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Primogenito (dal latino primogenitu(m) comp. da primus – primo e genitus – genertato )

Nel V.T. il primogenito, tanto degli uomini quanto degli animali apparteneva a Dio (Es 13:1-2, 12; Es 22:29-301) e Gli era consacrato per ricordare la salvezza dei primogeniti ebrei dalla mano del Signore in Egitto (Es 13:15; Nr 3:12-13; 8:16-182). Gestiti da particolari leggi (De 15:19-23; Es 22:29-303), erano ritenuti in gran conto, senza riserve (De 21:15-174), e beneficiavano di molti privilegi anche se non si rivelavano poi degni (2 Cr 21:3-45). Per Gesù valse la stessa legge (Lc 2:22-24; Sl 89:276) ma, ancor più, Egli fu l’unigenito Figlio di Dio (Gv 1: 14, 18; 3:16, 187).

Esodo 13:1 Il SIGNORE disse a Mosè: 13:2 «Consacrami ogni primogenito tra i figli d'Israele, ogni primo parto, sia tra gli uomini, sia tra gli animali: esso appartiene a me». Esodo 13:12 consacra al SIGNORE ogni primogenito e ogni primo parto del tuo bestiame. I maschi saranno del SIGNORE. Esodo 22:29 Non indugerai a offrirmi il tributo dell'abbondanza delle tue raccolte e di ciò che cola dai tuoi frantoi. Mi darai il primogenito dei tuoi figli. 22:30 Lo stesso farai del tuo grosso e del tuo minuto bestiame: il loro primo parto rimarrà sette giorni presso la madre; l'ottavo giorno me lo darai.

Esodo 13:15 e quando il faraone si ostinò a non lasciarci andare, il SIGNORE uccise tutti i primogeniti nel paese d'Egitto, tanto i primogeniti degli uomini quanto i primogeniti degli animali. Perciò io sacrifico al SIGNORE ogni primo parto maschio, ma riscatto ogni primogenito dei miei figli". Numeri 3:12 «Ecco, tra i figli d'Israele io ho preso i Leviti al posto di ogni primogenito che nasce da donna israelita; i Leviti saranno miei; 3:13 poiché ogni primogenito è mio; il giorno in cui colpii tutti i primogeniti nel paese d'Egitto, io mi consacrai tutti i primi parti in Israele, tanto degli uomini quanto degli animali; saranno miei: io sono il SIGNORE». Numeri 8:16 poiché mi sono interamente dati tra i figli d'Israele; io li ho presi per me, invece di tutti i primi nati, dei primogeniti di tutti i figli d'Israele. 8:17 Poiché tutti i primogeniti dei figli d'Israele, tanto degli uomini quanto del bestiame, sono miei; io me li consacrai il giorno che percossi tutti i primogeniti nel paese d'Egitto. 8:18 Ho preso i Leviti invece di tutti i primogeniti dei figli d'Israele.

Deuteronomio 15:19 Consacrerai al SIGNORE tuo Dio ogni primogenito maschio che nascerà nei tuoi armenti e nelle tue greggi. Non metterai al lavoro il primogenito della tua mucca e non toserai il primogenito della tua pecora. 15:20 Li mangerai ogni anno con la tua famiglia, in presenza del SIGNORE tuo Dio, nel luogo che il SIGNORE avrà scelto. 15:21 Se l'animale ha qualche difetto, se è zoppo o cieco o ha qualche altro grave difetto, non lo sacrificherai al SIGNORE tuo Dio;15:22 lo mangerai nelle tue città; colui che sarà impuro e colui che sarà puro ne mangeranno senza distinzione, come si mangia la gazzella e il cervo. 15:23 Però, non ne mangerai il sangue; lo spargerai per terra come acqua. Esodo 22:29 Non indugerai a offrirmi il tributo dell'abbondanza delle tue raccolte e di ciò che cola dai tuoi frantoi. Mi darai il primogenito dei tuoi figli. 22:30 Lo stesso farai del tuo grosso e del tuo minuto bestiame: il loro primo parto rimarrà sette giorni presso la madre; l'ottavo giorno me lo darai.

Deuteronomio 21:15 Se un uomo ha due mogli, l'una amata e l'altra odiata, e tanto l'amata quanto l'odiata gli danno dei figli, se il primogenito è figlio dell'odiata, 21:16 quando egli dividerà tra i suoi figli i beni che possiede, non potrà fare primogenito il figlio dell'amata, preferendolo al figlio dell'odiata, che è il primogenito; 21:17 ma riconoscerà come primogenito il figlio dell'odiata, dandogli una parte doppia di tutto quello che possiede; poiché egli è la primizia del suo vigore e a lui appartiene il diritto di primogenitura.

2Cronache 21:3 e il padre loro aveva fatto a essi grandi doni d'argento, d'oro e di cose preziose, con delle città fortificate in Giuda, ma aveva lasciato il regno a Ieoram, perché era il primogenito. 21:4 Quando Ieoram ebbe preso possesso del regno di suo padre e vi si fu solidamente stabilito, fece morire di spada tutti i suoi fratelli, come pure alcuni dei capi d'Israele.

Luca 2:22 Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore, 2:23 come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà consacrato al Signore»; 2:24 e per offrire il sacrificio di cui parla la legge del Signore, di un paio di tortore o di due giovani colombi. Salmi 89:27 Io inoltre lo costituirò mio primogenito, il più eccelso dei re della terra.

Giovanni 1:14 E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre. Giovanni 1:18 Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Dio, che è nel seno del Padre, è quello che l'ha fatto conoscere. Giovanni 3:16 Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. Giovanni 3:18 Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.

Primogenitura (dal latino primogenitus- primogenito)

Per gli antichi ebrei il diritto di primogenitura era importante poiché chi ne aveva diritto, acquisiva con essa, oltre ai beni, anche l’autorità sulla casata e come capofamiglia entrava negli annali delle discendenze. Il primogenito maschio era sacro a Dio e doveva essere riscattato (Lc 2:22-241) La Bibbia ci narra un evento in cui fu il secondogenito a esercitare il diritto di primogenitura (Ge 25:31-342) e, in altra occasione, fu il quarto figlio d’Israele, Giuda, a prevalere pur appartenendo la primogenitura a Giuseppe (1 Cr 5:1-23).

Luca 2:22 Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore, 2:23 come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà consacrato al Signore»; 2:24 e per offrire il sacrificio di cui parla la legge del Signore, di un paio di tortore o di due giovani colombi

Genesi 25:31 Giacobbe gli rispose: «Vendimi prima di tutto la tua primogenitura». 25:32 Esaù disse: «Ecco, io sto morendo; a che mi serve la primogenitura?» 25:33 Giacobbe disse: «Prima, giuramelo». Esaù glielo giurò e vendette la sua primogenitura a Giacobbe. 25:34 Allora Giacobbe diede a Esaù del pane e della minestra di lenticchie. Egli mangiò e bevve; poi si alzò, e se ne andò. Fu in questo modo che Esaù disprezzò la primogenitura.

1Cronache 5:1 I figli di Ruben, primogenito d'Israele. Egli era il primogenito; ma siccome profanò il letto di suo padre, la sua primogenitura fu data ai figli di Giuseppe, figlio d'Israele. Tuttavia Giuseppe non fu iscritto nelle genealogie come primogenito, 5:2 perché Giuda ebbe la prevalenza tra i suoi fratelli, e da lui è disceso il principe; ma il diritto di primogenitura appartiene a Giuseppe.

Privazione (dal latino privatiône(m) da privâtus - privato)

La Parola afferma che si può essere privi (ossia mancanti) di molte cose, ad esempio: d’intelligenza (Mc 7:181); di saggezza (Gb 26:32); di senno (Pr 6:32; 7:7; 9:4, 16; 11:12; 12:11; 15:21; 17:18; 24:303), d’intendimento (Pr 10:134); di conoscenza (Gr 10:14: 51:175); della verità (1 Ti 6:56); della grazia (Eb 12:157); della vista (Is 59:108); della gloria di Dio (Ro 3:239). Si può, altresì, essere anche privati di qualcosa. Dio, ad esempio, può privare della forza di reagire (2 Re 19:26; Is 37:27; 2 Cr 14:1010); della parola (Gb 12:2011); degli amici (Sl 88:812); dei figli (Gr 15:7; 22:30; Os 9:1213). Gli empi possono privare il giusto del diritto (Is 5:2314). Per l’inganno di un parente si possono perdere le benedizioni (Ge 27:34-3615) o la vita (Ge 27:3916). Si può anche essere causa diretta della perdita di ogni bene (Ec 4:817).

Marco 7:18 Egli disse loro: «Neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che dal di fuori entra nell'uomo non lo può contaminare

Giobbe 26:3 Come hai ben consigliato chi è privo di saggezza! E che abbondanza di sapere tu gli hai comunicato!

Proverbi 6:32 Ma chi commette un adulterio è privo di senno; chi fa questo vuol rovinare se stesso. Proverbi 7:7 … vidi, tra gli sciocchi, scòrsi, tra i giovani, un ragazzo privo di senno, Proverbi 9:4 «Chi è sciocco venga qua!» A quelli che sono privi di senno dice: Proverbi 9:16 «Chi è sciocco venga qua!» E a chi è privo di senno dice: Proverbi 11:12 Chi disprezza il prossimo è privo di senno, ma l'uomo prudente tace. Proverbi 12:11 Chi coltiva la sua terra avrà pane da saziarsi, ma chi va dietro ai fannulloni è privo di senno Proverbi 15:2 La lingua dei saggi è ricca di scienza, ma la bocca degli stolti sgorga follia. Proverbi 17:18 L'uomo privo di senno dà la mano e si fa garante per altri davanti al suo prossimo. Proverbi 24:30 Passai presso il campo del pigro e presso la vigna dell'uomo privo di senno;

Proverbi 10:13 Sulle labbra dell'uomo intelligente si trova la saggezza, ma il bastone è per il dorso di chi è privo di senno.

Geremia 10:14 … ogni uomo allora diventa stupido, privo di conoscenza; ogni orafo ha vergogna delle sue immagini scolpite; perché le sue immagini fuse sono menzogna e non c'è soffio vitale in loro. Geremia 51:17 ogni uomo allora diventa stupido, privo di conoscenza, ogni orafo ha vergogna delle sue immagini scolpite; perché le sue immagini fuse sono menzogna e non c'è soffio vitale in loro.

1Timoteo 6:5 … acerbe discussioni di persone corrotte di mente e prive della verità, le quali considerano la pietà come una fonte di guadagno.

Ebrei 12:15 … vigilando bene che nessuno resti privo della grazia di Dio; che nessuna radice velenosa venga fuori a darvi molestia e molti di voi ne siano contagiati;

Isaia 59:10 Andiamo tastando la parete come i ciechi, andiamo a tastoni come chi non ha occhi; inciampiamo in pieno mezzogiorno come nel crepuscolo, in mezzo all'abbondanza sembriamo dei morti.

Romani 3:23 … tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio

2Re 19:26 I loro abitanti, privi di forza, sono spaventati e confusi; sono come l'erba dei campi, come la tenera verdura, come l'erbetta di tetti, come grano riarso prima che metta la spiga. Isaia 37:27 I loro abitanti, privi di forza, sono spaventati e confusi; sono come l'erba dei campi, come la tenera verdura, come l'erbetta dei tetti, come grano riarso prima che metta la spiga. 2Cronache 14:10 Allora Asa invocò il suo Dio, e disse: «SIGNORE, per te non c'è differenza tra il dare soccorso a chi è in gran numero, e il darlo a chi è senza forza; soccorrici, SIGNORE nostro Dio! Poiché su di te noi ci appoggiamo, e nel tuo nome siamo venuti contro questa moltitudine. Tu sei il SIGNORE nostro Dio; non vinca l'uomo contro di te!»

Giobbe 12:20 Priva della parola i più eloquenti, e toglie il discernimento ai vecchi.

Salmi 88:8 Hai allontanato da me i miei amici, m'hai reso abominevole per loro. Io sono imprigionato e non posso uscire.

Geremia 15:7 Io ti ventilerò con il ventilabro alle porte del paese, priverò di figli il mio popolo, e lo farò perire, poiché non si convertì dalle sue vie. Geremia 22:30 Così parla il SIGNORE: «Iscrivete quest'uomo come privo di figli, come un uomo che non prospererà durante i suoi giorni; perché nessuno della sua discendenza giungerà a sedersi sul trono di Davide, e a regnare ancora su Giuda». Osea 9:12 Anche se allevano i loro figli, io li priverò di essi, in modo che non rimanga loro nessun uomo; sì, guai a loro quando li abbandonerò!

Isaia 5:23 che assolvono il malvagio per un regalo, e privano il giusto del suo diritto!

Genesi 27:34 Quando Esaù udì le parole di suo padre, emise un grido forte e amarissimo. Poi disse a suo padre: «Benedici anche me, padre mio». 27:35 Isacco rispose: «Tuo fratello è venuto con inganno e si è preso la tua benedizione». 27:36 Ed Esaù: «Non è forse a ragione che egli è stato chiamato Giacobbe? Mi ha già soppiantato due volte: mi tolse la mia primogenitura, ed ecco che ora mi ha tolto la mia benedizione». Poi aggiunse: «Non hai serbato qualche benedizione per me?»

Genesi 27:39 Suo padre Isacco rispose e gli disse: «Ecco, la tua dimora sarà priva della fertilità della terra e della rugiada che scende dal cielo.

-Ecclesiaste 4:8 … un tale è solo, senza nessuno che gli stia vicino; non ha né figlio né fratello, e tuttavia si affatica senza fine, i suoi occhi non si saziano mai di ricchezze. Non riflette: «Ma per chi dunque mi affatico e mi privo di ogni bene?» Anche questa è una vanità, un'ingrata occupazione.

Privazione dei figli

Questo è, certamente, un tema particolarmente pesante e, a ben guardare, le cause scatenanti sono le più disparate: come punizione per l’eccessiva violenza (Agag - 1 Sa 15:331); a causa delle trame dei parenti (Rebecca Ge 27:45 ; fratelli di Giuseppe - 42:36; 43:142); per la disobbedienza alle tradizioni (Malon e Chilion - Ru 1:53); sotto forma di giudizio (Babilonia - Is 47:8-9; Gerusalemme – Ez 5:174); come supplica per i torti subiti dalla propria gente (Geremia – Gr 18:215); come lamento a Dio per gli attacchi dei nemici (Gerusalemme – La 1:206); come promessa per gli oltraggi subiti (Israele – Ez 36:13-147); come prova su richiesta di Satana (Giobbe – 1:18-198). Qualunque sia la ragione, ciò che suscita non ha pari e la Parola ben lo descrive (2 Sa 17:8; Os 13:89).

1Samuele 15:33 Samuele gli disse: «Come la tua spada ha privato le donne di figli, così tua madre sarà privata di figli fra le donne». E Samuele fece squartare Agag in presenza del SIGNORE a Ghilgal.

Genesi 27:45 … finché l'ira di tuo fratello si sia stornata da te ed egli abbia dimenticato quello che tu gli hai fatto. Allora io manderò a farti ritornare da laggiù. Perché dovrei essere privata di voi due in uno stesso giorno?» Genesi 42:36 Giacobbe, loro padre, disse: «Voi mi avete privato dei miei figli! Giuseppe non è più, Simeone non è più, e mi volete togliere anche Beniamino! Tutte queste cose pesano su di me!» Genesi 43:14 Dio onnipotente vi faccia trovare grazia davanti a quell'uomo, così che egli vi rilasci l'altro vostro fratello e Beniamino. Se devo essere privato dei miei figli, che io lo sia!»

Rut 1:5 Poi Malon e Chilion morirono anch'essi, e la donna restò priva dei suoi due figli e del marito.

Isaia 47:8 Ora ascolta questo, o voluttuosa, che abiti al sicuro, e dici in cuor tuo: "Io, e nessun altro all'infuori di me; io non rimarrò mai vedova e non conoscerò privazione di figli"; 47:9 ma queste due cose ti avverranno in un attimo, in uno stesso giorno: privazione di figli e vedovanza; ti piomberanno addosso tutte assieme, nonostante la moltitudine dei tuoi sortilegi e la grande abbondanza dei tuoi incantesimi. Ezechiele 5:17 ... quando avrò mandato contro di voi la fame e le bestie feroci che ti priveranno dei figli, quando la peste e il sangue ti avranno devastata, e quando io avrò fatto venire su di te la spada. Io, il SIGNORE, ho parlato"».

Geremia 18:21 Perciò abbandona i loro figli alla fame; dalli in balìa della spada; le loro mogli siano private di figli e rimangano vedove; i loro mariti siano feriti a morte; i loro giovani siano colpiti dalla spada in battaglia.

Lamentazioni 1:20 Guarda, SIGNORE, come sono angosciata! Le mie viscere si commuovono, il cuore mi si sconvolge in seno, perché la mia ribellione è stata grave. Fuori, la spada mi priva dei figli; dentro, è la morte.

Ezechiele 36:13 Così parla il Signore, DIO: "Poiché vi si dice: 'Tu, o paese, hai divorato gli uomini, hai privato la tua nazione dei suoi figli', 36:14 tu non divorerai più gli uomini, e non priverai più la tua nazione dei suoi figli", dice il Signore, DIO.

Giobbe – 1:18 Quello parlava ancora, quando ne giunse un altro a dire: «I tuoi figli e le tue figlie mangiavano e bevevano vino in casa del loro fratello maggiore; 1:19 ed ecco che un gran vento, venuto dall'altra parte del deserto, ha investito i quattro canti della casa, che è caduta sui giovani; essi sono morti; io solo sono potuto scampare per venirtelo a dire»

2Samuele 17:8 Cusai soggiunse: «Tu conosci tuo padre e i suoi uomini, e sai che sono gente valorosa e che hanno l'animo esasperato come un'orsa nella campagna quando le sono stati rapiti i figli; poi tuo padre è un guerriero e non passerà la notte con il popolo. Osea 13:8 … li affronterò come un'orsa privata dei suoi piccini e squarcerò l'involucro del loro cuore; li divorerò come una leonessa, le belve dei campi li sbraneranno.

Probatico (dal greco probatikós da proibáinein -avanzare)

La piscina probatica o piscina degli agnelli (greco probatikḗ kolymbḗthra) era una vasca situata presso la porta nord orientale della città di Gerusalemme (porta delle pecore), ove si lavavano gli ovini destinati ai sacrifici del Tempio. Questa funzionalità le conferiva un ché di sacro per cui vi stanziavano molti ammalati. La Bibbia ne individua l’uso in quella di Betzaeta (Gv 5:21).

Giovanni 5:2 Or a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, c'è una vasca, chiamata in ebraico Betesda, che ha cinque portici.

Problema (dal latino problema - problema)    vedi: Ostacolo  Problema  Difficoltà  

In una comunità i problemi (cioè il sorgere di qualsiasi tipo di difficoltà), sono all’ordine del giorno ma, per ben funzionare e giungere alla loro soluzione, il peso delle responsabilità deve essere ripartito fra tutti i membri secondo il proprio ruolo e la chiamata di ognuno al disegno di Dio (Ro 8:281); saldi e abbondanti nell’opera Sua (1 Co 15:582), evitando quelli causati dalle contese (2 Ti 2:14, 23; Tt 3:93), facendo della pace, un problema da ricercare anziché evitare. Non esiste il mestiere del “tuttologo” e l’esempio datoci da Mosè nel deserto è lampante (Es 18:16-264). Vedi Difficoltà*, Ostacolo*, Problema*

Romani 8:28 Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno

1Corinzi 15:58 Perciò, fratelli miei carissimi, state saldi, incrollabili, sempre abbondanti nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.

2Timoteo 2:14 Ricorda loro queste cose, scongiurandoli davanti a Dio che non facciano dispute di parole; esse non servono a niente e conducono alla rovina chi le ascolta. 2Timoteo 2:23 Evita inoltre le dispute stolte e insensate, sapendo che generano contese. Tito 3:9 Ma quanto alle questioni stolte, alle genealogie, alle contese, e alle dispute intorno alla legge, evitale, perché sono inutili e vane.

Esodo 18:16 Quando essi hanno qualche questione, vengono da me e io giudico fra l'uno e l'altro, faccio loro conoscere gli ordini di Dio e le sue leggi». 18:17 Ma il suocero di Mosè gli disse: «Quel che fai non va bene. 18:18 Tu ti esaurirai certamente e stancherai anche questo popolo che è con te; perché questo compito è troppo pesante per te; tu non puoi farcela da solo. 18:19 Ascolta la mia voce; io ti darò un consiglio, e Dio sia con te: sii tu il rappresentante del popolo davanti a Dio, e porta a Dio le loro cause. 18:20 Insegna loro i decreti e le leggi, mostra loro la via per la quale devono camminare e quello che devono fare; 18:21 ma scegli fra tutto il popolo degli uomini capaci e timorati di Dio: degli uomini fidati, che detestino il guadagno illecito; e stabiliscili sul popolo come capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine e capi di decine. 18:22 Essi dovranno amministrare la giustizia al popolo in ogni circostanza. Essi riferiscano a te su ogni questione di grande importanza, ma ogni piccolo affare lo decidano loro. Così alleggerirai il tuo carico, ed essi lo porteranno con te. 18:23 Se tu fai questo, e se Dio te lo conferma, tu potrai resistere; anche tutto questo popolo arriverà felicemente al luogo che gli è destinato». 18:24 Mosè ascoltò la voce di suo suocero e fece tutto quello che egli aveva detto. 18:25 Mosè scelse fra tutto Israele degli uomini capaci e li stabilì capi del popolo: capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine e capi di decine. 18:26 Questi amministravano la giustizia al popolo in ogni tempo; le cause difficili le segnalavano a Mosè, ma ogni piccolo affare lo decidevano loro.

Processo a Gesù (dal latino processu(m) - processo e Jesu(m) - Gesù, da"llebraico Yehoshua - Dio Salvatore)

Fu una vera e propria farsa per le molte regole e usanze violate. Accusato davanti al sinedrio di bestemmia dottrinale (Mt 9:2-31), Gesù si presenta ai suoi inquisitori come “Il Figlio dell’uomo seduto alla destra della Potenza” (Mt 26:63-66; Mr 14:61-64; Lc 22:67-712). È sentenziata la morte (Mt 26:66; Mc 14:643) ma la condanna per tale reato non può reggere in un processo romano per cui l’accusa è volta su un piano politico (Lc 23:2, 54). Il potere secolare non ravvisa colpa (Mt 27:24; Lc 23:4; Gv 18:385) ma la becera violenza popolare (Mt 27:256), ben sobillata, ne provoca la morte in croce (Mt 27:507).

Matteo 9:2 Ed ecco gli portarono un paralitico disteso sopra un letto. Gesù, veduta la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, coraggio, i tuoi peccati ti sono perdonati». 9:3 Ed ecco alcuni scribi pensarono dentro di sé: «Costui bestemmia».

Matteo 26:63 Ma Gesù taceva. E il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro per il Dio vivente di dirci se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio». 26:64 Gesù gli rispose: «Tu l'hai detto; anzi vi dico che da ora in poi vedrete il Figlio dell'uomo seduto alla destra della Potenza, e venire sulle nuvole del cielo». 26:65 Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti, dicendo: «Egli ha bestemmiato; che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Ecco, ora avete udito la sua bestemmia; 26:66 che ve ne pare?» Ed essi risposero: «È reo di morte». Marco 14:61 Ma egli tacque e non rispose nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò e gli disse: «Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?» 14:62 Gesù disse: «Io sono; e vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire sulle nuvole del cielo». 14:63 Il sommo sacerdote si stracciò le vesti e disse: «Che bisogno abbiamo ancora di testimoni?14:64 Voi avete udito la bestemmia. Che ve ne pare?» Tutti lo condannarono come reo di morte. Luca 22:67 «Se tu sei il Cristo, diccelo». Ma egli disse loro: «Anche se ve lo dicessi, non credereste; 22:68 e se io vi facessi delle domande, non rispondereste. 22:69 Ma da ora in avanti il Figlio dell'uomo sarà seduto alla destra della potenza di Dio». 22:70 E tutti dissero: «Sei tu, dunque, il Figlio di Dio?» Ed egli rispose loro: «Voi stessi dite che io lo sono». 22:71 E quelli dissero: «Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? Lo abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca».

Matteo 26:66 che ve ne pare?» Ed essi risposero: «È reo di morte». Marco 14:64 Voi avete udito la bestemmia. Che ve ne pare?» Tutti lo condannarono come reo di morte.

Luca 23:2 E cominciarono ad accusarlo, dicendo: «Abbiamo trovato quest'uomo che sovvertiva la nostra nazione, istigava a non pagare i tributi a Cesare e diceva di essere lui il Cristo re». Luca 23:5 Ma essi insistevano, dicendo: «Egli sobilla il popolo insegnando per tutta la Giudea; ha cominciato dalla Galilea ed è giunto fin qui».

Matteo 27:24 Pilato, vedendo che non otteneva nulla, ma che si sollevava un tumulto, prese dell'acqua e si lavò le mani in presenza della folla, dicendo: «Io sono innocente del sangue di questo giusto; pensateci voi». Luca 23:4 Pilato disse ai capi dei sacerdoti e alla folla: «Non trovo nessuna colpa in quest'uomo». Giovanni 18:38 Pilato gli disse: «Che cos'è verità?» E detto questo, uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: «Io non trovo colpa in lui.

Matteo 27:25 E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli».

Matteo 27:50 E Gesù, avendo di nuovo gridato con gran voce, rese lo spirito.

Processo/i, come erano svolti in Israele con procedimento ebraico

Nessun procedimento con motivazioni criminali poteva essere tenuto dal Sinedrio al di fuori del tempio (De 17:81). Lì avevano sede tre tribunali, uno all’ingresso, uno al portale del vestibolo, e il terzo nella sala delle pietre squadrate, sede del Gran Sinedrio e luogo dell’istanza finale (De 17:102). I processi comportanti la pena capitale dovevano essere esperiti solo tra le nove del mattino e le sedici pomeridiane con esclusione delle feste o delle vigilie. L’assoluzione doveva pronunciarsi il giorno stesso, la condanna, invece, il giorno successivo. La confessione non era motivo di condanna (De 17:6; 19:153). I testimoni (almeno due) dovevano essere oculari, attendibili e probanti. Il delitto di bestemmia era punibile con la morte (Le 24:15-164) mSanhedrin 7°.5 (una sezione della Mishnah* e del Talmud*). Maledire o bestemmiare Dio senza, però, pronunciarne il nome (Jahvè) comportava solo la fustigazione (bSanhedrin 56 A),

Deuteronomio 17:8 Quando il giudizio di una causa sarà troppo difficile per te, sia che si tratti di un omicidio o di una controversia o di un ferimento, ed è motivo di contestazione nella tua città, ti alzerai e salirai al luogo che il SIGNORE, il tuo Dio, avrà scelto;

Deuteronomio 17:10 tu ti conformerai a quello che essi ti dichiareranno nel luogo che il SIGNORE avrà scelto, e avrai cura di fare tutto quello che ti avranno prescritto.

Deuteronomio 17:6 Il condannato sarà messo a morte in base alla deposizione di due o di tre testimoni; non sarà messo a morte in base alla deposizione di un solo testimone. Deuteronomio 19:15 Un solo testimone non sarà sufficiente per condannare un uomo, qualunque sia il delitto o il peccato che questi ha commesso; il fatto sarà stabilito sulla deposizione di due o tre testimoni.

Levitico 24:15 Poi dirai ai figli d'Israele: "Chiunque maledirà il suo Dio porterà la pena del suo peccato. 24:16 Chi bestemmia il nome del SIGNORE dovrà essere messo a morte; tutta la comunità lo dovrà lapidare. Sia straniero o nativo del paese, se bestemmia il nome del SIGNORE, sarà messo a morte.

Processo/i, come erano svolti in Israele sotto il dominio romano (dal latino processu(m) da procedere - procedere)

Il processo iniziava la sua fase dibattimentale (in iure – in diritto), solo dopo aver portato testimoni degni di fede ed estranei ai fatti, previo consenso del magistrato. L’escussione dei testi individuava il più attendibile che, sotto giuramento, formulava l’accusa. Dopo attento esame, il magistrato ne decretava la liceità e interrogava il reo. Riconosciuta la colpevolezza, si comminava la pena prevista. In caso di dubbio si richiedeva un supplemento d’indagini e tutto era rinviato al giorno successivo in due fasi (acta prima e secunda distanziate di un giorno). La durata delle arringhe e il numero dei testi erano prefissati da una legge di Pompeo. Al termine, i giudici si pronunciavano: “Non liquet!), per un supplemento d’indagini. “Liquet!”, se tutto era palese. Con voto segreto si emetteva la sentenza: “C” (condemno); “A” (absolvo). La maggioranza vincolava il risultato e, il reo, solo se cittadino romano poteva presentare appello (provocatio ad populum).

Prodigio    vedi: Miracolo  



 
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