Dizionario Biblico

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Preoccupazione (dal latino praeoccupatione(m) - da praeoccupatus - preoccupato)    vedi: Difficoltŕ  Ostacolo   Problema  Ansietà  

Una massima, derivata dal libro dei Proverbi, cita: “Meglio un tozzo di pane rinsecchito in pace che un banchetto condito da mille preoccupazioni!” (Pr 15:16-171). Le apprensioni, infatti, possono abbattere l’uomo (Pr 12:252). La Parola ci pone in guardia contro l’eccessiva ansietà per le cose materiali (Mt 6:25-34; Lc 10:40-42; 12:22-31; 31:343) e contro il timore delle prove (Mt 10:17-20; Mc 13:11; Lc 12:11-124). Nelle difficoltà non bisogna temere ma affidarsi al Signore (At 27:295), ringraziando e glorificando (Fl 4:6; 1 Pt 3:14-156), infatti, l’uomo che confida in Lui non si preoccupa (Gr 17:87) e quando il turbamento prevale, il Suo conforto solleva l’anima (Sl 94:198). Sosteniamo i nostri conduttori per le difficoltà che incontrano ogni giorno (Gv 15:20-21; 1 Co 7:32-349). Vedi Difficoltà*, Ostacolo*, Problema*, Problema*, Ansietà*

Proverbi 15:16 Meglio poco con il timore del SIGNORE, che gran tesoro con turbamento. 15:17 Meglio un piatto d'erbe, dov'è l'amore, che un bue ingrassato, dov'è l'odio.

Proverbi 12:25 La sofferenza del cuore abbatte l'uomo, ma la parola buona lo rallegra.

Matteo 6:25 «Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete o di che cosa berrete; né per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento, e il corpo più del vestito? 6:26 Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro? 6:27 E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere un'ora sola alla durata della sua vita? 6:28 E perché siete così ansiosi per il vestire? Osservate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano; 6:29 eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro. 6:30 Ora se Dio veste in questa maniera l'erba dei campi che oggi è, e domani è gettata nel forno, non farà molto di più per voi, o gente di poca fede? 6:31 Non siate dunque in ansia, dicendo: "Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?" 6:32 Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; ma il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. 6:33 Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più. 6:34 Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di sé stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno. Luca 10:40 Ma Marta, tutta presa dalle faccende domestiche, venne e disse: «Signore, non ti importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». 10:41 Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e sei agitata per molte cose, ma una cosa sola è necessaria. 10:42 Maria ha scelto la parte buona che non le sarà tolta». Luca 12:22 Poi disse ai suoi discepoli: «Perciò vi dico: non siate in ansia per la vita vostra, di quel che mangerete, né per il corpo, di che vi vestirete; 12:23 poiché la vita è più del nutrimento e il corpo più del vestito. 12:24 Osservate i corvi: non seminano, non mietono; non hanno dispensa né granaio, eppure Dio li nutre. E voi, quanto più degli uccelli valete! 12:25 E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere un'ora sola alla durata della sua vita? 12:26 Se dunque non potete fare nemmeno ciò che è minimo, perché vi affannate per il resto? 12:27 Guardate i gigli, come crescono; non faticano e non filano; eppure io vi dico che Salomone stesso, con tutta la sua gloria, non fu mai vestito come uno di loro. 12:28 Or se Dio riveste così l'erba che oggi è nel campo e domani è gettata nel forno, quanto più vestirà voi, gente di poca fede! 12:29 Anche voi non state a cercare che cosa mangerete e che cosa berrete, e non state in ansia! 12:30 Perché è la gente del mondo che ricerca tutte queste cose; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno. 12:31 Cercate piuttosto il suo regno, e queste cose vi saranno date in più. Luca 21:34 Badate a voi stessi, perché i vostri cuori non siano intorpiditi da stravizio, da ubriachezza, dalle ansiose preoccupazioni di questa vita e che quel giorno non vi venga addosso all'improvviso come un laccio;

Matteo 10:17 Guardatevi dagli uomini; perché vi metteranno in mano ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; 10:18 e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per servire di testimonianza davanti a loro e ai pagani. 10:19 Ma quando vi metteranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come parlerete o di quello che dovrete dire; perché in quel momento stesso vi sarà dato ciò che dovrete dire. 10:20 Poiché non siete voi che parlate, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Marco 13:11 Quando vi condurranno per mettervi nelle loro mani, non preoccupatevi in anticipo di ciò che direte, ma dite quello che vi sarà dato in quell'ora; perché non siete voi che parlate, ma lo Spirito Santo. Luca 12:11 Quando poi vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi del come e del che risponderete a vostra difesa, o di quello che direte; 12:12 perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento stesso quello che dovrete dire».

Atti 27:29 Temendo allora di urtare contro gli scogli, gettarono da poppa quattro àncore, aspettando con ansia che si facesse giorno.

Filippesi 4:6 Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti 1 Pietro 3:14 Se poi doveste soffrire per la giustizia, beati voi! Non vi sgomenti la paura che incutono e non vi agitate; 3:15 ma glorificate il Cristo come Signore nei vostri cuori. Siate sempre pronti a render conto della speranza che è in voi a tutti quelli che vi chiedono spiegazioni.

Geremia 17:8 Egli è come un albero piantato vicino all'acqua, che distende le sue radici lungo il fiume; non si accorge quando viene la calura e il suo fogliame rimane verde; nell'anno della siccità non è in affanno e non cessa di portar frutto».

Salmi 94:19 Quand'ero turbato da grandi preoccupazioni, il tuo conforto ha alleviato l'anima mia.

Giovanni 15:20 Ricordatevi della parola che vi ho detta: "Il servo non è più grande del suo signore". Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. 15:21 Ma tutto questo ve lo faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato. 1 Corinzi 7:32 Vorrei che foste senza preoccupazioni. Chi non è sposato si dà pensiero delle cose del Signore, di come potrebbe piacere al Signore; 7:33 ma colui che è sposato si dà pensiero delle cose del mondo, come potrebbe piacere alla moglie 7:34 e i suoi interessi sono divisi. La donna senza marito o vergine si dà pensiero delle cose del Signore, per essere consacrata a lui nel corpo e nello spirito; mentre la sposata si dà pensiero delle cose del mondo, come potrebbe piacere al marito.

Presbitero (dal greco presbýteros - sacerdote)

I presbiteri erano anziani che cnducevano le prime comunità cristiane. Loro compito era ministrare il culto, annunciare la Parola di Dio e curare i bisogni spirituali della chiesa locale. Il loro grado è assimilabile a quello di pastore o vescovo. La chiesa cattolica li considera come ordine a sé ma sottomessi a quello vescovile. L’apostolo Paolo pone delle chiare indicazioni sui requisiti richiesti per tale servizio (1 Ti 3:1-12; Tt 1:5-91) e Pietro ne stigmatizza l’importanza come esempio per la comunità (1 Pt 5:1-42).

1Timoteo 3:1 Certa è quest'affermazione: se uno aspira all'incarico di vescovo, desidera un'attività lodevole. 3:2 Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, 3:3 non dedito al vino né violento, ma sia mite, non litigioso, non attaccato al denaro, 3:4 che governi bene la propria famiglia e tenga i figli sottomessi e pienamente rispettosi 3:5 (perché se uno non sa governare la propria famiglia, come potrà aver cura della chiesa di Dio?), 3:6 che non sia convertito di recente, affinché non diventi presuntuoso e cada nella condanna inflitta al diavolo. 3:7 Bisogna inoltre che abbia una buona testimonianza da quelli di fuori, perché non cada in discredito e nel laccio del diavolo. 3:8 Allo stesso modo i diaconi devono essere dignitosi, non doppi nel parlare, non propensi a troppo vino, non avidi di illeciti guadagni; 3:9 uomini che custodiscano il mistero della fede in una coscienza pura. 3:10 Anche questi siano prima provati; poi svolgano il loro servizio se sono irreprensibili. 3:11 Allo stesso modo siano le donne dignitose, non maldicenti, sobrie, fedeli in ogni cosa. 3:12 I diaconi siano mariti di una sola moglie, e governino bene i loro figli e le loro famiglie. Tito 1:5 Per questa ragione ti ho lasciato a Creta: perché tu metta ordine nelle cose che rimangono da fare, e costituisca degli anziani in ogni città, secondo le mie istruzioni, 1:6 quando si trovi chi sia irreprensibile, marito di una sola moglie, che abbia figli fedeli, che non siano accusati di dissolutezza né insubordinati. 1:7 Infatti bisogna che il vescovo sia irreprensibile, come amministratore di Dio; non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di guadagno disonesto, 1:8 ma ospitale, amante del bene, assennato, giusto, santo, temperante, 1:9 attaccato alla parola sicura, così come è stata insegnata, per essere in grado di esortare secondo la sana dottrina e di convincere quelli che contraddicono.

1Pietro 5:1 Esorto dunque gli anziani che sono tra di voi, io che sono anziano con loro e testimone delle sofferenze di Cristo e che sarò pure partecipe della gloria che deve essere manifestata: 5:2 pascete il gregge di Dio che è tra di voi, sorvegliandolo, non per obbligo, ma volenterosamente secondo Dio; non per vile guadagno, ma di buon animo; 5:3 non come dominatori di quelli che vi sono affidati, ma come esempi del gregge. 5:4 E quando apparirà il supremo pastore, riceverete la corona della gloria che non appassisce.

Prescrizione (dal latino praescriptiône(m) – da praescrîptus - prescritto )

L’A.T. traboccava di prescrizioni, riti e tabù che regolavano ogni aspetto della vita quotidiana. Con le sue 613 disposizioni, l’ordinamento era tale da renderne, in sostanza, impossibile l’osservanza per cui scadeva fino al punto di giungere a “… filtrare il moscerino ma ingoiare un cammello” (Mt 23:241). La parte più conosciuta è racchiusa nei dieci comandamenti (Es 20:1-172) che siamo chiamati a osservare (De 11:13) e trasmettere (Es 12:24; De 32:464). La legge, che non è riuscita a generare la perfezione che si proponeva, è stata sostituita da un sacerdozio che accosta l’uomo a Dio (Eb 7:15-195), al punto che la morte di Cristo la rende “inoperante” per i credenti (Ef 2:15-166). Attenzione, però, perché Dio ci mette alla prova per accertare l’osservanza dei suoi statuti (Gc 3:47)!

Matteo 23:24 Guide cieche, che filtrate il moscerino e inghiottite il cammello.

Esodo 20:1 Allora Dio pronunziò tutte queste parole: 20:2 «Io sono il SIGNORE, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù. 20:3 Non avere altri dèi oltre a me. 20:4 Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 20:5 Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, 20:6 e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti. 20:7 Non pronunciare il nome del SIGNORE, Dio tuo, invano; perché il SIGNORE non riterrà innocente chi pronuncia il suo nome invano. 20:8 Ricòrdati del giorno del riposo per santificarlo. 20:9 Lavora sei giorni e fa' tutto il tuo lavoro, 20:10 ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al SIGNORE Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né lo straniero che abita nella tua città; 20:11 poiché in sei giorni il SIGNORE fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò il SIGNORE ha benedetto il giorno del riposo e lo ha santificato. 20:12 Onora tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà. 20:13 Non uccidere. 20:14 Non commettere adulterio. 20:15 Non rubare. 20:16 Non attestare il falso contro il tuo prossimo. 20:17 Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo».

Deuteronomio 11:1 Ama dunque il SIGNORE, il tuo Dio, e osserva sempre quello che ti dice di osservare: le sue leggi, le sue prescrizioni e i suoi comandamenti.

Esodo 12:24 Osservate dunque questo come un'istituzione perenne per voi e per i vostri figli. Deuteronomio 32:46 «Prendete a cuore tutte le parole che oggi pronunzio solennemente davanti a voi. Le prescriverete ai vostri figli, affinché abbiano cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge.

Ebrei 7:15 E la cosa è ancor più evidente quando sorge, a somiglianza di Melchisedec, un altro sacerdote 7:16 che diventa tale non per disposizione di una legge dalle prescrizioni carnali, ma in virtù della potenza di una vita indistruttibile; 7:17 perché gli è resa questa testimonianza: «Tu sei sacerdote in eterno secondo l'ordine di Melchisedec». 7:18 Così, qui vi è l'abrogazione del comandamento precedente a motivo della sua debolezza e inutilità 7:19 (infatti la legge non ha portato nulla alla perfezione); ma vi è altresì l'introduzione di una migliore speranza, mediante la quale ci accostiamo a Dio.

Efesini 2:15 la legge fatta di comandamenti in forma di precetti, per creare in sé stesso, dei due, un solo uomo nuovo facendo la pace; 2:16 e per riconciliarli tutti e due con Dio in un corpo unico mediante la sua croce, sulla quale fece morire la loro inimicizia.

Giudici 3:4 Queste nazioni servirono a mettere Israele alla prova, per vedere se Israele avrebbe ubbidito ai comandamenti che il SIGNORE aveva dato ai loro padri per mezzo di Mosè.

Presentazione dei bambini (derivato di presentare; dal tardo latino praesentazione(m) - presentare )    vedi: Poedobattesimo  

In campo evangelico la presentazione di un neonato, al Signore, non è, assolutamente, un rito sacramentale, si tratta solo di una consuetudine e non una specifica dottrina, infatti, non equivale al battesimo, forma esclusivamente riservata agli adulti che, con un atto di fede, hanno accettato e confessato Cristo come loro personale Salvatore. Volendo, anche se ciò non costituisce fatto probante, nella Bibbia, possiamo trovare alcuni riferimenti: la presentazione, secondo il voto espresso da Anna, del piccolo Samuele appena divezzato (1 Sa 1:22-241); quella di Gesù al Tempio in adempimento della legge mosaica (Lc 2:21-242) e, non meno importante, l’imposizione delle mani fatta da Gesù ai bambini casualmente presenti (Mt 19:13-153). Vedi paedobattesimo*

1 Samuele 1:22 Ma Anna non salì, perché disse a suo marito: «Io non salirò finché il bambino non sia divezzato; allora lo condurrò, perché sia presentato davanti al SIGNORE e rimanga là per sempre». 1:23 Elcana, suo marito, le rispose: «Fa' come ti sembra bene; rimani finché tu lo abbia divezzato, purché il SIGNORE adempia la sua parola!» Così la donna rimase a casa, e allattò suo figlio fino al momento di divezzarlo. 1:24 Quando lo ebbe divezzato, lo condusse con sé e prese tre torelli, un efa di farina e un otre di vino; e lo condusse nella casa del SIGNORE a Silo. Il bambino era ancora molto piccolo.

Luca 2:21 Quando furono compiuti gli otto giorni dopo i quali egli doveva essere circonciso, gli fu messo il nome di Gesù, che gli era stato dato dall'angelo prima che egli fosse concepito. 2:22 Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore, 2:23 come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà consacrato al Signore»; 2:24 e per offrire il sacrificio di cui parla la legge del Signore, di un paio di tortore o di due giovani colombi.

Matteo 19:13 Allora gli furono presentati dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li sgridavano. 19:14 Ma Gesù disse: «Lasciate i bambini, non impedite che vengano da me, perché il regno dei cieli è per chi assomiglia a loro». 19:15 E, imposte loro le mani, se ne andò via di là.

Preservazione divina (derivato di preservare)

La preservazione divina è il modo con cui Dio, autore d’ogni cosa (De 10:14; 1 Cr 29:11; Sl 89:11-12; 5:5; Ap 4:111), mantiene in essere l’intera opera Sua la cui esistenza trova espressione non per moto proprio, ma solo nella Sua potenza (Sl 136:25; 145:15; Ne 9:6; At 17:28; Co 1:17: Eb 1:32). La creazione, per Lui, è stata un’opera liberamente voluta, manifestazione della Sua gloria, e per Suo diletto; tutto, infatti, è stato chiamato a esistere senza il minimo sforzo: “… Dio creò …” (Ge 1:1, 21, 273) e con la Sua divina provvidenza la conserva (2 Pt 3:74) in attesa del giorno del giudizio (2 Pt 3:105).

Deuteronomio 10:14 Ecco, al SIGNORE tuo Dio appartengono i cieli, i cieli dei cieli, la terra e tutto ciò che essa contiene; 1Cronache 29:11 A te, SIGNORE, la grandezza, la potenza, la gloria, lo splendore, la maestà, poiché tutto quello che sta in cielo e sulla terra è tuo! A te, SIGNORE, il regno; a te, che t'innalzi come sovrano al di sopra di tutte le cose! Salmi 89:11 I cieli son tuoi, tua pure è la terra; tu hai fondato il mondo e tutto ciò che è in esso. 89:12 Hai stabilito il settentrione e il mezzogiorno; il Tabor e l'Ermon mandano grida di gioia al tuo nome. Salmi 95:5 Suo è il mare, perch'egli l'ha fatto, e le sue mani hanno plasmato la terra asciutta. Apocalisse 4:11 «Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l'onore e la potenza: perché tu hai creato tutte le cose, e per tua volontà furono create ed esistono».

Salmi 136:25 Colui che dà il cibo a ogni creatura, perché la sua bontà dura in eterno. Salmi 145:15 Gli occhi di tutti sono rivolti a te, e tu dai loro il cibo a suo tempo. Neemia 9:6 Tu, tu solo sei il SIGNORE! Tu hai fatto i cieli, i cieli dei cieli e tutto il loro esercito, la terra e tutto ciò che è sopra di essa, i mari e tutto ciò che è in essi, e tu fai vivere tutte queste cose, e l'esercito dei cieli ti adora. Atti 17:28 Difatti, in lui viviamo, ci moviamo, e siamo, come anche alcuni vostri poeti hanno detto: "Poiché siamo anche sua discendenza". Colossesi 1:17 Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui. Ebrei 1:3 Egli, che è splendore della sua gloria e impronta della sua essenza, e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla destra della Maestà nei luoghi altissimi.

Genesi 1:1 Nel principio Dio creò i cieli e la terra. Genesi 1:21 Dio creò i grandi animali acquatici e tutti gli esseri viventi che si muovono, e che le acque produssero in abbondanza secondo la loro specie, e ogni volatile secondo la sua specie. Dio vide che questo era buono. Genesi 1:27 Dio creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina.

2Pietro 3:7 … mentre i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima parola, riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della perdizione degli empi.

2Pietro 3:10 Il giorno del Signore verrà come un ladro: in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi infiammati si dissolveranno, la terra e le opere che sono in essa saranno bruciate.

Presunzione (dal latino praesumptione(m) da praesumptus – presento)

La presunzione è generata da un cuore contaminato (Mc 7:20-231) ed è gemella dell’orgoglio, dell’immodestia e della pretesa di parlare nel nome di Dio (Pr 12:15; Is 65:5; Lc 18:11-12; Ap 3:17; De 18:222). Il credente è chiamato a vigilare pregando di non esserne coinvolto (Sl 19:12-143). È evidente che chi non si cura di conoscere il Signore (Ro 1:28-324), incorre nella fine dei presuntuosi (De 17:12; 18:20; Nu 15:30-31; Ap 3:15-16; 18:7-85) servendo, così, di chiaro monito a tutti (De 17:136).

Marco 7:20 Diceva inoltre: «È quello che esce dall'uomo che contamina l'uomo; 7:21 perché è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi, 7:22 adultèri, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo invidioso, calunnia, superbia, stoltezza. 7:23 Tutte queste cose cattive escono dal di dentro e contaminano l'uomo».

Proverbi 12:15 La via dello stolto è diritta ai suoi occhi, ma chi ascolta i consigli è saggio. Isaia 65:5 che dice: "Fatti in là, non ti avvicinare perché io sono più santo di te. Cose simili sono per me come un fumo nel naso, un fuoco che arde da mattina a sera. Luca 18:11 Il fariseo, stando in piedi, pregava così dentro di sé: "O Dio, ti ringrazio che io non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri; neppure come questo pubblicano. 18:12 Io digiuno due volte la settimana; pago la decima su tutto quello che possiedo". Apocalisse 3:17 Tu dici: "Sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di niente!" Tu non sai, invece, che sei infelice fra tutti, miserabile, povero, cieco e nudo. Deuteronomio 18:12 perché il SIGNORE detesta chiunque fa queste cose; a motivo di queste pratiche abominevoli, il SIGNORE, il tuo Dio, sta per scacciare quelle nazioni dinanzi a te.

Salmi 19:12 Chi conosce i suoi errori? Purificami da quelli che mi sono occulti. 19:13 Trattieni inoltre il tuo servo dai peccati volontari, e fa' che non prendano il sopravvento su di me; allora sarò integro e puro da grandi trasgressioni.19:14 Siano gradite le parole della mia bocca e la meditazione del mio cuore in tua presenza, o SIGNORE, mia Ròcca e mio redentore!

Romani 1:28 Siccome non si sono curati di conoscere Dio, Dio li ha abbandonati in balìa della loro mente perversa sì che facessero ciò che è sconveniente; 1:29 ricolmi di ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d'invidia, di omicidio, di contesa, di frode, di malignità; 1:30 calunniatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, 1:31 insensati, sleali, senza affetti naturali, spietati. 1:32 Essi, pur conoscendo che secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette.

Deuteronomio 17:12 L'uomo che avrà la presunzione di non dare ascolto al sacerdote che sta là per servire il SIGNORE, il tuo Dio, o al giudice, quell'uomo morirà; così toglierai via il male da Israele, Deuteronomio 18:20 Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in mio nome qualcosa che io non gli ho comandato di dire o che parlerà in nome di altri dèi, quel profeta sarà messo a morte». Numeri 15:30 Ma la persona che agisce con proposito deliberato, sia nativo del paese o straniero, oltraggia il SIGNORE; quella persona sarà tolta via dal mezzo del suo popolo. 15:31 Siccome ha disprezzato la parola del SIGNORE e ha violato il suo comandamento, quella persona dovrà essere tolta via; porterà il peso della sua iniquità"». Apocalisse 3:15 Io conosco le tue opere: tu non sei né freddo né fervente. Oh, fossi tu pur freddo o fervente! 3:16 Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né fervente io ti vomiterò dalla mia bocca. Apocalisse 18:7 Datele tormento e afflizione nella stessa misura in cui ha glorificato sé stessa e vissuto nel lusso. Poiché dice in cuor suo: "Io sono regina, non sono vedova e non vedrò mai lutto". 18:8 Perciò in uno stesso giorno verranno i suoi flagelli: morte, lutto e fame, e sarà consumata dal fuoco; poiché potente è Dio, il Signore che l'ha giudicata.

Deuteronomio 17:13 e tutto il popolo udrà la cosa, temerà e non agirà più con presunzione.

Preternaturale (dal latino prâeter – oltre e naturâle(m) da natura - natura)

Con tale aggettivo, nella teologia cattolica, ci si riferisce a tutto ciò che caratterizzava la natura, dell’uomo, prima del peccato originale, il cui avvento ha in sostanza distrutto. Pur non essendo soprannaturale era associato al divino. Esempi tipici sono la perfezione e l’immortalità. La grazia, però, permette di scavalcare l’impedimento e renderci i doni primitivi: riferendoci alla prima (Eb 10:12-181) e per la seconda (2 Ti 1:9-102).

Ebrei 10:12 Gesù, dopo aver offerto un unico sacrificio per i peccati, e per sempre, si è seduto alla destra di Dio, 10:13 e aspetta soltanto che i suoi nemici siano posti come sgabello dei suoi piedi. 10:14 Infatti con un'unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che sono santificati. 10:15 Anche lo Spirito Santo ce ne rende testimonianza. Infatti, dopo aver detto:10:16 «Questo è il patto che farò con loro dopo quei giorni, dice il Signore, metterò le mie leggi nei loro cuori e le scriverò nelle loro menti», egli aggiunge: 10:17 «Non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loro iniquità». 10:18 Ora, dove c'e perdono di queste cose, non c'è più bisogno di offerta per il peccato.

2Timoteo 1:9 Egli ci ha salvati e ci ha rivolto una santa chiamata, non a motivo delle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la grazia che ci è stata fatta in Cristo Gesù fin dall'eternità, 1:10 ma che è stata ora manifestata con l'apparizione del Salvatore nostro Cristo Gesù, il quale ha distrutto la morte e ha messo in luce la vita e l'immortalità mediante il vangelo,

Pretesto (dal latino praetěxtu(m) – ornamento, passato metaforicamente a - scusa giustificativa)

Trovare pretesti è il classico modo di accampare scuse, più o meno valide, per accusare (Da 6:4-51), rivaleggiare (Fl 1:15-182), screditare (1 Te 2:3-73), defilarsi (Lc 14:17-20; At 27:304), appropriarsi dei meriti altrui (Co 2:185) o contrapporsi a chi predica la verità (2 Co 11:126). La parola ci chiede di fare il bene come liberi servi di Dio (1 Pt 2:15-167) anche se saremo perseguitati per il nome di Cristo (Gv 15:21-228) ma guai a chi usa pretesti per il proprio tornaconto (Mt 23:14-159).

Daniele 6:4 Allora i capi e i satrapi cercarono di trovare un'occasione per accusare Daniele circa l'amministrazione del regno, ma non potevano trovare alcuna occasione né alcun motivo di riprensione, perché egli era fedele e non c'era in lui alcuna mancanza da potergli rimproverare. 6:5 Quegli uomini dissero dunque: «Noi non avremo nessun pretesto per accusare questo Daniele, se non lo troviamo in quello che concerne la legge del suo Dio».

Filippesi 1:15 Vero è che alcuni predicano Cristo anche per invidia e per rivalità; ma ce ne sono anche altri che lo predicano di buon animo. 1:16 Questi lo fanno per amore, sapendo che sono incaricato della difesa del vangelo; 1:17 ma quelli annunziano Cristo con spirito di rivalità, non sinceramente, pensando di provocarmi qualche afflizione nelle mie catene. 1:18 Che importa? Comunque sia, con ipocrisia o con sincerità, Cristo è annunziato; di questo mi rallegro, e mi rallegrerò ancora

1 Tessalonicesi 2:3 Perché la nostra predicazione non proviene da finzione, né da motivi impuri, né è fatta con inganno; 2:4 ma come siamo stati approvati da Dio che ci ha stimati tali da poterci affidare il vangelo, parliamo in modo da piacere non agli uomini, ma a Dio che prova i nostri cuori. 2:5 Difatti, non abbiamo mai usato un parlare lusinghevole, come ben sapete, né pretesti ispirati da cupidigia; Dio ne è testimone. 2:6 E non abbiamo cercato gloria dagli uomini, né da voi, né da altri, sebbene, come apostoli di Cristo, avessimo potuto far valere la nostra autorità; 2:7 invece, siamo stati mansueti in mezzo a voi, come una nutrice che cura teneramente i suoi bambini.

Luca 14:17 e all'ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: "Venite, perché tutto è già pronto". 14:18 Tutti insieme cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: "Ho comprato un campo e ho necessità di andarlo a vedere; ti prego di scusarmi". 14:19 Un altro disse: "Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi". 14:20 Un altro disse: "Ho preso moglie, e perciò non posso venire". Atti 27:30 Ma siccome i marinai cercavano di fuggire dalla nave, e già stavano calando la scialuppa in mare con il pretesto di voler gettare le àncore da prua,

Colossesi 2:18 Nessuno vi derubi a suo piacere del vostro premio, con un pretesto di umiltà e di culto degli angeli, affidandosi alle proprie visioni, gonfio di vanità nella sua mente carnale,

2 Corinzi 11:12 Ma quello che faccio lo farò ancora per togliere ogni pretesto a coloro che desiderano un'occasione per mostrarsi uguali a noi in ciò di cui si vantano.

1 Pietro 2:15 Perché questa è la volontà di Dio: che, facendo il bene, turiate la bocca all'ignoranza degli uomini stolti. 2:16 Fate questo come uomini liberi, che non si servono della libertà come di un velo per coprire la malizia, ma come servi di Dio.

Giovanni 15:21 Ma tutto questo ve lo faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato. 15:22 Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero colpa; ma ora non hanno scusa per il loro peccato.

Matteo 23:14 [Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché divorate le case delle vedove e fate lunghe preghiere per mettervi in mostra; perciò riceverete maggior condanna.] 23:15 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché viaggiate per mare e per terra per fare un proselito; e quando lo avete fatto, lo rendete figlio della geenna il doppio di voi.

Prevaricazione (dal latino praevaricatiône(m) – da praevaricâre)

La prevaricazione è un’azione che trascende l’onestà e l’onore nei rapporti interpersonali e di professione. Alle volte il giusto è costretto, non solo a subire la prevaricazione, ma anche la beffa di dover sopportare, alle sue giuste rimostranze, un’ulteriore malversazione (Sl 69:41). Purtroppo molti approfittano della propria posizione per commettere azioni illecite (1 Sa 8:1-32) perché ai loro occhi tale frutto è dolce e appetibile (Pr 9:173) La Parola esorta i suoi servi non solo a non prevaricare materialmente (1 Ti 3:84) ma anche in campo spirituale (Gr 23:305). Mentre Paolo smantella le accuse di aver abusato della sua posizione (1 Co 9:16-196), Pietro paragona la mentalità mercenaria dei falsi profeti a quella di Baalam, rimbrottato dalla sua stessa asina (2 Pt 2:16-197).

Salmi 69:4 Più numerosi dei capelli del mio capo son quelli che mi odiano senza ragione; sono potenti quelli che vogliono distruggermi e che a torto mi sono nemici; ho dovuto consegnare ciò che non avevo rubato.

1 Samuele 8:1 Quando Samuele divenne vecchio, nominò i suoi figli giudici d'Israele. 8:2 Suo figlio primogenito si chiamava Ioel e il secondo Abia; essi esercitavano la funzione di giudici a Beer-Seba. 8:3 I suoi figli però non seguivano le sue orme, ma si lasciavano sviare dall'avidità, accettavano regali e pervertivano il giudizio.

Proverbi 9:17 «Le acque rubate sono dolci, il pane mangiato di nascosto è delizioso».

1 Timoteo 3:8 Allo stesso modo i diaconi devono essere dignitosi, non doppi nel parlare, non propensi a troppo vino, non avidi di illeciti guadagni;

Geremia 23:30 Perciò, ecco», dice il SIGNORE, «io vengo contro i profeti che rubano gli uni agli altri le mie parole.

1 Corinzi 9:16 Perché se evangelizzo, non debbo vantarmi, poiché necessità me n'è imposta; e guai a me, se non evangelizzo! 9:17 Se lo faccio volenterosamente, ne ho ricompensa; ma se non lo faccio volenterosamente è sempre un'amministrazione che mi è affidata. 9:18 Qual è dunque la mia ricompensa? Questa: che annunziando il vangelo, io offra il vangelo gratuitamente, senza valermi del diritto che il vangelo mi dà. 9:19 Poiché, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti, per guadagnarne il maggior numero;

2 Pietro 2:16 ma fu ripreso per la sua prevaricazione: un'asina muta, parlando con voce umana, represse la follia del profeta. 2:17 Costoro sono fonti senz'acqua e nuvole sospinte dal vento; a loro è riservata la caligine delle tenebre. 2:18 Con discorsi pomposi e vuoti adescano, mediante i desideri della carne e le dissolutezze, quelli che si erano appena allontanati da coloro che vivono nell'errore; 2:19 promettono loro la libertà, mentre essi stessi sono schiavi della corruzione, perché uno è schiavo di ciò che lo ha vinto.

Previdenza (dal latino praevidentia(m) da praevǐdens - previdente)

La previdenza è la qualità di chi è prudente, lungimirante. La parola afferma che la previdenza è, tra le altre, una delle doti richieste ai servi di Dio (1 Ti 3:21). Innumerevoli sono i richiami a questa virtù (Pr 8:5, 12; 12:23; 13:16; 14:8, 18, 29; 18:2; 19:8; 21:16; 24:3: Mt 10:162) e tanti altri ancora. Tramite la fede di Abramo sono state benedette tutte le nazioni (Ga 3:6-93). Davide previde la resurrezione di Cristo (At 2:30-324). C’è chi usa, però, tale dote in maniera melliflua per facilitare il raggiungimento dei suoi scopi (At 24:35), ma la supponenza di chi prospera nel male, senza tema di giustizia, subirà, come Babilonia, l’imprevedibile ira del Signore (Is 47:10-116).

1Timoteo 3:2 Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare,

Proverbi 8:5 Imparate, o semplici, l'accorgimento, e voi, stolti, diventate intelligenti! 8:12 Io, la saggezza, sto con l'accorgimento e ho trovato la scienza della riflessione. Proverbi 12:23 L'uomo accorto nasconde quello che sa, ma il cuore degli stolti proclama la loro follia. Proverbi 13:16 Ogni uomo accorto agisce con conoscenza, ma l'insensato fa sfoggio di follia. Proverbi 14:8 La saggezza dell'uomo accorto sta nel discernere la propria strada; ma la follia degli stolti non è che inganno. Proverbi 14:18 Gli sciocchi ereditano stoltezza, ma i prudenti s'incoronano di scienza. Proverbi 14:29 Chi è lento all'ira ha molto buon senso, ma chi è pronto ad andare in collera mostra la sua follia. Proverbi 18:2 Lo stolto prende piacere, non nella prudenza, ma soltanto nel manifestare ciò che ha nel cuore. Proverbi 19:8 Chi acquista senno ama sé stesso; e chi serba con cura la prudenza troverà del bene. Proverbi 21:16 L'uomo che smarrisce la via del buon senso, riposerà nell'assemblea dei defunti. Proverbi 24:3 La casa si costruisce con la saggezza e si rende stabile con la prudenza; Matteo 10:16 «Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.

Galati 3:6 Così anche Abraamo credette a Dio e ciò gli fu messo in conto come giustizia. 3:7 Riconoscete dunque che quanti hanno fede sono figli d'Abraamo. 3:8 La Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato gli stranieri per fede, preannunziò ad Abraamo questa buona notizia: «In te saranno benedette tutte le nazioni». 3:9 In tal modo, coloro che hanno la fede sono benedetti con il credente Abraamo.

Atti 2:30 Egli dunque, essendo profeta e sapendo che Dio gli aveva promesso con giuramento che sul suo trono avrebbe fatto sedere uno dei suoi discendenti, 2:31 previde la risurrezione di Cristo e ne parlò dicendo che non sarebbe stato lasciato nel soggiorno dei morti, e che la sua carne non avrebbe subito la decomposizione. 2:32 Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato; di ciò, noi tutti siamo testimoni.

Atti 24:3 «Siccome per merito tuo, eccellentissimo Felice, godiamo molta pace, e per la tua previdenza sono state fatte delle riforme in favore di questa nazione, noi in tutto e per tutto lo riconosciamo con viva gratitudine.

Isaia 47:10 Tu ti fidavi della tua malizia e dicevi: "Nessuno mi vede", la tua saggezza e la tua scienza ti hanno sviata e tu dicevi in cuor tuo: "Io, e nessun altro fuori di me". 47:11 Ma un male verrà sopra di te, che non saprai come scongiurare; una calamità ti piomberà addosso, che non potrai allontanare con alcuna espiazione: ti cadrà improvvisamente addosso una rovina imprevedibile.




 
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