Dizionario Biblico
IL vizio è l’abitudine inveterata a praticare il male. Con il peccato originale, la corruzione, di cui il vizio è un’espressione, dilagò nel mondo (Ge 6:11-12; Gr 6:281) La Parola, non solo biasima chi lo pratica (Pr 11:3; 12:82), ma lo condanna con forza (Is 5:18; Gr 5:28-29; Ez 7:22-24; 9:9-103). Il credente, quindi, proprio perché ama Dio (Pr 3:32; 8:134), non solo lo rifiuta (Pr 4:245) ma si propone attivamente nella lotta (Sl 101:1-86). Guai agli impenitenti (Ro 1:28-327).
Genesi 6:11 Or la terra era corrotta davanti a Dio; la terra era piena di violenza. 6:12 Dio guardò la terra; ed ecco, era corrotta, poiché tutti erano diventati corrotti sulla terra. Geremia 6:28 Essi sono tutti ribelli incalliti, seminano calunnie; sono bronzo e ferro, tutti corrotti.
Proverbi 11:3 L'integrità degli uomini retti li guida, ma la perversità dei perfidi è la loro rovina. Proverbi 12:8 L'uomo è lodato in proporzione del suo senno, ma chi ha il cuore pervertito sarà disprezzato.
Isaia 5:18 Guai a quelli che tirano l'iniquità con le corde del vizio, e il peccato come con le corde di un cocchio, Geremia 5:28 Ingrassano, hanno il volto lucido, oltrepassano ogni limite di male. Non difendono la causa, la causa dell'orfano, eppure prosperano; non fanno giustizia nei processi dei poveri. 5:29 Non dovrei forse punire queste cose», dice il SIGNORE, «non dovrei vendicarmi di una simile nazione? Ezechiele 7:22 Allontanerò la mia faccia da loro e i nemici profaneranno il mio tesoro: dei briganti vi entreranno e lo profaneranno. 7:23 Prepara le catene! poiché questo paese è pieno di assassini, questa città è piena di violenza. 7:24 Io farò venire le più malvagie delle nazioni, che s'impadroniranno delle loro case; farò venir meno la superbia dei potenti e i loro santuari saranno profanati. Ezechiele 9:9 Egli mi rispose: «L'iniquità della casa d'Israele e di Giuda è troppo grande; il paese è pieno di sangue, e la città è piena d'ingiustizie; poiché dicono: "Il SIGNORE ha abbandonato il paese, il SIGNORE non vede nulla". 9:10 Perciò, anche il mio occhio sarà senza pietà, io non avrò compassione, e farò ricadere sul loro capo la loro condotta».
Proverbi 3:32 poiché il SIGNORE detesta l'uomo perverso, ma la sua amicizia è per gli uomini retti. Proverbi 8:13 Il timore del SIGNORE è odiare il male; io odio la superbia, l'arroganza, la via del male e la bocca perversa.
Proverbi 4:24 Rimuovi da te la perversità della bocca, allontana da te la falsità delle labbra.
Salmi 101:1 Salmo di Davide. Canterò la bontà e la giustizia; a te, o SIGNORE, salmeggerò. 101:2 Avrò cura di camminare nell'integrità; quando verrai a me? Camminerò con cuore integro, dentro la mia casa. 101:3 Non mi proporrò nessuna cosa malvagia; detesto il comportamento dei perversi; non mi lascerò contagiare. 101:4 Allontanerò da me il cuore perverso; il malvagio non voglio conoscerlo. 101:5 Sterminerò chi sparla del suo prossimo in segreto; chi ha l'occhio altero e il cuore superbo non lo sopporterò. 101:6 Avrò gli occhi sui fedeli del paese per tenerli vicini a me; chi cammina per una via irreprensibile sarà mio servitore. 101:7 Chi agisce con inganno non abiterà nella mia casa; chi dice menzogne non potrà restare davanti ai miei occhi. 101:8 Ogni mattina sterminerò tutti gli empi del paese per estirpare dalla città del SIGNORE tutti i malfattori
Romani 1:28 Siccome non si sono curati di conoscere Dio, Dio li ha abbandonati in balìa della loro mente perversa sì che facessero ciò che è sconveniente; 1:29 ricolmi di ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d'invidia, di omicidio, di contesa, di frode, di malignità; 1:30 calunniatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, 1:31 insensati, sleali, senza affetti naturali, spietati. 1:32 Essi, pur conoscendo che secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette.
La volpe è un canide carnivoro (Sl 63:101) di medie dimensioni con muso affusolato, trono slanciato, zampe robuste e pelliccia di valore. Di origine eurasiatica vive in coppie riproduttive ed è presente nell'intero emisfero boreale. Nella Bibbia simboleggia i falsi profeti, distruttori spirituali con le loro mistificazioni (Ez 13:42). Gesù paragonando Erode a una volpe asserisce, senza fraintendimenti, la sua astuzia subdola (Lc 13:31-323). Rappresenta la distruttività dei rapporti (Cc 2:154) e, nel contempo, la saggezza spirituale e il discernimento (Lc 9:585).
Salmi 63:10 Saranno dati in balìa della spada, saranno preda degli sciacalli.
Ezechiele 13:4 O Israele, i tuoi profeti sono stati come volpi tra le rovine!
Luca 13:31 In quello stesso momento vennero alcuni farisei a dirgli: “Parti e vattene di qui, perché Erode vuole farti morire”. 32 Ed egli disse loro: “Andate a dire a quella volpe: 'Ecco, io scaccio i demòni, compio guarigioni oggi e domani e il terzo giorno giungo al mio termine'.
Cantico 2:15 Le figlie di Gerusalemme: Prendeteci le volpi, le piccole volpi che guastano le vigne, poiché le nostre vigne sono in fiore!
Cantico 2:15 Le figlie di Gerusalemme: Prendeteci le volpi, le piccole volpi che guastano le vigne, poiché le nostre vigne sono in fiore!
Una versione della Bibbia scritta in Latino da Girolamo (c. 347-420) che divenne la versione ufficiale della Chiesa cattolica romana. Nonostante sia un’ottima traduzione, specialmente se si considera il periodo in cui fu redatta, contiene errori che hanno segnato la storia della stessa chiesa, come, p. e., l’esortazione “ravvedetevi” tradotta con “fate penitenza”, che ha portato a pensare che il sacrificio di Gesù sulla croce non sia sufficiente per salvare appieno.
La xenoglossia è un miracolo dello Spirito Santo che permette di parlare in modo corretto e sciolto, una o più lingue realmente note ma completamente sconosciute a chi le proferisce (At 2:4-81). È, pertanto, un aspetto del dono delle lingue diretto verso l’esterno, quale segno per i non credenti (1 Co 14:222). Non è da confondere con la glossolalia, il “parlare in lingue” espresso da Paolo poiché questo è diretto verso l’interno, cioè per il bene della comunità tramite l’interpretazione (1 Co 14:5, 13, 27-283) o verso Dio (1 Co 14:24) come espressione estatica personale.
Atti 2:4 Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi. 2:5 Or a Gerusalemme soggiornavano dei Giudei, uomini religiosi di ogni nazione che è sotto il cielo. 2:6 Quando avvenne quel suono, la folla si raccolse e fu confusa, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. 2:7 E tutti stupivano e si meravigliavano, dicendo: «Tutti questi che parlano non sono Galilei? 2:8 Come mai li udiamo parlare ciascuno nella nostra propria lingua natìa?
1Corinzi 14:22 Quindi le lingue servono di segno non per i credenti, ma per i non credenti; la profezia, invece, serve di segno non per i non credenti, ma per i credenti. 14:23 Quando dunque tutta la chiesa si riunisce, se tutti parlano in altre lingue ed entrano degli estranei o dei non credenti, non diranno che siete pazzi?
1Corinzi 14:5 Vorrei che tutti parlaste in altre lingue, ma molto più che profetaste; chi profetizza è superiore a chi parla in altre lingue, a meno che egli interpreti, perché la chiesa ne riceva edificazione. 1Corinzi 14:13 Perciò, chi parla in altra lingua preghi di poter interpretare; 1Corinzi 14:27 Se c'è chi parla in altra lingua, siano due o tre al massimo a farlo, e l'uno dopo l'altro, e qualcuno interpreti. 14:28 Se non vi è chi interpreti, tacciano nell'assemblea e parlino a sé stessi e a Dio.
1Corinzi 14:2 Perché chi parla in altra lingua non parla agli uomini, ma a Dio; poiché nessuno lo capisce, ma in spirito dice cose misteriose.
È questo il nome attribuito a ogni insetto le cui larve rodendo il legno vi scavano ramificate gallerie. In senso figurato, il tarlo rappresenta il male (Pr 12:4; 14:301) , il disfacimento (Gb 13:282) , il pungolo (Os 5:123) , il tormento del castigo (Gb 4:19; Gb 27:18; Sl 39:114) , l’angoscia che pervade l’animo di chi ne è preda (Is 51:8; Ac 3:165) . È, altresì, sinonimo di dubbio (Ge 3:1-6; 1Ti 6:20-21; Gm 1:13-146) e rancore (Mc 6:18-197) .
Proverbi 12:4 La donna virtuosa è la corona del marito, ma quella che fa vergogna gli è un tarlo nelle ossa. Proverbi 14:30 Un cuore calmo è la vita del corpo, ma l'invidia è la carie delle ossa.
13:28 Intanto questo mio corpo si disfa come legno tarlato, come un abito ròso dal tarlo.
Osea 5:12 perciò io sono come una tignola per Efraim, e come un tarlo per la casa di Giuda.
Giobbe 4:19 quanto più in quelli che stanno in case d'argilla, che hanno per fondamento la polvere e sono schiacciati al pari delle tignole! Giobbe 27:18 La casa che si costruisce è come quella del tarlo, come il capanno che fa il guardiano della vigna. Salmi 39:11 Castigando la sua iniquità tu correggi l'uomo, distruggi come tarlo quel che ha di più caro; certo, ogni uomo non è che vanità.
Isaia 51:8 Infatti la tignola li divorerà come un vestito, e la tarma li roderà come la lana; ma la mia giustizia rimarrà in eterno, la mia salvezza, per ogni epoca». Abacuc 3:16 Ho udito e le mie viscere fremono, le mie labbra tremano a quel rumore; un tarlo mi entra nelle ossa, io tremo a ogni passo; aspetto in silenzio il giorno dell'angoscia, quando il nemico marcerà contro il popolo per assalirlo.
Genesi 3:1 Il serpente era il più astuto di tutti gli animali dei campi che Dio il SIGNORE aveva fatti. Esso disse alla donna: «Come! Dio vi ha detto di non mangiare da nessun albero del giardino?» 3:2 La donna rispose al serpente: «Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; 3:3 ma del frutto dell'albero che è in mezzo al giardino Dio ha detto: "Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete"». 3:4 Il serpente disse alla donna: «No, non morirete affatto; 3:5 ma Dio sa che nel giorno che ne mangerete, i vostri occhi si apriranno e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male». 3:6 La donna osservò che l'albero era buono per nutrirsi, che era bello da vedere e che l'albero era desiderabile per acquistare conoscenza; prese del frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò. 1Timoteo 6:20 O Timoteo, custodisci il deposito; evita i discorsi vuoti e profani e le obiezioni di quella che falsamente si chiama scienza; 6:21 alcuni di quelli che la professano si sono allontanati dalla fede. La grazia sia con voi. Giacomo 1:13 Nessuno, quand'è tentato, dica: «Sono tentato da Dio»; perché Dio non può essere tentato dal male, ed egli stesso non tenta nessuno; 1:14 invece ognuno è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce.
Marco 6:18 Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello!» 6:19 Perciò Erodiada gli serbava rancore e voleva farlo morire, ma non poteva.
Lo Yom Kippur celebra il giorno dell’espiazione delle colpe d’Israele (Es 30:10; Le 23:27-31; 25:9; Nu 29:7-111). Si celebra il decimo giorno di tishri (settembre – ottobre) ed è considerato il giorno più importante pur non essendo tra le feste principali. Con l’espiazione delle colpe, si può accedere alla riconciliazione con Dio e ciò è consentito dal rito del sangue espiatorio operato dal Sommo Sacerdote all’interno del “Luogo Santissimo”, per sé e l’intera nazione, un’unica volta l’anno. Digiuno e astinenza totali sono inderogabili. Gesù, però, è garante di un sacerdozio migliore (Eb 7:17, 26-272).
Esodo 30:10 Una volta all'anno Aaronne farà l'espiazione sui corni di esso; con il sangue del sacrificio di espiazione per il peccato vi farà sopra l'espiazione una volta all'anno, di generazione in generazione. Sarà cosa santissima, sacra al SIGNORE». Levitico 23:27 «Il decimo giorno di questo settimo mese sarà il giorno delle espiazioni; avrete una santa convocazione, vi umilierete e offrirete al SIGNORE dei sacrifici consumati dal fuoco. 23:28 In quel giorno non farete nessun lavoro; poiché è un giorno di espiazione, destinato a fare espiazione per voi davanti al SIGNORE, che è il vostro Dio. 23:29 Poiché, ogni persona che non si umilierà in quel giorno, sarà tolta via dalla sua gente. 23:30 Ogni persona che farà in quel giorno un lavoro qualsiasi, io la distruggerò dal mezzo del suo popolo. 23:31 Non farete nessun lavoro. È una legge perenne, di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete. Levitico 25:9 Poi, il decimo giorno del settimo mese farai squillare la tromba; il giorno delle espiazioni farete squillare la tromba per tutto il paese. Numeri 29:7 «"Il decimo giorno di questo settimo mese avrete una santa convocazione e vi umilierete; non farete nessun lavoro, 29:8 e offrirete, come olocausto di profumo soave al SIGNORE, un toro, un montone, sette agnelli dell'anno, che siano senza difetti, 29:9 e, come oblazione, del fior di farina intrisa d'olio: tre decimi per il toro, due decimi per il montone, 29:10 un decimo per ciascuno dei sette agnelli, 29:11 e un capro come sacrificio per il peccato, oltre al sacrificio espiatorio, l'olocausto quotidiano con la sua oblazione e la sua libazione.
Ebrei 7:17 perché gli è resa questa testimonianza: «Tu sei sacerdote in eterno secondo l'ordine di Melchisedec». Ebrei 7:26 Infatti a noi era necessario un sommo sacerdote come quello, santo, innocente, immacolato, separato dai peccatori ed elevato al di sopra dei cieli; 7:27 il quale non ha ogni giorno bisogno di offrire sacrifici, come gli altri sommi sacerdoti, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo; poiché egli ha fatto questo una volta per sempre quando ha offerto sé stesso.
In sintesi, se per Aggeo, suo coevo e collaboratore (Ed 5:1-21), il messaggio divino è: “Non temete, ogni risorsa mi appartiene! Io sono con voi!” (4:62), per Zaccaria (1:13), invece, s’identifica in un accorato invito al ravvedimento – “Tornate a me … e io tornerò a voi!” (1:2-64). Con una serie di otto visioni escatologiche (inizio 519 a.C.) annuncia l’avvento del regno messianico (1:7-21; 2:1-105); (3:1-10; 4:1-146); (5:1-11; 6:1-87). Con evidente accuratezza descrive gli appellativi qualificanti il futuro Messia (3:1-8; 4:7; 9:9-10; 11:7-14; 12:8-108), ne predice il prezzo del tradimento (11:12-239) e ne prefigura l’atto del trionfo finale (14:3-1610).
Esdra 5:1 I profeti Aggeo e Zaccaria, figlio di Iddo, profetizzarono nel nome del Dio d'Israele ai Giudei che erano in Giuda e a Gerusalemme. 5:2 Allora Zorobabel, figlio di Sealtiel, e Iesua, figlio di Iosadac, andarono a riprendere la costruzione della casa di Dio a Gerusalemme; e con loro erano i profeti di Dio, che li assistevano.
Zaccaria 4:6 Allora egli mi rispose: «È questa la parola che il SIGNORE rivolge a Zorobabele: "Non per potenza, né per forza, ma per lo spirito mio", dice il SIGNORE degli eserciti.
Zaccaria 1:1 Nell'ottavo mese del secondo anno di Dario, la parola del SIGNORE fu rivolta al profeta Zaccaria, figlio di Berechia, figlio d'Iddo, in questi termini:
Zaccaria 1:2 «Il SIGNORE si è molto adirato contro i vostri padri. 1:3 Tu dirai loro: Così parla il SIGNORE degli eserciti: "Tornate a me", dice il SIGNORE degli eserciti, "e io tornerò a voi", dice il SIGNORE degli eserciti. 1:4 Non siate come i vostri padri, ai quali i profeti precedenti si rivolgevano dicendo: Così dice il SIGNORE degli eserciti: "Tornate indietro dalle vostre vie malvagie, dalle vostre malvagie azioni!" Ma essi non diedero ascolto e non prestarono attenzione a me, dice il SIGNORE. 1:5 I vostri padri dove sono? E quei profeti potevano forse vivere per sempre? 1:6 Ma le mie parole e i miei decreti, che avevo ordinato ai profeti, miei servitori, non arrivarono forse a colpire i vostri padri? Allora essi si convertirono, e dissero: "Il SIGNORE degli eserciti ci ha trattati secondo le nostre vie e secondo le nostre azioni, come aveva deciso di fare"».
Zaccaria 1:7 Nel ventiquattresimo giorno dell'undicesimo mese, che è il mese di Sebat, nel secondo anno di Dario, la parola del SIGNORE fu rivolta a Zaccaria, figlio di Berechia, figlio d'Iddo, il profeta, in questi termini: 1:8 Questa notte ho avuto una visione: ecco un uomo in groppa a un cavallo rosso; egli stava fra le piante di mirto nella valle; dietro a lui c'erano cavalli rossi, sauri e bianchi. 1:9 Io dissi: «Che significano queste cose, mio signore?» L'angelo che parlava con me mi disse: «Io ti farò vedere che cosa significano queste cose». 1:10 L'uomo che stava fra le piante di mirto prese a dire: «Questi sono quelli che il SIGNORE ha mandati a percorrere la terra». 1:11 Quelli si rivolsero all'angelo del SIGNORE che stava fra le piante di mirto e dissero: «Noi abbiamo percorso la terra, ed ecco tutta la terra è in riposo e tranquilla». 1:12 Allora l'angelo del SIGNORE disse: «SIGNORE degli eserciti, fino a quando rifiuterai di avere pietà di Gerusalemme e delle città di Giuda, contro le quali sei stato indignato durante questi settant'anni?» 1:13 E il SIGNORE rivolse all'angelo che parlava con me, delle buone parole, delle parole di conforto. 1:14 Allora l'angelo che parlava con me disse: «Grida e di': Così parla il SIGNORE degli eserciti: "Io provo una gran gelosia per Gerusalemme e per Sion; 1:15 provo un grande sdegno contro le nazioni che se ne stanno ora tranquille e che, quando io m'indignai un poco contro di essa, contribuirono ad accrescere la sua disgrazia". 1:16 Perciò così parla il SIGNORE: "Io mi rivolgo di nuovo a Gerusalemme con compassione; la mia casa sarà ricostruita", dice il SIGNORE degli eserciti, "e la corda sarà di nuovo tesa su Gerusalemme". 1:17 Grida ancora e di': Così parla il SIGNORE degli eserciti: "Le mie città traboccheranno ancora di beni, il SIGNORE consolerà ancora Sion e sceglierà ancora Gerusalemme"». 1:18 Poi alzai gli occhi, guardai, ed ecco quattro corna. 1:19 Chiesi all'angelo che parlava con me: «Che significano queste corna?» Egli mi rispose: «Queste sono le corna che hanno disperso Giuda, Israele e Gerusalemme». 1:20 Il SIGNORE mi fece vedere quattro fabbri. 1:21 Chiesi: «Questi che vengono a fare?» Egli mi rispose: «Quelle sono le corna che hanno disperso Giuda, tanto che nessuno alzava più il capo; ma questi vengono per spaventarle, per abbattere le corna delle nazioni che hanno alzato il loro corno contro il paese di Giuda per disperderne gli abitanti». Zaccaria 2:1 Poi alzai gli occhi, guardai, ed ecco un uomo che aveva in mano una corda per misurare. 2:2 Chiesi: «Dove vai?» Egli mi rispose: «Vado a misurare Gerusalemme, per vedere qual è la sua larghezza e quale la sua lunghezza». 2:3 Ed ecco, l'angelo che parlava con me si fece avanti e un altro gli andò incontro 2:4 e gli disse: «Corri, parla a quel giovane e digli: "Gerusalemme sarà abitata come una città senza mura, tanta sarà la quantità di gente e di bestiame che si troverà in mezzo a essa. 2:5 Io", dice il SIGNORE, "sarò per lei un muro di fuoco tutto intorno, e sarò la sua gloria in mezzo a lei". 2:6 «Su, fuggite, dal paese del settentrione», dice il SIGNORE, «perché io vi ho dispersi ai quattro venti dei cieli», dice il SIGNORE. 2:7 «Su, Sion, mettiti in salvo, tu che abiti con la figlia di Babilonia!» 2:8 Infatti così parla il SIGNORE degli eserciti: «È per rivendicare la sua gloria che egli mi ha mandato verso le nazioni che hanno fatto di voi la loro preda; perché chi tocca voi, tocca la pupilla dell'occhio suo. 2:9 Infatti, ecco, io sto per agitare la mia mano contro di loro, ed esse diventeranno preda di quelli a cui erano asserviti, e voi conoscerete che il SIGNORE degli eserciti mi ha mandato. 2:10 Manda grida di gioia, rallégrati, figlia di Sion! perché ecco, io sto per venire e abiterò in mezzo a te», dice il SIGNORE.
Zaccaria 3:1 Mi fece vedere il sommo sacerdote Giosuè, che stava davanti all'angelo del SIGNORE, e Satana che stava alla sua destra per accusarlo. 3:2 Il SIGNORE disse a Satana: «Ti sgridi il SIGNORE, Satana! Ti sgridi il SIGNORE che ha scelto Gerusalemme! Non è forse costui un tizzone strappato dal fuoco?» 3:3 Giosuè era vestito di vesti sudicie, e stava davanti all'angelo. 3:4 L'angelo disse a quelli che gli stavano davanti: «Levategli di dosso le vesti sudicie!» Poi disse a Giosuè: «Guarda, io ti ho tolto di dosso la tua iniquità e ti ho rivestito di abiti magnifici». 3:5 Allora io dissi: «Gli sia messo sul capo un turbante pulito!» Quelli gli posero sul capo un turbante pulito e gli misero delle vesti; l'angelo del SIGNORE era presente. 3:6 Poi l'angelo del SIGNORE fece a Giosuè questo solenne ammonimento: 3:7 «Così parla il SIGNORE degli eserciti: "Se tu cammini nelle mie vie e osservi quello che ti ho comandato, anche tu governerai la mia casa, custodirai i miei cortili e io ti darò libero accesso fra quelli che stanno qui davanti a me. 3:8 Ascolta dunque, Giosuè, sommo sacerdote, tu e i tuoi compagni che stanno seduti davanti a te! Poiché questi uomini servono da presagio. Ecco, io faccio venire il mio servo, il Germoglio. 3:9 Infatti, guardate la pietra che io ho posta davanti a Giosuè; sopra un'unica pietra stanno sette occhi; ecco, io vi inciderò quello che deve esservi inciso", dice il SIGNORE degli eserciti; "toglierò via l'iniquità di questo paese in un solo giorno. 3:10 In quel giorno", dice il SIGNORE degli eserciti, "voi vi inviterete gli uni gli altri sotto la vite e sotto il fico"». Zaccaria 4:1 L'angelo che parlava con me tornò e mi svegliò, come si sveglia un uomo dal sonno. 4:2 Mi chiese: «Che vedi?» Io risposi: «Ecco, vedo un candelabro tutto d'oro, che ha in cima un vaso, ed è munito delle sue sette lampade e di sette tubi per le lampade che stanno in cima; 4:3 vicino al candelabro stanno due ulivi: l'uno a destra del vaso e l'altro alla sua sinistra». 4:4 Io ripresi a dire all'angelo che parlava con me: «Che significano queste cose, mio SIGNORE?» 4:5 L'angelo che parlava con me rispose: «Non sai che cosa significano queste cose?» Io dissi: «No, mio SIGNORE». 4:6 Allora egli mi rispose: «È questa la parola che il SIGNORE rivolge a Zorobabele: "Non per potenza, né per forza, ma per lo spirito mio", dice il SIGNORE degli eserciti. 4:7 Chi sei tu, o grande montagna? Davanti a Zorobabele tu diventerai pianura; egli asporterà la pietra principale, in mezzo alle grida di: "Grazia, grazia su di lei!"» 4:8 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: 4:9 «Le mani di Zorobabele hanno gettato le fondamenta di questa casa e le sue mani la termineranno; così tu saprai che il SIGNORE degli eserciti mi ha mandato da voi. 4:10 Chi potrebbe infatti disprezzare il giorno delle piccole cose, quando quei sette là, gli occhi del SIGNORE che percorrono tutta la terra, vedono con gioia il piombino in mano a Zorobabele?» 4:11 Io gli dissi: «Che significano questi due ulivi a destra e a sinistra del candelabro?» 4:12 Per la seconda volta io presi a dire: «Che significano questi due ramoscelli d'ulivo che stanno ai lati dei due condotti d'oro per cui scorre l'olio dorato?» 4:13 Egli mi disse: «Non sai che cosa significano queste cose?» Io risposi: «No, mio SIGNORE!» 4:14 Allora egli disse: «Questi sono i due unti che stanno presso il Signore di tutta la terra».
Zaccaria 5:1 Alzando di nuovo gli occhi, guardai, ed ecco un rotolo che volava. 5:2 L'angelo mi disse: «Che vedi?» Io risposi: «Vedo un rotolo che vola, la cui lunghezza è di venti cubiti e la larghezza di dieci cubiti». 5:3 Allora egli mi disse: «Questa è la maledizione che si spande su tutto il paese; poiché ogni ladro, secondo essa, sarà estirpato da questo luogo, e ogni spergiuro, secondo essa, sarà estirpato da questo luogo. 5:4 "Io la faccio uscire", dice il SIGNORE degli eserciti, "ed essa entrerà nella casa del ladro e nella casa di colui che giura il falso nel mio nome; si stabilirà in mezzo a quella casa e la consumerà con il legname e le pietre che contiene"». 5:5 L'angelo che parlava con me uscì e mi disse: «Alza gli occhi e guarda che cosa esce là». 5:6 Io domandai: «Che cos'è?» Egli disse: «È l'efa che esce». Poi aggiunse: «In tutto il paese non hanno occhio che per quello». 5:7 Ed ecco, fu alzata una piastra di piombo e in mezzo all'efa stava seduta una donna. 5:8 Egli disse: «Questa è la malvagità»; e la gettò in mezzo all'efa, poi gettò la piastra di piombo sulla bocca dell'efa. 5:9 Poi alzai gli occhi, guardai, ed ecco venire due donne; il vento soffiava nelle loro ali, e le ali che avevano erano come ali di cicogna; ed esse sollevarono l'efa fra terra e cielo. 5:10 Io chiesi all'angelo che parlava con me: «Dove portano l'efa?» 5:11 Egli mi rispose: «Nel paese di Scinear, per costruirgli una casa; quando sarà preparata, esso sarà posto sopra la sua base». Zaccaria 6:1 Alzai di nuovo gli occhi, guardai, ed ecco quattro carri che uscivano in mezzo a due monti; e i monti erano monti di bronzo. 6:2 Al primo carro c'erano dei cavalli rossi; al secondo carro dei cavalli neri; 6:3 al terzo carro dei cavalli bianchi, e al quarto carro dei cavalli chiazzati di rosso. 6:4 Io chiesi all'angelo che parlava con me: «Che significano queste cose, mio signore?» 6:5 L'angelo mi rispose: «Questi sono i quattro venti del cielo, che escono dopo essersi presentati al Signore di tutta la terra. 6:6 Il carro dai cavalli neri va verso il paese del settentrione; i cavalli bianchi lo seguono; i chiazzati vanno verso il paese del sud, 6:7 e i rossi escono e chiedono di andare a percorrere la terra». L'angelo disse loro: «Andate, percorrete la terra!» Ed essi percorsero la terra. 6:8 Poi egli mi chiamò e mi parlò così: «Ecco, quelli che escono verso il paese del settentrione placano la mia ira sul paese del settentrione».
Zaccaria 3:1 Mi fece vedere il sommo sacerdote Giosuè, che stava davanti all'angelo del SIGNORE, e Satana che stava alla sua destra per accusarlo. 3:2 Il SIGNORE disse a Satana: «Ti sgridi il SIGNORE, Satana! Ti sgridi il SIGNORE che ha scelto Gerusalemme! Non è forse costui un tizzone strappato dal fuoco?» 3:3 Giosuè era vestito di vesti sudicie, e stava davanti all'angelo. 3:4 L'angelo disse a quelli che gli stavano davanti: «Levategli di dosso le vesti sudicie!» Poi disse a Giosuè: «Guarda, io ti ho tolto di dosso la tua iniquità e ti ho rivestito di abiti magnifici». 3:5 Allora io dissi: «Gli sia messo sul capo un turbante pulito!» Quelli gli posero sul capo un turbante pulito e gli misero delle vesti; l'angelo del SIGNORE era presente. 3:6 Poi l'angelo del SIGNORE fece a Giosuè questo solenne ammonimento: 3:7 «Così parla il SIGNORE degli eserciti: "Se tu cammini nelle mie vie e osservi quello che ti ho comandato, anche tu governerai la mia casa, custodirai i miei cortili e io ti darò libero accesso fra quelli che stanno qui davanti a me. 3:8 Ascolta dunque, Giosuè, sommo sacerdote, tu e i tuoi compagni che stanno seduti davanti a te! Poiché questi uomini servono da presagio. Ecco, io faccio venire il mio servo, il Germoglio. Zaccaria 4:7 Chi sei tu, o grande montagna? Davanti a Zorobabele tu diventerai pianura; egli asporterà la pietra principale, in mezzo alle grida di: "Grazia, grazia su di lei!"» Zaccaria 9:9 Esulta grandemente, o figlia di Sion, manda grida di gioia, o figlia di Gerusalemme; ecco, il tuo re viene a te; egli è giusto e vittorioso, umile, in groppa a un asino, sopra un puledro, il piccolo dell'asina. 9:10 Io farò sparire i carri da Efraim, i cavalli da Gerusalemme e gli archi di guerra saranno distrutti. Egli parlerà di pace alle nazioni, il suo dominio si estenderà da un mare all'altro, e dal fiume sino alle estremità della terra. Zaccaria 11:7 Allora io mi misi a pascolare le pecore destinate al macello e, perciò, le più misere del gregge; mi presi due bastoni; chiamai l'uno Favore e l'altro Vincoli e mi misi a pascolare il gregge. 11:8 Io soppressi tre pastori in un mese; persi la pazienza con loro e anche loro si erano disgustati di me. 11:9 Io dissi: «Non vi porterò più al pascolo, la moribonda muoia, quella che sta per perire perisca, e quelle che restano divorino l'una la carne dell'altra». 11:10 Presi allora il mio bastone Favore e lo spezzai, per annullare il patto che avevo stretto con tutti i popoli. 11:11 Quello fu annullato in quel giorno e le pecore più misere del gregge, che mi osservavano, conobbero che quella era la parola del SIGNORE. 11:12 Io dissi loro: «Se vi sembra giusto, datemi il mio salario; se no, lasciate stare». Ed essi mi pesarono il mio salario: trenta sicli d'argento. 11:13 Il SIGNORE mi disse: «Gettalo per il vasaio, questo magnifico prezzo con cui mi hanno valutato!» Io presi i trenta sicli d'argento e li gettai nella casa del SIGNORE per il vasaio. 11:14 Poi spezzai l'altro bastone Vincoli, per rompere la fratellanza fra Giuda e Israele. Zaccaria 12:8 In quel giorno il SIGNORE proteggerà gli abitanti di Gerusalemme; colui che fra loro vacilla sarà, in quel giorno, come Davide; la casa di Davide sarà come Dio, come l'angelo del SIGNORE davanti a loro. 12:9 In quel giorno, io avrò cura di distruggere tutte le nazioni che verranno contro Gerusalemme. 12:10 «Spanderò sulla casa di Davide e sugli abitanti di Gerusalemme lo spirito di grazia e di supplicazione; essi guarderanno a me, a colui che essi hanno trafitto, e ne faranno cordoglio come si fa cordoglio per un figlio unico, e lo piangeranno amaramente come si piange amaramente un primogenito.
Zaccaria 11:12 Io dissi loro: «Se vi sembra giusto, datemi il mio salario; se no, lasciate stare». Ed essi mi pesarono il mio salario: trenta sicli d'argento. 11:13 Il SIGNORE mi disse: «Gettalo per il vasaio, questo magnifico prezzo con cui mi hanno valutato!» Io presi i trenta sicli d'argento e li gettai nella casa del SIGNORE per il vasaio.
Zaccaria 14:3 Poi il SIGNORE si farà avanti e combatterà contro quelle nazioni, come egli combatté tante volte nel giorno della battaglia. 14:4 In quel giorno i suoi piedi si poseranno sul monte degli Ulivi, che sta di fronte a Gerusalemme, a oriente, e il monte degli Ulivi si spaccherà a metà, da oriente a occidente, tanto da formare una grande valle; metà del monte si ritirerà verso settentrione e l'altra metà verso il meridione. 14:5 Voi fuggirete per la valle dei miei monti, poiché la valle dei monti si estenderà fino ad Asal; fuggirete come fuggiste per il terremoto ai giorni di Uzzia, re di Giuda; il SIGNORE, il mio Dio, verrà e tutti i suoi santi con lui. 14:6 In quel giorno non ci sarà più luce; gli astri brillanti ritireranno il loro splendore. 14:7 Sarà un giorno unico, conosciuto dal SIGNORE; non sarà né giorno né notte, ma verso sera ci sarà luce. 14:8 In quel giorno delle sorgenti usciranno da Gerusalemme; metà delle quali volgerà verso il mare orientale e metà verso il mare occidentale, tanto d'estate quanto d'inverno. 14:9 Il SIGNORE sarà re di tutta la terra; in quel giorno il SIGNORE sarà l'unico e unico sarà il suo nome. 14:10 Tutto il paese sarà mutato in pianura, da Gheba a Rimmon a sud di Gerusalemme; Gerusalemme sarà innalzata e abitata nel suo luogo, dalla porta di Beniamino fino alla prima porta, la porta degli Angoli; e dalla torre di Ananeel agli strettoi del re. 14:11 La gente abiterà in essa e non ci sarà più nessun interdetto; Gerusalemme se ne starà al sicuro. 14:12 Questo sarà il flagello con cui il SIGNORE colpirà tutti i popoli che avranno mosso guerra a Gerusalemme: la loro carne si consumerà mentre stanno in piedi, i loro occhi si scioglieranno nelle orbite, la loro lingua si consumerà nella loro bocca. 14:13 In quel giorno vi sarà in mezzo a loro un gran tumulto prodotto dal SIGNORE; ciascuno di loro afferrerà la mano dell'altro, e la mano dell'uno si alzerà contro la mano dell'altro. 14:14 Giuda stesso combatterà contro Gerusalemme; le ricchezze di tutte le nazioni circostanti saranno ammassate: oro, argento, vesti in grande abbondanza. 14:15 Il flagello che colpirà i cavalli, i muli, i cammelli, gli asinie tutte le bestie che saranno in quegli accampamenti, sarà simile a quell'altro flagello. 14:16 Tutti quelli che saranno rimasti di tutte le nazioni venute contro Gerusalemme, saliranno di anno in anno a prostrarsi davanti al Re, al SIGNORE degli eserciti, e a celebrare la festa delle Capanne.
Lo zelo è quella forza interiore che spinge, senza sosta, al perseguimento di un preciso obiettivo. Biblicamente può anche acquisire il significato di “geloso” (Es 20:4-61) e può essere messo in relazione all’amore, alla misericordia e alla giustizia di Dio per il Suo popolo (Gs 24:16-24; Is 26:11; 63:7-15; Ez 36:5-62). Quanto al credente, egli lo fa suo unendosi al grido del Salmista (Sl 69:6-9; 119:137-1423). Certamente da solo non basta (Pr 19:24) ma, di sicuro, è condizionante (Ef 6:12-185) perciò caldamente consigliato (Ro 2:6-11; Ap 3:18-196).
Esodo 20:4 Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 20:5 Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, 20:6 e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
Giosuè 24:16 Allora il popolo rispose e disse: «Lungi da noi l'abbandonare il SIGNORE per servire altri dèi! 24:17 Poiché il SIGNORE è il nostro Dio; è lui che ha fatto uscire noi e i nostri padri dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù, che ha fatto quei grandi miracoli davanti ai nostri occhi e ci ha protetti per tutto il viaggio che abbiamo fatto, e in mezzo a tutti i popoli fra i quali siamo passati; 24:18 e il SIGNORE ha scacciato davanti a noi tutti questi popoli, e gli Amorei che abitavano il paese. Anche noi serviremo il SIGNORE, perché lui è il nostro Dio». 24:19 E Giosuè disse al popolo: «Voi non potete servire il SIGNORE, perché egli è un Dio santo, è un Dio geloso; egli non perdonerà le vostre ribellioni e i vostri peccati. 24:20 Quando abbandonerete il SIGNORE e servirete dèi stranieri, egli si volterà contro di voi, vi farà del male e vi consumerà, dopo avervi fatto tanto bene». 24:21 E il popolo disse a Giosuè: «No! Noi serviremo il SIGNORE». 24:22 E Giosuè disse al popolo: «Voi siete testimoni contro voi stessi, che vi siete scelto il SIGNORE per servirlo!» Quelli risposero: «Siamo testimoni!» 24:23 Giosuè disse: «Togliete dunque via gli dèi stranieri che sono in mezzo a voi, e inclinate il vostro cuore al SIGNORE, che è il Dio d'Israele!» 24:24 Il popolo rispose a Giosuè: «Il SIGNORE, il nostro Dio, è quello che serviremo, e alla sua voce ubbidiremo!» Isaia 26:11 SIGNORE, la tua mano è alzata, ma quelli non la scorgono! Essi vedranno lo zelo che hai per il tuo popolo e saranno confusi; il fuoco divorerà i tuoi nemici. Isaia 63:7 Io voglio ricordare le bontà del SIGNORE, le lodi del SIGNORE, considerando tutto quello che il SIGNORE ci ha elargito; ricorderò il gran bene che ha fatto alla casa d'Israele, secondo la sua misericordia e secondo l'abbondanza della sua bontà. 63:8 Egli aveva detto: «Certo, essi sono il mio popolo, i figli che non m'inganneranno». Fu il loro salvatore 63:9 in tutte le loro angosce. Non fu un inviato, né un angelo ma lui stesso a salvarli; nel suo amore e nella sua benevolenza egli li redense; se li prese sulle spalle e li portò tutti i giorni del passato; 63:10 ma essi furono ribelli, contristarono il suo spirito santo; perciò egli si mutò in loro nemico, ed egli stesso combatté contro di loro. 63:11 Allora il suo popolo si ricordò dei giorni antichi di Mosè: Dov'è colui che li fece uscire dal mare con il pastore del suo gregge? Dov'è colui che mise in mezzo a loro lo spirito suo santo, 63:12 che fece andare il suo braccio glorioso alla destra di Mosè, che divise le acque davanti a loro, per acquistarsi una rinomanza eterna, 63:13 che li condusse attraverso gli abissi, come un cavallo nel deserto, senza che inciampassero? Ezechiele 36:5 così parla DIO, il Signore: Sì, nel fuoco della mia gelosia, io parlo contro il resto delle altre nazioni e contro Edom tutto quanto, che hanno fatto del mio paese il loro possesso con tutta la gioia del cuore e il disprezzo dell'anima, per ridurlo in bottino". 36:6 Perciò, profetizza sopra la terra d'Israele, e di' ai monti e ai colli, ai burroni e alle valli: "Così parla DIO, il Signore: Ecco, io parlo nella mia gelosia e nel mio furore, perché voi avete portato la vergogna delle nazioni.
Salmi 69:6 Non siano confusi, per causa mia, quelli che sperano in te, o Dio, SIGNORE degli eserciti! Non siano coperti di vergogna per causa mia, quelli che ti cercano, o Dio d'Israele! 69:7 Per amor tuo io sopporto gli insulti, la vergogna mi copre la faccia. 69:8 Sono un estraneo per i miei fratelli, un forestiero per i figli di mia madre. 69:9 Poiché mi divora lo zelo per la tua casa, gli insulti di chi ti oltraggia son caduti su di me. Salmi 119:137 Tu sei giusto, SIGNORE, e retti sono i tuoi giudizi. 119:138 Tu hai prescritto le tue testimonianze con giustizia e con grande fedeltà. 119:139 Il mio zelo mi consuma perché i miei nemici hanno dimenticato le tue parole. 119:140 La tua parola è pura d'ogni scoria; perciò il tuo servo l'ama. 119:141 Sono piccolo e disprezzato, ma non dimentico i tuoi precetti. 119:142 La tua giustizia è una giustizia eterna e la tua legge è verità.
Proverbi 19:2 Lo zelo senza conoscenza non è cosa buona; chi cammina in fretta sbaglia strada.
Efesini 6:12 il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti. 6:13 Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere. 6:14 State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi; rivestitevi della corazza della giustizia; 6:15 mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace; 6:16 prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno. 6:17 Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio; 6:18 pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi,
Romani 2:6 Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere: 2:7 vita eterna a quelli che con perseveranza nel fare il bene cercano gloria, onore e immortalità; 2:8 ma ira e indignazione a quelli che, per spirito di contesa, invece di ubbidire alla verità ubbidiscono all'ingiustizia. 2:9 Tribolazione e angoscia sopra ogni uomo che fa il male; sul Giudeo prima e poi sul Greco; 2:10 ma gloria, onore e pace a chiunque opera bene; al Giudeo prima e poi al Greco; 2:11 perché davanti a Dio non c'e favoritismo. Apocalisse 3:18 Perciò io ti consiglio di comperare da me dell'oro purificato dal fuoco, per arricchirti; e delle vesti bianche per vestirti e perché non appaia la vergogna della tua nudità; e del collirio per ungerti gli occhi e vedere. 3:19 Tutti quelli che amo, io li riprendo e li correggo; sii dunque zelante e ravvediti.
Gli zeloti erano i membri di una fazione politico-religiosa molto attiva in Palestina alla fine del I° secolo a.C. Animati da un grande fervore per Dio e da un profondo nazionalismo, si opposero in ogni modo al dominio romano (specie nella rivolta tra il 66-70 d.C.) fino a giungere al massacro della loro ultima roccaforte: Masada (73 d.C.). Erano chiamati anche “sicari” per la corta spada (sica) che portavano celata tra le vesti. L’apostolo Simone era chiamato così (Lc 6:12-15; At 1:131). Lo stesso Barabba (Mc 15:6-11; Lc 23:17-252), pare ormai accertato, era un fervente zelota.
Luca 6:12 In quei giorni egli andò sul monte a pregare, e passò la notte pregando Dio. 6:13 Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: 6:14 Simone, che chiamò anche Pietro, e suo fratello Andrea; Giacomo e Giovanni; Filippo e Bartolomeo; 6:15 Matteo e Tommaso; Giacomo, figlio d'Alfeo, e Simone, chiamato Zelota; Atti 1:13 Quando furono entrati, salirono nella sala di sopra dove di consueto si trattenevano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo d'Alfeo e Simone lo Zelota, e Giuda di Giacomo.
Marco 15:6 Ogni festa di Pasqua Pilato liberava loro un carcerato, quello che la folla domandava. 15:7 Vi era allora in prigione un tale, chiamato Barabba, insieme ad alcuni ribelli, i quali avevano commesso un omicidio durante una rivolta. 15:8 La folla, dopo essere salita da Pilato, cominciò a chiedergli che facesse come sempre aveva loro fatto. 15:9 E Pilato rispose loro: «Volete che io vi liberi il re dei Giudei?» 15:10 Perché sapeva che i capi dei sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. 15:11 Ma i capi dei sacerdoti incitarono la folla a chiedere che piuttosto liberasse loro Barabba. Luca 23:17 [Or egli aveva l'obbligo di liberare loro un carcerato in occasione della festa;] 23:18 ma essi gridarono tutti insieme: «Fa' morire costui e liberaci Barabba!» 23:19 Barabba era stato messo in prigione a motivo di una sommossa avvenuta in città e di un omicidio. 23:20 E Pilato parlò loro di nuovo perché desiderava liberare Gesù; 23:21 ma essi gridavano: «Crocifiggilo, crocifiggilo!» 23:22 Per la terza volta egli disse loro: «Ma che male ha fatto? Io non ho trovato nulla in lui, che meriti la morte. Perciò, dopo averlo castigato, lo libererò». 23:23 Ma essi insistevano a gran voce, chiedendo che fosse crocifisso; e le loro grida finirono per avere il sopravvento. 23:24 Pilato decise che fosse fatto quello che domandavano: 23:25 liberò colui che era stato messo in prigione per sommossa e omicidio, e che essi avevano richiesto; ma abbandonò Gesù alla loro volontà.