Dizionario Biblico

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Santità di Dio

Dio stesso, per mezzo della Sua Parola asserisce di essere santo (Le 11:44-45: 19:21) anzi, tre volte santo (Is 6:32) e lo conferma attraverso i Suoi profeti (Is 43:3; Sl 99:53). L’intero concetto di divinità si basa proprio su questa caratteristica (Ro 1:204) ed è proprio per la Sua purezza e santità che Egli abborre il male (Ab 1:135), gratifica i puri di cuore (Mt 5:86) e soccorre l’umile e l’oppresso (Is 57:157). È proprio per la Sua santità che Egli richiede dal Suo popolo un servizio santo (Sl 93:58) che escluda ogni forma di male (Gs 24:199).

Levitico 11:44 Poiché io sono il SIGNORE, il vostro Dio; santificatevi dunque e siate santi, perché io sono santo. Non contaminate le vostre persone per mezzo di uno qualsiasi di questi animali che strisciano sulla terra. 11:45 Poiché io sono il SIGNORE che vi ho fatti salire dal paese d'Egitto, per essere il vostro Dio. Siate dunque santi, perché io sono santo. Levitico 19:2 «Parla a tutta la comunità dei figli d'Israele, e di' loro: "Siate santi, perché io, il SIGNORE vostro Dio, sono santo.

Isaia 6:3 L'uno gridava all'altro e diceva: «Santo, santo, santo è il SIGNORE degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria!»

Isaia 43:3 … perché io sono il SIGNORE, il tuo Dio, il Santo d'Israele, il tuo salvatore; io ho dato l'Egitto come tuo riscatto, l'Etiopia e Seba al tuo posto. Salmi 99:5 Esaltate il SIGNORE, il nostro Dio, e prostratevi davanti allo sgabello dei suoi piedi. Egli è santo.

Romani 1:20 … infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue; perciò essi sono inescusabili,

Abacuc 1:13 Tu, che hai gli occhi troppo puri per sopportare la vista del male, e che non puoi tollerare lo spettacolo dell'iniquità, perché guardi i perfidi e taci quando il malvagio divora l'uomo che è più giusto di lui?

Matteo 5:8 Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.

Isaia 57:15 Infatti così parla Colui che è l'Alto, l'eccelso, che abita l'eternità, e che si chiama il Santo. «Io dimoro nel luogo eccelso e santo, ma sto vicino a chi è oppresso e umile di spirito per ravvivare lo spirito degli umili, per ravvivare il cuore degli oppressi.

Salmi 93:5 I tuoi statuti sono perfettamente stabili; la santità s'addice alla tua casa, o SIGNORE, per sempre.

Giosuè 24:19 E Giosuè disse al popolo: «Voi non potete servire il SIGNORE, perché egli è un Dio santo, è un Dio geloso; egli non perdonerà le vostre ribellioni e i vostri peccati.

Sapienza (dal latino sapěentia(m) da sapiens - sapiente)

La sapienza è il più alto grado di conoscenza delle cose poiché dimostra la capacità di relazionarsi correttamente in ogni situazione. L’A.T. è pieno di detti, proverbi e aforismi riguardanti la sapienza (Pr 1:1-6; 15:17; 6:20-23; 14:16; 17:27-28; 23:29-35; etc.1). È bene, comunque, ricordare che il vero saggio non è chi conosce molte cose, bensì chi sa distinguere, tra queste, il bene secondo la volontà di Dio. Nella Bibbia c’è un genere letterario detto “sapienziale”: Giobbe, Salmi, Proverbi ed Ecclesiaste. Una cosa è, soprattutto, importante, non è la portata di ciò che si conosce che determina la sapienza, quanto invece ciò che il timore di Dio permette di sedimentare per il bene comune (Pr 1:7; 9:10; Gb 28:282). Ovviamente, questo è sempre e solo un dono di Dio (Gb 28:24-283)

Proverbi 1:1 Proverbi di Salomone, figlio di Davide, re d'Israele; 1:2 perché l'uomo conosca la saggezza, l'istruzione e comprenda i detti sensati; 1:3 perché riceva insegnamento sul buon senso, la giustizia, l'equità, la rettitudine; 1:4 per dare accorgimento ai semplici e conoscenza e riflessione al giovane. 1:5 Il saggio ascolterà e accrescerà il suo sapere; l'uomo intelligente ne otterrà buone direttive 1:6 per capire i proverbi e le allegorie, le parole dei saggi e i loro enigmi. Proverbi 15:17 Meglio un piatto d'erbe, dov'è l'amore, che un bue ingrassato, dov'è l'odio. Proverbi 6:20 Figlio mio, osserva i precetti di tuo padre, e non trascurare gli insegnamenti di tua madre; 6:21 tienili sempre legati al cuore e attaccati al collo. 6:22 Quando camminerai, ti guideranno; quando dormirai, veglieranno su di te; al tuo risveglio ti parleranno. Proverbi 14:16 Il saggio teme, ed evita il male; ma lo stolto è arrogante e presuntuoso. Proverbi 17:27 Chi modera le sue parole possiede la scienza, e chi ha lo spirito calmo è un uomo prudente. 17:28 Anche lo stolto, quando tace, passa per saggio; chi tiene chiuse le labbra è un uomo intelligente. Proverbi 23:29 Per chi sono gli ahi? Per chi gli ahimé? Per chi le liti? Per chi i lamenti? Per chi le ferite senza ragione? Per chi gli occhi rossi? 23:30 Per chi s'indugia a lungo presso il vino, per quei che vanno a gustare il vino tagliato. 23:31 Non guardare il vino quando rosseggia, quando scintilla nel bicchiere e va giù così facilmente! 23:32 Alla fine, esso morde come un serpente e punge come una vipera. 23:33 I tuoi occhi vedranno cose strane, e il tuo cuore farà dei discorsi pazzi. 23:34 Sarai come chi si coricasse in mezzo al mare, come chi si coricasse in cima a un albero di nave. 23:35 Dirai: «M'hanno picchiato...e non m'hanno fatto male; mi hanno percosso...e non me ne sono accorto; quando mi sveglierò? ...Tornerò a cercarne ancora!»

Proverbi 1:7 Il timore del SIGNORE è il principio della scienza; gli stolti disprezzano la saggezza e l'istruzione. Proverbi 9:10 Il principio della saggezza è il timore del SIGNORE, e conoscere il Santo è l'intelligenza. Giobbe 28:28 E disse all'uomo: "Ecco, temere il Signore, questa è saggezza, fuggire il male è intelligenza"».

Giobbe 28:24 perché il suo sguardo giunge fino alle estremità della terra, perch'egli vede tutto quello che è sotto i cieli. 28:25 Quando regolò il peso del vento e fissò la misura delle acque, 28:26 quando diede una legge alla pioggia e tracciò la strada al lampo dei tuoni, 28:27 allora la vide e la rivelò, la stabilì e anche l'investigò. 28:28 E disse all'uomo: "Ecco, temere il Signore, questa è saggezza, fuggire il male è intelligenza"».

Sarcasmo (dal greco sarkasmós da sarkázein – lacerare le carni)

Il sarcasmo è una forma di ironia mordace generata da un’ostilità mal celata o da una palese contrarietà. Un esempio ci è dato dalla contrapposizione tra il profeta Elia e i sacerdoti di Baal. Stanco di aspettare le loro inutili invocazioni, Elia cominciò a beffarsi di loro: “Gridate forte; poich'egli è dio, ma sta meditando, oppure è indaffarato, o è in viaggio; può anche darsi che si è addormentato, e si risveglierà» (1 Re 18:25-271). Un altro esempio lo vediamo quando Gesù fu incoronato di spine dai soldati di Pilato. Dopo averlo ammantato di porpora lo schernirono dicendo: “«Salve, re dei Giudei!» (Gv 19:2-32).

1Re 18:25 Allora Elia disse ai profeti di Baal: «Sceglietevi uno dei tori; preparatelo per primi, poiché siete i più numerosi; e invocate il nome del vostro dio, ma non appiccate il fuoco. 18:26 Quelli presero il loro toro, e lo prepararono; poi invocarono il nome di Baal dalla mattina fino a mezzogiorno, dicendo: «Baal, rispondici!» Ma non si udì né voce né risposta; e saltavano intorno all'altare che avevano fatto. 18:27 A mezzogiorno, Elia cominciò a beffarsi di loro dicendo: «Gridate forte; poich'egli è dio, ma sta meditando, oppure è indaffarato, o è in viaggio; può anche darsi che si è addormentato, e si risveglierà».

Giovanni 19:2 I soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, e gli misero addosso un manto di porpora; e s'accostavano a lui e dicevano: 19:3 «Salve, re dei Giudei!» E lo schiaffeggiavano.

Sarcasmo, curiosità

Nel Libro dei Giudici (9:7-151), Iotam, figlio minore di Gedeone, con l’intento d’invitare i Sichemiti a rendere conto a Dio per aver accettato come capo un assassino come Abimelec, da una sporgenza del monte Garizim, così li apostrofò: “Ascoltatemi … e vi ascolti Iddio … Gli alberi cercavano un re e si rivolsero all’ulivo il quale declinò perché troppo occupato nel produrre olio per onorare Dio e gli uomini, così fece il fico il cui frutto è uno degli alimenti principali; anche la vite, il cui vino rallegra Dio e gli uomini, rifiutò. Demoralizzati si rivolsero al pruno, pieno di spine, destinato solo a essere arso, il quale acconsentì a patto che gli alberi accettassero di rifugiarsi alla sua ombra”. L’ironia di Iotam è evidente, un piccolo pruno che solitamente cresce alla base degli alberi difficilmente fa ombra e in più costituisce facile esca per gli incendi. Con questa parabola Iotam rimarca l’indegnità del “re pruno” (Abimelec) e rimprovera i Sichemiti per aver accettato un assassino come re.

Giudici 7 Iotam, essendo stato informato della cosa, salì sulla vetta del monte Gherizim e, alzando la voce, gridò: «Ascoltatemi, Sichemiti, e vi ascolti Dio! 8 Un giorno, gli alberi si misero in cammino per ungere un re che regnasse su di loro; e dissero all'ulivo: "Regna tu su di noi". 9 Ma l'ulivo rispose loro: "E io dovrei rinunciare al mio olio che Dio e gli uomini onorano in me, per andare ad agitarmi al di sopra degli alberi?" 10 Allora gli alberi dissero al fico: "Vieni tu a regnare su di noi". 11 Ma il fico rispose loro: "E io dovrei rinunciare alla mia dolcezza e al mio frutto squisito, per andare ad agitarmi al di sopra degli alberi?" 12 Poi gli alberi dissero alla vite: "Vieni tu a regnare su di noi". 13 Ma la vite rispose loro: "E io dovrei rinunciare al mio vino che rallegra Dio e gli uomini, per andare ad agitarmi al di sopra degli alberi?" 14 Allora tutti gli alberi dissero al pruno: "Vieni tu a regnare su di noi". 15 Il pruno rispose agli alberi: "Se è proprio in buona fede che volete ungermi re per regnare su di voi, venite a rifugiarvi sotto la mia ombra; se no, esca un fuoco dal pruno, e divori i cedri del Libano!"

Satana (dall"ebraico satan - satana)    vedi: Lucifero. Beliar, Demonio, Belzebù  

È lo spirito del male, un tempo rivestito di grande splendore (Ez 28:12-191), in perenne contrasto con il bene. Ha cercato d’irretire lo stesso Gesù (Mt 4:3-102). L’astio che lo spinge ad avversare Dio lo porta a circuire l’uomo con ogni mezzo possibile affinché, peccando, Lo rinneghi (Mc 4: 15; Gv 13:23). È, altresì, chiamato l’accusatore dei credenti (Za 3:14), il seminatore di zizzanie (Mt 13:36-425), il principe di questo mondo (Gv 14:306). È altresì conosciuto con il nome di satanasso, diavolo, maligno, ecc.. Vedi Lucifero*; Beliar*; Demonio*; Belzebù*

Ezechiele 28:12 «Figlio d'uomo, pronunzia un lamento sul re di Tiro e digli: "Così parla DIO, il Signore: Tu mettevi il sigillo alla perfezione, eri pieno di saggezza, di una bellezza perfetta; 28:13 eri in Eden, il giardino di Dio; eri coperto di ogni tipo di pietre preziose: rubini, topazi, diamanti, crisoliti, onici, diaspri, zaffiri, carbonchi, smeraldi, oro; tamburi e flauti, erano al tuo servizio, preparati il giorno che fosti creato. 28:14 Eri un cherubino dalle ali distese, un protettore. Ti avevo stabilito, tu stavi sul monte santo di Dio, camminavi in mezzo a pietre di fuoco. 28:15 Tu fosti perfetto nelle tue vie dal giorno che fosti creato, finché non si trovò in te la perversità. 28:16 Per l'abbondanza del tuo commercio, tutto in te si è riempito di violenza, e tu hai peccato; perciò io ti caccio via, come un profano, dal monte di Dio e ti farò sparire, o cherubino protettore, di mezzo alle pietre di fuoco. 28:17 Il tuo cuore si è insuperbito per la tua bellezza; tu hai corrotto la tua saggezza a causa del tuo splendore; io ti getto a terra, ti do in spettacolo ai re. 28:18 Con la moltitudine delle tue iniquità, con la disonestà del tuo commercio tu hai profanato i tuoi santuari; perciò io faccio uscire in mezzo a te un fuoco che ti divori e ti riduco in cenere sulla terra, in presenza di tutti quelli che ti guardano. 28:19 Tutti quelli che ti conoscevano fra i popoli restano stupefatti al vederti; tu sei diventato oggetto di terrore e non esisterai mai più"».

Matteo 4:3 E il tentatore, avvicinatosi, gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, ordina che queste pietre diventino pani». 4:4 Ma egli rispose: «Sta scritto: "Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio"». 4:5 Allora il diavolo lo portò con sé nella città santa, lo pose sul pinnacolo del tempio, 4:6 e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù; poiché sta scritto: "Egli darà ordini ai suoi angeli a tuo riguardo, ed essi ti porteranno sulle loro mani, perché tu non urti con il piede contro una pietra"». 4:7 Gesù gli rispose: «È altresì scritto: "Non tentare il Signore Dio tuo"». 4:8 Di nuovo il diavolo lo portò con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, dicendogli: 4:9 «Tutte queste cose ti darò, se tu ti prostri e mi adori». 4:10 Allora Gesù gli disse: «Vattene, Satana, poiché sta scritto: "Adora il Signore Dio tuo e a Lui solo rendi il culto"».

Marco 4:15 Quelli che sono lungo la strada, sono coloro nei quali è seminata la parola; e quando l'hanno udita, subito viene Satana e porta via la parola seminata in loro.

Giovanni 13:2 Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo [iv] Zaccaria 3:1 Mi fece vedere il sommo sacerdote Giosuè, che stava davanti all'angelo del SIGNORE, e Satana che stava alla sua destra per accusarlo.

Matteo 13:36 Allora Gesù, lasciate le folle, tornò a casa; e i suoi discepoli gli si avvicinarono, dicendo: «Spiegaci la parabola delle zizzanie nel campo». 13:37 Egli rispose loro: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo; 13:38 il campo è il mondo; il buon seme sono i figli del regno; le zizzanie sono i figli del maligno; 13:39 il nemico che le ha seminate, è il diavolo; la mietitura è la fine dell'età presente; i mietitori sono angeli. 13:40 Come dunque si raccolgono le zizzanie e si bruciano con il fuoco, così avverrà alla fine dell'età presente. 13:41 Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli che raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono l'iniquità, 13:42 e li getteranno nella fornace ardente. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti.

Giovanni 14:30 Io non parlerò più con voi per molto, perché viene il principe di questo mondo. Egli non può nulla contro di me;

Satanismo (dal greco satan - nemico, avversario - più il suffisso - ismo)

È il culto reso allo spirito del male. Indubbiamente, per l’uomo, il male e il bene hanno un momento iniziale comune (Ge 2:9; 3:221) e con esso il peccato e la ribellione (Ge 4:7; 1 Sa 15:232). Attraversoi tempi, il lavoro di satana* è stato certamente favorito dall’ignoranza, superstizione, occultismo, magia, astrologia, evocazione spiritica, messe nere e altre forme di perversione. Respinto, egli cerca, dovunque e in ogni modo, quel tributo negatogli da Gesù (Mt 4:1-103) ma Cristo ha vinto per noi @(Ef 2:1-74).

Genesi 2:9 Dio il SIGNORE fece spuntare dal suolo ogni sorta d'alberi piacevoli a vedersi e buoni per nutrirsi, tra i quali l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male. Genesi 3:22 Poi Dio il SIGNORE disse: «Ecco, l'uomo è diventato come uno di noi, quanto alla conoscenza del bene e del male. Guardiamo che egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell'albero della vita, ne mangi e viva per sempre».

Genesi 4:7 Se agisci bene, non rialzerai il volto? Ma se agisci male, il peccato sta spiandoti alla porta, e i suoi desideri sono rivolti contro di te; ma tu dominalo!» 1Samuele 15:23 infatti la ribellione è come il peccato della divinazione, e l'ostinatezza è come l'adorazione degli idoli e degli dèi domestici. Poiché tu hai rigettato la parola del SIGNORE, anch'egli ti rigetta come re».

Matteo 4:1 Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. 4:2 E, dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. 4:3 E il tentatore, avvicinatosi, gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, ordina che queste pietre diventino pani». 4:4 Ma egli rispose: «Sta scritto: "Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio"». 4:5 Allora il diavolo lo portò con sé nella città santa, lo pose sul pinnacolo del tempio, 4:6 e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù; poiché sta scritto: "Egli darà ordini ai suoi angeli a tuo riguardo, ed essi ti porteranno sulle loro mani, perché tu non urti con il piede contro una pietra"». 4:7 Gesù gli rispose: «È altresì scritto: "Non tentare il Signore Dio tuo"». 4:8 Di nuovo il diavolo lo portò con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, dicendogli: 4:9 «Tutte queste cose ti darò, se tu ti prostri e mi adori». 4:10 Allora Gesù gli disse: «Vattene, Satana, poiché sta scritto: "Adora il Signore Dio tuo e a Lui solo rendi il culto"».

Scacciare i demoni (Esorcismo)
Scandalo (dal greco skándalon – pietra d’inciampo)

Certamente la libertà personale è una conquista preziosa ma non deve mai tradursi in un motivo d’inciampo per gli altri (1 Co 10:31-321). Gli scandali, purtroppo, non potranno mai essere eliminati ma guai a chi ne sarà motivo (Mt 18:7; Lc 17:1-22). La Parola è categorica in questo (Mc 9:42; Ro 14:13; 16:17-183). Gesù stesso e il Suo messaggio furono considerati di scandalo (Mt 11:6; 13:55-57; 26:31-33; Mc 4:16-17; 6:3; 14:27-29; Gv 6:60-61; 16:1; Ro 9:33; 1 Co 1:22-254). Ricordiamo che … (Mt 13: 40-425)!

1Corinzi 10:31 Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate qualche altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio.10:32 Non date motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né alla chiesa di Dio

Matteo 18:7 Guai al mondo a causa degli scandali! perché è necessario che avvengano degli scandali; ma guai all'uomo per cui lo scandalo avviene! Luca 17:1 Gesù disse ai suoi discepoli: «È impossibile che non avvengano scandali, ma guai a colui per colpa del quale avvengono! 17:2 Sarebbe meglio per lui che una macina da mulino gli fosse messa al collo e fosse gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno solo di questi piccoli.

Marco 9:42 «E chiunque avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono, meglio sarebbe per lui che gli fosse messa al collo una macina da mulino e fosse gettato in mare. Romani 14:13 Smettiamo dunque di giudicarci gli uni gli altri; decidetevi piuttosto a non porre inciampo sulla via del fratello, né a essere per lui un'occasione di caduta. Romani 16:17 Ora vi esorto, fratelli, a tener d'occhio quelli che provocano le divisioni e gli scandali in contrasto con l'insegnamento che avete ricevuto. Allontanatevi da loro. 16:18 Costoro, infatti, non servono il nostro Signore Gesù Cristo, ma il proprio ventre; e con dolce e lusinghiero parlare seducono il cuore dei semplici.

Matteo 11:6 Beato colui che non si sarà scandalizzato di me!» Matteo 13:55 Non è questi il figlio del falegname? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? 13:56 E le sue sorelle non sono tutte tra di noi? Da dove gli vengono tutte queste cose?» 13:57 E si scandalizzavano a causa di lui. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato che nella sua patria e in casa sua». Matteo 26:31 Allora Gesù disse loro: «Questa notte voi tutti avrete in me un'occasione di caduta; perché è scritto: "Io percoterò il pastore e le pecore del gregge saranno disperse". 26:32 Ma dopo che sarò risuscitato, vi precederò in Galilea».26:33 Pietro, rispondendo, gli disse: «Quand'anche tu fossi per tutti un'occasione di caduta, non lo sarai mai per me». Marco 4:16 E così quelli che ricevono il seme in luoghi rocciosi sono coloro che, quando odono la parola, la ricevono subito con gioia; 4:17 ma non hanno in sé radice e sono di corta durata; poi, quando vengono tribolazione e persecuzione a causa della parola, sono subito sviati. Marco 6:3 Non è questi il falegname, il figlio di Maria, e il fratello di Giacomo e di Iose, di Giuda e di Simone? Le sue sorelle non stanno qui da noi?» E si scandalizzavano a causa di lui. Marco 14:27 Gesù disse loro: «Voi tutti sarete scandalizzati perché è scritto: "Io percoterò il pastore e le pecore saranno disperse". 14:28 Ma dopo che sarò risuscitato, vi precederò in Galilea». 14:29 Allora Pietro gli disse: «Quand'anche tutti fossero scandalizzati, io però non lo sarò!» Giovanni 6:60 Perciò molti dei suoi discepoli, dopo aver udito, dissero: «Questo parlare è duro; chi può ascoltarlo?» 6:61Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano di ciò, disse loro: «Questo vi scandalizza? Giovanni 16:1 «Io vi ho detto queste cose, affinché non siate sviati. Romani 9:33 come è scritto: «Ecco, io metto in Sion un sasso d'inciampo e una pietra di scandalo; ma chi crede in lui non sarà deluso». 1Corinzi 1:22 I Giudei infatti chiedono miracoli e i Greci cercano sapienza, 1:23 ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i Giudei è scandalo, e per gli stranieri pazzia; 1:24 ma per quelli che sono chiamati, tanto Giudei quanto Greci, predichiamo Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio; 1:25 poiché la pazzia di Dio è più saggia degli uomini e la debolezza di Dio è più forte degli uomini.

Matteo 13:40 Come dunque si raccolgono le zizzanie e si bruciano con il fuoco, così avverrà alla fine dell'età presente.13:41 Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli che raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono l'iniquità, 13:42 e li getteranno nella fornace ardente. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti.

Scebat : 11° mese: dalla seconda metà gennaio alla prima metà febbraio

Mese delle grandi piogge. Cominciano a fiorire i mandorli e si raccolgono le arance. Feste: Il giorno 15 è il capodanno agricolo o capodanno degli alberi. Eventi: Il primo giorno del mese, nei pressi del Giordano, Mosè convoca Israele e rievoca gli avvenimenti loro occorsi fino a quel momento che costituiranno il libro del Deuteronomio (De 1:1-181). Il giorno 24 Zaccaria ha la visione dei cavalli (Za 1:7-112).

Deuteronomio 1:1 Queste sono le parole che Mosè rivolse a Israele di là dal Giordano, nel deserto, nella pianura di fronte a Suf, tra Paran, Tofel, Laban, Aserot e Di-Zaab. 1:2 Vi sono undici giornate dall'Oreb, per la via del monte Seir, fino a Cades-Barnea. 1:3 Il quarantesimo anno, l'undicesimo mese, il primo giorno del mese, Mosè parlò ai figli d'Israele, e disse tutto quello che il SIGNORE gli aveva ordinato di dire loro. 1:4 Questo avvenne dopo che egli ebbe sconfitto Sicon, re degli Amorei, che abitava in Chesbon, e Og, re di Basan, che abitava in Astarot e in Edrei. 1:5 Di là dal Giordano, nel paese di Moab, Mosè cominciò a spiegare questa legge, e disse: 1:6 Il SIGNORE, il nostro Dio, ci parlò in Oreb e ci disse: «Voi siete rimasti abbastanza in queste montagne; 1:7 voltatevi, partite, e andate nella regione montuosa degli Amorei e in tutte le vicinanze, nella pianura, sui monti, nella regione bassa, nella regione meridionale, sulla costa del mare, nel paese dei Cananei e nel Libano, fino al gran fiume Eufrate. 1:8 Ecco, io ho messo davanti a voi il paese; entrate, prendete possesso del paese che il SIGNORE giurò di dare ai vostri padri, Abraamo, Isacco e Giacobbe, e alla loro discendenza dopo di loro».1:9 In quel tempo io vi dissi: «Io non posso da solo sostenere il peso di questo popolo. 1:10 Il SIGNORE vostro Dio vi ha moltiplicati, e oggi siete numerosi come le stelle del cielo. 1:11 Il SIGNORE, il Dio dei vostri padri, vi aumenti anche mille volte di più e vi benedica come vi ha promesso di fare! 1:12 Ma come posso io, da solo, portare il vostro carico, il vostro peso e le vostre liti? 1:13 Prendete nelle vostre tribù degli uomini savi, intelligenti e conosciuti, e io li stabilirò come vostri capi». 1:14 Voi mi rispondeste: «È bene che facciamo quello che tu proponi». 1:15 Allora presi i capi delle vostre tribù, uomini saggi e conosciuti, e li stabilii sopra di voi come capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine, capi di decine, e come responsabili nelle vostre tribù. 1:16 In quel tempo diedi quest'ordine ai vostri giudici: «Ascoltate le cause dei vostri fratelli, e giudicate con giustizia le questioni che uno può avere con il fratello o con lo straniero che abita da lui. 1:17 Nei vostri giudizi non avrete riguardi personali; darete ascolto al piccolo come al grande; non temerete alcun uomo, poiché il giudizio appartiene a Dio; e le cause troppo difficili per voi le presenterete a me e io le ascolterò». 1:18 Così, in quel tempo, io vi ordinai tutte le cose che dovevate fare.

Zaccaria 1:7 Nel ventiquattresimo giorno dell'undicesimo mese, che è il mese di Sebat, nel secondo anno di Dario, la parola del SIGNORE fu rivolta a Zaccaria, figlio di Berechia, figlio d'Iddo, il profeta, in questi termini: 1:8 Questa notte ho avuto una visione: ecco un uomo in groppa a un cavallo rosso; egli stava fra le piante di mirto nella valle; dietro a lui c'erano cavalli rossi, sauri e bianchi. 1:9 Io dissi: «Che significano queste cose, mio signore?» L'angelo che parlava con me mi disse: «Io ti farò vedere che cosa significano queste cose». 1:10 L'uomo che stava fra le piante di mirto prese a dire: «Questi sono quelli che il SIGNORE ha mandati a percorrere la terra». 1:11 Quelli si rivolsero all'angelo del SIGNORE che stava fra le piante di mirto e dissero: «Noi abbiamo percorso la terra, ed ecco tutta la terra è in riposo e tranquilla».

Scelleratezza (dal latino scelleratus - scellerato)

La scelleratezza è la qualità di chi è naturalmente incline al male e che, del peccato, fa emergere la perversione più cruda. La Parola ce ne fornisce, purtroppo, diversi esempi sia personali: vedi la scelleratezza del fratricidio (Ge 4:81), la vergogna dell’abuso di Sichem (Ge 34:1-2)2, le nefandezze del re Nanasse (2 Re 21:1-163), etc. sia collettivi: vedi l’empietà dell’umanità che portò al diluvio universale (Ge 6:5-74), la sorte di Sodoma e Gomorra per le turpi proposte fatte a Lot (Ge 19:4-55), le abominazioni di Gerusalemme (Gr 13:276), etc. Eppure, nonostante il peso della rovinosa vergogna, Sodoma, Samaria e Gerusalemme conosceranno un “ristabilimento futuro” (Ez 16:53-637).

Genesi 4:8 Un giorno Caino parlava con suo fratello Abele e, trovandosi nei campi, Caino si avventò contro Abele, suo fratello, e l'uccise.

Genesi 34:1 Dina, la figlia che Lea aveva partorita a Giacobbe, uscì per vedere le ragazze del paese. 34:2 Sichem, figlio di Camor l'Ivveo, principe del paese, la vide, la rapì e si unì a lei violentandola

2Re 21:1 Manasse aveva dodici anni quando cominciò a regnare, e regnò cinquantacinque anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Chefsiba. 21:2 Egli fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE seguendo le abominazioni delle nazioni che il SIGNORE aveva scacciate davanti ai figli d'Israele. 21:3 Ricostruì gli alti luoghi che Ezechia suo padre aveva demoliti, costruì altari a Baal, fece un idolo d'Astarte, come aveva fatto Acab, re d'Israele, e adorò tutto l'esercito del cielo e lo servì. 21:4 Costruì pure altari ad altri dèi nella casa del SIGNORE, riguardo alla quale il SIGNORE aveva detto: «In Gerusalemme io porrò il mio nome». 21:5 Costruì altari a tutto l'esercito del cielo nei due cortili della casa del SIGNORE. 21:6 Fece passare suo figlio per il fuoco, si diede alla magia e agli incantesimi, e nominò degli evocatori di spiriti e degli indovini; si abbandonò completamente a fare ciò che è male agli occhi del SIGNORE, provocando la sua ira. 21:7 Mise l'idolo d'Astarte, che aveva fatto, nella casa della quale il SIGNORE aveva detto a Davide e a suo figlio Salomone: «In questa casa, e a Gerusalemme, che io ho scelta fra tutte le tribù d'Israele, porrò il mio nome per sempre; 21:8 e non permetterò più che il piede d'Israele vada errando fuori dal paese che io diedi ai suoi padri, purché essi mettano in pratica tutto quello che ho loro comandato, e tutta la legge che il mio servo Mosè ha loro prescritta». 21:9 Ma essi non ubbidirono, e Manasse li indusse a far peggio delle nazioni che il SIGNORE aveva distrutte davanti ai figli d'Israele. 21:10 Il SIGNORE parlò per mezzo dei suoi servi, i profeti, in questi termini: 21:11 «Poiché Manasse, re di Giuda, ha commesso queste azioni abominevoli, e ha fatto peggio di quanto fecero mai gli Amorei, prima di lui, e mediante i suoi idoli ha fatto peccare anche Giuda, 21:12 così dice il SIGNORE, Dio d'Israele: Io faccio venire su Gerusalemme e su Giuda tali sciagure, che chiunque ne udrà parlare rimarrà stordito. 21:13 Stenderò su Gerusalemme la stessa cordicella usata per Samaria e la livella usata per la casa di Acab; e ripulirò Gerusalemme come si ripulisce un piatto, che dopo lavato si volta sotto sopra. 21:14 E abbandonerò il resto della mia eredità; li darò nelle mani dei loro nemici, e diverranno preda e bottino di tutti i loro nemici, 21:15 perché hanno fatto ciò che è male agli occhi miei; e hanno provocato il mio sdegno dal giorno che i loro padri uscirono dall'Egitto, fino a oggi». 21:16 Manasse inoltre sparse moltissimo sangue innocente: tanto, da riempirne Gerusalemme da un'estremità all'altra; senza contare i peccati che fece commettere a Giuda, facendo ciò che è male agli occhi del SIGNORE.

Genesi 6:5 Il SIGNORE vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che il loro cuore concepiva soltanto disegni malvagi in ogni tempo. 6:6 Il SIGNORE si pentì d'aver fatto l'uomo sulla terra, e se ne addolorò in cuor suo. 6:7 E il SIGNORE disse: «Io sterminerò dalla faccia della terra l'uomo che ho creato: dall'uomo al bestiame, ai rettili, agli uccelli dei cieli; perché mi pento di averli fatti»

[v] Genesi 19:4 Ma prima che si fossero coricati, gli uomini della città, i Sodomiti, circondarono la casa: giovani e vecchi, la popolazione intera venuta da ogni lato. Chiamarono Lot e gli dissero: 19:5 «Dove sono quegli uomini che sono venuti da te questa notte? Falli uscire, perché vogliamo abusare di loro».

Geremia 13:27 Io ho visto le tue abominazioni, i tuoi adulteri, i tuoi nitriti, l'infamia della tua prostituzione sulle colline e per i campi. Guai a te, Gerusalemme! Per quanto tempo ancora non ti purificherai?»

Ezechiele 16:53 Ma io farò tornare dalla deportazione quanti di Sodoma e delle sue figlie si trovano là, quanti di Samaria e delle sue figlie, e anche dei tuoi sono in mezzo a essi, 16:54 affinché tu subisca il disonore e porti la vergogna di quanto hai fatto, e sia così loro di conforto. 16:55 Tua sorella Sodoma e le sue figlie torneranno nella loro condizione di prima, Samaria e le sue figlie torneranno nella loro condizione di prima, e tu e le tue figlie tornerete nella vostra condizione di prima. 16:56 Sodoma, tua sorella, non era neppure nominata dalla tua bocca, nei giorni della tua superbia, 16:57 prima che la tua malvagità fosse messa a nudo, come avvenne quando fosti disprezzata dalle figlie della Siria e da tutti i paesi circostanti, dalle figlie dei Filistei, che t'insultavano da tutte le parti. 16:58 Tu porti a tua volta il peso della tua scelleratezza e delle tue abominazioni", dice il SIGNORE. 16:59 Poiché, così parla il Signore, DIO: "Io farò a te come hai fatto tu, che hai disprezzato il giuramento, infrangendo il patto. 16:60 Tuttavia mi ricorderò del patto che feci con te nei giorni della tua giovinezza e stabilirò per te un patto eterno. 16:61 Tu ti ricorderai della tua condotta e ne avrai vergogna, quando riceverai le tue sorelle, quelle che sono più grandi e quelle che sono più piccole di te; io te le darò per figlie, ma non in virtù del tuo patto. 16:62 Io stabilirò il mio patto con te e tu conoscerai che io sono il SIGNORE, 16:63 affinché tu ricordi, tu arrossisca e tu non possa più aprir la bocca dalla vergogna, quando ti avrò perdonato tutto quello che hai fatto", dice il Signore, DIO».




 
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