Dizionario Biblico

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Pena, come sentimento

La pena o compassione, è un coinvolgente sentimento assimilabile alla pietà che scaturisce dal vedere le sofferenze altrui e che genera, in chi l’osserva, un’empatia (sorta di comunione affettiva dovuta a un processo di identificazione in esse) che porta a un irrefrenabile impulso d’aiuto. La Parola ci dice che Gesù provava pena e il Suo comportamento ne è un esempio stupendo (Lc 18:35-43; Mt 20:29-34; Mc 1:40-42; Mt 8:5-13; Gv 11:33-351). Ci esorta, altresì a provare i medesimi sentimenti (Ro 12:15; 1 Pt 3:82), a tenerne saggiamente conto per non ferire (Pr 12:18; 18:21; Lc 6:36; Ef 4:313)e, quando possibile, a intervenire (Pr 3:27; 1 Gv 3:17; Gm 1:27; 1 Te 5:11; Co 3:124).

 

Luca 18:35 Com'egli si avvicinava a Gerico, un cieco che sedeva presso la strada, mendicando, 18:36 udì la folla che passava, e domandò che cosa fosse. 18:37 Gli fecero sapere che passava Gesù il Nazareno. 18:38 Allora egli gridò: «Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me!» 18:39 E quelli che precedevano lo sgridavano perché tacesse; ma lui gridava più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!» 18:40 Gesù, fermatosi, comandò che il cieco fosse condotto a lui; e, quando gli fu vicino, gli domandò: 18:41 «Che vuoi che io ti faccia?» Egli disse: «Signore, che io ricuperi la vista». 18:42 E Gesù gli disse: «Ricupera la vista; la tua fede ti ha salvato». 18:43 Nello stesso momento ricuperò la vista, e lo seguiva glorificando Dio; e tutto il popolo, visto ciò, diede lode a Dio. Matteo 20:29 Mentre uscivano da Gerico, una folla lo seguì. 20:30 E due ciechi, seduti presso la strada, avendo udito che Gesù passava, si misero a gridare: «Abbi pietà di noi, Signore, Figlio di Davide!» 20:31 Ma la folla li sgridava, perché tacessero; essi però gridavano più forte: «Abbi pietà di noi, Signore, Figlio di Davide!» 20:32 Gesù, fermatosi, li chiamò e disse: «Che volete che io vi faccia?» 20:33 Ed essi: «Signore, che i nostri occhi si aprano». 20:34 Allora Gesù, commosso, toccò i loro occhi e in quell'istante ricuperarono la vista e lo seguirono. Marco 1:40 Venne a lui un lebbroso e, buttandosi in ginocchio, lo pregò dicendo: «Se vuoi, tu puoi purificarmi!» 1:41 Gesù, impietositosi, stese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio; sii purificato!» 1:42 E subito la lebbra sparì da lui, e fu purificato. Matteo 8:5 Quando Gesù fu entrato in Capernaum, un centurione venne da lui, pregandolo e dicendo: 8:6 «Signore, il mio servo giace in casa paralitico e soffre moltissimo». 8:7 Gesù gli disse: «Io verrò e lo guarirò». 8:8 Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di' soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. 8:9 Perché anche io sono uomo sottoposto ad altri e ho sotto di me dei soldati; e dico a uno: "Va'", ed egli va; e a un altro: "Vieni", ed egli viene; e al mio servo: "Fa' questo", ed egli lo fa». 8:10 Gesù, udito questo, ne restò meravigliato, e disse a quelli che lo seguivano: «Io vi dico in verità che in nessuno, in Israele, ho trovato una fede così grande! 8:11 E io vi dico che molti verranno da Oriente e da Occidente e si metteranno a tavola con Abraamo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, 8:12 ma i figli del regno saranno gettati nelle tenebre di fuori. Là ci sarà pianto e stridor di denti». 8:13 Gesù disse al centurione: «Va' e ti sia fatto come hai creduto». E il servitore fu guarito in quella stessa ora. Giovanni 11:33 Quando Gesù la vide piangere, e vide piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, fremette nello spirito, si turbò e disse: 11:34 «Dove l'avete deposto?» Essi gli dissero: «Signore, vieni a vedere!» 11:35 Gesù pianse.

Romani 12:15 Rallegratevi con quelli che sono allegri; piangete con quelli che piangono. 1Pietro 3:8 Infine, siate tutti concordi, compassionevoli, pieni di amore fraterno, misericordiosi e umili;

Proverbi 12:18 C'è chi, parlando senza riflettere, trafigge come spada, ma la lingua dei saggi procura guarigione. Proverbi 18:21 Morte e vita sono in potere della lingua; chi l'ama ne mangerà i frutti. Luca 6:36 Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro. Efesini 4:31 Via da voi ogni amarezza, ogni cruccio e ira e clamore e parola offensiva con ogni sorta di cattiveria! 4:32 Siate invece benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo.

Proverbi 3:27 Non rifiutare un beneficio a chi vi ha diritto, quando è in tuo potere di farlo. 1Giovanni 3:17 Ma se qualcuno possiede dei beni di questo mondo e vede suo fratello nel bisogno e non ha pietà di lui, come potrebbe l'amore di Dio essere in lui? Giacomo 1:27 La religione pura e senza macchia davanti a Dio e Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni, e conservarsi puri dal mondo. 1Tessalonicesi 5:11 Perciò, consolatevi a vicenda ed edificatevi gli uni gli altri, come d'altronde già fate. Colossesi 3:12 Rivestitevi, dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di benevolenza, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza

Pentecoste (dal greco pentēkostḗ (hēméra) - cinquantesimo giorno)

La Pentecoste (Festa della Pentecoste*), secondo l’A.T. era la festa della mietitura (Es 23:161), delle primizie (Nu 28:262), delle settimane o Shavuot (Es 34:223). Si celebrava, sostanzialmente, durante la festa dei pani azzimi, tra il 15 e il 22 di Nisan*. Per il mondo cristiano, invece, è la festività in cui si celebra la discesa dello Spirito Santo* in sembianza di lingue di fuoco sul capo degli apostoli riuniti insieme (At 2:1-114) e, di conseguenza, la nascita della Chiesa come comunità redenta. personaggio, di un concetto, di una località o di una qualsiasi cosa, espresso in pubblico.

Esodo 23:16 Osserverai la festa della mietitura, delle primizie del tuo lavoro, di quello che avrai seminato nei campi; e la festa della raccolta, alla fine dell'anno, quando avrai raccolto dai campi i frutti del tuo lavoro.

Numeri 28:26 Il giorno delle primizie, quando presenterete all'Eterno una oblazione nuova, alla vostra festa delle settimane, avrete una santa convocazione; non farete nessun lavoro ordinario.

Atti 2:1 Quando il giorno della Pentecoste fu giunto, erano tutti insieme nel medesimo luogo. 2 Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia e riempì tutta la casa dove essi sedevano. 3 Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. 4 Tutti furono ripieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi.5 Ora a Gerusalemme soggiornavano dei Giudei, uomini religiosi di ogni nazione di sotto il cielo. 6 Essendosi fatto quel suono, la folla si radunò e fu confusa, perché ciascuno li udiva parlare nel proprio linguaggio. 7 E tutti si stupivano e si meravigliavano, dicendo: “Ecco, tutti costoro che parlano non sono Galilei? 8 E com'è che li udiamo parlare ciascuno nel nostro linguaggio natìo? 9 Noi Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell'Asia, 10 della Frigia e della Panfilia, dell'Egitto e delle parti della Libia Cirenaica e pellegrini Romani, 11 tanto Giudei che proseliti, Cretesi e Arabi, li udiamo parlare delle cose grandi di Dio nelle nostre lingue”.

Pentimento (dal latino paenitere – rammaricarsi, sentire rimorso )

Spiritualmente parlando, il pentimento è una sensazione di grosso disagio, alle volte di sofferenza, che porta l’animo a rivalutare il proprio comportamento. Dio stesso, nella Sua bontà ce ne offre l’esempio (Gr 18:8; 26:31). Ovviamente, deve comportare un ritorno a Dio (Am 4:6-112). L’intero messaggio di Gesù (Mt 4:173) e della Chiesa è rivolto in tal senso (Lc 24:46-484). È evidente che, ai fini della salvezza, non basta ma deve innescare un articolato percorso: riconoscere e dolersi del peccato (Lc 15:17-19; 2 Co 7:105), abbandonarlo (Lc 18:13; Gb 34:326), darsi nuove priorità (Mt 3:8; Gb 42:67), fidare nella grazia divina (Lc 15:18-24; Mt 6:138).

Geremia 18:8 ma, se quella nazione contro la quale ho parlato, si converte dalla sua malvagità, io mi pento del male che avevo pensato di farle. Geremia 26:3 Forse daranno ascolto e si convertiranno ciascuno dalla sua via malvagia; e io mi pentirò del male che penso di far loro per la malvagità delle loro azioni.

Amos 4:6 «Da parte mia, vi ho lasciati a bocca asciutta in tutte le vostre città; vi ho fatto mancare il pane in tutti i vostri villaggi; ma voi non siete tornati a me», dice il SIGNORE. 4:7 «Vi ho anche rifiutato la pioggia, quando mancavano ancora tre mesi alla mietitura; ho fatto piovere sopra una città e non ho fatto piovere sull'altra; una parte del campo ha ricevuto la pioggia e la parte su cui non ha piovuto è inaridita. 4:8 Due, tre città si trascinavano verso un'altra città per bere acqua, e non potevano dissetarsi; ma voi non siete tornati a me», dice il SIGNORE. 4:9 «Vi ho colpito con ruggine e carbonchio; le locuste hanno divorato i vostri numerosi giardini, le vostre vigne, i vostri fichi, i vostri ulivi; ma voi non siete tornati a me», dice il SIGNORE. 4:10 «Ho mandato la peste in mezzo a voi come in Egitto; ho ucciso i vostri giovani con la spada e ho catturato i vostri cavalli; vi ho fatto salire al naso il fetore dei vostri accampamenti; ma voi non siete tornati a me», dice il SIGNORE. 4:11 «Vi ho sconvolti, come Dio sconvolse Sodoma e Gomorra, e voi siete stati come un tizzone strappato dal fuoco; ma voi non siete tornati a me», dice il SIGNORE.

Matteo 4:17 Da quel tempo Gesù cominciò a predicare e a dire: «Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino».

Luca 24:46 «Così è scritto, che il Cristo avrebbe sofferto e sarebbe risorto dai morti il terzo giorno, 24:47 e che nel suo nome si sarebbe predicato il ravvedimento per il perdono dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme. 24:48 Voi siete testimoni di queste cose.

Luca 15:17 Allora, rientrato in sé, disse: "Quanti servi di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! 15:18 Io mi alzerò e andrò da mio padre, e gli dirò: padre, ho peccato contro il cielo e contro di te: 15:19 non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi servi". 2Corinzi 7:10 Perché la tristezza secondo Dio produce un ravvedimento che porta alla salvezza, del quale non c'è mai da pentirsi; ma la tristezza del mondo produce la morte.

Luca 18:13 Ma il pubblicano se ne stava a distanza e non osava neppure alzare gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo: "O Dio, abbi pietà di me, peccatore!" Giobbe 34:32 mostrami tu quel che non so vedere; se ho agito perversamente, non lo farò più"?

Matteo 3:8 Fate dunque dei frutti degni del ravvedimento. Giobbe 42:6 Perciò mi ravvLuca 15:18 Io mi alzerò e andrò da mio padre, e gli dirò: padre, ho peccato contro il cielo e contro di te: 15:19 non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi servi". 15:20 Egli dunque si alzò e tornò da suo padre; ma mentre egli era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione: corse, gli si gettò al collo, lo baciò e ribaciò. 15:21 E il figlio gli disse: "Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio". 15:22 Ma il padre disse ai suoi servi: "Presto, portate qui la veste più bella, e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei calzari ai piedi; 15:23 portate fuori il vitello ingrassato, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, 15:24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita; era perduto, ed è stato ritrovato". E si misero a fare gran festa. Matteo 6:13 e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno. [Perché a te appartengono il regno, la potenza e la gloria in eterno, amen.]" edo, mi pento sulla polvere e sulla cenere».

Luca 15:18 Io mi alzerò e andrò da mio padre, e gli dirò: padre, ho peccato contro il cielo e contro di te: 15:19 non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi servi". 15:20 Egli dunque si alzò e tornò da suo padre; ma mentre egli era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione: corse, gli si gettò al collo, lo baciò e ribaciò. 15:21 E il figlio gli disse: "Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio". 15:22 Ma il padre disse ai suoi servi: "Presto, portate qui la veste più bella, e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei calzari ai piedi; 15:23 portate fuori il vitello ingrassato, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, 15:24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita; era perduto, ed è stato ritrovato". E si misero a fare gran festa. Matteo 6:13 e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno. [Perché a te appartengono il regno, la potenza e la gloria in eterno, amen.]"

Percossa (da percuotere - dal latino percutere - scuotere)

Il verbo “percuotere”, con tutte le sue forme e derivati, è usato spesso nella Bibbia. Dio lo disciplina (Es 21:12, 15, 18, 20; Le 24:18; De 25:111) e lo esprime in forma allegorica nel rapporto con il Suo popolo (Ca 5:72) in cui ne evidenzia le scorrettezze (Is 58:43). Se ne serve come esempio in vista del ristabilimento (Gr 30:14-17; Os 6:14), come minaccia (Es 3:20; Is 30:30-31; Gr 21:5-7; 33:4-5; 1 Re 14:155) o in risposta alla richiesta di soccorso (Sl 3:7; 69:24-266). Ampio è il riferimento a Cristo (Is 53:3-5; Mt 26:31; Mc 14;277), alle percosse e ai dileggiamenti da Lui subiti (Mt 26:68; Mc 15:19; Lc 22:63-64; Gv18:238). Su tutte, però, spicca l’incoraggiamento (Is 10:24; Mt 5:39; Lc 6:299)!

Esodo 21:12 «Chi colpisce un uomo a morte, dev'essere messo a morte. Esodo 21:15 «Chi percuote suo padre o sua madre deve essere messo a morte. Esodo 21:18 «Se degli uomini litigano e uno percuote l'altro con una pietra o con il pugno, e questo non muore, ma deve mettersi a letto, Esodo 21:20 Se uno bastona il suo schiavo o la sua schiava fino a farli morire sotto i colpi, il padrone deve essere punito; Levitico 24:18 Chi percuote a morte un capo di bestiame lo pagherà: vita per vita. Deuteronomio 25:11 Quando degli uomini si mettono a litigare, e la moglie dell'uno si avvicinerà per liberare suo marito dalle mani di quello che lo percuote, stenderà la mano e afferrerà i suoi genitali, tu le mozzerai la mano;

Cantico 5:7 Le guardie che vanno attorno per la città mi hanno incontrata, mi hanno battuta, mi hanno ferita; le guardie delle mura mi hanno strappato il velo.

Isaia 58:4 Ecco, voi digiunate per litigare, per fare discussioni, e colpite con pugno malvagio; oggi, voi non digiunate in modo da far ascoltare la vostra voce in alto.

Geremia 30:14 Tutti i tuoi amanti ti hanno dimenticata, non si preoccupano più per te; poiché io ti ho percossa come si percuote un nemico, ti ho inflitto la correzione di un uomo crudele, per la tua grande iniquità, perché i tuoi peccati sono andati aumentando. 30:15 Perché gridi a causa della tua ferita? Il tuo dolore è insanabile. Io ti ho fatto queste cose per la tua grande iniquità, perché i tuoi peccati sono andati aumentando. 30:16 Tuttavia coloro che ti divorano saranno divorati, tutti i tuoi nemici, tutti quanti saranno deportati; quelli che ti spogliano saranno spogliati, quelli che ti saccheggiano li abbandonerò al saccheggio. 30:17 Ma io medicherò le tue ferite, ti guarirò dalle tue piaghe", dice il SIGNORE, "poiché ti chiamano la scacciata, la Sion di cui nessuno si cura". Osea 6:1 Diranno: «Venite, torniamo al SIGNORE, perché egli ha strappato, ma ci guarirà; ha percosso, ma ci fascerà.

Esodo 3:20 Io stenderò la mia mano e colpirò l'Egitto con tutti i miracoli che io farò in mezzo a esso; dopo questo, vi lascerà andare. Isaia 30:30 Il SIGNORE farà udire la sua voce maestosa e mostrerà come colpisce con il suo braccio, nel furore della sua ira, tra le fiamme di un fuoco divorante, in mezzo a una tempesta, a un diluvio di pioggia, e a una gragnuola di sassi. 30:31 Poiché, alla voce del SIGNORE, l'Assiro sarà costernato; il SIGNORE lo colpirà con il suo bastone; Geremia 21:5 Io stesso combatterò contro di voi con mano distesa e con braccio potente, con ira, con furore, con grande indignazione. 21:6 Colpirò gli abitanti di questa città, uomini e bestie, e moriranno di un'orrenda peste. 21:7 Poi, dice il SIGNORE, io darò Sedechia, re di Giuda, e i suoi servitori, e il popolo, e coloro che in questa città saranno scampati alla peste, alla spada e alla fame, in mano di Nabucodonosor re di Babilonia, in mano dei loro nemici, in mano di quelli che cercano la loro vita. Nabucodonosor li passerà a fil di spada; non li risparmierà, e non avrà né pietà né compassione". Geremia 33:4 Infatti così parla il SIGNORE, Dio d'Israele, riguardo alle case di questa città e riguardo alle case del re di Giuda che saranno diroccate per far fronte ai terrapieni e alla spada del nemico, 33:5 quando si verrà a combattere contro i Caldei e a riempire quelle case di cadaveri di uomini, che io colpirò nella mia ira e nel mio furore, e per le cui malvagità io nasconderò la mia faccia a questa città: 1Re 14:15 Il SIGNORE colpirà Israele, che sarà come una canna agitata nell'acqua; sradicherà Israele da questa buona terra che aveva data ai loro padri, e li disperderà oltre il fiume, perché si sono fatti degl'idoli di Astarte provocando l'ira del SIGNORE.

Salmi 3:7 Ergiti, o SIGNORE, salvami, Dio mio; poiché tu hai percosso tutti i miei nemici sulla guancia, hai rotto i denti agli empi. Salmi 69:24 Riversa su di loro il tuo furore, li raggiunga l'ardore della tua ira. 69:25 Sia desolata la loro dimora, nessuno abiti le loro tende, 69:26 poiché perseguitano colui che hai percosso, e godono a raccontarsi i dolori di chi hai ferito.

Isaia 53:3 Disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore, familiare con la sofferenza, pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia, era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna. 53:4 Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato; ma noi lo ritenevamo colpito, percosso da Dio e umiliato! 53:5 Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e grazie alle sue ferite noi siamo stati guariti. Matteo 26:31 Allora Gesù disse loro: «Questa notte voi tutti avrete in me un'occasione di caduta; perché è scritto: "Io percoterò il pastore e le pecore del gregge saranno disperse". Marco 14:27 Gesù disse loro: «Voi tutti sarete scandalizzati perché è scritto: "Io percoterò il pastore e le pecore saranno disperse

Matteo 26:68 dicendo: «O Cristo profeta, indovina! Chi ti ha percosso?» Marco 15:19 E gli percotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, mettendosi in ginocchio, si prostravano davanti a lui. Luca 22:63 Gli uomini che tenevano Gesù, lo schernivano percotendolo; 22:64 poi lo bendarono e gli domandavano: «Indovina, profeta! Chi ti ha percosso?» Giovanni 18:23 Gesù gli rispose: «Se ho parlato male, dimostra il male che ho detto; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?»

Isaia 10:24 Così dunque dice il Signore, DIO degli eserciti: «Popolo mio, che abiti a Sion, non temere l'Assiro che ti batte con la verga e alza su di te il bastone, come fece l'Egitto! Matteo 5:39 Ma io vi dico: non contrastate il malvagio; anzi, se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l'altra; Luca 6:29 A chi ti percuote su una guancia, porgigli anche l'altra; e a chi ti toglie il mantello non impedire di prenderti anche la tunica.

Perdizione, andare in    vedi: Dannazione  Castigo  Condanna  

Il cuore dell’uomo è il padre di ogni male (Mc 7:20-231). L’orgoglio (Pr 21:42), l’egoismo (Gm 2:8-93) e la presunzione (2 Pt 2:104) causate dall’ignoranza spirituale (Tt 1:165) portano alla ribellione (1 Sa 15:236) e al rinnegamento di Cristo (Fl 3:18-197) con conseguente sviamento (Lc 9:628) e schiavitù spirituale (Ro 6:169). I frutti di tale condizione sono: incredulità (2 Co 4:3-410), idolatria (Ap 22:1511), ingiustizia e dissolutezza (1 Co 6:9-1012), ingratitudine, menzogna e mormorio (2 Ti 3:2-513), malizia (Ro 1:2914), odio verso Cristo e il prossimo (Gv 15:2015), vendetta (Le 19:1816), indolenza (Ro 12:1017), spergiuro (1 Ti 1:9-1018) e caparbietà (De 29:17-1919) ma nel giorno del giudizio (Ro 2:520), saranno confinati nel fuoco della geenna (Mt 25:41; 2 Te 1:8-9; Ap 21:821). Vedi Dannazione*, Castigo*, Condanna*

Marco 7:20 Diceva inoltre: «È quello che esce dall'uomo che contamina l'uomo; 7:21 perché è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi, 7:22 adultèri, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo invidioso, calunnia, superbia, stoltezza. 7:23 Tutte queste cose cattive escono dal di dentro e contaminano l'uomo».

Proverbi 21:4 Gli occhi alteri e il cuor superbo, lucerna degli empi, sono peccato.

Giacomo 2:8 Certo, se adempite la legge come dice la Scrittura: «Ama il tuo prossimo come te stesso», fate bene; 2:9 ma se avete riguardi personali, voi commettete un peccato e siete condannati dalla legge quali trasgressori.

2Pietro 2:10 e soprattutto quelli che vanno dietro alla carne nei suoi desideri impuri e disprezzano l'autorità.

Tito 1:16 Professano di conoscere Dio, ma lo rinnegano con i fatti, essendo abominevoli e ribelli, incapaci di qualsiasi opera buona.

1Samuele 15:23 infatti la ribellione è come il peccato della divinazione, e l'ostinatezza è come l'adorazione degli idoli e degli dèi domestici. Poiché tu hai rigettato la parola del SIGNORE, anch'egli ti rigetta come re».

Filippesi 3:18 Perché molti camminano da nemici della croce di Cristo (ve l'ho detto spesso e ve lo dico anche ora piangendo), 3:19 la fine dei quali è la perdizione; il loro dio è il ventre e la loro gloria è in ciò che torna a loro vergogna; gente che ha l'animo alle cose della terra.

Luca 9:62 Ma Gesù gli disse: «Nessuno che abbia messo la mano all'aratro e poi volga lo sguardo indietro, è adatto per il regno di Dio».

Romani 6:16 Non sapete voi che se vi offrite a qualcuno come schiavi per ubbidirgli, siete schiavi di colui a cui ubbidite: o del peccato che conduce alla morte o dell'ubbidienza che conduce alla giustizia?

2Corinzi 4:3 Se il nostro vangelo è ancora velato, è velato per quelli che sono sulla via della perdizione, 4:4 per gli increduli, ai quali il dio di questo mondo ha accecato le menti, affinché non risplenda loro la luce del vangelo della gloria di Cristo, che è l'immagine di Dio.

Apocalisse 22:15 Fuori i cani, gli stregoni, i fornicatori, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna.

1Corinzi 6:9 Non sapete che gl'ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v'illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, 6:10 né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio.

2Timoteo 3:2 perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, 3:3 insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, 3:4 traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio, 3:5 aventi l'apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza. Anche da costoro allontànati!

Romani 1:29 ricolmi di ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d'invidia, di omicidio, di contesa, di frode, di malignità; 1:30 calunniatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, 1:31 insensati, sleali, senza affetti naturali, spietati.

Giovanni 15:20 Ricordatevi della parola che vi ho detta: "Il servo non è più grande del suo signore". Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra.

Levitico 19:18 Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il prossimo tuo come te stesso. Io sono il SIGNORE.

Romani 12:10 Quanto all'amore fraterno, siate pieni di affetto gli uni per gli altri. Quanto all'onore, fate a gara nel rendervelo reciprocamente.

1Timoteo 1:9 sappiamo anche che la legge è fatta non per il giusto ma per gl'iniqui e i ribelli, per gli empi e i peccatori, per i sacrileghi e gl'irreligiosi, per coloro che uccidono padre e madre, per gli omicidi, 1:10 per i fornicatori, per i sodomiti, per i mercanti di schiavi, per i bugiardi, per gli spergiuri e per ogni altra cosa contraria alla sana dottrina,

Deuteronomio 29:17 Non vi sia tra di voi uomo o donna o famiglia o tribù che volga oggi il cuore lontano dal SIGNORE nostro Dio, per andare a servire gli dèi di quelle nazioni; non vi sia tra di voi nessuna radice che produca veleno e assenzio. 29:18 Nessuno, dopo aver udito le parole di questo giuramento, si illuda nel suo cuore dicendo: "Avrò pace, anche se camminerò secondo la caparbietà del mio cuore". In questo modo chi ha bevuto largamente porta a perdizione anche chi ha sete. 29:19 Il SIGNORE non gli perdonerà; ma in tal caso l'ira del SIGNORE e la sua gelosia s'infiammeranno contro quell'uomo, tutte le maledizioni scritte in questo libro gli verranno addosso e il SIGNORE cancellerà il suo nome sotto il cielo;

Romani 2:5 Tu, invece, con la tua ostinazione e con l'impenitenza del tuo cuore, ti accumuli un tesoro d'ira per il giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio.

Matteo 25:41 Allora dirà anche a quelli della sua sinistra: "Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli! 2Tessalonicesi 1:8 in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono al vangelo del nostro Signore Gesù. 1:9 Essi saranno puniti di eterna rovina, respinti dalla presenza del Signore e dalla gloria della sua potenza, Apocalisse 21:8 Ma per i codardi, gl'increduli, gli abominevoli, gli omicidi, i fornicatori, gli stregoni, gli idolatri e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda».

Perdono (da perdonare)

L’uomo per natura è peccatore (Sl 51:51) ed è assolutamente incapace di redimersi (Gr 2:222), infatti, l’osservanza della legge e i rituali religiosi non possono emendare la colpa (Eb 10:43). Solo la misericordia divina (Da 9:94) può porvi rimedio tramite il sangue di Gesù (Ef 1:75). Il perdono, quindi, gratuitamente concesso (Is 43:256), avviene solo nel nome di Cristo (1 Gv 2:127) ed è l’espressione della bontà, della compassione, della misericordia e della gloria divina (Sl 86:5; Mi 7:18-19; Sl 51:1; Ro 5:15-168). I credenti sono chiamati a perdonare (Ro 12:199) affinché l’indulgenza di Dio possa essere efficace (Ef 4:3210); guai a non farlo (Mc 11:2611)!

Salmi 51:5 Ecco, io sono stato generato nell'iniquità, mia madre mi ha concepito nel peccato.

Geremia 2:22 Anche se ti lavassi con il nitro e usassi molto sapone, la tua iniquità lascerebbe una macchia davanti a me», dice il Signore, DIO.

Daniele 9:9 Al Signore, che è il nostro Dio, appartengono la misericordia e il perdono; poiché noi ci siamo ribellati a lui

Ebrei 10:4 perché è impossibile che il sangue di tori e di capri tolga i peccati. Daniele 9:9 Al Signore, che è il nostro Dio, appartengono la misericordia e il perdono; poiché noi ci siamo ribellati a lui

Efesini 1:7 In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia

Isaia 43:25 Io, io sono; per amor di me stesso cancello le tue trasgressioni e non mi ricorderò più dei tuoi peccati.

1Giovanni 2:12 Figlioli, vi scrivo perché i vostri peccati sono perdonati in virtù del suo nome.

Salmi 86:5 Poiché tu, o Signore, sei buono, pronto a perdonare, e misericordioso verso quanti t'invocano. Michea 7:18 Quale Dio è come te, che perdoni l'iniquità e passi sopra alla colpa del resto della tua eredità? Egli non serba la sua ira per sempre, perché si compiace di usare misericordia. 7:19 Egli tornerà ad avere pietà di noi, metterà sotto i suoi piedi le nostre colpe e getterà in fondo al mare tutti i nostri peccati. Salmi 51:1 Abbi pietà di me, o Dio, per la tua bontà; nella tua grande misericordia cancella i miei misfatti. Romani 5:15 Però, la grazia non è come la trasgressione. Perché se per la trasgressione di uno solo, molti sono morti, a maggior ragione la grazia di Dio e il dono della grazia proveniente da un solo uomo, Gesù Cristo, sono stati riversati abbondantemente su molti. 5:16 Riguardo al dono non avviene quello che è avvenuto nel caso dell'uno che ha peccato; perché dopo una sola trasgressione il giudizio è diventato condanna, mentre il dono diventa giustificazione dopo molte trasgressioni.

Romani 12:19 Non fate le vostre vendette, miei cari, ma cedete il posto all'ira di Dio; poiché sta scritto: «A me la vendetta; io darò la retribuzione», dice il Signore.

Efesini 4:32 Siate invece benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo.

Marco 11:26 [Ma se voi non perdonate, neppure il Padre vostro che è nei cieli perdonerà le vostre colpe.]»

Perfezione (dal latino perfectiônem – da perfectus - perfetto)

È il massimo grado cui aspirare nelle doti e qualità morali e spirituali. È irraggiungibile, umanamente (Ga 3:3; Eb 10:11), ma è assolutamente necessaria come paradigma di proponimento realizzabile solo in Cristo (Lc 6:40; Gv 17:22-232). Pur essendo chiamati a raggiungerla (2 Co 7:1; 13:113) nessun vero credente affermerà mai di esservi pervenuto (Gb 9:204), al più si identificherà come impegnato nei “lavori in corso”. Lo specifico comandamento di Gesù (Mt 5:485) indica la sua completezza nella relazione di stato: un neonato, infatti, può essere, sicuramente, perfetto se valutato come tale. La Parola è la fonte (2 Ti 3:16-176), l’amore, la costanza e la preghiera sono i mezzi (Cl 3:14; Gm 1:3-4; Cl 4:12-137) per accostarci a essa.

Galati 3:3 Siete così insensati? Dopo aver cominciato con lo Spirito, volete ora raggiungere la perfezione con la carne? Ebrei 10:1 La legge, infatti, possiede solo un'ombra dei beni futuri, non la realtà stessa delle cose. Perciò con quei sacrifici, che sono offerti continuamente, anno dopo anno, essa non può rendere perfetti coloro che si avvicinano a Dio.

Luca 6:40 Un discepolo non è più grande del maestro; ma ogni discepolo ben preparato sarà come il suo maestro. Giovanni 17:22 Io ho dato loro la gloria che tu hai data a me, affinché siano uno come noi siamo uno; 17:23 io in loro e tu in me; affinché siano perfetti nell'unità, e affinché il mondo conosca che tu mi hai mandato, e che li ami come hai amato me.

2 Corinzi 7:1 Poiché abbiamo queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timore di Dio. 2 Corinzi 13:11 Del resto, fratelli, rallegratevi, ricercate la perfezione, siate consolati, abbiate un medesimo sentimento, vivete in pace; e il Dio d'amore e di pace sarà con voi.

Giobbe 9:20 Se io fossi senza colpa, la mia bocca mi condannerebbe; se fossi innocente, mi dichiarerebbe colpevole

Matteo 5:48 Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste.

2 Timoteo 3:16 Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, 3:17 perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.

Colossesi 3:14 Al di sopra di tutte queste cose rivestitevi dell'amore che è il vincolo della perfezione. Giacomo 1:3 sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. 1:4 E la costanza compia pienamente l'opera sua in voi, perché siate perfetti e completi, di nulla mancanti. Colossesi 4:12 Epafra, che è dei vostri ed è servo di Cristo Gesù, vi saluta. Egli lotta sempre per voi nelle sue preghiere perché stiate saldi, come uomini fatti, completamente disposti a far la volontà di Dio. 4:13 Infatti gli rendo testimonianza che si dà molta pena per voi, per quelli di Laodicea e per quelli di Ierapoli.

Perfidia (dal latino pemperfidia(m) - da perfidus - perfido)    vedi: Malignità  

La perfidia è la malvagità attuata nella maniera più sleale, subdola e ostinata. Superbia, malizia, malvagità, derisione e malignità sono le caratteristiche del perfido (Sl 73:6-81) che non disdegna di coinvolgere i suoi simili nella menzogna pur di parlare contro Dio (Sl 139:202). Il giusto s’interroga sul perché della loro prosperità (Gr 12:13) e supplica l’intervento di Dio (Sl 59:54). La Parola ci ammonisce contro la perfidia (Ml 2:10-115). Guai ai nemici del popolo di Dio (Is 33:16), perché chi avrà fatto soffrire, soffrirà (Pr 21:187). Perversità e violenza saranno la loro rovina (Pr 11:3; 13:28), infatti, Dio protegge il giusto ma il perfido sarò annientato (Pr 21:129). Vedi Malignità*

Salmi 73:6 Perciò la superbia li adorna come una collana, la violenza li avvolge come un manto. 73:7 Gli occhi escono loro fuori dalle orbite per il grasso; dal cuor loro traboccano i cattivi pensieri. 73:8 Sbeffeggiano e malvagiamente progettano d'opprimere; parlano dall'alto in basso con arroganza.

Salmi 139:20 Essi parlano contro di te malvagiamente; i tuoi nemici si servono del tuo nome per sostenere la menzogna.

Geremia 12:1 Tu sei giusto, SIGNORE, quando io discuto con te; tuttavia io proporrò le mie ragioni: perché prospera la via degli empi? perché sono tutti a loro agio quelli che agiscono perfidamente?

Salmi 59:5 Tu, o SIGNORE, Dio degli eserciti, Dio d'Israele, àlzati a giudicare tutte le genti! Non far grazia ad alcuno dei perfidi malfattori!

Malachia 2:10 Non abbiamo forse tutti un solo padre? Non ci ha creati uno stesso Dio? Perché dunque siamo perfidi l'uno verso l'altro così che profaniamo il patto dei nostri padri? 2:11 Giuda si è dimostrato infedele e l'abominazione è stata commessa in Israele e a Gerusalemme; perché Giuda ha profanato ciò che è santo al SIGNORE, ciò che egli ama, e ha sposato figlie di dèi stranieri.

Isaia 33:1 Guai a te che devasti e non sei stato devastato, che sei perfido e non t'è stata usata perfidia! Quando avrai finito di devastare sarai devastato; quando avrai finito di essere perfido, ti sarà usata perfidia.

Proverbi 21:18 L'empio serve di riscatto al giusto; e il perfido, agli uomini retti.

Proverbi 11:3; L'integrità degli uomini retti li guida, ma la perversità dei perfidi è la loro rovina. Proverbi 13:2 Per il frutto delle sue labbra uno gode del bene, ma il desiderio dei perfidi è la violenza.

Proverbi 21:12 Il giusto tien d'occhio la casa dell'empio, e precipita gli empi nelle sciagure.

Pergamena (dal latino pergamena(m) da Pergamus - Pergamo)

Proprio a Pergamo, Eumene II (221-160 a.C.) reagendo all’embargo egiziano sul papiro, incrementò l’uso della pergamena tratta dalla concia e lavorazione di vari tipi di pelli animali (capra, pecora, agnello, vitello, ecc.). Particolarmente resistente e riscrivibile dopo raschiatura (palinsesto*), si costituiva in fogli (pergamene (2 Ti 4:131) che formavano dei libri (Gv 21:25; At 19:192) o in rotoli (Ap 6:143) su cui erano redatti i vari scritti componenti la Bibbia.

2 Timoteo 4:13 Quando verrai porta il mantello che ho lasciato a Troas da Carpo, e i libri, specialmente le pergamene.

Giovanni 21:25 Or vi sono ancora molte altre cose che Gesù ha fatte; se si scrivessero a una a una, penso che il mondo stesso non potrebbe contenere i libri che se ne scriverebbero. Atti 19:19 Fra quanti avevano esercitato le arti magiche molti portarono i loro libri, e li bruciarono in presenza di tutti; e, calcolatone il prezzo, trovarono che era di cinquantamila dramme d'argento.

Apocalisse 6:14 Il cielo si ritirò come una pergamena che si arrotola; e ogni montagna e ogni isola furono rimosse dal loro luogo.

Pericope (dal greco pericopê - amputazione da perikóptein – tagliare intorno)

La pericope è un brano delle Sacre Scritture (sia esso una parabola o un racconto) pienamente comprensibile senza la necessità di conoscere i passi adiacenti. Prima e seconda moltiplicazione dei pani (Mt 14:15-21; 15:32-381); guarigione della suocera di Pietro (Mc 1: 29:312); la donna samaritana (Gv 4:5-30 ►31-423).

Matteo 14:16 Ma Gesù disse loro: «Non hanno bisogno di andarsene; date loro voi da mangiare!» 14:17 Essi gli risposero: «Non abbiamo qui altro che cinque pani e due pesci». 14:18 Egli disse: «Portatemeli qua». 14:19 Dopo aver ordinato alla folla di accomodarsi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi verso il cielo, rese grazie; poi, spezzati i pani, li diede ai discepoli e i discepoli alla folla. 14:20 Tutti mangiarono e furono sazi; e si portarono via, dei pezzi avanzati, dodici ceste piene. 14:21 E quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, oltre alle donne e ai bambini. Matteo 15:32 Gesù, chiamati a sé i suoi discepoli, disse: «Io ho pietà di questa folla; perché già da tre giorni sta con me e non ha da mangiare; non voglio rimandarli digiuni, affinché non vengano meno per via». 15:33 I discepoli gli dissero: «Dove potremmo trovare, in un luogo deserto, tanti pani da saziare una così gran folla?» 15:34 Gesù chiese loro: «Quanti pani avete?» Essi risposero: «Sette, e pochi pesciolini». 15:35 Allora egli ordinò alla folla di accomodarsi per terra. 15:36 Poi prese i sette pani e i pesci; e, dopo aver reso grazie, li spezzò e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla. 15:37 E tutti mangiarono e furono saziati; e, dei pezzi avanzati, si raccolsero sette panieri pieni. 15:38 Quelli che avevano mangiato erano quattromila uomini, senza contare le donne e i bambini.

Marco 1:29 Appena usciti dalla sinagoga, andarono con Giacomo e Giovanni in casa di Simone e di Andrea. 1:30 La suocera di Simone era a letto con la febbre; ed essi subito gliene parlarono; 1:31 egli, avvicinatosi, la prese per la mano e la fece alzare; la febbre la lasciò ed ella si mise a servirli.

Giovanni 4:5 Giunse dunque a una città della Samaria, chiamata Sicar, vicina al podere che Giacobbe aveva dato a suo figlio Giuseppe; 4:6 e là c'era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del cammino, stava così a sedere presso il pozzo. Era circa l'ora sesta. 4:7 Una Samaritana venne ad attingere l'acqua. Gesù le disse: «Dammi da bere». 4:8 (Infatti i suoi discepoli erano andati in città a comprar da mangiare.) 4:9 La Samaritana allora gli disse: «Come mai tu che sei Giudeo chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?» Infatti i Giudei non hanno relazioni con i Samaritani. 4:10 Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è che ti dice: "Dammi da bere", tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli ti avrebbe dato dell'acqua viva». 4:11 La donna gli disse: «Signore, tu non hai nulla per attingere, e il pozzo è profondo; da dove avresti dunque quest'acqua viva? 4:12 Sei tu più grande di Giacobbe, nostro padre, che ci diede questo pozzo e ne bevve egli stesso con i suoi figli e il suo bestiame?» 4:13 Gesù le rispose: «Chiunque beve di quest'acqua avrà sete di nuovo; 4:14 ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d'acqua che scaturisce in vita eterna». 4:15 La donna gli disse: «Signore, dammi di quest'acqua, affinché io non abbia più sete e non venga più fin qui ad attingere». 4:16 Gesù le disse: «Va' a chiamar tuo marito e vieni qua». 4:17 La donna gli rispose: «Non ho marito». E Gesù: «Hai detto bene: "Non ho marito"; 4:18 perché hai avuto cinque mariti; e quello che hai ora, non è tuo marito; in questo hai detto la verità». 4:19 La donna gli disse: «Signore, vedo che tu sei un profeta. 4:20 I nostri padri hanno adorato su questo monte, ma voi dite che a Gerusalemme è il luogo dove bisogna adorare». 4:21 Gesù le disse: «Donna, credimi; l'ora viene che né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. 4:22 Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. 4:23 Ma l'ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori. 4:24 Dio è Spirito; e quelli che l'adorano, bisogna che l'adorino in spirito e verità». 4:25 La donna gli disse: «Io so che il Messia (che è chiamato Cristo) deve venire; quando sarà venuto ci annunzierà ogni cosa». 4:26 Gesù le disse: «Sono io, io che ti parlo!» 4:27 In quel mentre giunsero i suoi discepoli e si meravigliarono che egli parlasse con una donna; eppure nessuno gli chiese: «Che cerchi?» o: «Perché discorri con lei?» 4:28 La donna lasciò dunque la sua secchia, se ne andò in città e disse alla gente: 4:29 «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto; non potrebbe essere lui il Cristo?» 4:30 La gente uscì dalla città e andò da lui. 4:31 Intanto i discepoli lo pregavano, dicendo: «Maestro, mangia». 4:32 Ma egli disse loro: «Io ho un cibo da mangiare che voi non conoscete». 4:33 Perciò i discepoli si dicevano gli uni gli altri: «Forse qualcuno gli ha portato da mangiare?» 4:34 Gesù disse loro: «Il mio cibo è far la volontà di colui che mi ha mandato, e compiere l'opera sua. 4:35 Non dite voi che ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ebbene, vi dico: alzate gli occhi e guardate le campagne come già biancheggiano per la mietitura. 4:36 Il mietitore riceve una ricompensa e raccoglie frutto per la vita eterna, affinché il seminatore e il mietitore si rallegrino insieme. 4:37 Poiché in questo è vero il detto: "L'uno semina e l'altro miete". 4:38 Io vi ho mandati a mietere là dove voi non avete lavorato; altri hanno faticato, e voi siete subentrati nella loro fatica». 4:39 Molti Samaritani di quella città credettero in lui a motivo della testimonianza resa da quella donna: «Egli mi ha detto tutto quello che ho fatto». 4:40 Quando dunque i Samaritani andarono da lui, lo pregarono di trattenersi da loro; ed egli si trattenne là due giorni. 4:41 E molti di più credettero a motivo della sua parola 4:42 e dicevano alla donna: «Non è più a motivo di quello che tu ci hai detto, che crediamo; perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il Salvatore del mondo».




 
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