Dizionario Biblico

Lista dei lemmi per iniziale:   A   B   C   D   E   F   G   H   I   J   K   L   M   N   O   P   Q   R   S   T   U   V   X   Y   Z   W  
  Cerca tra i 1687 lemmi
   
Opulenza (dal latino opulentia(m) da opulens - ricchezza)    vedi: Lusso  Abbondanza  

L’opulenza è la dovizia di beni. La ricchezza proviene da Dio (1 Cr 29:12; Pr 3:16; Ro 9:231). Guai a farne un vanto delle proprie fatiche (De 8:17; Pr 11:4, 28; 1 Ti 6:172). Gesù è stato perentorio (Mc 10:233) proprio perché può portare l’uomo alla durezza di cuore (Sl 17:10; 49:11; 73:124). Attenzione, poiché la ricchezza può causare problemi (Pr 18:3; Mt 13:22; Mc 4:19; Lc 8:145) e può svanire sciorinando dalle dita, è bene non basarsi su essa (Pr 23:5; 27:24: Gr 9:236) sapendo che quella vera è il frutto dell’umiltà e del timore di Dio (Pr 22:47) e che Cristo ne è il dispensatore (Ef 2:7; Fl 4:19; Co 1:278). I credenti sanno che ne possono beneficiare appieno (Co 2:2; Ef 1:18; 3:16; Eb 10:349). Ecco una preghiera veramente saggia (Pr 30:810). Vedi Lusso*, Abbondanza*

Oracolo (dal latino oraculu(m) – da orare – parlare, pregare)

L’oracolo era un ambiguo responso dato dalle divinità su avvenimenti del futuro. Biblicamente è famoso quello dell’indovino Balaam, figlio di Beor, chiamato più volte, dietro compenso, da Balak, re di Moab per maledire Israele. Compunto dal Signore, invece di maledirlo, lo benedisse (Nu 24:1-91) e, alla reazione di Balak (Nu 24:10-142), pronunciò il suo oracolo (Nu 24:15-193). Non si fermò, coinvolse, infatti, gli Amalechiti (discendenti di Esaù) e i Chezei (un ramo madianita) (Nu 24:20-224), arrivando a profetizzare la distruzione dell’Assiria e degli Ebrei da parte di navi provenienti da Chittim (Cipro e le coste del Mediterraneo, forse, anche Roma) (Nu 24:23-255).

Ordinamento    vedi: Sacramento  

È una rappresentazione simbolica di una realtà spirituale. Gli ordinamenti, che per la chiesa evangelica sono due, il battesimo* e la cena del Signore*, parlano dell’opera redentrice compiuta da Cristo e hanno le seguenti caratteristiche: ordinati espressamente da Cristo; insegnati dagli apostoli; praticati dalla chiesa neo-testamentale. Anche se non necessari per la salvezza*, che non richiede alcuna strumentalità umana, il credente deve parteciparvi.

Ordine (dal latino órdine(m) - fila, disposizione)    vedi: Autocontrollo  Disciplina  Comando  Precetti  Obbedienza  

L’ordine, per la sua caratteristica vincolante ha una trasmissione scritta del diretto responsabile mentre il comando è, solitamente, vocale, diretto, per interposta persona o accadimento, il precetto, invece è una forma rituale educativa della coscienza. Per sommi capi, ciò è valido anche nella Scrittura. I dieci comandamenti sono opera diretta del dito di Dio (Es 20:1-17; 31:18; De 9:101) e come tali sono imprescrittibili per l’eternità. I comandi sono, generalmente, impartiti tramite i Suoi ministri (Nu 34:1-22) o eventi da Lui predisposti (Nu 9:18-223) e servono per le situazioni contingenti. I precetti, invece, pur essendo ordini del Signore e, spesso, ingiuntivi, hanno un carattere religioso ed educativo relativo al Patto di riferimento perciò non eterni (Le 1:1-24 , sacrifici, impurità, malattie, moralità, festività etc.). Vedi Autocontrollo*, Disciplina*, Precetti*, Obbedienza*

Orfico, mito (dal greco orphicus da Orphèus - Orfeo)

L’orfismo è una setta misterica sorta in Grecia intorno al VII sec. a.C. ispirata alla figura di Orfeo (Questo mito vede Orfeo alla ricerca di Euridice, il suo amore, nel mondo dei morti. Trovatala, la perde definitivamente perché incapace di mantenere il veto di guardarla). Si basa altresì sul mito di Dionisio (sull’origine degli uomini dalle ceneri dei Titani). Per l’orfismo l’anima (greco psychè), si contrappone al corpo (greco soma) e può avere esperienze indipendenti da esso di cui, però, è prigioniera. L’anima può trasmigrare tramite la reincarnazione ma può esserne definitivamente liberata solo tramite una vita retta e vegetariana (rifiuto di ogni tipo di sacrificio animale e dei loro derivati, delle uova, delle fave e del vino).

Orgoglio: (dal francese orgoli - orgoglio)    vedi: Ostinazione  Perversione  

Oltre a essere reputato tra i peccati più sgradevoli (Pr 6:16-19; 8:13; 16:4-51) è considerato una delle fonti di ogni perversione poiché nasce dall’ego più profondo dell’uomo (Mc 7:20-232) ne ottenebra il giudizio (Da 5:203) e lo porta alla ribellione (Is 1:2-4; 59:12-13; Sl 78:55-574). È una caratteristica che l’empio sfrutta per vessare il misero e burlarsi di Dio (Sl 10:2-65), senza rendersi conto che sta costruendo la trappola in cui, da solo, cadrà (Sl 31:23; Is 28:1-3; Gr 13:15-16; Os 7:10; So 2:10; Mt 23:126). Vedi Ostinazione*, Perversione*

Orrore (dal latino horrôre(m) da horrore - orrendo)

Violenta sensazione di ribrezzo; timore quasi incontrollabile. La Parola afferma che bisogna odiare il peccato (Sl 97:10; Pr 8:131) e, specie in ambito familiare, quello riguardante l’intimità (Le 20:11-122) e i rapporti innaturali (Le 18:22-233). Il giusto inorridisce anche per il gran numero di quelli che non credono (Sl 119:1584). Si può avere orrore per sé stessi (Gb 7:4-75), per il male commesso (Ez 6:9; 20:436) o perché convinti di essere in uggia a Dio (Gb 9:317) e, quindi colpiti senza motivo (Gb 10:18). Si può, altresì, esserne l’oggetto persino dalle persone più care (Gb 2:8-919:7, 199) e patirne enormi sofferenze. È più che mai comprensibile, quindi, il lamento di coloro il cui gemito calca, di pari passo, il loro soffrire (Gb 7:4-1010).

Orso (dal latino ǔrsu(m) - orso)

L'orso è un mammifero onnivoro della famiglia degli ursidi con pelo folto, corpo tozzo e notevoli dimensioni. È diffuso in gran parte dell'Asia, del Nord America e dell'Europa. Era presente, un tempo, anche in Palestina. La bibbia ci descrive la sua pericolosità (2 Sa 17:8; Am 5:191). L'orso rappresenta l'ira di Dio contro gli iniqui (Os 13:82); il grido di sofferenza del popolo (Is 59:113); la pericolosità della follia (Pr 17:124) e il castigo di chi si prende gioco dei servi di Dio (2 Re 2:23-245). E', altresì, simbolo dell'iniquità (Pr 28:156), dell'ingiustizia (Am 5:197) e dell'approssimarsi di un castigo terribile (Da 7:5; La 3:108). Nell'Apocalisse simboleggia la ferocia del potere contro la Chiesa (Ap 13:1-89).

Ortodossia (dal greco orthódoxos – ortodosso)

Termine generico che identifica una “retta opinione”, con tre attribuzioni: 1) identifica una fede corretta in contrapposizione all’eresia; 2)  adottata dalle chiese orientali già dal V secolo e poi confermata ufficialmente dalla Chiesa greco-ortodossa con lo scisma* del 1054 d.C. 3) una forte spinta interna ai primi movimenti della riforma che premeva per una ricerca profonda della precisione dottrinale

Osanna (dall’ebraico hôhî âh-nna - salvaci)

È un’esclamazione biblica derivante dalla liturgia ebraica. Nel N.T. è il grido di gioia e di esultanza espresso dalla folla in tripudio all’ingresso di Gesù a Gerusalemme (Mt 21-9; Mc 11:9-10; Gv 12:131). Di contro l’indignazione delle autorità religiose e degli scribi che biasimavano i cori festosi dei bambini nel Tempio (Mt 21:152). Contrariati ne chiesero ragione a Gesù ricevendo, però, una risposta secca e perentoria (Mt 21:16-173).




 
ADIUdine© 2022
Powered by w3.css