Dizionario Biblico

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Mani: (7) (dal latino manu(m) - mano o braccio)

Può sembrare strano, ma i Giudei non usavano le posate per assumere il cibo, bensì si servivano delle mani: (Mt 26:231). Ovviamente prima di farlo venivano sempre accuratamente lavate: “i Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani con grande cura” (Mc 7:3") specie dopo aver toccato qualcosa o qualcuno che le loro leggi dichiaravano impuro: “dovrà lavarsi le vesti, lavare sé stesso nell'acqua” (Le 15:11£). Per dichiarare la propria estraneità a un fatto illecito e prevenire, quindi, eventuali coinvolgimenti, in segno di innocenza, erano usi lavarsi le mani: “Pilato, vedendo che non riusciva a nulla … prese dell'acqua e si lavò le mani … dicendo: “Io sono innocente del sangue di questo giusto” (Mt 27:244).

Matteo 26:23 Ma egli, rispondendo, disse: “Colui che ha messo con me la mano nel piatto, quello mi tradirà.

Marco 7:3 Poiché i farisei e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani con grande cura, attenendosi alla tradizione degli antichi,

Levitico 15:11 Chiunque sarà toccato da colui che ha la gonorrea, se questi non si era lavato le mani, dovrà lavarsi le vesti, lavare sé stesso nell'acqua, e sarà immondo fino alla sera.

Matteo 27:24 E Pilato, vedendo che non riusciva a nulla, ma che si sollevava un tumulto, prese dell'acqua e si lavò le mani in presenza della folla, dicendo: “Io sono innocente del sangue di questo giusto; pensateci voi”.

Mani: (8) (dal latino manu(m) - mano o braccio)

Nella cultura ebraica il lavarsi le mani era un atto di purificazione ed era compito dei domestici versarci sopra l'acqua; questa era una allusione al fatto di ricercare e porre la fiducia su qualcuno che fosse in grado di dirimere una questione in un momento particolarmente difficile: “C'è qui Eliseo, figlio di Safat, il quale versava l'acqua sulle mani d'Elia” (2 Re 3:111). A guidare i servi nel disbrigo delle loro faccende domestiche, era la mano di chi ne aveva la responsabilità: “Ecco, come gli occhi dei servi guardano la mano del loro padrone” (Sl 123:22). Il bacio della mano, in certi casi, potrebbe rappresentare una forma di idolatra ma, di certo non lo è in questo contesto: “il mio cuore, in segreto, si è lasciato sedurre e la mia bocca ha posato un bacio sulla mano” (Gb 31:273).

2 Re 3:11 Ma Giosafat chiese: “Non c'è qui nessun profeta dell'Eterno mediante il quale possiamo consultare l'Eterno?”. Uno dei servi del re d'Israele rispose: “C'è qui Eliseo, figlio di Safat, il quale versava l'acqua sulle mani d'Elia”.

Salmi 123:2 Ecco, come gli occhi dei servi guardano la mano del loro padrone, come gli occhi della serva guardano la mano della sua padrona,

Giobbe 31:27 … il mio cuore, in segreto, si è lasciato sedurre e la mia bocca ha posato un bacio sulla mano

Mani: (9) (dal latino manu(m) - mano o braccio)

Tra molti popoli, specie nel medio-oriente, era costume siglare i patti stipulati con una stretta di mano: “Chi si fa garante per un estraneo ne soffre danno, ma chi odia stringere la mano come garanzia è tranquillo” (Pr 11:151). Questo atto rappresentava, altresì, un atto di avallo nei confronti di quanto concluso: “O Dio … sii tu il mio garante presso di te; se no, chi altro vorrebbe porgermi la mano? (Gb 17:32). Le mani hanno anche un altro compito meraviglioso, quello di innalzarsi per intercedere: “La mia preghiera sia davanti a te come l'incenso, l'elevazione delle mie mani come il sacrificio della sera” (Sl 141:23). Si elevano le mani anche per onorare Dio lodandolo: “Alzate le vostre mani verso il santuario e benedite l'Eterno!” (Sl 134:24).

Proverbi 11:15 Chi si fa garante per un estraneo ne soffre danno, ma chi odia stringere la mano come garanzia è tranquillo.

Giobbe 17:3 O Dio, dammi un pegno, sii tu il mio garante presso di te; se no, chi altro vorrebbe porgermi la mano?

Salmi 141:2 La mia preghiera sia davanti a te come l'incenso, l'elevazione delle mie mani come il sacrificio della sera.

Salmi 134:2 Alzate le vostre mani verso il santuario e benedite l'Eterno!

Manicheismo ( dal persiano Manii)

Dottrina sorta ad opera del principe persiano Mani (216-277 d.C.). Sostiene la contrapposizione continua del bene e del male, identificati con la Luce e le Tenebre. In contrasto con il cristianesimo ritiene che la materia sia fondamentalmente maligna per cui il compito dell’uomo è di liberare in sé, a costo di grandi privazioni, la componente divina. Sono stati avversati da Agostino da Ippona.

Manna (dal greco mánna – manna)

Specie di resina zuccherina trasudata dalla corteccia di alcuni frassini della famiglia delle oleacee. Biblicamente è l’alimento che Dio fece miracolosamente piovere dal cielo come nutrimento (chiamato anche pane dal cielo) per gli Ebrei erranti nel deserto (Es 16:2-5, 13-16, 31-32; Nu 11:7-91). Cessò il giorno dopo che il popolo aveva festeggiato la Pasqua a Ghilgal nelle pianure di Gerico mangiando i prodotti del paese (Gs 5:10-122). Vi si fa spesso riferimento per esaltare la misericordia di Dio (Ne 9:18-213) e raffigurare Gesù qual “pane venuto dal cielo” (Gv 6:30-414).

Esodo 16:2 Tutta la comunità dei figli d'Israele mormorò contro Mosè e contro Aaronne nel deserto. 16:3 I figli d'Israele dissero loro: «Fossimo pur morti per mano del SIGNORE nel paese d'Egitto, quando sedevamo intorno a pentole piene di carne e mangiavamo pane a sazietà! Voi ci avete condotti in questo deserto perché tutta questa assemblea morisse di fame!» 16:4 Allora il SIGNORE disse a Mosè: «Ecco, io farò piovere pane dal cielo per voi; il popolo uscirà e ne raccoglierà ogni giorno il necessario per la giornata; così lo metterò alla prova e vedrò se cammina o no secondo la mia legge. 16:5 Ma il sesto giorno, quando prepareranno quello che hanno portato a casa, dovrà essere il doppio di quello che raccolgono ogni altro giorno». Esodo 16:13 La sera stessa arrivarono delle quaglie che ricoprirono il campo. La mattina c'era uno strato di rugiada intorno al campo; 16:14 e quando lo strato di rugiada fu sparito, ecco sulla superficie del deserto una cosa minuta, tonda, minuta come brina sulla terra. 16:15 I figli d'Israele, quando l'ebbero vista, si dissero l'un l'altro: «Che cos'è?» perché non sapevano che cosa fosse. Mosè disse loro: «Questo è il pane che il SIGNORE vi dà da mangiare. 16:16 Ecco quello che il SIGNORE ha comandato: "Ognuno ne raccolga quanto gli basta per il suo nutrimento: un omer a testa, secondo il numero delle persone che vivono con voi; ognuno ne prenda per quelli che sono nella sua tenda"». Esodo 16:31 La casa d'Israele chiamò quel pane manna; esso era simile al seme del coriandolo; era bianco, e aveva il gusto di schiacciata fatta col miele. 16:32 Mosè disse: «Questo è quello che il SIGNORE ha ordinato: "Riempi un omer di manna, perché sia conservato per i vostri discendenti, perché vedano il pane col quale vi ho nutriti nel deserto, quando vi ho fatti uscire dal paese d'Egitto"». Numeri 11:7 La manna era simile al seme di coriandolo e aveva l'aspetto di resina gommosa. 11:8 Il popolo andava attorno a raccoglierla; poi la riduceva in farina con le macine o la pestava nel mortaio, la faceva cuocere in pentole o ne faceva delle focacce, e aveva il sapore di una focaccia all'olio. 11:9 Quando la rugiada cadeva sul campo, la notte, vi cadeva anche la manna.

Giosuè 5:10 I figli d'Israele si accamparono a Ghilgal e, sulla sera del quattordicesimo giorno del mese, celebrarono la Pasqua nelle pianure di Gerico. 5:11 L'indomani della Pasqua, in quello stesso giorno, mangiarono i prodotti del paese: pani azzimi e grano arrostito. 5:12 E la manna cessò l'indomani del giorno in cui mangiarono i prodotti del paese; e i figli d'Israele non ebbero più manna, ma mangiarono, quell'anno stesso, il frutto del paese di Canaan.

Neemia 9:18 Anche quando si erano fatti un vitello di metallo fuso, dicendo: "Ecco il tuo Dio che ti ha fatto uscire dall'Egitto!" e ti avevano oltraggiato gravemente, 9:19 tu, nella tua immensa misericordia, non li hai abbandonati nel deserto: la colonna di nuvola che stava su di loro non cessava di guidarli durante il giorno, lungo il loro viaggio, e la colonna di fuoco non cessava di illuminare loro il cammino da percorrere di notte. 9:20 Hai dato loro il tuo buono spirito per istruirli, e non hai rifiutato la tua manna alle loro bocche, e hai dato loro acqua quando erano assetati. 9:21 Per quarant'anni li hai sostentati nel deserto, e non è mancato loro nulla; i loro vestiti non si sono logorati e i loro piedi non si sono gonfiati.

Giovanni 6:30 Allora essi gli dissero: «Quale segno miracoloso fai, dunque, perché lo vediamo e ti crediamo? Che operi?6:31 I nostri padri mangiarono la manna nel deserto, come è scritto: "Egli diede loro da mangiare del pane venuto dal cielo"».6:32 Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico che non Mosè vi ha dato il pane che viene dal cielo, ma il Padre mio vi dà il vero pane che viene dal cielo. 6:33 Poiché il pane di Dio è quello che scende dal cielo, e dà vita al mondo». 6:34 Essi quindi gli dissero: «Signore, dacci sempre di codesto pane». 6:35 Gesù disse loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete. 6:36 Ma io ve l'ho detto: "Voi mi avete visto, eppure non credete!" 6:37 Tutti quelli che il Padre mi dà verranno a me; e colui che viene a me, non lo caccerò fuori; 6:38 perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. 6:39 Questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nessuno di quelli che egli mi ha dati, ma che li risusciti nell'ultimo giorno. 6:40 Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figlio e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno». 6:41 Perciò i Giudei mormoravano di lui perché aveva detto: «Io sono il pane che è disceso dal cielo».

Mano secca o atrofica (dal greco atrophia – comp. di a – avversativo - e tréphô – io nutro)

L’atrofia della mano è una malattia che colpisce i muscoli dell’organo causando perdita di forza, diminuzione di volume, forma (mano ad artiglio) e riduzione, se non l’impossibilità, delle sue capacità funzionali. Le cause possono essere dovute a traumi gravi o a forme molto serie di artrite. Gesù andò a Gerusalemme dove vi era una festa dei Giudei e si diresse verso la piscina chiamata, in ebraico, Betzaetà (casa delle olive) e ivi notò un uomo che da 38 anni era infermo (Gv 5:1-181). «Vuoi guarire?» Titubante fu la risposta (Gv 5:72), al che Gesù, nonostante fosse sabato e i Giudei rumoreggiassero, operò con potenza (Gv 5:83). Questo per sottolineare ancora una volta l’importanza della carità e la conoscenza divina sull’aridità della ritualità (Os 6:64).

 

 

Giovanni 5:1 Dopo queste cose ci fu una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. 5:2 Or a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, c'è una vasca, chiamata in ebraico Betesda, che ha cinque portici. 5:3 Sotto questi portici giaceva un gran numero d'infermi, di ciechi, di zoppi, di paralitici[, i quali aspettavano l'agitarsi dell'acqua; 5:4 perché un angelo scendeva nella vasca e metteva l'acqua in movimento; e il primo che vi scendeva dopo che l'acqua era stata agitata era guarito di qualunque malattia fosse colpito]. 5:5 Là c'era un uomo che da trentotto anni era infermo. 5:6 Gesù, vedutolo che giaceva e sapendo che già da lungo tempo stava così, gli disse: «Vuoi guarire?» 5:7 L'infermo gli rispose: «Signore, io non ho nessuno che, quando l'acqua è mossa, mi metta nella vasca, e mentre ci vengo io, un altro vi scende prima di me». 5:8 Gesù gli disse: «Àlzati, prendi il tuo lettuccio, e cammina». 5:9 In quell'istante quell'uomo fu guarito; e, preso il suo lettuccio, si mise a camminare. 5:10 Quel giorno era un sabato; perciò i Giudei dissero all'uomo guarito: «È sabato, e non ti è permesso portare il tuo lettuccio». 5:11 Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: "Prendi il tuo lettuccio e cammina"». 5:12 Essi gli domandarono: «Chi è l'uomo che ti ha detto: "Prendi il tuo lettuccio e cammina?"» 5:13 Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato, perché in quel luogo c'era molta gente. 5:14 Più tardi Gesù lo trovò nel tempio, e gli disse: «Ecco, tu sei guarito; non peccare più, ché non ti accada di peggio». 5:15 L'uomo se ne andò, e disse ai Giudei che colui che l'aveva guarito era Gesù. 5:16 Per questo i Giudei perseguitavano Gesù e cercavano di ucciderlo; perché faceva quelle cose di sabato. 5:17 Gesù rispose loro: «Il Padre mio opera fino ad ora, e anch'io opero». 5:18 Per questo i Giudei più che mai cercavano d'ucciderlo; perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.

Giovanni 5:7 L'infermo gli rispose: «Signore, io non ho nessuno che, quando l'acqua è mossa, mi metta nella vasca, e mentre ci vengo io, un altro vi scende prima di me».

Giovanni 5:8 Gesù gli disse: «Àlzati, prendi il tuo lettuccio, e cammina».

Osea 6:6 Poiché io desidero bontà, non sacrifici, e la conoscenza di Dio più degli olocausti.

Mansuetudine (dal latino mansuetûdine(m) – da mansuçtus - mansueto)

La mansuetudine è la qualità di una persona mite e paziente. La Parola insegna che è un frutto dello Spirito Santo (Ga 5:221) estremamente preziosa agli occhi del Signore (1 Pt 3:42), pertanto, deve essere meta di ricerca continua (So 2:33). È segno, non solo di arresa al Signore ma, cosa forse più difficile, di non reazione alle provocazioni del nostro prossimo (Lu 6:294). Senza di essa non è possibile recepire la Parola (Gm 1:215) e tantomeno trasmetterla (2 Ti 2:256). Il credente sa che nelle “Istruzioni di Sopravvivenza Spirituake” vi è un continuo sprone al suo esercizio (Ga 6:1; Ef 4:2; Co 3:12; Tt 3:2: Gm 3:137). L’esempio perfetto della mansuetudine è Gesù Cristo (8Mt 11:29; 21:5).

Galati 5:22 Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo;

1Pietro 3:4 … ma quello che è intimo e nascosto nel cuore, la purezza incorruttibile di uno spirito dolce e pacifico, che agli occhi di Dio è di gran valore.

Sofonia 2:3 Cercate il SIGNORE, voi tutti umili della terra, che mettete in pratica i suoi precetti! Cercate la giustizia, cercate l'umiltà! Forse sarete messi al sicuro nel giorno dell'ira del SIGNORE.

Luca 6:29 A chi ti percuote su una guancia, porgigli anche l'altra; e a chi ti toglie il mantello non impedire di prenderti anche la tunica.

Giacomo 1:21 Perciò, deposta ogni impurità e residuo di malizia, ricevete con dolcezza la parola che è stata piantata in voi, e che può salvare le anime vostre.

2Timoteo 2:25 Deve istruire con mansuetudine gli oppositori nella speranza che Dio conceda loro di ravvedersi per riconoscere la verità,

Galati 6:1 Fratelli, se uno viene sorpreso in colpa, voi, che siete spirituali, rialzatelo con spirito di mansuetudine. Bada bene a te stesso, che anche tu non sia tentato. Efesini 4:2 … con ogni umiltà e mansuetudine, con pazienza, sopportandovi gli uni gli altri con amore, Colossesi 3:12 Rivestitevi, dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di benevolenza, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza. Tito 3:2 … che non dicano male di nessuno, che non siano litigiosi, che siano miti, mostrando grande gentilezza verso tutti gli uomini. Giacomo 3:13 Chi fra voi è saggio e intelligente? Mostri con la buona condotta le sue opere compiute con mansuetudine e saggezza.

Matteo 11:29 Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; Matteo 21:5 «Dite alla figlia di Sion: "Ecco il tuo re viene a te, mansueto e montato sopra un'asina, e un asinello, puledro d'asina"».

Mar delle canne o mare della giuncaia (dall’ebraico Yam-Suf – Mare di Giunchi)

La sua esatta identificazione non è certa ma potrebbe trattarsi del braccio del Mar Rosso situato a nord est, oggi Golfo di Aqaba o Golfo di Elat surrogato da molti ritrovamenti archeologici, ove gli Ebrei effettuarono il passaggio per eludere l’esercito egiziano sguinzagliato sulle sue tracce (Es 13:181) ma, lungo il viaggio il popolo si scoraggiò  (Nu 21:42). La tradizione, senza però, il beneficio di alcuna prova certa, identifica il Golfo di Suez presso i Laghi Amari come luogo di transito. Il termine “Mar Rosso”, inesistente nella Bibbia, trae origine da una traduzione della “Septuaginta” che riporta: “… erytràn thalassan …”, mar rosso (Eb 11:293). La traduzione inglese che all’origine riportava “… sea of reeds …” (mare di canne), erroneamente diventò “… sea of red …” mare rosso).

Esodo 13:18 Dio fece fare al popolo un giro per la via del deserto, verso il mar Rosso. I figli d'Israele partirono armati dal paese d'Egitto.

Numeri 21:4 Poi gli Israeliti partirono dal monte Or, andarono verso il mar Rosso per fare il giro del paese di Edom; durante il viaggio il popolo si perse d'animo.

Per fede attraversarono il mar Rosso su terra asciutta, mentre gli Egiziani che tentarono di fare la stessa cosa furono inghiottiti.

Maranatha o maranathà (dall"aramaico maràn athà)

Questa è un’espressione aramaica, riferita alla parusia, dal duplice significato in base alla frammentazione usata della parola. Maran áthấ = “Il Signore viene o è venuto”, oppure “Maranà thấ” = “Signore, vieni!”. L’apostolo Paolo, a conclusione della prima epistola ai Corinzi (1 Co 16:221), usa  quest’espressione, dal senso escatologico, come fosse un anatema nei confronti dei falsi insegnamenti (Ga 1:8-92). In pratica, dopo la confutazione, la cita come sigillo a garanzia della verità e come saluto, tuttora praticato, tra credenti.

1Corinzi 16:22 Se qualcuno non ama il Signore, sia anatema. Marana tha.

Galati 1:8 Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi annunziasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia anatema. 1:9 Come abbiamo già detto, lo ripeto di nuovo anche adesso: se qualcuno vi annunzia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema.

Marco, Vangelo secondo

Composto, probabilmente, a Roma, intorno al 65 d.C., è diretto ai cristiani ivi residenti con l’intento di far conoscere i costumi ebraici (7:3-4; 14:121). Lo scritto, nonostante la brevità, è ricco di particolari interessanti. Pietro pare essere il suo mentore (1:16-20, 29-31, 35-38; 5:21-24; 8:29, 31-33; 9:5-72). La deità di Gesù è il tema centrale (1:1, 11; 3:10-12; 5:5-8; 9:7; 13:32; 14:60-62: 15:393) ma vi contrappone anche le debolezze della Sua umanità (3:4-5; 4:37-38; 6:4-6, 34; 8:11-124). Pochi sono i riferimenti all’A.T. ma presenta un grande interesse del “Figlio dell’uomo” per le genti vicine (5:18-20; 8:10; 13:105).

Marco 7:3 i farisei e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani con grande cura, seguendo la tradizione degli antichi; 7:4 e quando tornano dalla piazza non mangiano senza essersi lavati. Vi sono molte altre cose che osservano per tradizione: abluzioni di calici, di boccali e di vasi di rame). Marco 14:12 Il primo giorno degli Azzimi, quando si sacrificava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a prepararti la cena pasquale?»

Marco 1:16 Mentre passava lungo il mare di Galilea, egli vide Simone e Andrea, fratello di Simone, che gettavano la rete in mare, perché erano pescatori. 1:17 Gesù disse loro: «Seguitemi, e io farò di voi dei pescatori di uomini». 1:18 Essi, lasciate subito le reti, lo seguirono. 1:19 Poi, andando un po' più oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni, suo fratello, che anch'essi in barca rassettavano le reti; 1:20 e subito li chiamò; ed essi, lasciato Zebedeo loro padre nella barca con gli operai, se ne andarono dietro a lui. Marco 1:29 Appena usciti dalla sinagoga, andarono con Giacomo e Giovanni in casa di Simone e di Andrea. 1:30 La suocera di Simone era a letto con la febbre; ed essi subito gliene parlarono; 1:31 egli, avvicinatosi, la prese per la mano e la fece alzare; la febbre la lasciò ed ella si mise a servirli. Marco 1:35 Poi, la mattina, mentre era ancora notte, Gesù si alzò, uscì e se ne andò in un luogo deserto; e là pregava. 1:36 Simone e quelli che erano con lui si misero a cercarlo; 1:37 e, trovatolo, gli dissero: «Tutti ti cercano». 1:38 Ed egli disse loro: «Andiamo altrove, per i villaggi vicini, affinché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto». Marco 5:21 Gesù passò di nuovo in barca all'altra riva, e una gran folla si radunò attorno a lui; ed egli stava presso il mare. 5:22 Ecco venire uno dei capi della sinagoga, chiamato Iairo, il quale, vedutolo, gli si gettò ai piedi 5:23 e lo pregò con insistenza, dicendo: «La mia bambina sta morendo. Vieni a posare le mani su di lei, affinché sia salva e viva». 5:24 Gesù andò con lui, e molta gente lo seguiva e lo stringeva da ogni parte. Marco 8:29 Egli domandò loro: «E voi, chi dite che io sia?» E Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». Marco 8:31 Poi cominciò a insegnare loro che era necessario che il Figlio dell'uomo soffrisse molte cose, fosse respinto dagli anziani, dai capi dei sacerdoti, dagli scribi, e fosse ucciso e dopo tre giorni risuscitasse. 8:32 Diceva queste cose apertamente. Pietro lo prese da parte e cominciò a rimproverarlo. 8:33 Ma Gesù si voltò e, guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro dicendo: «Vattene via da me, Satana! Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini». Marco 9:5 Pietro, rivoltosi a Gesù, disse: «Rabbì, è bello stare qua; facciamo tre tende: una per te, una per Mosè e una per Elia». 9:6 Infatti non sapeva che cosa dire, perché erano stati presi da spavento. 9:7 Poi venne una nuvola che li coprì con la sua ombra; e dalla nuvola una voce: «Questo è il mio diletto Figlio; ascoltatelo».

Marco 1:1 Inizio del vangelo di Gesù Cristo [Figlio di Dio]. Marco 1:11 Una voce venne dai cieli: «Tu sei il mio diletto Figlio; in te mi sono compiaciuto». Marco 3:10 Perché, avendone guariti molti, tutti quelli che avevano qualche malattia gli si precipitavano addosso per toccarlo. 3:11 E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, si gettavano davanti a lui e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!» 3:12 Ed egli ordinava loro con insistenza di non rivelare la sua identità. Marco 5:5 Di continuo, notte e giorno, andava tra i sepolcri e su per i monti, urlando e percotendosi con delle pietre. 5:6 Quando vide Gesù da lontano, corse, gli si prostrò davanti 5:7 e a gran voce disse: «Che c'è fra me e te, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Io ti scongiuro, in nome di Dio, di non tormentarmi». 5:8 Gesù, infatti, gli diceva: «Spirito immondo, esci da quest'uomo!» Marco 9:7 Poi venne una nuvola che li coprì con la sua ombra; e dalla nuvola una voce: «Questo è il mio diletto Figlio; ascoltatelo». Marco 13:32 Quanto a quel giorno e a quell'ora, nessuno li sa, neppure gli angeli del cielo, neppure il Figlio, ma solo il Padre. Marco 14:60 Allora il sommo sacerdote, alzatosi in piedi nel mezzo, domandò a Gesù: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?» 14:61 Ma egli tacque e non rispose nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò e gli disse: «Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?» 14:62 Gesù disse: «Io sono; e vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire sulle nuvole del cielo». Marco 15:39 E il centurione che era lì presente di fronte a Gesù, avendolo visto spirare in quel modo, disse: «Veramente, quest'uomo era Figlio di Dio!»

Marco 3:4 Poi domandò loro: «È permesso, in un giorno di sabato, fare del bene o fare del male? Salvare una persona o ucciderla?» Ma quelli tacevano. 3:5 Allora Gesù, guardatili tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza del loro cuore, disse all'uomo: «Stendi la mano!» Egli la stese, e la sua mano tornò sana. Marco 4:37 Ed ecco levarsi una gran bufera di vento che gettava le onde nella barca, tanto che questa già si riempiva. 4:38 Egli stava dormendo sul guanciale a poppa. I discepoli lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t'importa che noi moriamo?» Marco 6:4 Ma Gesù diceva loro: «Nessun profeta è disprezzato se non nella sua patria, fra i suoi parenti e in casa sua». 6:5 E non vi potè fare alcuna opera potente, ad eccezione di pochi malati a cui impose le mani e li guarì. 6:6 E si meravigliava della loro incredulità. Marco 6:34 Come Gesù fu sbarcato, vide una gran folla e ne ebbe compassione, perché erano come pecore che non hanno pastore; e si mise a insegnare loro molte cose. Marco 8:11 Allora vennero i farisei e si misero a discutere con lui, chiedendogli, per metterlo alla prova, un segno dal cielo. 8:12 Ma egli, dopo aver sospirato nel suo spirito, disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: nessun segno sarà dato a questa generazione».

Marco 5:18 Com'egli saliva sulla barca, l'uomo che era stato indemoniato lo pregava di poter stare con lui. 5:19 Gesù non glielo permise, ma gli disse: «Va' a casa tua dai tuoi, e racconta loro le grandi cose che il Signore ti ha fatte, e come ha avuto pietà di te». 5:20 Ed egli se ne andò e cominciò a proclamare nella Decapoli le grandi cose che Gesù aveva fatte per lui. E tutti si meravigliavano. Marco 8:10 E, subito, salito sulla barca con i suoi discepoli, andò dalle parti di Dalmanuta. Marco 13:10 E prima bisogna che il vangelo sia predicato fra tutte le genti.




 
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