pronta giustizia, punendolo con la morte, con il bando, con una multa in denaro o con il carcere”.

1 Re 3:16 Allora due prostitute vennero a presentarsi davanti al re. 17 Una delle due disse: “Permetti, mio signore! Io e questa donna abitavamo nella stessa casa, e io partorii nella camera dove stava anche lei. 18 E tre giorni dopo che ebbi partorito io, anche questa donna partorì; noi stavamo insieme, e non c'era da noi nessun estraneo; non c'eravamo che noi due in casa. 19 Ora, la notte scorsa, il bimbo di questa donna morì, perché lei gli si era coricata addosso. 20 Lei si alzò nel cuore della notte, mentre la tua serva dormiva, prese mio figlio dal mio fianco e lo pose sul suo seno, e sul mio seno pose suo figlio morto. 21 Quando mi alzai la mattina per allattare mio figlio, ecco che era morto; ma, guardandolo meglio alla luce del giorno, mi accorsi che non era il figlio che avevo partorito io”. 22 L'altra donna disse: “No, il vivo è il mio e il morto è il tuo”. Ma la prima replicò: “No, invece, il morto è il figlio tuo, e il vivo è il mio”. Così litigavano in presenza del re. 23 Allora il re disse: “Una dice: 'Questo che è vivo è il figlio mio e quello che è morto è il tuo'; e l'altra dice: 'No, invece, il morto è il figlio tuo e il vivo è il mio'”. 24 Il re aggiunse: “Portatemi una spada!”. E portarono una spada davanti al re. 25 E il re disse: “Dividete il bambino vivo in due parti, e datene una metà all'una, e una metà all'altra”. 26 Allora la donna a cui apparteneva il bambino vivo, commossa nelle sue viscere per suo figlio, disse al re: “Mio signore, date a lei il bambino vivo, e non lo uccidete, no!”. Ma l'altra diceva: “Non sia né mio né tuo, si divida!”. 27 Allora il re, rispondendo, disse: “Date a quella il bambino vivo, e non lo uccidete; la madre del bimbo è lei!”. 28 E tutto Israele udì parlare del giudizio che il re aveva pronunciato, e temettero il re perché vedevano che la sapienza di Dio era in lui per amministrare la giustizia.

Esodo 18:21 … ma scegli fra tutto il popolo degli uomini capaci che temano Dio: degli uomini fidati, che detestino il guadagno illecito; e stabiliscili sul popolo come capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine e capi di decine;

Esodo 23:8 Non accettare regali; perché il regalo acceca quelli che ci vedono chiaro, e corrompe le parole dei giusti. Deuteronomio 16:19 Non pervertirai il diritto, non avrai riguardi personali, e non accetterai regali, perché il regalo acceca gli occhi dei saggi e corrompe le parole dei giusti.

Giobbe 29:12 … perché salvavo il misero che gridava aiuto e l'orfano che non aveva chi lo soccorresse. Giobbe 29:16 … ero il padre dei poveri e studiavo a fondo la causa dello sconosciuto.

2 Cronache 19:6 “Badate bene a quello che fate; poiché voi amministrate la giustizia, non per servire un uomo ma per servire l'Eterno, il quale sarà con voi negli affari della giustizia.

Magistrati: (4) (dal latino magistratu(m) - capo, soprintendente)

È scritto che i magistrati dovevano giudicare secondo giustizia (De 1:16; 16:18; 25:11), perciò dovevano assolutamente evitare di schierarsi (Es 23:6; De 1:172) bensì essere diligenti nell'esercitare il potere attribuito (Ro 12:83), in pratica dovevano essere rispettosamente soggetti alle istituzioni umane per cui lavoravano (Mt 23:2-5; Ro 13:1; 1 Pt 2:13-144). I magistrati che non onoravano il loro mandato, specie governando su un popolo dalle scarse risorse, erano raffigurati al pari di leoni ruggenti o di orsi che vagavano affamati cercando chi depredare (Pr 28:155)  ma, grazie a Dio, ve ne sono stati anche degli ottimi esempi e tra questi possiamo elencare la figura di Giuseppe (Ge 41:466) che ben ha onorato l’autorità conferitagli da Dio attraverso il faraone (Da 5:7,16; Ge 41:53-577$).

Deuteronomio 1:16 E in quel tempo diedi quest'ordine ai vostri giudici: 'Ascoltate le cause dei vostri fratelli, e giudicate con giustizia le questioni che uno può avere con il fratello o con lo straniero che sta da lui. Deuteronomio 16:18 Costituisci dei giudici e dei magistrati in tutte le città che l'Eterno, il tuo Dio, ti dà, tribù per tribù; ed essi giudicheranno il popolo con giuste sentenze. Deuteronomio 25:1 Quando sorgerà una lite fra alcuni uomini e verranno in giudizio, i giudici che li giudi-cheranno assolveranno l'innocente e condanneranno il colpevole.

Esodo 23:6 Non violare il diritto del povero del tuo popolo nel suo processo. Deuteronomio 1:17 Nei vostri giudizi non avrete riguardi personali; darete ascolto al piccolo come al gran-de; non temerete nessun uomo, poiché il giudizio appartiene a Dio; e le cause troppo difficili per voi le por-terete a me e io le ascolterò'.

Romani 12:8 … se di esortazione, all'esortare; chi dà, dia con semplicità; chi presiede, lo faccia con diligenza; chi fa opere di misericordia, le faccia con gioia.

Matteo 23:2 dicendo: “Gli scribi e i farisei siedono sulla cattedra di Mosè. 3 Fate dunque e osservate tutte le cose che vi diranno, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno. 4 Difatti, legano dei pesi gravi e li mettono sulle spalle della gente, ma loro non li vogliono muovere neppure con un dito. 5 Tutte le loro opere le fanno per essere osservati dagli uomini, difatti allargano le loro filatterie e allungano le frange dei mantelli; Romani 13:1 Ogni persona sia sottoposta alle autorità superiori, perché non c'è autorità se non da Dio e le autorità che esistono sono istituite da Dio. 1 Pietro 2:13 Siate sottomessi, per amore del Signore, a ogni autorità creata dagli uomini: al re, come al sovrano; 14 ai governatori, come mandati da lui per punire i malfattori e per dare lode a quelli che fanno il bene.

Proverbi 28:15 Un empio che domina un popolo povero è un leone ruggente, un orso affamato.

Genesi 41:46 Ora Giuseppe aveva trent'anni quando si presentò davanti al Faraone re d'Egitto. E Giuseppe uscì dal cospetto del Faraone, e percorse tutto il paese d'Egitto.

Daniele 5:7 Il re gridò con forza che si facessero entrare gli incantatori, i Caldei e gli astrologi; il re disse ai saggi di Babilonia: “Chiunque leggerà questo scritto e me ne darà l'interpretazione sarà rivestito di porpora, avrà al collo una collana d'oro e sarà terzo nel governo del regno”. Daniele 5:16 Però, ho sentito dire di te che tu puoi dare interpretazioni e risolvere questioni difficili; ora, se puoi leggere questo scritto e farmene conoscere l'interpretazione, tu sarai vestito di porpora, avrai al collo una collana d'oro e sarai terzo nel governo del regno”. Genesi 41:53 I sette anni di abbondanza che erano stati nel paese d'Egitto, finirono; 54 e cominciarono a venire i sette anni della carestia, come Giuseppe aveva detto. Ci fu carestia in tutti i paesi; ma in tutto il paese d'Egitto c'era del pane. 55 Poi la carestia si estese a tutto il paese d'Egitto, e il popolo gridò al Farao-ne per avere del pane. E Faraone disse a tutti gli Egiziani: “Andate da Giuseppe, e fate quello che vi di-rà”. 56 La carestia era sparsa su tutta la superficie del paese, e Giuseppe aprì tutti i depositi e vendette gra-no agli Egiziani. E la carestia si aggravò nel paese d'Egitto. 57 E da tutti i paesi si veniva in Egitto da Giu-seppe per comprare del grano, perché la carestia era grave in tutta la terra.

Magistrati: (5) (dal latino magistratu(m) - capo, soprintendente)

La Parola ci dice che anche Gedeone, uomo timorato del Signore, pur conoscendo l’immoralità del suo popolo, pur avendo rifiutato il più alto degli onori offertogli: “… regna su noi …” (Gc 8:221), amministrò Israele con grande saggezza (Gc 8:33-352). Tra i magistrati di buona fama possiamo senz'altro annoverare Samuele, specie nel momento in cui lui stesso spronò i presenti a chiedergli conto del suo retto operato e di quanto da lui promulgato per santificare il popolo (1 Sa 12:3,4; Ed 10:1-93). Neemia non fu certamente da meno nel suo compito di ricostruzione delle mura di Gerusalemme (Ne 3:154). Degno di nota fu lo scrupolo di Giobbe, detto il padre dei poveri, che ben esaminava ogni singola causa sottopostagli (Gb 29:165) e infine Daniele, che ben si distingueva tra i satrapi preposti, per il suo spirito straordinario (Da 6:36).

Giudici 8:22 Allora gli uomini d'Israele dissero a Gedeone: “Regna su di noi tu e tuo figlio e il figlio di tuo figlio, poiché ci hai salvati dalla mano di Madian”.

Giudici 8:33 Dopo che Gedeone fu morto, i figli d'Israele ricominciarono a prostituirsi agli idoli di Baal, e presero Baal-Berit come loro dio. 34 I figli d'Israele non si ricordarono dell'Eterno, del loro Dio, che li aveva liberati dalle mani di tutti i loro nemici che li circondavano; 35 e non dimostrarono nessuna gratitudine alla casa di Ierubbaal, ossia di Gedeone, per tutto il bene che egli aveva fatto a Israele.

1 Samuele 12:3 Eccomi qui; rendete la vostra testimonianza a mio riguardo, in presenza dell'Eterno e in presenza del suo unto: A chi ho preso il bue? A chi ho preso l'asino? Chi ho defraudato? A chi ho fatto violenza? Dalle mani di chi ho accettato doni per chiudere gli occhi a suo riguardo? Io vi restituirò ogni cosa!”. 1 Samuele 12:4 Quelli risposero: “Tu non ci hai defraudati, non ci hai fatto violenza, e non hai preso nulla dalle mani di nessuno”. Esdra 10:1 Mentre Esdra pregava e faceva questa confessione piangendo e prostrato davanti alla casa di Dio, si radunò intorno a lui una grandissima moltitudine di gente d'Israele, uomini, donne e bambini; e il popolo piangeva a dirotto. 2 Allora Secania, figlio di Ieiel, uno dei figli di Elam, disse a Esdra: “Noi siamo stati infedeli al nostro Dio, sposando donne straniere prese dai popoli di questo paese; tuttavia, rimane an-cora, a questo riguardo, una speranza a Israele. 3 Facciamo un patto con il nostro Dio impegnandoci a ri-mandare tutte queste donne e i figli nati da loro, come consigliano il mio signore e quelli che tremano da-vanti ai comandamenti del nostro Dio. E si faccia quello che vuole la legge. 4 Alzati, poiché questo è com-pito tuo, e noi saremo con te. Fatti coraggio e agisci!”. 5 Allora Esdra si alzò, fece giurare ai capi dei sacer-doti, dei Leviti, e di tutto Israele che avrebbero fatto come era stato detto. E quelli giurarono. 6 Poi Esdra si alzò davanti alla casa di Dio e andò nella camera di Iocanan, figlio di Eliasib; e quando fu entrato, non mangiò pane né bevve acqua, perché faceva cordoglio per la infedeltà di quelli che erano stati in esilio. 7 E si proclamò in Giuda e a Gerusalemme che tutti quelli dell'esilio si radunassero a Gerusalemme; 8 e che a chiunque non fosse venuto entro tre giorni, seguendo il consiglio dei capi e degli anziani, gli sarebbero stati confiscati tutti i suoi beni, ed egli stesso sarebbe stato escluso dall'assemblea dei reduci dall'esilio. 9 Così tutti gli uomini di Giuda e di Beniamino si radunarono a Gerusalemme entro i tre giorni. Era il ventesimo giorno del nono mese. Tutto il popolo stava sulla piazza della casa di Dio, tremante a causa di questa cosa e a causa della grande pioggia.

Neemia 3:15 Sallum, figlio di Col-Oze, capo del distretto di Mispa, restaurò la porta della Sorgente; la costruì, la coprì, vi mise i battenti, le serrature e le sbarre. Fece inoltre il muro del serbatoio di Siloe, presso il giardino del re, fino alla scalinata per cui si scende dalla città di Davide.

Giobbe 29:16 … ero il padre dei poveri e studiavo a fondo la causa dello sconosciuto.

Daniele 6:3 Questo Daniele si distingueva tra i capi e i satrapi perché c'era in lui uno spirito straordinario; il re pensava di stabilirlo sopra tutto il regno.

Magistrati: (6) (dal latino magistratu(m) - capo, soprintendente)

Tra i magistrati, purtroppo ci fu anche chi si distinse in modo negativo. Un esempio dimostrativo è rappre-sentato dai figli di Samuele che non calcarono certamente le orme del padre (1 Sa 8:31). La personalità di Pilato, non è difficile da comprendere nel suo lavarsi le mani (Mt 27:24-262); come, altresì, i magi-strati di Filippi nei confronti degli apostoli (At 16:22-233). Gallione, proconsole d'Acaia, rifiutò di in-tromettersi nelle dispute ebraiche contro Paolo e ignorò l'aggressione a Sostene, suo discepolo e capo della sinagoga di Corinto (At 18:16-174). Infine dobbiamo menzionare il governatore romano Felice che an-tepose i suoi interessi personali nel processo contro Paolo (At 24:265).

1 Samuele 8:3 I suoi figli però non seguivano le sue orme, ma si lasciavano sviare dall'avidità, accettavano regali e pervertivano la giustizia.

Matteo 27:24 E Pilato, vedendo che non riusciva a nulla, ma che si sollevava un tumulto, prese dell'acqua e si lavò le mani in presenza della folla, dicendo: “Io sono innocente del sangue di questo giusto; pensateci voi”. 25 E tutto il popolo, rispondendo, disse: “Il suo sangue sia sopra noi e sopra i nostri figli”. 26 Allora egli liberò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.

Atti 16:22 Allora la folla insorse contro di loro e i pretori, strappate loro di dosso le vesti, comandarono che fossero battuti con le verghe. 23 E, dopo aver inflitto loro molte percosse, li gettarono in prigione, comandando al carceriere di custodirli attentamente.

Atti 18:16 E li mandò via dal tribunale. 17 Allora tutti, afferrato Sostene, il capo della sinagoga, lo picchiavano davanti al tribunale. E Gallione non si curava affatto di queste cose.

Atti 24:26 Egli sperava, allo stesso tempo, che Paolo gli avrebbe dato del denaro, per questo lo mandava spesso a chiamare e discorreva con lui.

Magnificat (dal verbo latino magnificâre da magnificus - magnifico)

Il “Magnificat è un cantico di lode che Maria innalza a Dio per la salvezza che ha predisposto in cui lei è umile strumento (Lc 1:46-551). Trae il titolo dalla prima parola dell’inno: “Magnificat anima mea Dominum …”, (Magnifica anima mia il Signore …). È un cantico meraviglioso da cui si evince la grande umiltà di Maria investita dalla potenza dello Spirito Santo. Per certi versi rispecchia il cantico da Anna (1 Sa 2:1-102) ma privo della durezza espressiva dell’A.T..

Luca 1:46 E Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore, 1:47 e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore, 1:48 perché egli ha guardato alla bassezza della sua serva. Da ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata, 1:49 perché grandi cose mi ha fatte il Potente. Santo è il suo nome; 1:50 e la sua misericordia si estende di generazione in generazione su quelli che lo temono. 1:51 Egli ha operato potentemente con il suo braccio; ha disperso quelli che erano superbi nei pensieri del loro cuore; 1:52 ha detronizzato i potenti, e ha innalzato gli umili; 1:53 ha colmato di beni gli affamati, e ha rimandato a mani vuote i ricchi. 1:54 Ha soccorso Israele, suo servitore, ricordandosi della misericordia, 1:55 di cui aveva parlato ai nostri padri, verso Abraamo e verso la sua discendenza per sempre».

1Samuele 2:1 Allora Anna pregò e disse: «Il mio cuore esulta nel SIGNORE, il SIGNORE ha innalzato la mia potenza, la mia bocca si apre contro i miei nemici perché gioisco nella tua salvezza. 2:2 Nessuno è santo come il SIGNORE, poiché non c'è altro Dio all'infuori di te; e non c'è rocca pari al nostro Dio. 2:3 Non parlate più con tanto orgoglio; non esca più l'arroganza dalla vostra bocca; poiché il SIGNORE è un Dio che sa tutto e da lui sono pesate le azioni dell'uomo. 2:4 L'arco dei potenti è spezzato, ma quelli che vacillano sono rivestiti di forza. 2:5 Quelli che una volta erano sazi si offrono a giornata per il pane, e quanti erano affamati ora hanno riposo. La sterile partorisce sette volte, ma la donna che aveva molti figli diventa fiacca. 2:6 Il SIGNORE fa morire e fa vivere; fa scendere nel soggiorno dei morti e ne fa risalire.  2:7 Il SIGNORE fa impoverire e fa arricchire, egli abbassa e innalza. 2:8 Alza il misero dalla polvere e innalza il povero dal letame, per farli sedere con i nobili, per farli eredi di un trono di gloria; poiché le colonne della terra sono del SIGNORE e su queste ha poggiato il mondo. 2:9 Egli veglierà sui passi dei suoi fedeli, ma gli empi periranno nelle tenebre; infatti l'uomo non trionferà per la sua forza. 2:10 Gli avversari del SIGNORE saranno frantumati; egli tonerà contro di essi dal cielo; il SIGNORE giudicherà l'estremità della terra e darà forza al suo re; innalzerà la potenza del suo unto».

Maiale: (1) (dal latino maiale(m) - maiale der. da Maia dea della primavera cui lo si sacrificava)

Il maiale, chiamato anche suino, è un mammifero addomesticato della famiglia degli artilodattili suiformi. Il maschio e la femmina si chiamano rispettivamente verro e scrofa, mentre i cuccioli, si chiamano lattonzoli. Per la vasta gamma dei prodotti derivati dalle sue carni, è considerato uno degli animali da macello più diffusi e apprezzati. Un vecchio detto recita così: “Del maiale nulla si butta!”, infatti, persino le setole vengono utilizzate per farne dei ricercati pennelli. Un tempo il maiale era sacrificato a Maia, dea della primavera.

Maiale: (2) (dal latino maiale(m) - maiale der. da Maia dea della primavera cui lo si sacrificava)

Un tempo il maiale, stretto parente del cinghiale, viveva nelle boscaglie (Sl 80:131). La Parola, a causa della sua unghia spartita, lo classifica tra gli animali impuri, per cui agli ebrei era tassativamente vietato cibarsi delle sue carni (Le 11:7-82). Il maiale era descritto come un animale aggressivo e sgradevole (Mt 7:63) con pessime abitudini igieniche e alimentari (2 Pt 2:224). Era ritenuto una calamità per l'agricoltura (Sl 80:135) per l’abitudine di nutrirsi di tuberi e legumi (Lc 15:166), Offrirlo come sacrificio era considerata una vera nefandezza (Is 66:37). Il maiale veniva, spesso, allevato in branchi (Mt 8:308) e già esserne custode era considerata la vergogna più grande per un ebreo (Lc 15:159), La Parola riporta che alcuni furono giudicati e condannati per essersi cibati delle loro carni (Is 65:4; 66:1710). I Gadareni ne erano grandi allevatori (Mt 8:31-32; Mc 5:11,1411).

Salmi 80:13 Il cinghiale del bosco la devasta e le bestie della campagna ne fanno il loro pas

Levitico 11:7 … il porco, perché ha l'unghia spartita e il piede forcuto, ma non rumina; lo considererete come impuro. 8 Non mangerete la loro carne e non toccherete i loro corpi morti; li considererete come impuri.

Matteo 7:6 Non date ciò che è santo ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le zampe e rivolti contro di voi non vi sbranino.

2 Pietro 2:22 È avvenuto di loro quel che dice con verità il proverbio: “Il cane è tornato al suo vomito”, e: “La scrofa lavata è tornata a rotolarsi nel fango

Salmi 80:13 Il cinghiale del bosco la devasta e le bestie della campagna ne fanno il loro pascolo.

Luca 15:16 Egli avrebbe bramato sfamarsi con i baccelli che i porci mangiavano, ma nessuno gliene dava.

Isaia 66:3 Chi immola un bue è come se uccidesse un uomo; chi sacrifica un agnello, come se uccidesse un cane; chi presenta un'oblazione, come se offrisse sangue di maiale; chi fa un profumo d'incenso, come se benedicesse un idolo. Come costoro hanno scelto le loro vie e la loro anima prende piacere nelle loro abominazioni,

Matteo 8:30 Lontano da loro c'era un gran branco di porci che pascolava.

Luca 15:15 Allora si mise con uno degli abitanti di quel paese, il quale lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci.

Isaia 65:4 … che sta fra i sepolcri e passa le notti nelle caverne, che mangia carne di maiale e ha nei suoi vasi pietanze impure; Isaia 66:17 “Quelli che si santificano e si purificano per andare nei giardini dietro all'idolo che è là in mez-zo, quelli che mangiano carne di maiale, cose abominevoli e topi, saranno tutti quanti consumati”, dice l'E-terno.

Matteo 8:31 E i demòni lo pregavano dicendo: “Se ci scacci, mandaci in quel branco di porci”. 32 Ed egli disse loro: “Andate”. Ed essi, usciti, se ne andarono nei porci; ed ecco tutto il branco si gettò a precipizio giù nel mare e morirono nelle acque. Marco 5:11 C'era là sul monte un gran branco di porci che pascolava. Marco 5:14 Erano circa duemila e affogarono nel mare. E quelli che li pasturavano fuggirono e portarono la notizia in città e per la campagna e la gente andò a vedere ciò che era avvenuto.

Malachia, libro di (Malachia = mio messaggero)

Pur se Malachia è l’ultimo dei profeti, di lui si conosce solo ciò che traspare dai suoi riferimenti (1:8; 2:10-111) che richiamano i rimproveri di Esdra (Ed 9:1-22) e Neemia (Ne 13:1-3, 23-283). Il libro parrebbe scritto tra il 450 e il 430 a.C. Il suo messaggio ricalca quello di altri profeti: la fedeltà al patto abramitico è l’unico accesso alle benedizioni divine ma anziché esortare al ravvedimento, egli, per far rinascere la speranza, punta il dito sulla loro infedeltà (1:6-8, 12-144); (2:1-17; 3:7-95) richiamando l’attenzione sulla fedeltà di Dio verso Israele in ogni tempo (3:1-186) in attesa di colui che annuncerà l’arrivo del Messia (4:1-6; Mt 17:10-13; Lc 1:177).

Malachia 1:8 Quando offrite in sacrificio una bestia cieca, non è forse male? Quando ne offrite una zoppa o malata, non è forse male? Presentala dunque al tuo governatore! Te ne sarà egli grato? Ti accoglierà forse con favore?» dice il SIGNORE degli eserciti. Malachia 2:10 Non abbiamo forse tutti un solo padre? Non ci ha creati uno stesso Dio? Perché dunque siamo perfidi l'uno verso l'altro così che profaniamo il patto dei nostri padri? 2:11 Giuda si è dimostrato infedele e l'abominazione è stata commessa in Israele e a Gerusalemme; perché Giuda ha profanato ciò che è santo al SIGNORE, ciò che Egli ama, e ha sposato figlie di dèi stranieri.

Esdra 9:1 Quando queste cose furono finite, i capi si avvicinarono a me, dicendo: «Il popolo d'Israele, i sacerdoti e i Leviti non si sono separati dai popoli di questi paesi, ma imitano le abominazioni dei Cananei, degli Ittiti, dei Ferezei, dei Gebusei, degli Ammoniti, dei Moabiti, degli Egiziani e degli Amorei. 9:2 Infatti hanno preso le loro figlie come mogli per sé e per i propri figli e hanno mescolato la stirpe santa con i popoli di questi paesi; i capi e i magistrati sono stati i primi a commettere questa infedeltà».

Neemia 13:1 In quel tempo si lesse in presenza del popolo il libro di Mosè, e vi si trovò scritto che l'Ammonita e il Moabita non debbono mai entrare nell'assemblea di Dio, 13:2 perché non erano venuti incontro ai figli d'Israele con pane e acqua, e perché avevano comprato a loro danno Balaam, perché li maledicesse; ma il nostro Dio convertì la maledizione in benedizione. 13:3 Quando il popolo udì la legge, separò da Israele tutti gli stranieri. Neemia 13:23 In quei giorni vidi pure dei Giudei che avevano sposato donne di Asdod, di Ammon e di Moab. 13:24 La metà dei loro figli parlava l'asdodeo, ma non sapeva parlare la lingua dei Giudei; conosceva soltanto la lingua di questo o quest'altro popolo. 13:25 Li rimproverai, li maledissi, ne picchiai alcuni, strappai loro i capelli, e li feci giurare nel nome di Dio che non avrebbero dato le loro figlie ai figli di costoro, e non avrebbero preso le figlie di quelli per i loro figli né per sé stessi. 13:26 E dissi: «Salomone, re d'Israele, non peccò forse proprio in questo? Eppure, fra le molte nazioni, non ci fu re simile a lui; era amato dal suo Dio, e Dio lo aveva fatto re di tutto Israele; tuttavia le donne straniere fecero peccare anche lui. 13:27 Allora dovremmo forse permettervi di commettere un male altrettanto grande, e così divenire infedeli al nostro Dio, prendendo mogli straniere?» 13:28 Uno dei figli di Ioiada, figlio di Eliasib, il sommo sacerdote, era genero di Samballat, il Coronita; e io lo cacciai via da me.

Malachia 1:6 «Un figlio onora suo padre e un servo il suo padrone; se dunque io sono padre, dov'è l'onore che m'è dovuto? Se sono padrone, dov'è il timore che mi è dovuto? Il SIGNORE degli eserciti parla a voi, o sacerdoti, che disprezzate il mio nome! Ma voi dite: "In che modo abbiamo disprezzato il tuo nome?" 1:7 Voi offrite sul mio altare cibo contaminato, ma dite: "In che modo ti abbiamo contaminato?" L'avete fatto dicendo: "La tavola del SIGNORE è spregevole". 1:8 Quando offrite in sacrificio una bestia cieca, non è forse male? Quando ne offrite una zoppa o malata, non è forse male? Presentala dunque al tuo governatore! Te ne sarà egli grato? Ti accoglierà forse con favore?» dice il SIGNORE degli eserciti. Malachia 1:12 «Voi però lo profanate quando dite: "La tavola del SIGNORE è contaminata, e ciò che dà come cibo è spregevole". 1:13 Voi dite anche: "Ah, che fatica!" e mi trattate con disprezzo», dice il SIGNORE degli eserciti. «Offrite animali rubati, zoppi o malati, e queste sono le offerte che fate! Dovrei io gradirle dalle vostre mani?» dice il SIGNORE. 1:14 «Maledetto il disonesto che ha nel suo gregge un maschio, e offre in sacrificio al SIGNORE una bestia difettosa! Poiché io sono un Re grande, dice il SIGNORE degli eserciti, e il mio nome è tremendo fra le nazioni.

Malachia 2:1 «Ora, quest'ordine è per voi, o sacerdoti! 2:2 Se non ascoltate e se non prendete a cuore di dar gloria al mio nome», dice il SIGNORE degli eserciti, «io manderò su di voi la maledizione e maledirò le vostre benedizioni; anzi le ho già maledette, perché non prendete la cosa a cuore. 2:3 Ecco, io sgriderò le vostre sementi perché non producano, vi getterò degli escrementi in faccia, gli escrementi delle vittime offerte nelle vostre feste, e voi sarete portati fuori con essi. 2:4 Allora saprete che io vi ho dato quest'ordine perché sussista il mio patto con Levi», dice il SIGNORE degli eserciti. 2:5 «Il mio patto con lui era un patto di vita e di pace, cose che io gli diedi, perché mi temesse; egli mi temette e tremò davanti al mio nome. 2:6 La legge di verità era nella sua bocca, non si trovava perversità sulle sue labbra; camminava con me nella pace e nella rettitudine e molti ne allontanò dal male. 2:7 Infatti le labbra del sacerdote sono le custodi della scienza e dalla sua bocca si ricerca la legge, perché egli è il messaggero del SIGNORE degli eserciti. 2:8 Ma voi vi siete sviati, avete fatto inciampare molti nella legge, avete violato il patto di Levi», dice il SIGNORE degli eserciti. 2:9 «Anch'io vi renderò spregevoli e abietti agli occhi di tutto il popolo, perché non osservate i miei insegnamenti e avete dei riguardi personali quando applicate la legge». 2:10 Non abbiamo forse tutti un solo padre? Non ci ha creati uno stesso Dio? Perché dunque siamo perfidi l'uno verso l'altro così che profaniamo il patto dei nostri padri? 2:11 Giuda si è dimostrato infedele e l'abominazione è stata commessa in Israele e a Gerusalemme; perché Giuda ha profanato ciò che è santo al SIGNORE, ciò che Egli ama, e ha sposato figlie di dèi stranieri. 2:12 A colui che fa questo, il SIGNORE sterminerà dalle tende di Giacobbe chi veglia e chi risponde, e chi offre l'oblazione al SIGNORE degli eserciti! 2:13 C'è un'altra cosa che voi fate: coprite l'altare del SIGNORE di lacrime, di pianto e di gemiti, in modo che egli non badi più alle offerte e non le accetti con gradimento dalle vostre mani. 2:14 Eppure dite: «Perché?» Perché il SIGNORE è testimone fra te e la moglie della tua giovinezza, verso la quale agisci slealmente, sebbene essa sia la tua compagna, la moglie alla quale sei legato da un patto. 2:15 Ma, direte voi, non ce n'è uno che fece così? E tuttavia, lo spirito rimase in lui. Ma perché quell'uno lo fece? Perché cercava la discendenza promessagli da Dio. Badate dunque al vostro spirito e nessuno agisca slealmente verso la moglie della sua giovinezza. 2:16 «Poiché io odio il ripudio», dice il SIGNORE, Dio d'Israele; «chi ripudia copre di violenza la sua veste», dice il SIGNORE degli eserciti. Badate dunque al vostro spirito e non siate sleali. 2:17 Voi stancate il SIGNORE con le vostre parole, eppure dite: «In che modo lo stanchiamo?» Quando dite: «Chiunque fa il male è gradito al SIGNORE, il quale si compiace di lui!» o quando dite: «Dov'è il Dio di giustizia?» Malachia 3:7 Fin dal tempo dei vostri padri voi vi siete allontanati dai miei precetti e non li avete osservati. Tornate a me e io tornerò a voi», dice il SIGNORE degli eserciti. «Ma voi dite: "In che modo dobbiamo tornare?" 3:8 L'uomo può forse derubare Dio? Eppure voi mi derubate. Ma voi dite: "In che cosa ti abbiamo derubato?" Nelle decime e nelle offerte. 3:9 Voi siete colpiti da maledizione, perché mi derubate, voi, tutta quanta la nazione!

Malachia 3:1 «Ecco, io vi mando il mio messaggero, che spianerà la via davanti a me e subito il Signore, che voi cercate, l'Angelo del patto, che voi desiderate, entrerà nel suo tempio. Ecco egli viene», dice il SIGNORE degli eserciti. 3:2 Chi potrà resistere nel giorno della sua venuta? Chi potrà rimanere in piedi quando egli apparirà? Egli infatti è come il fuoco del fonditore, come la potassa dei lavatori di panni. 3:3 Egli si metterà seduto, come chi raffina e purifica l'argento, e purificherà i figli di Levi e li raffinerà come si fa dell'oro e dell'argento; ed essi offriranno al SIGNORE offerte giuste. 3:4 Allora l'offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al SIGNORE, come nei giorni antichi, come negli anni passati. 3:5 «Io mi accosterò a voi per giudicare e sarò un testimone pronto contro gli incantatori, contro gli adùlteri, contro quelli che giurano il falso, contro quelli che derubano l'operaio del suo salario, che opprimono la vedova e l'orfano, che fanno torto allo straniero e non hanno timore di me», dice il SIGNORE degli eserciti. 3:6 «Poiché io, il SIGNORE, non cambio; perciò voi, o figli di Giacobbe, non siete ancora consumati. 3:7 Fin dal tempo dei vostri padri voi vi siete allontanati dai miei precetti e non li avete osservati. Tornate a me e io tornerò a voi», dice il SIGNORE degli eserciti. «Ma voi dite: "In che modo dobbiamo tornare?" 3:8 L'uomo può forse derubare Dio? Eppure voi mi derubate. Ma voi dite: "In che cosa ti abbiamo derubato?" Nelle decime e nelle offerte. 3:9 Voi siete colpiti da maledizione, perché mi derubate, voi, tutta quanta la nazione! 3:10 Portate tutte le decime alla casa del tesoro, perché ci sia cibo nella mia casa; poi mettetemi alla prova in questo», dice il SIGNORE degli eserciti; «vedrete se io non vi aprirò le cateratte del cielo e non riverserò su di voi tanta benedizione che non vi sia più dove riporla. 3:11 Per amor vostro, io minaccerò l'insetto divoratore affinché esso non distrugga più i frutti del vostro suolo, la vostra vigna non sarà più infruttuosa nella campagna», dice il SIGNORE degli eserciti. 3:12 «Tutte le nazioni vi proclameranno beati, perché sarete un paese di delizie», dice il SIGNORE degli eserciti. 3:13 «Voi usate parole dure contro di me», dice il SIGNORE. «Eppure voi dite: "Che abbiamo detto contro di te?" 3:14 Voi avete detto: "È inutile servire Dio"; e, "che vantaggio c'è a osservare i suoi precetti, e a vestirsi a lutto davanti al SIGNORE degli eserciti? 3:15 Ora, noi proclamiamo beati i superbi; sì, quelli che agiscono malvagiamente prosperano; sì, tentano Dio e restano impuniti!"» 3:16 Allora quelli che hanno timore del SIGNORE si sono parlati l'un l'altro; il SIGNORE è stato attento e ha ascoltato; un libro è stato scritto davanti a lui, per conservare il ricordo di quelli che temono il SIGNORE e rispettano il suo nome. 3:17 «Essi saranno, nel giorno che io preparo, saranno la mia proprietà particolare», dice il SIGNORE degli eserciti; «io li risparmierò, come uno risparmia il figlio che lo serve. 3:18 Voi vedrete di nuovo la differenza che c'è fra il giusto e l'empio, fra colui che serve Dio e colui che non lo serve.

Malachia 4:1 «Poiché, ecco, il giorno viene, ardente come una fornace; allora tutti i superbi e tutti i malfattori saranno come stoppia. Il giorno che viene li incendierà», dice il SIGNORE degli eserciti, «e non lascerà loro né radice né ramo. 4:2 Ma per voi che avete timore del mio nome spunterà il sole della giustizia, la guarigione sarà nelle sue ali; voi uscirete e salterete, come vitelli fatti uscire dalla stalla. 4:3 Voi calpesterete gli empi, che saranno come cenere sotto la pianta dei vostri piedi, nel giorno che io preparo», dice il SIGNORE degli eserciti. 4:4 «Ricordatevi della legge di Mosè, mio servo, al quale io diedi sull'Oreb, leggi e precetti, per tutto Israele. 4:5 Ecco, io vi mando il profeta Elia, prima che venga il giorno del SIGNORE, giorno grande e terribile. 4:6 Egli volgerà il cuore dei padri verso i figli, e il cuore dei figli verso i padri, perché io non debba venire a colpire il paese di sterminio». Matteo 17:10 E i discepoli gli domandarono: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?» 17:11 Egli rispose: «Certo, Elia deve venire e ristabilire ogni cosa. 17:12 Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, gli hanno fatto tutto quello che hanno voluto; così anche il Figlio dell'uomo deve soffrire da parte loro». 17:13 Allora i discepoli capirono che egli aveva parlato loro di Giovanni il battista. Luca 1:17 andrà davanti a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per volgere i cuori dei padri ai figli e i ribelli alla saggezza dei giusti, per preparare al Signore un popolo ben disposto».

Malafede (comp. del fem. di malo e fides - fede)    vedi: Calunnia  Maldicenza  Menzogna  Diffamazione  Bugia  Inganno  Ipocrisia  Malafede  Frode   Falsità  

La malafede è la consapevolezza di agire con slealtà e con l’intento d’ingannare. L’inganno, infatti, è nel cuore di chi trama il male (Pr 12:201), questo asserisce la Parola di Dio, per cui, chi agisce in tal modo non è degno del Suo regno (Sl 101:72). Questo era uno dei rimproveri che l’Eterno faceva a Israele (Gr 8:53). La pazienza di Dio era messa a dura prova a causa della malafede di alcuni falsi profeti che proferivano falsità nel Suo nome (Gr 23:26-274). Nutrito dalla menzogna, il popolo si adeguava al disfacimento della società (Gr 9:65). Il Signore, però reagisce con l’intento di porre Giuda nel crogiolo del giudizio (Gr 9:8-96). Giobbe conferma la malizia dell’empio (Gb 15:357) mentre il salmista osanna l’onestà del giusto (Sl 32:28). Vedi Calunnia*, Maldicenza*, Menzogna*, Falsità*, Diffamazione*, Bugia*, Inganno*, Ipocrisia*, Malafede, Frode*

Proverbi 12:20 L'inganno è nel cuore di chi trama il male, ma per chi nutre propositi di pace c'è gioia.

Salmi 101:7 Chi agisce con inganno non abiterà nella mia casa; chi dice menzogne non potrà restare davanti ai miei occhi.

Geremia 8:5 Perché dunque questo popolo di Gerusalemme si svia di uno sviamento perenne? Essi persistono nella malafede e rifiutano di convertirsi.

Geremia 23:26 Fino a quando durerà questo? Hanno essi in mente, questi profeti che profetizzano menzogne, questi profeti dell'inganno del loro cuore, 23:27 pensano forse di far dimenticare il mio nome al mio popolo con i loro sogni che si raccontano l'un l'altro, come i loro padri dimenticarono il mio nome per Baal?

Geremia 9:6 La tua abitazione è in mezzo alla malafede; per malafede costoro rifiutano di conoscermi», dice il SIGNORE.

Geremia 9:8 La loro lingua è una freccia micidiale; essa non parla che in malafede; con la bocca ognuno parla di pace al suo prossimo, ma nel cuore gli tende insidie. 9:9 Non dovrei forse punirli per queste cose», dice il SIGNORE, «non dovrei forse vendicarmi di una simile nazione?»

Giobbe 15:35 L'empio concepisce malizia e partorisce rovina; egli prepara l'inganno».

Salmi 32:2 Beato l'uomo a cui il SIGNORE non imputa l'iniquità e nel cui spirito non c'è inganno!

Malattia (dall"arcaico malatto)

Stato patologico in cui versa un organo o il corpo stesso causato da alterazioni funzionali di varia origine, temporanee o croniche (Mc 5:25-34; 9:21-27; Gv 5:5-91; â–º9:1-7; At 3:2-82). Biblicamente la malattia può essere permessa da Dio (De 32:39; At 12:21-233), causata da uno stato di peccato (Le 26:14-17; 2 Cr 21:11-154), quindi anche da Satana (Gb 2:6-10; Lc 9:38-425), oppure dalla sregolatezza dell’uomo (Os 7:56). Dio può concedere la guarigione intervenendo direttamente (Mt 8:2-3; Gv 4:46-537) o tramite la medicina (2 Re 20:1:78).

Marco 5:25 Una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni  5:26 molto aveva sofferto da molti medici, e aveva speso tutto ciò che possedeva senza nessun giovamento, anzi era piuttosto peggiorata 5:27 avendo udito parlare di Gesù, venne dietro tra la folla e gli toccò la veste, perché diceva: 5:28 «Se riesco a toccare almeno le sue vesti, sarò salva». 5:29In quell'istante la sua emorragia ristagnò; ed ella sentì nel suo corpo di essere guarita da quella malattia. 5:30 Subito Gesù, conscio della potenza che era emanata da lui, voltatosi indietro verso quella folla, disse: «Chi mi ha toccato le vesti?» 5:31 I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi come la folla ti si stringe attorno e dici: "Chi mi ha toccato?"» 5:32 Ed egli guardava attorno per vedere colei che aveva fatto questo. 5:33 Ma la donna paurosa e tremante, ben sapendo quello che era avvenuto in lei, venne, gli si gettò ai piedi e gli disse tutta la verità. 5:34 Ma Gesù le disse: «Figliola, la tua fede ti ha salvata; va' in pace e sii guarita dal tuo male». Marco 9:21 Gesù domandò al padre: «Da quanto tempo gli avviene questo?» Egli disse: «Dalla sua infanzia; 9:22 e spesse volte lo ha gettato anche nel fuoco e nell'acqua per farlo perire; ma tu, se puoi fare qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci».9:23 E Gesù: «Dici: "Se puoi!" Ogni cosa è possibile per chi crede». 9:24 Subito il padre del bambino esclamò: «Io credo; vieni in aiuto alla mia incredulità». 9:25 Gesù, vedendo che la folla accorreva, sgridò lo spirito immondo, dicendogli: «Spirito muto e sordo, io te lo comando, esci da lui e non rientrarvi più». 9:26 Lo spirito, gridando e straziandolo forte, uscì; e il bambino rimase come morto, e quasi tutti dicevano: «È morto». 9:27 Ma Gesù lo sollevò ed egli si alzò in piedi. Giovanni 5:5 Là c'era un uomo che da trentotto anni era infermo. 5:6 Gesù, vedutolo che giaceva e sapendo che già da lungo tempo stava così, gli disse: «Vuoi guarire?» 5:7 L'infermo gli rispose: «Signore, io non ho nessuno che, quando l'acqua è mossa, mi metta nella vasca, e mentre ci vengo io, un altro vi scende prima di me». 5:8 Gesù gli disse: «Àlzati, prendi il tuo lettuccio, e cammina». 5:9 In quell'istante quell'uomo fu guarito; e, preso il suo lettuccio, si mise a camminare.

Giovanni 9:1 Passando vide un uomo, che era cieco fin dalla nascita. 9:2 I suoi discepoli lo interrogarono, dicendo: «Maestro, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?» 9:3 Gesù rispose: «Né lui ha peccato, né i suoi genitori; ma è così, affinché le opere di Dio siano manifestate in lui. 9:4 Bisogna che io compia le opere di colui che mi ha mandato mentre è giorno; la notte viene in cui nessuno può operare. 9:5 Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo». 9:6 Detto questo, sputò in terra, fece del fango con la saliva e ne spalmò gli occhi del cieco, 9:7 e gli disse: «Va', làvati nella vasca di Siloe» (che significa: mandato). Egli dunque andò, si lavò, e tornò che ci vedeva. Atti 3:2 mentre si portava un uomo, zoppo fin dalla nascita, che ogni giorno deponevano presso la porta del tempio detta «Bella», per chiedere l'elemosina a quelli che entravano nel tempio. 3:3 Vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, egli chiese loro l'elemosina. 3:4 Pietro, con Giovanni, fissando gli occhi su di lui, disse: «Guardaci!» 3:5 Ed egli li guardava attentamente, aspettando di ricevere qualcosa da loro. 3:6 Ma Pietro disse: «Dell'argento e dell'oro io non ne ho; ma quello che ho, te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!» 3:7 Lo prese per la mano destra, lo sollevò; e in quell'istante le piante dei piedi e le caviglie gli si rafforzarono. 3:8 E con un balzo si alzò in piedi e cominciò a camminare; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio.

Deuteronomio 32:39 Ora vedete che io solo sono Dio e che non vi è altro dio accanto a me. Io faccio morire e faccio vivere, ferisco e risano, e nessuno può liberare dalla mia mano. Atti 12:21 Nel giorno fissato, Erode indossò l'abito regale e sedutosi sul trono, tenne loro un pubblico discorso. 12:22 E il popolo acclamava: «Voce di un dio e non di un uomo!» 12:23 In quell'istante un angelo del Signore lo colpì, perché non aveva dato la gloria a Dio; e, roso dai vermi, morì.

Levitico 26:14 «"Ma se non mi date ascolto e se non mettete in pratica tutti questi comandamenti, 26:15 se disprezzate le mie leggi e detestate le mie prescrizioni non mettendo in pratica tutti i miei comandamenti e così rompete il mio patto,26:16 ecco quel che vi farò a mia volta: manderò contro di voi il terrore, la consunzione e la febbre, che annebbieranno i vostri occhi e consumeranno la vostra vita, e seminerete invano la vostra semenza: la mangeranno i vostri nemici. 26:17 Volgerò la mia faccia contro di voi e voi sarete sconfitti dai vostri nemici; quelli che vi odiano vi domineranno e vi darete alla fuga senza che nessuno vi insegua. 2Cronache 21:11 Ieoram fece anch'egli degli alti luoghi sui monti di Giuda, spinse gli abitanti di Gerusalemme alla prostituzione, e sviò Giuda. 21:12 E gli giunse uno scritto da parte del profeta Elia, che diceva: «Così dice il SIGNORE, Dio di Davide tuo padre: "Poiché tu non hai camminato per le vie di Giosafat, tuo padre, e per le vie di Asa, re di Giuda, 21:13 ma hai camminato per la via dei re d'Israele; poiché hai spinto alla prostituzione Giuda e gli abitanti di Gerusalemme, come la casa di Acab vi ha spinto Israele, e perché hai ucciso i tuoi fratelli, membri della famiglia di tuo padre, che erano migliori di te, 21:14 ecco, il SIGNORE colpirà con un gran flagello il tuo popolo, i tuoi figli, le tue mogli, e tutto quello che ti appartiene.21:15 Tu avrai una grave malattia, una malattia intestinale, che si aggraverà di giorno in giorno, finché gli intestini ti vengano fuori per effetto del male"». 21:16 Il SIGNORE risvegliò contro Ieoram lo spirito dei Filistei e degli Arabi, che confinano con gli Etiopi; 21:17 essi salirono contro Giuda, l'invasero, portarono via tutte le ricchezze che si trovavano nella casa del re, e anche i suoi figli e le sue mogli, in modo che non gli rimase altro figlio se non Ioacaz, che era il più piccolo.

Giobbe 2:6 Il SIGNORE disse a Satana: «Ebbene, egli è in tuo potere; soltanto rispetta la sua vita». 2:7 Satana si ritirò dalla presenza del SIGNORE e colpì Giobbe di un'ulcera maligna dalla pianta dei piedi alla sommità del capo; Giobbe prese un coccio con cui grattarsi, e si sedette in mezzo alla cenere. 2:8 Sua moglie gli disse: «Ancora stai saldo nella tua integrità?2:9 Ma lascia stare Dio, e muori!» 2:10 Giobbe le rispose: «Tu parli da donna insensata! Abbiamo accettato il bene dalla mano di Dio, e rifiuteremmo di accettare il male?» In tutto questo Giobbe non peccò con le sue labbra. Luca 9:38 Un uomo dalla folla gridò: «Maestro, ti prego, volgi lo sguardo a mio figlio: è l'unico che io abbia. 9:39 Ecco, uno spirito si impadronisce di lui, e subito egli grida; e lo spirito lo contorce, facendolo schiumare, e a fatica si allontana da lui, dopo averlo straziato. 9:40 Ho pregato i tuoi discepoli di scacciarlo, ma non hanno potuto». 9:41 Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa, fino a quando sarò con voi e vi sopporterò? Porta qui tuo figlio». 9:42 Mentre il ragazzo si avvicinava, il demonio lo gettò per terra e cominciò a contorcerlo con le convulsioni; ma Gesù sgridò lo spirito immondo, guarì il ragazzo e lo rese a suo padre.

Osea 7:5 Nel giorno del nostro re, i prìncipi si sono ammalati a forza di scaldarsi con il vino; il re stende la mano ai buffoni.

Matteo 8:2 Ed ecco un lebbroso, avvicinatosi, gli si prostrò davanti, dicendo: «Signore, se vuoi, tu puoi purificarmi». 8:3Gesù, tesa la mano, lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii purificato». E in quell'istante egli fu purificato dalla lebbra. Giovanni 4:46 Gesù dunque venne di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l'acqua in vino. Vi era un ufficiale del re, il cui figlio era infermo a Capernaum. 4:47 Come egli ebbe udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, andò da lui e lo pregò che scendesse e guarisse suo figlio, perché stava per morire. 4:48 Perciò Gesù gli disse: «Se non vedete segni e miracoli, voi non crederete». 4:49 L'ufficiale del re gli disse: «Signore, scendi prima che il mio bambino muoia». 4:50 Gesù gli disse: «Va', tuo figlio vive». Quell'uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detta, e se ne andò. 4:51 E mentre già stava scendendo, i suoi servi gli andarono incontro e gli dissero: «Tuo figlio vive». 4:52 Allora egli domandò loro a che ora avesse cominciato a star meglio; ed essi gli risposero: «Ieri, all'ora settima, la febbre lo lasciò».4:53 Così il padre riconobbe che la guarigione era avvenuta nell'ora che Gesù gli aveva detto: «Tuo figlio vive»; e credette lui con tutta la sua casa.

2Re 20:1 In quel tempo Ezechia si ammalò di una malattia che doveva condurlo alla morte. Il profeta Isaia, figlio di Amots, andò da lui, e gli disse: «Così parla il SIGNORE: Dà i tuoi ordini alla tua casa; perché tu morirai; non guarirai». 20:2 Allora Ezechia voltò la faccia verso il muro e pregò il SIGNORE, dicendo: 20:3 «SIGNORE ricòrdati, ti prego, che ho camminato davanti a te con fedeltà e con cuore integro, e che ho fatto ciò che è bene ai tuoi occhi». Ezechia scoppiò in un gran pianto. 20:4 Isaia non era ancora giunto al centro della città, quando la parola del SIGNORE gli fu rivolta in questi termini: 20:5 «Torna indietro, e di' a Ezechia, principe del mio popolo: "Così parla il SIGNORE, Dio di Davide tuo padre: Ho udito la tua preghiera, ho visto le tue lacrime; ecco, io ti guarisco; fra tre giorni salirai alla casa del SIGNORE. 20:6 Aggiungerò alla tua vita quindici anni, libererò te e questa città dalle mani del re di Assiria, e proteggerò questa città per amor di me stesso, e per amor di Davide mio servo"».20:7 Isaia disse: «Prendete un impiastro di fichi secchi!» Lo presero, e lo misero sull'ulcera, e il re guarì.




 
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