Dizionario Biblico
Una parte della tribù di Manasse aiutò Davide a Siclag mentre marciava con i Filistei contro Saul: “Noi siamo tuoi, o Davide; e siamo con te, o figlio di Isai!” (1 Cr 12:19-211), presenziando anche alla sua incoronazione: “Della mezza tribù di Manasse, diciottomila che furono designati per nome, per andare a proclamare re Davide” (1 Cr 12:31-372). Nel corso del regno di Asa, impegnato nella sua riforma religiosa, vedendo la fedeltà di Dio, la tribù di Manasse rientrò nell'alleanza della casa davidica: (2 Cr 15:93). Partecipò, altresì, alle commemorazioni pasquali, dopo la purificazione del tempio, indette da Ezechia (2 Cr 30:1,11,184).
1 Cronache 12:19 Allora lo Spirito investì Amasai, capo dei trenta, che esclamò: “Noi siamo tuoi, o Davide; e siamo con te, o figlio di Isai! Pace, pace a te, e pace a quelli che ti soccorrono, poiché il tuo Dio ti soccorre!”. Allora Davide li accolse, e li fece capi delle sue schiere. 20 Anche degli uomini di Manasse passarono a Davide, quando questi andò con i Filistei a combattere contro Saul; ma Davide e i suoi uomini non furono di alcun aiuto ai Filistei; poiché i prìncipi dei Filistei, dopo essersi consultati, mandarono indietro Davide, dicendo: “Egli passerebbe dalla parte del suo signore Saul, a prezzo delle nostre teste”. 21 Quando egli tornò a Siclag, questi furono quelli di Manasse, che passarono a lui: Adna, Iozabad, Iediael, Micael, Iozabad, Eliù, Silletai, capi di migliaia nella tribù di Manasse.
1 Cronache 12:31 Dei figli di Efraim, ventimilaottocento: uomini forti e valorosi, gente di grande fama, divisi secondo le loro case patriarcali. 32 Della mezza tribù di Manasse, diciottomila che furono designati per nome, per andare a proclamare re Davide. 33 Dei figli di Issacar, capaci di capire i tempi, in modo da sapere quello che Israele doveva fare, duecento capi e tutti i loro fratelli sotto i loro ordini. 34 Di Zabulon, cinquantamila, adatti a servire, equipaggiati per il combattimento di tutte le armi da guerra, e pronti a impegnare l'azione con cuore risoluto. 35 Di Neftali, mille capi, e con essi trentasettemila uomini armati di scudo e lancia. 36 Dei Daniti, armati per la guerra, ventottomilaseicento. 37 Di Ascer, adatti a servire, e pronti a ordinarsi in battaglia, quarantamila.
2 Cronache 15:9 Poi radunò tutto Giuda e Beniamino, e quelli di Efraim, di Manasse e di Simeone, che abitavano fra loro; poiché tanti tra la gente d'Israele erano passati dalla sua parte, vedendo che l'Eterno, il suo Dio, era con lui.
2 Cronache 30:1 Poi Ezechia inviò dei messaggeri a tutto Israele e a Giuda, e scrisse anche lettere a Efraim e a Manasse, perché venissero alla casa dell'Eterno a Gerusalemme, a celebrare la Pasqua in onore dell'Eterno, dell'Iddio d'Israele. 2 Cronache 30:11 Tuttavia, alcuni uomini di Ascer, di Manasse e di Zabulon si umiliarono, e vennero a Gerusalemme. 2 Cronache 30:18 Infatti una grande parte del popolo, molti di Efraim, di Manasse, di Issacar e di Zabulon non si erano purificati, e mangiarono la Pasqua, senza conformarsi a quello che è scritto. Ma Ezechia pregò per loro, dicendo:
La Parola di Dio ci dice che fu Davide stesso a nominare le autorità, sulle due mezze tribù di Manasse, per gestire le incombenze civili e militari (1 Cr 26:32; 27:20-211). Purtroppo questa tribù aveva un rapporto conflittuale con la tribù di Efraim, per rivalità loro interne, specie per il fatto di non essere stata coinvolta nella battaglia contro gli Ammoniti che decretò il trionfo di Iefte (Gc 12:1,6; Is 9:202). Nel corso delle riforme, Ezechia e Giosia sradicarono l’idolatria dalla loro nazione (2 Cr 31:1; 34:63). Quando Israele entrò nella terra promessa, la parte della tribù di Manasse che attraversò il fiume Giordano ricevette le benedizioni pronunciate da quanti stavano sul monte Gherizim (De 27:124), infatti era la frazione che ottenne l'eredità a oriente del giordano (Nu 32:33; Gs 13:29-315), mentre l'altra ebbe parte diversa (Gs 17:1-116).
1 Cronache 26:32 I suoi fratelli, uomini valorosi, erano in numero di duemilasettecento, capi di case patriarcali; il re Davide affidò loro la sorveglianza dei Rubeniti, dei Gaditi, della mezza tribù di Manasse, per tutte le cose che riguardavano Dio e per tutti gli affari del re. 1 Cronache 27:20 Dei figli di Efraim: Osea, figlio di Azazia. Della mezza tribù di Manasse: Ioel, figlio di Pedaia. 21 Della mezza tribù di Manasse in Galaad: Iddo, figlio di Zaccaria. Di Beniamino: Iaaziel, figlio di Abner.
Giudici 12:1 Ora gli uomini di Efraim si radunarono, passarono a Safon, e dissero a Iefte: “Perché sei andato a combattere contro i figli di Ammon e non ci hai chiamati per venire con te? Noi bruceremo la tua casa e te con essa”. Giudici 12:6 “Ebbene, di': 'Scibbolet'”; e quello diceva: “Sibbolet”, senza fare attenzione a pronunciare be-ne; allora lo prendevano e lo uccidevano presso i guadi del Giordano. E perirono in quel tempo quaranta-duemila uomini di Efraim. Isaia 9:20 Manasse divora Efraim, ed Efraim Manasse; insieme piombano su Giuda. Nonostante tutto, la sua ira non si calma e la sua mano rimane stesa.
2 Cronache 31:1 Quando tutte queste cose furono compiute, tutti gli Israeliti che si trovavano là partirono per le città di Giuda, frantumarono le statue, abbatterono gli idoli di Astarte, demolirono gli alti luoghi e gli altari in tutto Giuda e Beniamino, in Efraim e in Manasse, in modo che non ne rimase più nulla. Poi tutti i figli d'Israele se ne tornarono nelle loro città, ciascuno nella sua proprietà. 2 Cronache 34:6 Lo stesso fece nelle città di Manasse, di Efraim, di Simeone, fino a Neftali: dappertutto, in mezzo alle loro rovine,
Deuteronomio 27:12 “Quando avrete passato il Giordano, ecco quelli che staranno sul monte Gherizim per benedire il popolo: Simeone, Levi, Giuda, Issacar, Giuseppe e Beniamino;
Numeri 32:33 Mosè dunque diede ai figli di Gad, ai figli di Ruben e alla metà della tribù di Manasse, figlio di Giuseppe, il regno di Sicon, re degli Amorei, e il regno di Og, re di Basan: il paese, le sue città e i territori delle città del paese intorno. Giosuè 13:29 Mosè diede anche alla mezza tribù di Manasse, ai figli di Manasse, la loro parte, secondo le loro famiglie. 30 Il loro territorio comprendeva, da Maanaim, tutto Basan, tutto il regno di Og re di Basan, tutti i borghi di Iair in Basan, in tutto sessanta terre. 31 La metà di Galaad, Astarot ed Edrei, città del regno di Og in Basan, toccarono ai figli di Machir, figlio di Manasse, alla metà dei figli di Machir, secondo le lo-ro famiglie.
Giosuè 17:1 Questa fu la parte toccata in sorte alla tribù di Manasse, perché egli era il primogenito di Giuseppe. A Machir, primogenito di Manasse e padre di Galaad, siccome era uomo di guerra, aveva avuto Galaad e Basan. 2 Fu dunque data a sorte una parte agli altri figli di Manasse, secondo le loro famiglie: ai figli di Abiezer, ai figli di Chelec, ai figli d'Asriel, ai figli di Sichem, ai figli di Chefer, ai figli di Semida. Questi sono i figli maschi di Manasse, figlio di Giuseppe, secondo le loro famiglie. 3 Ma Selofead, figlio di Chefer, figlio di Galaad, figlio di Machir, figlio di Manasse, non ebbe figli; ma ebbe delle figlie, delle quali ecco i nomi: Mala, Noa, Cogla, Milca e Tirsa. 4 Queste si presentarono davanti al sacerdote Eleazar, davanti a Giosuè figlio di Nun e davanti ai prìncipi, dicendo: “L'Eterno comandò a Mosè di darci una eredità in mezzo ai nostri fratelli”. E Giosuè diede loro un'eredità in mezzo ai fratelli del loro padre, conformemente all'ordine dell'Eterno. 5 Toccarono così dieci parti a Manasse, oltre il paese di Galaad e di Basan che è di là dal Giordano; 6 poiché le figlie di Manasse ebbero un'eredità in mezzo ai figli di lui, e il paese di Galaad fu per gli altri figli di Manasse. 7 Il confine di Manasse si estendeva da Ascer a Micmetat, che è di fronte a Sichem, e girava a destra verso gli abitanti di En-Tappua. 8 Il paese di Tappua appartenne a Manasse; ma Tappua sul confine di Manasse appartenne ai figli di Efraim. 9 Poi il confine scendeva al torrente di Cana, a sud del torrente, presso città che appartenevano a Efraim in mezzo alle città di Manasse; ma il confine di Manasse era dal lato nord del torrente, e terminava al mare. 10 Ciò che era a sud apparteneva a Efraim; ciò che era a nord apparteneva a Manasse, e il mare era il loro confine; a nord confinavano con Ascer, e a est con Issacar. 11 In più Manasse ebbe, in Issacar e in Ascer, Bet-Sean con i suoi villaggi, Ibleam con i suoi villaggi, gli abitanti di Dor con i suoi villaggi, gli abitanti di En-Dor con i suoi villaggi, gli abitanti di Taanac con i suoi villaggi, gli abitanti di Meghiddo con i suoi villaggi: vale a dire tre regioni collinose.
La tribù di Manasse nonostante i vari scontri sostenuti, non riuscì a espellere i Cananei dalle terre loro assegnate, ma, nonostante questo, riuscì a renderli soggetti (Gs 17:12-13; Gc 1:27-281). Della tribù di Manasse vi furono anche personaggi di spicco, eccone alcuni: degne di nota furono le figlie di Selofead che si batterono per avere l'eredità del loro padre morto nel deserto (Nu 27:1-72); il gran lavoro svolto da Gedeone (Gc 6:153); Abimelec che uccise i fratelli adoratori di Baal (Gc 9:14); Iotam che scampò all'eccidio di Abimelec (Gc 9:5,7,215); Iair, giudice d'Israele per oltre 20 anni (Gc 10:36); Jefte che nonostante fosse stato cacciato dai fratelli, fu richiamato, come capo, per combattere e vincere gli Ammoniti (Gc 11:17); Barzillai che rifocillò le truppe di Davide a Maanaim (2 Sa 17:278); infine il profeta Elia che profetizzò ad Acab la siccità imminente (1 Re 17:19).
Giosuè 17:12 Ora i figli di Manasse non poterono impadronirsi di quelle città; i Cananei erano decisi a restare in quel paese. 13 Però, quando i figli d'Israele si furono rinforzati, assoggettarono i Cananei a servitù, ma non li scacciarono del tutto. Giudici 1:27 Anche Manasse non scacciò gli abitanti di Bet-Sean e delle città del suo territorio, né quelli di Taanac e delle città del suo territorio, né quelli di Dor e delle città del suo territorio, né quelli d'Ibleam e delle città del suo territorio, né quelli di Meghiddo e delle città del suo territorio, essendo i Cananei decisi a restare in quel paese. 28 Però, quando Israele divenne più forte, assoggettò i Cananei a servitù, ma non li scacciò del tutto
Numeri 27:1 Ora le figlie di Selofead figlio di Chefer, figlio di Galaad, figlio di Machir, figlio di Manasse, delle famiglie di Manasse, figlio di Giuseppe, che si chiamavano Mala, Noa, Cogla, Milca e Tirsa, 2 si accostarono e si presentarono davanti a Mosè, davanti al sacerdote Eleazar, davanti ai capi e a tutta la comunità all'ingresso della tenda di convegno, e dissero: 3 “Nostro padre morì nel deserto, e non fu nel gruppo di quelli che si radunarono contro l'Eterno, non fu della gente di Core, ma morì a causa del suo peccato, e non ebbe figli. 4 Perché il nome di nostro padre dovrebbe scomparire dalla sua famiglia se egli non ebbe figli? Dacci una proprietà in mezzo ai fratelli di nostro padre”. 5 E Mosè portò la loro causa davanti all'Eterno. 6 E l'Eterno disse a Mosè: 7 “Le figlie di Selofead dicono bene. Sì, tu darai loro in eredità una proprietà tra i fratelli del loro padre, e farai passare a esse l'eredità del loro padre.
Gc 6:15 Ed egli a lui: “Ah, signor mio, con che salverò io Israele? Ecco, la mia famiglia è la più povera di Manasse, e io sono il più piccolo nella casa di mio padre”.
Giudici 9:1 Ora Abimelec, figlio di Ierubbaal, andò a Sichem dai fratelli di sua madre e parlò loro e a tutta la famiglia del padre di sua madre, dicendo:
Giudici 9:5 Ed egli venne alla casa di suo padre, a Ofra, e uccise sopra una stessa pietra i suoi fratelli, figli di Ierubbaal, settanta uomini; ma Iotam, figlio minore di Ierubbaal, scampò, perché si era nascosto. Giudici 9:7 E Iotam, essendo stato informato della cosa, andò a mettersi sulla vetta del monte Garizim e, alzando la voce, gridò: “Ascoltatemi, Sichemiti, e vi ascolti Iddio! Giudici 9:21 Poi Iotam corse via, fuggì e andò a stare a Beer, per paura di Abimelec, suo fratello.
Giudici 10:3 Dopo di lui sorse Iair, il Galaadita, che fu giudice d'Israele per ventidue anni;
Giudici 11:1 Ora Iefte, il Galaadita, era un uomo forte e valoroso, figlio di una prostituta, e aveva per padre Galaad
2 Samuele 17:27 Quando Davide giunse a Maanaim, Sobi, figlio di Naas, che era da Rabba città degli Ammoniti, Machir, figlio di Ammiel da Lodebar, e Barzillai, il Galaadita di Roghelim,
1 Re 17:1 Elia, il Tisbita, uno di quelli che si erano stabiliti in Galaad, disse ad Acab: “Com'è vero che vive l'Eterno, l'Iddio d'Israele, di cui io sono servo, non ci sarà né rugiada né pioggia in questi anni, se non alla mia parola”.
Dalla Parola di Dio apprendiamo che ci furono delle profezie di benedizioni riguardanti la tribù di Manasse: Giacobbe benedice i figli: “E in quel giorno li benedisse, dicendo: «Di voi si servirà Israele per benedire, dicendo: 'Dio ti faccia simile a Efraim e a Manasse»” (Ge 48:201). Un’ulteriore benedizione fu riservata a Giuseppe: “Le benedizioni di tuo padre sorpassano le benedizioni dei miei progenitori … Esse saranno sul capo di Giuseppe, sulla fronte del principe dei suoi fratelli” (Ge 49:262). Anche Mosè benedisse Giuseppe: “Il favore di colui che stava nel pruno venga sul capo di Giuseppe, sulla fronte di colui che è principe tra i suoi fratelli!” (De 33:163).
Genesi 48:20 E in quel giorno li benedisse, dicendo: “Di voi si servirà Israele per benedire, dicendo: 'Dio ti faccia simile a Efraim e a Manasse!'”. E mise Efraim prima di Manasse.
Genesi 49:26 Le benedizioni di tuo padre sorpassano le benedizioni dei miei progenitori, fino a raggiungere la cima delle colline eterne. Esse saranno sul capo di Giuseppe, sulla fronte del principe dei suoi fratelli.
Deuteronomio 33:16 Il favore di colui che stava nel pruno venga sul capo di Giuseppe, sulla fronte di colui che è principe tra i suoi fratelli!
In genere la mancanza, ossia il non disporre di qualcosa è quasi sempre vissuta con un senso di disagio più o meno grave secondo l’importanza attribuitagli. La Parola ci fa sapere che non sempre il popolo d’Israele ha avuto la giusta disposizione per le sue guide (Gr 18:181), d'altronde anche loro, alle volte hanno trascurato i loro compiti suscitando l’ira del Signore (Ez 34:2-102). L’empio, per mancanza di correzione sarà prigioniero della sua iniquità (Pr 22-233) al pari dello stolto per mancanza di senno (Pr 10:214) e del disonesto (Pr 13:235).
Geremia 18:18 Essi hanno detto: «Venite, tramiamo insidie contro Geremia; poiché la legge non verrà meno per mancanza di sacerdoti, né il consiglio per mancanza di saggi, né la parola per mancanza di profeti. Venite, attacchiamolo con la lingua e non diamo retta a nessuna delle sue parole».
Ezechiele 34:2 «Figlio d'uomo, profetizza contro i pastori d'Israele; profetizza, e di' a quei pastori: Così parla il Signore, DIO: "Guai ai pastori d'Israele che non hanno fatto altro che pascere se stessi! Non è forse il gregge quello che i pastori debbono pascere? 34:3 Voi mangiate il latte, vi vestite della lana, ammazzate ciò che è ingrassato, ma non pascete il gregge. 34:4 Voi non avete rafforzato le pecore deboli, non avete guarito la malata, non avete fasciato quella che era ferita, non avete ricondotto la smarrita, non avete cercato la perduta, ma avete dominato su di loro con violenza e con asprezza. 34:5 Esse, per mancanza di pastore, si sono disperse, sono diventate pasto di tutte le bestie dei campi, e si sono disperse. 34:6 Le mie pecore si smarriscono per tutti i monti e per ogni alto colle; le mie pecore si disperdono su tutta la distesa del paese, e non c'è nessuno che se ne prenda cura, nessuno che le cerchi! 34:7 Perciò, o pastori, ascoltate la parola del SIGNORE! 34:8 Com'è vero che io vivo", dice il Signore, DIO, "poiché le mie pecore sono abbandonate alla rapina; poiché le mie pecore, che sono senza pastore, servono di pasto a tutte le bestie dei campi, e i miei pastori non cercano le mie pecore; poiché i pastori pascono se stessi e non pascono le mie pecore, 34:9 perciò, ascoltate, o pastori, la parola del SIGNORE! 34:10 Così parla il Signore, DIO: Eccomi contro i pastori; io domanderò le mie pecore alle loro mani; li farò cessare dal pascere le pecore; i pastori non pasceranno più se stessi; io strapperò le mie pecore dalla loro bocca ed esse non serviranno più loro di pasto".
Proverbi 5:22 L'empio sarà preso nelle proprie iniquità, tenuto stretto dalle funi del suo peccato. 5:23 Egli morirà per mancanza di correzione, andrà vacillando per la grandezza della sua follia.
Proverbi 10:21 Le labbra del giusto nutrono molti, ma gli stolti muoiono per mancanza di senno.
Proverbi 13:23 Il campo lavorato dal povero dà cibo in abbondanza, ma c'è chi perisce per mancanza di equità.
Il mangione è colui che mangia molto o avidamente. Godere della buona tavola è lecito (Ec 2:24; 3:12-131), non si può dire altrettanto per chi scade nell’eccesso, infatti, la Parola c’invita a essere sobri (1 Pt 4:72), a evitare ogni abuso, al punto da usare una frase molto forte (Pr 23:23). Un esempio lampante lo troviamo nell’episodio delle quaglie nel deserto in cui l’ingordigia del popolo fu punita duramente (Nu 11:32-34; Sl 78:29-314). Purtroppo il pensiero imperante oggi è raggiungere il massimo piacere (Is 22:12-135) senza pensare che il regno di Dio consiste in ben altro (Ro 14:16-176)!
Ecclesiaste 2:24 Non c'è nulla di meglio per l'uomo del mangiare, del bere e del godersi il benessere in mezzo alla fatica che egli sostiene; ma anche questo ho visto che viene dalla mano di Dio. Ecclesiaste 3:12 Io ho riconosciuto che non c'è nulla di meglio per loro del rallegrarsi e del procurarsi del benessere durante la loro vita, 3:13 ma che se uno mangia, beve e gode del benessere in mezzo a tutto il suo lavoro, è un dono di Dio.
1Pietro 4:7 La fine di tutte le cose è vicina; siate dunque moderati e sobri per dedicarvi alla preghiera.
Proverbi 23:1 Quando ti siedi a mensa con un principe, rifletti bene su chi ti sta davanti; 23:2 mettiti un coltello alla gola, se tu sei ingordo.
Numeri 11:32 Il popolo si alzò e tutto quel giorno e tutta la notte e tutto il giorno seguente raccolse le quaglie. Chi ne raccolse meno ne ebbe dieci comer; le distesero tutto intorno all'accampamento. 11:33 Avevano ancora la carne tra i denti e non l'avevano neppure masticata, quando l'ira del SIGNORE si accese contro il popolo e il SIGNORE colpì il popolo con un gravissimo flagello. 11:34 A quel luogo fu dato il nome di Chibrot-Attaava, perché vi seppellirono la gente che si era lasciata prendere dalla concupiscenza. Salmi 78:29 Così essi mangiarono, furono saziati e Dio mandò loro quel che avevano desiderato. 78:30 Non era ancora stata soddisfatta la loro ingordigia, avevano ancora il cibo in bocca, 78:31 quando l'ira di Dio si scatenò contro di loro, uccise i più vigorosi, e abbatté i giovani d'Israele.
Isaia 22:12 Il Signore, DIO degli eserciti, vi chiama in questo giorno a piangere, a fare lamento, a radervi il capo, a indossare il sacco, 22:13 ed ecco che tutto è gioia, tutto è festa! Si ammazzano buoi, si scannano pecore, si mangia carne, si beve vino. «Mangiamo e beviamo, poiché domani morremo!»
Romani 14:16 Ciò che è bene per voi non sia dunque oggetto di biasimo; 14:17 perché il regno di Dio non consiste in vivanda né in bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo.
Le mani sono l'organo prensile degli arti superiori. L'articolazione del polso le collega alle dita che sono deputate a più funzioni tra cui la presa e la sensibilità. Fin dall'antichità, le mani, sono state un mezzo fondamentale per l'uomo. Il polso (carpo) è composto da otto ossa che si articola con il radio, l’osso lungo dell'avambraccio. Il palmo della mano (metacarpo) è formato da cinque ossa lunghe articolate su quattordici falangi, tre per dito, ad eccezione del pollice che ne ha solo due. La loro articolazione permette la funzione prensile. La preminenza nell'uso della destra o della sinistra, è dovuto al processo di predominio, fin dall'infanzia, nello sviluppo degli emisferi celebrali.
Le mani possono essere elevate sia per benedire qualcuno nel nome del Signore: “Aaronne alzò le mani verso il popolo, e lo benedisse” (Le 9:221), sia per prestare giuramento: “Poi l'angelo … alzò la mano destra al cielo e giurò per colui che vive nei secoli dei secoli” (Ap 10:5-62). Possono, altresì, restare protese in ansiosa attesa di una pressante risposta: “Quando stendete le mani, io distolgo gli occhi da voi” (Is 1:153). Battendole tra loro si può esprimere tanto una allegria profonda: “Battete le mani, o popolo tutti; acclamate Dio con grida di allegrezza!” (Sl 47:14), quanto altrettanta collera: “l'ira di Balac si accese contro Balaam; e Balac, battendo le mani, disse a Balaam: “Io ti ho chiamato per maledire i miei nemici” (Nu 24:105). Agitandole distese, invece, ci si può anche farsi burla di qualcuno: “il re stende la mano ai giullari” (Os 7:56).
Levitico 9:22 Poi Aaronne alzò le mani verso il popolo, e lo benedisse; e, dopo aver fatto il sacrificio per il peccato, l'olocausto e i sacrifici di ringraziamento, scese giù dall'altare.
Apocalisse 10:5 Poi l'angelo che avevo visto stare in piedi sul mare e sulla terra 6 alzò la mano destra al cielo e giurò per colui che vive nei secoli dei secoli, il quale ha creato il cielo e le cose che sono in esso, la terra e le cose che sono in essa, il mare e le cose che sono in esso, che non ci sarebbe stato più indugio,
Isaia 1:15 Quando stendete le mani, io distolgo gli occhi da voi; anche quando moltiplicate le preghiere, io non ascolto; le vostre mani sono piene di sangue.
Salmi 47:1 Battete le mani, o popoli tutti; acclamate Dio con grida d'allegrezza!
Numeri 24:10 Allora l'ira di Balac si accese contro Balaam; e Balac, battendo le mani, disse a Balaam: “Io ti ho chiamato per maledire i miei nemici, ed ecco che li hai benedetti già per la terza volta.
Osea 7:5 Nel giorno del nostro re, i capi si sono ammalati a forza di scaldarsi con il vino; il re stende la mano ai giullari.
Una mano posta sotto la propria coscia o a quella di un’altra persona rappresentava un coinvolgente giuramento: “Abraamo disse al più anziano servo di casa sua … “Metti la tua mano sotto la mia coscia; e io ti farò giurare per l'Eterno … che tu non prenderai come moglie per mio figlio nessuna delle figlie dei Cananei, fra i quali abito” (Ge 24:2-31). Porre le mani sulla testa di un animale, invece, significava scaricaree su di esso le colpe del popolo: “Aaronne poserà ambedue le mani sul capo del capro vivo, confesserà sopra esso tutte le iniquità dei figli d'Israele … li metterà sulla testa del capro; poi … lo manderà via nel deserto” (Le 16:212), mentre l’imposizione delle mani sul capo dei Leviti stava a dimostrare la loro consacrazione e dedizione al servizio di Dio: “i figli d'Israele poseranno le loro mani sui Leviti” (Nu 8:103).
Genesi 24:2 E Abraamo disse al più anziano servo di casa sua, che aveva il governo di tutti i suoi beni: “Metti la tua mano sotto la mia coscia; 3 e io ti farò giurare per l'Eterno, l'Iddio dei cieli e l'Iddio della terra, che tu non prenderai come moglie per mio figlio nessuna delle figlie dei Cananei, fra i quali abito;
Levitico 16:21 Aaronne poserà ambedue le mani sul capo del capro vivo, confesserà sopra esso tutte le iniquità dei figli d'Israele, tutte le loro trasgressioni, tutti i loro peccati, e li metterà sulla testa del capro; poi, per mano di un uomo incaricato di questo, lo manderà via nel deserto.
Numeri 8:10 Farai avvicinare i Leviti davanti all'Eterno e i figli d'Israele poseranno le loro mani sui Leviti;
Era uso tra gli Ebrei imporre le mani per conferire la leadership: “Mosè gli aveva imposto le mani; e i figli d'Israele gli ubbidirono” (De 34:91) e per benedire: [Gesù] presili in braccio [i fanciulli], li benediceva ponendo le mani su di loro” (Mc 10:162). Anche per la consacrazione dei ministri di Dio vengono imposte le mani a ratificare il conferimento della guida divina: “li presentarono agli apostoli, i quali, dopo aver pregato, imposero loro le mani” (At 6:63) e per conferire loro lo Spirito Santo: “dopo che Paolo ebbe loro imposto le mani, lo Spirito Santo scese su di loro e parlavano in altre lingue e profetizzavano” (At 19:64). Questo, infatti, era un principio basilare della dottrina cristiana dato quasi per scontato: “Perciò … tendiamo a quello perfetto [insegnamento] e non stiamo a porre di nuovo il fondamento del ravvedimento dalle opere morte … e dell'imposizione delle mani” (Eb 6:1-25).
Deuteronomio 34:9 E Giosuè, figlio di Nun, fu ripieno dello spirito di sapienza, perché Mosè gli aveva imposto le mani; e i figli d'Israele gli ubbidirono e fecero quello che l'Eterno aveva comandato a Mosè.
Marco 10:16 E, presili in braccio, li benediceva ponendo le mani su di loro.
Atti 6:6 … e li presentarono agli apostoli, i quali, dopo aver pregato, imposero loro le mani.
Atti 19:6 … e, dopo che Paolo ebbe loro imposto le mani, lo Spirito Santo scese su di loro e parlavano in altre lingue e profetizzavano.
Ebrei 6:1 Perciò, lasciando l'insegnamento elementare intorno a Cristo, tendiamo a quello perfetto e non stiamo a porre di nuovo il fondamento del ravvedimento dalle opere morte e della fede in Dio, 2 della dottrina dei battesimi e dell'imposizione delle mani, della risurrezione dei morti e del giudizio eterno.