Dizionario Biblico
È questo un termine usato più volte dai profeti (Is 56:10-11; Gr 6:17; Os 9:81); Dio stesso nomina il profeta Ezechiele sentinella per la casa d’Israele, responsabile della sua salvaguardia spirituale (Ez 3:17-21; 33:2-112). Il compito delle vedette, di cui rispondevano con la vita, era vegliare (Ne 4:9; Is 21:6-83) e allarmare in caso di pericolo (2 R 9:17-244); ►Ez 33:2-165). Oggi, questo compito è affidato ai conduttori e responsabili delle comunità (Is 62:6; Eb 13:176) e guai se non sono trovati fedeli (Is 56:10-117)!
Isaia 56:10 I guardiani d'Israele sono tutti ciechi, senza intelligenza; sono tutti cani muti, incapaci di abbaiare; sognano, stanno sdraiati, amano sonnecchiare. 56:11 Sono cani ingordi, che non sanno cosa sia l'essere sazi; sono pastori che non capiscono nulla; sono tutti vòlti alla propria via, ognuno mira al proprio interesse, dal primo all'ultimo. Genesi 6:17 Ecco, io sto per far venire il diluvio delle acque sulla terra, per distruggere sotto il cielo ogni essere in cui è alito di vita; tutto quello che è sulla terra perirà. Osea 9:8 Efraim fa la sentinella davanti al mio Dio; ma il profeta è un laccio d'uccellatore su tutte le sue vie, un avversario contro la casa del suo dio.
Ezechiele 3:17 «Figlio d'uomo, io ti ho stabilito come sentinella per la casa d'Israele; quando tu udrai dalla mia bocca una parola, tu li avvertirai da parte mia. 3:18 Quando io dirò all'empio: "Certo morirai!" se tu non l'avverti, e non parli per avvertire quell'empio di abbandonare la sua via malvagia, e salvargli così la vita, quell'empio morirà per la sua iniquità; ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano. 3:19 Ma, se tu avverti l'empio, ed egli non si ritira dalla sua empietà e dalla sua via malvagia, egli morirà per la sua iniquità, ma tu avrai salvato te stesso. 3:20 Quando un giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità, se io gli pongo davanti una qualche occasione di caduta, egli morirà, perché tu non l'avrai avvertito; morirà per il suo peccato, e le cose giuste che avrà fatte non saranno più ricordate; ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano. 3:21 Però, se tu avverti quel giusto perché non pecchi, e non pecca, egli certamente vivrà, perché è stato avvertito, e tu avrai salvato te stesso». Ezechiele 33:2 «Figlio d'uomo, parla ai figli del tuo popolo e di' loro: "Quando io farò venire la spada contro un paese e il popolo di quel paese prenderà in mezzo a sé un uomo e se lo stabilirà come sentinella, 33:3 ed egli, vedendo venire la spada contro il paese, sonerà il corno e avvertirà il popolo; 33:4 se qualcuno, pur udendo il suono del corno, non se ne cura, e la spada viene e lo porta via, il sangue di quel tale sarà sopra il suo capo; 33:5 egli ha udito il suono del corno, e non se n'è curato; il suo sangue sarà sopra di lui; se se ne fosse curato, avrebbe scampato la sua vita. 33:6 Ma se la sentinella vede venir la spada e non suona il corno, e il popolo non è stato avvertito, e la spada viene e porta via qualcuno di loro, questo sarà portato via per la propria iniquità, ma io domanderò conto del suo sangue alla sentinella". 33:7 Ora, figlio d'uomo, io ho stabilito te come sentinella per la casa d'Israele; quando dunque udrai qualche parola della mia bocca, avvertili da parte mia. 33:8 Quando avrò detto all'empio: "Empio, per certo tu morirai!" e tu non avrai parlato per avvertire l'empio che si allontani dalla sua via, quell'empio morirà per la sua iniquità, ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano. 33:9 Ma, se tu avverti l'empio che si allontani dalla sua via, e quello non se ne allontana, egli morirà per la sua iniquità, ma tu avrai salvato te stesso. 33:10 Tu, figlio d'uomo, di' alla casa d'Israele: "Voi dite così: «Le nostre trasgressioni e i nostri peccati sono su di noi, e a motivo di essi noi languiamo: come potremmo vivere?»" 33:11 Di' loro: "Com'è vero che io vivo, dice DIO, il Signore, io non mi compiaccio della morte dell'empio, ma che l'empio si converta dalla sua via e viva; convertitevi, convertitevi dalle vostre vie malvagie! Perché morireste, o casa d'Israele?"
Neemia 4:9 Allora noi pregammo il nostro Dio e mettemmo delle sentinelle di giorno e di notte per difenderci dai loro attacchi. Isaia 21:6 Poiché così mi ha parlato il Signore: «Va', metti una sentinella; che essa annunzi quanto vedrà! 21:7 Vedrà carri, cavalieri a due a due, truppa a dorso d'asini, truppa a dorso di cammelli; osservi, osservi attentamente». 21:8 Poi gridò come un leone: «Signore, di giorno io sto sempre sulla torre di vedetta e tutte le notti sono in piedi nel mio posto di guardia.
2Re 9:17 La sentinella che stava sulla torre di Izreel, scorse la schiera numerosa di Ieu che veniva, e disse: «Vedo una schiera numerosa!» Ioram disse: «Prendi un cavaliere, e mandalo incontro a loro a dire: "Portate pace?"» 9:18 Un uomo a cavallo andò dunque incontro a Ieu, e gli disse: «Così dice il re: "Portate pace?"» Ieu rispose: «Che importa a te della pace? Passa dietro a me». E la sentinella fece rapporto, dicendo: «Il messaggero è giunto fino a loro, ma non torna indietro». 9:19Allora Ioram mandò un secondo cavaliere che, giunto da loro, disse: «Così dice il re: "Portate pace?"» Ieu rispose: «Che importa a te della pace? Passa dietro a me». 9:20 E la sentinella fece rapporto, dicendo: «Il messaggero è giunto fino a loro, e non torna indietro. A vederlo guidare il carro, si direbbe che è Ieu, figlio di Nimsi; perché guida come un pazzo».9:21 Allora Ioram disse: «Attaccate il carro!» Il suo carro venne attaccato e Ioram, re d'Israele, e Acazia, re di Giuda, uscirono ciascuno sul suo carro per andare incontro a Ieu, e lo trovarono nel campo di Nabot d'Izreel. 9:22 Quando Ioram vide Ieu, gli disse: «Ieu, porti pace?» Ieu rispose: «Che pace vi può essere finché durano le prostituzioni di Izebel, tua madre, e le sue innumerevoli stregonerie?» 9:23 Allora Ioram si voltò indietro, e fuggì, dicendo ad Acazia: «Siamo traditi, Acazia!» 9:24 Ma Ieu impugnò l'arco e colpì Ioram fra le spalle, in modo che la freccia gli uscì trapassando il cuore, ed egli stramazzò nel suo carro.
Ezechiele 33:2 «Figlio d'uomo, parla ai figli del tuo popolo e di' loro: "Quando io farò venire la spada contro un paese e il popolo di quel paese prenderà in mezzo a sé un uomo e se lo stabilirà come sentinella, 33:3 ed egli, vedendo venire la spada contro il paese, sonerà il corno e avvertirà il popolo; 33:4 se qualcuno, pur udendo il suono del corno, non se ne cura, e la spada viene e lo porta via, il sangue di quel tale sarà sopra il suo capo; 33:5 egli ha udito il suono del corno, e non se n'è curato; il suo sangue sarà sopra di lui; se se ne fosse curato, avrebbe scampato la sua vita. 33:6 Ma se la sentinella vede venir la spada e non suona il corno, e il popolo non è stato avvertito, e la spada viene e porta via qualcuno di loro, questo sarà portato via per la propria iniquità, ma io domanderò conto del suo sangue alla sentinella". 33:7 Ora, figlio d'uomo, io ho stabilito te come sentinella per la casa d'Israele; quando dunque udrai qualche parola della mia bocca, avvertili da parte mia. 33:8 Quando avrò detto all'empio: "Empio, per certo tu morirai!" e tu non avrai parlato per avvertire l'empio che si allontani dalla sua via, quell'empio morirà per la sua iniquità, ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano. 33:9 Ma, se tu avverti l'empio che si allontani dalla sua via, e quello non se ne allontana, egli morirà per la sua iniquità, ma tu avrai salvato te stesso. 33:10 Tu, figlio d'uomo, di' alla casa d'Israele: "Voi dite così: «Le nostre trasgressioni e i nostri peccati sono su di noi, e a motivo di essi noi languiamo: come potremmo vivere?»" 33:11 Di' loro: "Com'è vero che io vivo, dice DIO, il Signore, io non mi compiaccio della morte dell'empio, ma che l'empio si converta dalla sua via e viva; convertitevi, convertitevi dalle vostre vie malvagie! Perché morireste, o casa d'Israele?" 33:12 Tu, figlio d'uomo, di' ai figli del tuo popolo: "La giustizia del giusto non lo salverà nel giorno della sua trasgressione; l'empio non cadrà per la sua empietà nel giorno in cui si sarà allontanato dalla sua empietà; nello stesso modo, il giusto non potrà vivere per la sua giustizia nel giorno in cui peccherà". 33:13 Quando io avrò detto al giusto che per certo egli vivrà, se egli confida nella propria giustizia e commette l'iniquità, tutti i suoi atti giusti non saranno più ricordati, e morirà per l'iniquità che avrà commessa. 33:14 Quando avrò detto all'empio: "Per certo tu morirai", se egli si allontana dal suo peccato e pratica ciò che è conforme al diritto e alla giustizia, 33:15 se rende il pegno, se restituisce ciò che ha rubato, se cammina secondo i precetti che danno la vita, senza commettere l'iniquità, per certo egli vivrà, non morirà; 33:16 tutti i peccati che ha commessi non saranno più ricordati contro di lui; egli ha praticato ciò che è conforme al diritto e alla giustizia; per certo vivrà.
Isaia 62:6 Sulle tue mura, Gerusalemme, io ho posto delle sentinelle; non taceranno mai, né giorno né notte. Voi che destate il ricordo del SIGNORE, non abbiate riposo, Ebrei 13:17 Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano per la vostra vita come chi deve renderne conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando; perché ciò non vi sarebbe di alcuna utilità.
Isaia 56:10 I guardiani d'Israele sono tutti ciechi, senza intelligenza; sono tutti cani muti, incapaci di abbaiare; sognano, stanno sdraiati, amano sonnecchiare. 56:11 Sono cani ingordi, che non sanno cosa sia l'essere sazi; sono pastori che non capiscono nulla; sono tutti vòlti alla propria via, ognuno mira al proprio interesse, dal primo all'ultimo.
È la versione in lingua greca del Pentateuco (primi cinque libri). Commissionata per la biblioteca d’Alessandria d’Egitto da Tolomeo di Filadelfo al sommo sacerdote Eleazaro (III secolo a.C.) e redatta, pare, da 72 saggi. I successivi libri furono compilati in tempi e posti diversi. La datazione dell’opera finale è del 117 a.C. Sebbene citata dall’apostolo Paolo, essendo una traduzione del testo canonico*, contiene qualche variazione d’interpretazione, alterazioni di stile e, talvolta, di senso.
Era questo un emblema modellato in rame che Mosè fece innalzare sopra un’asta di legno e che chiamò Neustan (rame). Questi era visibile da grande distanza, affinché gli Israeliti morsi dai serpenti ardenti a causa del loro mormorio contro Dio e Mosè, fossero, per fede nelle parole dell’Eterno, guariti solo volgendovi lo sguardo (Nu 21:8-91). La volubilità del popolo lo trasformò ben presto in un idolo che Ezechia distrusse (2 Re 18:42). Gesù nel raffigurare la Sua crocifissione si paragonò a quel simbolo (Gv 3:14-153), Egli, infatti, pur essendo senza peccato, ha, volontariamente, addossato su di sé i peccati di tutta l’umanità affinché chiunque guardasse a Lui, per fede, fosse salvato (2 Co 5:21; 1 Pt 2:244).
Numeri 21:8-9 Il SIGNORE disse a Mosè: «Fòrgiati un serpente velenoso e mettilo sopra un'asta: chiunque sarà morso, se lo guarderà, resterà in vita». 21:9 Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra un'asta; e avveniva che, quando un serpente mordeva qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita.
2Re 18:4 Soppresse gli alti luoghi, frantumò le statue, abbatté l'idolo d'Astarte, e fece a pezzi il serpente di bronzo che Mosè aveva fatto; perché fino a quel tempo i figli d'Israele gli avevano offerto incenso; lo chiamò Neustan.
Giovanni 3:14 «E, come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell'uomo sia innalzato, 3:15 affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna.
2Corinzi 5:21 Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui. 1 Pietro 2:24 egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le sue lividure siete stati guariti.
Il serpente o ofide è un rettile carnivoro dal corpo fusiforme ma privo di arti. Ha la pelle coperta di squame che, nella parte ventrale, usa per la locomozione. È dotato di mascelle disarticolabili per aumentare l'apertura boccale. Si nutre unicamente di prede morte che uccide con il veleno o per costrizione con le sue spire. Presente fin dal cretaceo si è diversificato nel paleolitico. Per facilitare la crescita del corpo, muta periodicamente la sua pelle. I Serpenti possono essere sia ovipari (depongono le uova), sia ovovivipari (partoriscono cuccioli vivi). Alcune specie, tra le più velenose, vivono in mare ma compensano la loro pericolosità con un carattere mite e sfuggente.
La Bibbia ci dice che anche il serpente è stato creato da Dio (Gb 26:131). È il più astuto delle bestie (Ge 3:1-4; Mt 10:162), ingannatore (Ge 3:133), pericoloso (Ge 49:174) e sempre pronto a mordere per iniettare il suo veleno (Ge 49:175). Simbolo del diavolo (Ge 3:1; 2 Co 11:3; Ap 12:9; 20:26) e degli ipocriti (Mt 23:337), spesso è mandato per punizione (Nu 21:6; Gr 8:17; Am 9:38) contro i cattivi (Sl 140:49) o chi trama il male (Ec 10:8; Gr 8:17,10) ma per le sue malefatte nel giardino dell'Eden, fu maledetto (Ge 3:14-15%11).
Giobbe 26:13 Al suo soffio il cielo torna sereno, la sua mano trafigge il serpente sinuoso.
Genesi 3:1 Ora il serpente era il più astuto di tutti gli animali dei campi che l'Eterno Iddio aveva fatto; ed esso disse alla donna: “Come! Dio vi ha detto: 'Non mangiate del frutto di tutti gli alberi del giardino?'”. 2 La donna rispose al serpente: “Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; 3 ma del frutto dell'albero che è in mezzo al giardino Dio ha detto: 'Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete'”. 4 E il serpente disse alla donna: “No, non morirete affatto; Matteo 10:16 Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
Genesi 3:13 E l'Eterno Iddio disse alla donna: “Perché hai fatto questo?”. La donna rispose: “Il serpente mi ha sedotta, e io ne ho mangiato”.
Genesi 49:17 Dan sarà una serpe sulla strada, una vipera cornuta sul sentiero, che morde i talloni del cavallo, in modo che il cavaliere cada all'indietro.
Genesi 49:17 Dan sarà una serpe sulla strada, una vipera cornuta sul sentiero, che morde i talloni del cavallo, in modo che il cavaliere cada all'indietro.
Genesi 3:1 Ora il serpente era il più astuto di tutti gli animali dei campi che l'Eterno Iddio aveva fatto; ed esso disse alla donna: “Come! Dio vi ha detto: 'Non mangiate del frutto di tutti gli alberi del giardino?'”. 2Corinzi 11:3 Ma temo che, come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, così le vostre menti siano corrotte e sviate dalla semplicità e dalla purezza rispetto a Cristo. Apocalisse 12:9 E il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato Diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu gettato giù; fu gettato sulla terra e con lui furono gettati i suoi angeli. Apocalisse 20:2 Egli afferrò il dragone, il serpente antico, che è il diavolo e Satana, e lo legò per mille anni,
Matteo 23:33 Serpenti, razza di vipere, come scamperete al giudizio della geenna?
Numeri 21:6 Allora l'Eterno mandò fra il popolo dei serpenti velenosi i quali mordevano la gente, e un gran numero d'Israeliti morirono. Geremia 8:17 “Infatti, ecco, io mando contro di voi dei serpenti, delle vipere, contro i quali non c'è incantesimo che valga; vi morderanno”, dice l'Eterno. Amos 9:3 Anche se si nascondessero in cima al Carmelo, io li scoverei lassù e li prenderei; anche se si nascondessero al mio sguardo in fondo al mare, là comanderei al serpente di morderli,
Salmi 140:4 Preservami, o Eterno, dalle mani dell'empio, difendimi dall'uomo violento: hanno tramato per farmi cadere.
Ecclesiaste 10:8 Chi scava una fossa vi cadrà dentro, e chi demolisce un muro sarà morso dalla serpe. Geremia 8:17 “Infatti, ecco, io mando contro di voi dei serpenti, delle vipere, contro i quali non c'è incantesimo che valga; vi morderanno”, dice l'Eterno.
Genesi 3:14 Allora l'Eterno Iddio disse al serpente: “Poiché hai fatto questo, sii maledetto fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali dei campi! Tu camminerai sul tuo ventre e mangerai polvere tutti i giorni della tua vita. 15 E io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la sua progenie; questa ti schiaccerà il capo, e tu le ferirai il calcagno”.
Le sue sembianze, in rame, simbolo di Cristo fatto peccato per noi (2 Co 5:21; 1 Pt 2:24; Gv 3:141), furono rizzate nel deserto, da Mosè, per scampare al veleno ardente del suo morso (Nu 21:5-92). Il re Ezechia, però, lo ridusse in frantumi (2 Re 18:43) per evitare che il popolo continuasse ad adorare un idolo. In più occasioni l'operato del popolo di Dio (De 32: 32-33; Am 5:194) e dei potenti (Sl 58:3-55) è paragonato al vino mescolato al veleno dei serpenti o al loro morso. Alla fine, però, Dio pascerà ancora il suo popolo e farà tremare i suoi nemici (Mi 7:15-176).
2Corinzi 5:21 Colui che non ha conosciuto peccato, egli l'ha fatto essere peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui. 1Pietro 2:24 egli stesso ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia e mediante le sue lividure siete stati sanati. Giovanni 3:14 E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così è necessario che il Figlio dell'uomo sia innalzato,
Numeri 21:5 E il popolo parlò contro Dio e contro Mosè, dicendo: “Perché ci avete fatti salire fuori dall'Egitto per farci morire in questo deserto? Poiché qui non c'è né pane né acqua, e l'anima nostra è nauseata di questo cibo tanto leggero”. 6 Allora l'Eterno mandò fra il popolo dei serpenti velenosi i quali mordevano la gente, e un gran numero d'Israeliti morirono. 7 Allora il popolo venne a Mosè e disse: “Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro l'Eterno e contro te; prega l'Eterno che allontani da noi questi serpenti”. E Mosè pregò per il popolo. 8 E l'Eterno disse a Mosè: “Fatti un serpente ardente e mettilo sopra un'asta; e avverrà che chiunque sarà morso e lo guarderà, scamperà”. 9 Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra un'asta; e avveniva che, quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita.
2Re 18:4 Soppresse gli alti luoghi, frantumò le statue, abbatté l'idolo di Astarte, e fece a pezzi il serpente di bronzo che Mosè aveva fatto; perché fino a quel tempo i figli d'Israele gli avevano offerto incenso; egli lo chiamò Neustan.
Deuteronomio 32:32 ma la loro vigna viene dalla vigna di Sodoma e dalle campagne di Gomorra; la loro uva è avvelenata, i loro grappoli, amari; 33 il loro vino è tossico di serpenti, un crudele veleno di aspidi. Amos 5:19 Voi sarete come uno che fugge davanti a un leone e si imbatte in un orso; come uno che entra in casa, appoggia la mano alla parete e un serpente lo morde.
Salmi 58:3 Gli empi sono sviati fin dal grembo materno, i bugiardi sono traviati fin dalla nascita. 4 Hanno veleno simile al veleno del serpente, sono come l'aspide sordo che si tura le orecchie, 5 che non ascolta la voce degli incantatori, del mago esperto nell'ammaliare.
Michea 7:15 “Come nei giorni in cui uscisti dal paese d'Egitto, io ti farò vedere cose meravigliose”. 16 Le nazioni lo vedranno e saranno confuse, nonostante tutta la loro potenza; si metteranno la mano sulla bocca, le loro orecchie saranno stordite. 17 Leccheranno la polvere come il serpente, come i rettili della terra; usciranno spaventate dai loro ripari, verranno tremanti all'Eterno, nostro Dio, e avranno timore di te.
Appartenevano a questa categoria le persone ingaggiate per tale scopo (Mc 1:201) e che percepivano una retribuzione per i loro servizi (Gb 7:1-2; Mt 20:1-15; Gv 10:11-132). Anche gli indigenti ebrei al servizio sia di compatrioti sia di stranieri avevano gli stessi diritti (Le 25:39-41, 47-543) e dovevano essere regolarmente retribuiti (Le 19:13; De 24:14-154). Nonostante tutte le raccomandazioni, però, spesso subivano le angherie dei loro datori di lavoro (Ml 3:5; Gm 5:45).
Marco 1:20 e subito li chiamò; ed essi, lasciato Zebedeo loro padre nella barca con gli operai, se ne andarono dietro a lui
Giobbe 7:1 «La vita dell'uomo sulla terra è come quella di un soldato; i suoi giorni sono simili ai giorni di un mercenario.7:2 Come lo schiavo anela l'ombra, come l'operaio aspetta il suo salario, Matteo 20:1 «Il regno dei cieli è simile a un padron di casa, il quale, sul far del giorno, uscì a prendere a giornata degli uomini per lavorare la sua vigna. 20:2 Si accordò con i lavoratori per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. 20:3Uscì di nuovo verso l'ora terza, ne vide altri che se ne stavano sulla piazza disoccupati, 20:4 e disse loro: "Andate anche voi nella vigna e vi darò quello che sarà giusto". Ed essi andarono. 20:5 Poi, uscito ancora verso la sesta e la nona ora, fece lo stesso. 20:6 Uscito verso l'undicesima, ne trovò degli altri in piazza e disse loro: "Perché ve ne state qui tutto il giorno inoperosi?" 20:7 Essi gli dissero: "Perché nessuno ci ha presi a giornata". Egli disse loro: "Andate anche voi nella vigna".20:8 Fattosi sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: "Chiama i lavoratori e dà loro la paga, cominciando dagli ultimi fino ai primi". 20:9 Allora vennero quelli dell'undicesima ora e ricevettero un denaro ciascuno. 20:10 Venuti i primi, pensavano di ricever di più; ma ebbero anch'essi un denaro per ciascuno. 20:11 Perciò, nel riceverlo, mormoravano contro il padrone di casa dicendo: 20:12 "Questi ultimi hanno fatto un'ora sola e tu li hai trattati come noi che abbiamo sopportato il peso della giornata e sofferto il caldo". 20:13 Ma egli, rispondendo a uno di loro, disse: "Amico, non ti faccio alcun torto; non ti sei accordato con me per un denaro? 20:14 Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare a quest'ultimo quanto a te.20:15 Non mi è lecito fare del mio ciò che voglio? O vedi tu di mal occhio che io sia buono?" Giovanni 10:11 Io sono il buon pastore; il buon pastore dà la sua vita per le pecore. 10:12 Il mercenario, che non è pastore, a cui non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e si dà alla fuga, e il lupo le rapisce e disperde. 10:13 Il mercenario [si dà alla fuga perché è mercenario e] non si cura delle pecore.
Levitico 25:39 Se uno dei vostri diventa povero e si vende a te, non lo farai servire come uno schiavo; 25:40 starà da te come un lavorante, come un avventizio. Ti servirà fino all'anno del giubileo; 25:41 allora se ne andrà via da te insieme con i suoi figli, tornerà a casa sua e rientrerà nella proprietà dei suoi padri. Levitico 25:47 Se uno straniero stabilito presso di te diventa ricco e uno dei vostri diviene povero presso di lui e si vende allo straniero stabilito presso di te o a qualcuno della famiglia dello straniero, 25:48 dopo che si sarà venduto, potrà essere riscattato; lo potrà riscattare uno dei suoi fratelli. 25:49 Lo potrà riscattare suo zio, o il figlio di suo zio; lo potrà riscattare uno dei parenti dello stesso suo sangue o, se ha i mezzi per farlo, potrà riscattarsi da sé. 25:50 Farà il conto, con il suo compratore, dall'anno che gli si è venduto all'anno del giubileo; e il prezzo da pagare dipenderà dal numero degli anni, valutando le sue giornate come quelle di un lavorante. 25:51 Se vi sono ancora molti anni per arrivare al giubileo, pagherà il suo riscatto tenendo conto di questi anni e del prezzo per il quale fu comprato; 25:52 se rimangono pochi anni per arrivare al giubileo, farà il conto con il suo compratore e pagherà il prezzo del suo riscatto in ragione di quegli anni. 25:53 Starà da lui come un lavorante assunto con un contratto annuale; il padrone non lo tratterà con asprezza sotto i tuoi occhi. 25:54 E se non è riscattato in nessuno di quei modi, se ne andrà libero l'anno del giubileo: egli, con i suoi figli.
Levitico 19:13 Non opprimerai il tuo prossimo, e non gli rapirai ciò che è suo; il salario dell'operaio al tuo servizio non ti resti in mano la notte fino al mattino. Deuteronomio 24:14 Non defrauderai l'operaio povero e bisognoso, sia egli uno dei tuoi fratelli o uno degli stranieri che stanno nel tuo paese, nelle tue città. 24:15 Gli darai il suo salario ogni giorno, prima che tramonti il sole, poiché egli è povero e l'aspetta con impazienza; così egli non griderà contro di te al SIGNORE e tu non commetterai un peccato
Malachia 3:5 «Io mi accosterò a voi per giudicare e sarò un testimone pronto contro gli incantatori, contro gli adùlteri, contro quelli che giurano il falso, contro quelli che derubano l'operaio del suo salario, che opprimono la vedova e l'orfano, che fanno torto allo straniero e non hanno timore di me», dice il SIGNORE degli eserciti. Giacomo 5:4 Ecco, il salario da voi frodato ai lavoratori che hanno mietuto i vostri campi, grida; e le grida di quelli che hanno mietuto sono giunte agli orecchi del Signore degli eserciti.
A questa categoria appartenevano gli schiavi di nascita o d’acquisto (Ge 14:14-15; 17:27; 44:9-10; Sl 116:16; Gr 2:141), i prigionieri di guerra (De 20:14; 2 Re 5:22), gli stranieri (Le 25:44-463), quanti erano colpevolmente insolvibili (2 Re 4:1; Ne 5:2-5; Mt 18:23-344) o incapaci di risarcire un grave danno (Es 22:1-35) ed erano addetti ai lavori più umili (1 Sa 25:41; Gv 136). Gli schiavi ebrei potevano riacquistare la libertà nell’anno sabatico o al giubileo (Es 21:2-4; Le 25:10, 40-43, 54; De 15:12-157).
Genesi 14:14 Abramo, com'ebbe udito che suo fratello era stato fatto prigioniero, armò trecentodiciotto dei suoi più fidati servi, nati in casa sua, e inseguì i re fino a Dan. 14:15 Divisa la sua schiera per assalirli di notte, egli con i suoi servi li sconfisse e li inseguì fino a Coba, che è a sinistra di Damasco. Genesi 17:27 Tutti gli uomini della sua casa, tanto quelli nati in casa quanto quelli comprati con denaro dagli stranieri, furono circoncisi con lui. Genesi 44:9 Quello dei tuoi servi presso il quale si troverà la coppa sia messo a morte e noi pure saremo schiavi del tuo signore!» 44:10 Ed egli disse: «Ebbene, sia fatto come dite: colui presso il quale essa sarà trovata, sarà mio schiavo e voi sarete innocenti». Salmi 116:16 Sì, o SIGNORE, io sono il tuo servo, sono tuo servo, figlio della tua serva; tu hai spezzato le mie catene. Geremia 2:14 «Israele è forse uno schiavo? È forse uno schiavo nato in casa? Perché dunque è diventato una preda?
Deuteronomio 20:14 ma le donne, i bambini, il bestiame e tutto ciò che sarà nella città, tutto il suo bottino, li prenderai come tua preda; e mangerai il bottino dei tuoi nemici, che il SIGNORE, il tuo Dio, ti avrà dato. 2Re 5:2 Alcune bande di Siri, in una delle loro incursioni, avevano portato prigioniera dal paese d'Israele una ragazza che era passata al servizio della moglie di Naaman.
Levitico 25:44 Quanto allo schiavo e alla schiava che potrete avere in proprio, li prenderete dalle nazioni che vi circondano; da queste comprerete lo schiavo o la schiava. 25:45 Potrete anche comprarne tra i figli degli stranieri stabiliti fra voi e fra le loro famiglie che si troveranno fra voi, tra i figli che essi avranno generato nel vostro paese; e saranno vostra proprietà. 25:46 Li potrete lasciare in eredità ai vostri figli dopo di voi, come loro proprietà; vi servirete di loro come di schiavi, per sempre; ma quanto ai vostri fratelli, i figli d'Israele, nessuno di voi dominerà sull'altro con asprezza.
2Re 4:1 Una donna, moglie di uno dei discepoli dei profeti, si rivolse a Eliseo, e disse: «Mio marito, tuo servo, è morto; e tu sai che il tuo servo temeva il SIGNORE. Il suo creditore è venuto per prendersi i miei due figli come schiavi». Neemia 5:2 Alcuni dicevano: «Noi, i nostri figli e le nostre figlie siamo numerosi; dateci del grano perché possiamo mangiare e vivere!» 5:3 Altri dicevano: «Impegniamo i nostri campi, le nostre vigne e le nostre case per assicurarci del grano durante la carestia!» 5:4 Altri ancora dicevano: «Noi abbiamo preso del denaro ipotecando i nostri campi e le nostre vigne per pagare il tributo del re. 5:5 Ora la nostra carne è come la carne dei nostri fratelli, i nostri figli sono come i loro figli; ed ecco che dobbiamo sottoporre i nostri figli e le nostre figlie alla schiavitù, e alcune delle nostre figlie sono già ridotte schiave; e noi non possiamo farci nulla, perché i nostri campi e le nostre vigne sono in mano d'altri». Matteo 18:23 Perciò il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi. 18:24 Avendo cominciato a fare i conti, gli fu presentato uno che era debitore di diecimila talenti. 18:25 E poiché quello non aveva i mezzi per pagare, il suo signore comandò che fosse venduto lui con la moglie e i figli e tutto quanto aveva, e che il debito fosse pagato. 18:26 Perciò il servo, gettatosi a terra, gli si prostrò davanti, dicendo: "Abbi pazienza con me e ti pagherò tutto". 18:27 Il signore di quel servo, mosso a compassione, lo lasciò andare e gli condonò il debito. 18:28 Ma quel servo, uscito, trovò uno dei suoi conservi che gli doveva cento denari; e, afferratolo, lo strangolava, dicendo: "Paga quello che devi!" 18:29 Perciò il conservo, gettatosi a terra, lo pregava dicendo: "Abbi pazienza con me, e ti pagherò". 18:30 Ma l'altro non volle; anzi andò e lo fece imprigionare, finché avesse pagato il debito. 18:31 I suoi conservi, veduto il fatto, ne furono molto rattristati e andarono a riferire al loro signore tutto l'accaduto. 18:32 Allora il suo signore lo chiamò a sé e gli disse: "Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito, perché tu me ne supplicasti; 18:33 non dovevi anche tu aver pietà del tuo conservo, come io ho avuto pietà di te?" 18:34 E il suo signore, adirato, lo diede in mano degli aguzzini fino a quando non avesse pagato tutto quello che gli doveva.
Esodo 22:1 «Se uno ruba un bue o una pecora e li ammazza o li vende, restituirà cinque buoi per il bue e quattro pecore per la pecora. 22:2 Se il ladro, colto nell'atto di fare uno scasso, viene percosso e muore, non vi è delitto di omicidio. 22:3Se il sole è già sorto quando avviene il fatto, vi sarà delitto di omicidio. Il ladro dovrà risarcire il furto. Se non può farlo, sarà venduto per pagare ciò che ha rubato.
1Samuele 25:41 Allora lei si alzò, si prostrò con la faccia a terra e disse: «Ecco, la tua serva farà da schiava, per lavare i piedi ai servi del mio signore». Giovanni 13:1 Or prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta per lui l'ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. 13:2 Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, 13:3 Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio se ne tornava, 13:4 si alzò da tavola, depose le sue vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse. 13:5 Poi mise dell'acqua in una bacinella, e cominciò a lavare i piedi ai discepoli, e ad asciugarli con l'asciugatoio del quale era cinto. 13:6 Si avvicinò dunque a Simon Pietro, il quale gli disse: «Tu, Signore, lavare i piedi a me?» 13:7 Gesù gli rispose: «Tu non sai ora quello che io faccio, ma lo capirai dopo». 13:8 Pietro gli disse: «Non mi laverai mai i piedi!» Gesù gli rispose: «Se non ti lavo, non hai parte alcuna con me». 13:9 E Simon Pietro: «Signore, non soltanto i piedi, ma anche le mani e il capo!» 13:10 Gesù gli disse: «Chi è lavato tutto, non ha bisogno che di aver lavati i piedi; è purificato tutto quanto; e voi siete purificati, ma non tutti». 13:11 Perché sapeva chi era colui che lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete netti». 13:12 Quando dunque ebbe loro lavato i piedi ed ebbe ripreso le sue vesti, si mise di nuovo a tavola, e disse loro: «Capite quello che vi ho fatto? 13:13 Voi mi chiamate Maestro e Signore; e dite bene, perché lo sono. 13:14 Se dunque io, che sono il Signore e il Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. 13:15 Infatti vi ho dato un esempio, affinché anche voi facciate come vi ho fatto io. 13:16 In verità, in verità vi dico che il servo non è maggiore del suo signore, né il messaggero è maggiore di colui che lo ha mandato. 13:17 Se sapete queste cose, siete beati se le fate
Esodo 21:2 Se compri uno schiavo ebreo, egli ti servirà per sei anni, ma il settimo se ne andrà libero, senza pagare nulla. 21:3 Se è venuto solo, se ne andrà solo; se aveva moglie, la moglie se ne andrà con lui. 21:4 Se il suo padrone gli dà moglie e questa gli partorisce figli e figlie, la moglie e i figli di lei saranno del padrone, ed egli se andrà solo. Levitico 25:10 Santificherete il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nel paese per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e ognuno di voi tornerà nella sua famiglia. Levitico 25:40 starà da te come un lavorante, come un avventizio. Ti servirà fino all'anno del giubileo; 25:41 allora se ne andrà via da te insieme con i suoi figli, tornerà a casa sua e rientrerà nella proprietà dei suoi padri. 25:42 Poiché essi sono i miei servi che ho fatto uscire dal paese d'Egitto; non devono essere venduti come si vendono gli schiavi. 25:43 Non lo dominerai con asprezza, ma temerai il tuo Dio. 25:54 E se non è riscattato in nessuno di quei modi, se ne andrà libero l'anno del giubileo: egli, con i suoi figli. Deuteronomio 15:12 Se un tuo fratello ebreo o una sorella ebrea si vende a te, ti servirà sei anni; ma il settimo, lo manderai via da te libero. 15:13 Quando lo manderai via da te libero, non lo rimanderai a mani vuote; 15:14 lo fornirai generosamente di doni presi dal tuo gregge, dalla tua aia e dal tuo torchio; lo farai partecipe delle benedizioni che il SIGNORE, il tuo Dio, ti avrà elargito; 15:15 ti ricorderai che sei stato schiavo nel paese d'Egitto e che il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha redento; perciò io ti do oggi questo comandamento.
In pratica è ciò che contraddistingue il genere con tutte le sue implicanze. I due sessi, singolarmente incompleti, trovano la loro pienezza nell’interdipendenza reciproca che, oltre all’affettività coniugale (Mt 19:4-61), finalizzata al reciproco piacere, a un'autorità istituzionale (la famiglia) e alla procreazione (1 Co 7:2-42), garantisce l’identità personale nell’unificazione della coppia (Ge 2:24; Co 3:18-193) armonizzata su base biblica (1 Co 11:7-124). Pari dignità, quindi (Ge 1:26-285), legata alla fedeltà reciproca (Ef 5:25-33; 1 Co 6:18; 1 Te 4:36), ma con compiti istituzionali diversi.
Matteo 19:4 Ed egli rispose loro: «Non avete letto che il Creatore, da principio, li creò maschio e femmina e che disse:19:5 "Perciò l'uomo lascerà il padre e la madre, e si unirà con sua moglie, e i due saranno una sola carne?" 19:6 Così non sono più due, ma una sola carne; quello dunque che Dio ha unito, l'uomo non lo separi».
1Corinzi 7:2 ma, per evitare le fornicazioni, ogni uomo abbia la propria moglie e ogni donna il proprio marito. 7:3 Il marito renda alla moglie ciò che le è dovuto; lo stesso faccia la moglie verso il marito. 7:4 La moglie non ha potere sul proprio corpo, ma il marito; e nello stesso modo il marito non ha potere sul proprio corpo, ma la moglie.
Genesi 2:24 Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne. Colossesi 3:18 Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti, come si conviene nel Signore. 3:19 Mariti, amate le vostre mogli, e non v'inasprite contro di loro.
1Corinzi 11:7 Poiché, quanto all'uomo, egli non deve coprirsi il capo, essendo immagine e gloria di Dio; ma la donna è la gloria dell'uomo; 11:8 perché l'uomo non viene dalla donna, ma la donna dall'uomo; 11:9 e l'uomo non fu creato per la donna, ma la donna per l'uomo. 11:10 Perciò la donna deve, a causa degli angeli, avere sul capo un segno di autorità.11:11 D'altronde, nel Signore, né la donna è senza l'uomo, né l'uomo senza la donna. 11:12 Infatti, come la donna viene dall'uomo, così anche l'uomo esiste per mezzo della donna e ogni cosa è da Dio.
Genesi 1:26 Poi Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbia dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». 1:27 Dio creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina. 1:28 Dio li benedisse; e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra».
Efesini 5:25 Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato sé stesso per lei, 5:26 per santificarla dopo averla purificata lavandola con l'acqua della parola, 5:27 per farla comparire davanti a sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile. 5:28 Allo stesso modo anche i mariti devono amare le loro mogli, come la loro propria persona. Chi ama sua moglie ama sé stesso. 5:29 Infatti nessuno odia la propria persona, anzi la nutre e la cura teneramente, come anche Cristo fa per la chiesa, 5:30 poiché siamo membra del suo corpo. 5:31 Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diverranno una carne sola. 5:32 Questo mistero è grande; dico questo riguardo a Cristo e alla chiesa. 5:33 Ma d'altronde, anche fra di voi, ciascuno individualmente ami sua moglie, come ama sé stesso; e altresì la moglie rispetti il marito. 1Corinzi 6:18 Fuggite la fornicazione. Ogni altro peccato che l'uomo commetta, è fuori del corpo; ma il fornicatore pecca contro il proprio corpo. 1Tessalonicesi 4:3 Perché questa è la volontà di Dio: che vi santifichiate, che vi asteniate dalla fornicazione,
Ai tempi di Gesù erano quattro: a) i farisei* (eb. gli appartati), corrente formatasi dopo la rivolta dei Maccabei, 150 a.C, e molto rispettati dalla popolazione ebraica. Oggi il termine è sinonimo di “ipocrita”; b) i sadducei*, ebbero origine ai tempi di Davide, impegnati politicamente; c) gli esseni*, (200 a.C-100d.C.). Sceglievano una vita molto semplice e contemplativa; d) gli zeloti*, fanatici religiosi che lottavano per la Legge di Mosè e la liberazione d'Israele dai Romani.