Dizionario Biblico
Un legame è ciò che vincola sia fisicamente, sia sentimentalmente. La saggezza di Dio ha il pieno controllo sulle persone (Gb 12:18-221) tanto da usare l’afflizione anche con il giusto, al fine di richiamare l’attenzione su un comportamento sbagliato (Gb 36:8-102). Egli, però, è un padre misericordioso che con pazienza ci attira a sé (Os 11:4)3 ricordandoci di rispondere ai Suoi comandamenti (Is 58:6-74). Spesso, purtroppo, l’umanità recalcitra e medita di spezzare questo legame (Sl 2:1-35) ma, siano rese grazie a Dio, che, per la resurrezione di Cristo (At 2:246), siamo stati sciolti da ogni vincolo al fine di portare frutto al Padre (Ro 7:5-6)7.
Giobbe 12:18 Egli possiede la forza e l'abilità; da lui dipendono chi erra e chi fa errare. 12:17 Egli manda scalzi i consiglieri, colpisce di demenza i giudici.12:18 Scioglie i legami dell'autorità dei re e cinge i loro fianchi di catene. 12:19 Manda scalzi i sacerdoti, e rovescia i potenti. 12:20 Priva della parola i più eloquenti, e toglie il discernimento ai vecchi. 12:21 Sparge il disprezzo sui nobili, e scioglie la cintura ai forti. 12:22 Rivela le cose recondite, facendole uscire dalle tenebre, e porta alla luce ciò che è avvolto in ombra di morte
Giobbe 36:8 Se gli uomini sono talvolta stretti da catene, se sono presi nei legami dell'afflizione, 36:9 Dio fa loro conoscere il loro comportamento, le loro trasgressioni, poiché si sono insuperbiti; 36:10 egli apre così i loro orecchi agli ammonimenti e li esorta ad abbandonare il male.
Osea 11:4 Io li attiravo con corde umane, con legami d'amore; ero per loro come chi solleva il giogo dalle mascelle, e porgevo loro dolcemente da mangiare.
Isaia 58:6 Il digiuno che io gradisco non è forse questo: che si spezzino le catene della malvagità, che si sciolgano i legami del giogo, che si lascino liberi gli oppressi e che si spezzi ogni tipo di giogo? 58:7 Non è forse questo: che tu divida il tuo pane con chi ha fame, che tu conduca a casa tua gli infelici privi di riparo, che quando vedi uno nudo tu lo copra e che tu non ti nasconda a colui che è carne della tua carne?
Salmi 2:1 Perché questo tumulto fra le nazioni, e perché meditano i popoli cose vane? 2:2 I re della terra si danno convegno e i prìncipi congiurano insieme contro il SIGNORE e contro il suo Unto, dicendo: 2:3 «Spezziamo i loro legami, e liberiamoci dalle loro catene».
Atti 2:24 … ma Dio lo risuscitò, avendolo sciolto dagli angosciosi legami della morte, perché non era possibile che egli fosse da essa trattenuto.
Romani 7:5 Infatti, mentre eravamo nella carne, le passioni peccaminose, risvegliate dalla legge, agivano nelle nostre membra allo scopo di portare frutto per la morte; 7:6 ma ora siamo stati sciolti dai legami della legge, essendo morti a quella che ci teneva soggetti, per servire nel nuovo regime dello Spirito e non in quello vecchio
La morte e resurrezione di Gesù hanno conferito al credente, specie se battezzato nello Spirito Santo (Lc 24:491), autorità spirituale sui demoni e sulle malattie (Mc 16:17-18, 20; Lc 9:1-22). È saggio, comunque, ricordare che Satana, pur essendo privo di autorità, è in grado di sfoggiare grande potenza (Lc 10:193). In poche parole, attraverso la preghiera d’intercessione, Gesù ha dato il potere di legare o sciogliere determinati aspetti spirituali (Mc 3:274) e fisici legati al peccato o ad altro, assicurandoci che ciò sarà mantenuto anche in cielo (Mt 16:195). Ovviamente il tutto legato solo ed esclusivamente all’invocazione nel Suo nome (Fl 2:9-106) e nella Sua autorità (Ef 1:20-227).
Luca 24:49 Ed ecco io mando su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi, rimanete in questa città, finché siate rivestiti di potenza dall'alto».
Marco 16:17 Questi sono i segni che accompagneranno coloro che avranno creduto: nel nome mio scacceranno i demòni; parleranno in lingue nuove; 16:18 prenderanno in mano dei serpenti; anche se berranno qualche veleno, non ne avranno alcun male; imporranno le mani agli ammalati ed essi guariranno». Marco 16:20 E quelli se ne andarono a predicare dappertutto e il Signore operava con loro confermando la Parola con i segni che l'accompagnavano.] Luca 9:1 Gesù, convocati i dodici, diede loro l'autorità su tutti i demòni e il potere di guarire le malattie. 9:2 Li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire i malati
Luca 10:19 Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e su tutta la potenza del nemico; nulla potrà farvi del male.
Marco 3:27 D'altronde nessuno può entrare nella casa dell'uomo forte e rubargli le sue masserizie, se prima non avrà legato l'uomo forte; soltanto allora gli saccheggerà la casa
Matteo 16:19 Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che legherai in terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto nei cieli».
Filippesi 2:9 Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, 2:10 affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, 2:11 e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.
Efesini 1:20 Questa potente efficacia della sua forza egli l'ha mostrata in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla propria destra nel cielo, 1:21 al di sopra di ogni principato, autorità, potenza, signoria e di ogni altro nome che si nomina non solo in questo mondo, ma anche in quello futuro. 1:22 Ogni cosa egli ha posta sotto i suoi piedi e lo ha dato per capo supremo alla chiesa
Biblicamente troviamo la prima applicazione della legge in Ge 2:16-171. É evidente che essa presuppone obbedienza (De 4:5-62), pena il decadimento del diritto (1 Sa 2:303), infatti, si realizza nel reprimere (2 Co 3:7-94) non nel promuovere. Il libro del “Levitico” ne è una vera miniera. Indubbiamente, la sua osservanza porta al benessere comune ma non può costituire merito alcuno nell’economia della salvezza (Ro 8:2-55), infatti, può indicare la strada verso l’amore (Mt 22:36-406) e la giustizia ma il giungerci è, puramente, un dono di Dio (Ef 2:8-9; 1 Ti 2:47). Vedi precetto*
Genesi 2:16 Dio il SIGNORE ordinò all'uomo: «Mangia pure da ogni albero del giardino, 2:17 ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai».
Deuteronomio 4:5 Ecco, io vi ho insegnato leggi e prescrizioni, come il SIGNORE, il mio Dio, mi ha ordinato, perché le mettiate in pratica nel paese nel quale vi accingete a entrare per prenderne possesso. 4:6 Le osserverete dunque e le metterete in pratica, perché quella sarà la vostra sapienza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: «Questa grande nazione è il solo popolo savio e intelligente!»
1Samuele 2:30 Perciò, così dice il SIGNORE, il Dio d'Israele: "Io avevo dichiarato che la tua casa e la casa di tuo padre sarebbero state al mio servizio per sempre"; ma ora il SIGNORE dice: "Lungi da me tale cosa! Poiché io onoro quelli che mi onorano, e quelli che mi disprezzano saranno disprezzati.
2Corinzi 3:7 Or se il ministero della morte, scolpito in lettere su pietre, fu glorioso, al punto che i figli d'Israele non potevano fissare lo sguardo sul volto di Mosè a motivo della gloria, che pur svaniva, del volto di lui, 3:8 quanto più sarà glorioso il ministero dello Spirito? 3:9 Se, infatti, il ministero della condanna fu glorioso, molto più abbonda in gloria il ministero della giustizia.
Romani 8:2 perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte. 8:3Infatti, ciò che era impossibile alla legge, perché la carne la rendeva impotente, Dio lo ha fatto; mandando il proprio Figlio in carne simile a carne di peccato e, a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne, 8:4 affinché il comandamento della legge fosse adempiuto in noi, che camminiamo non secondo la carne, ma secondo lo Spirito. 8:5 Infatti quelli che sono secondo la carne, pensano alle cose della carne; invece quelli che sono secondo lo Spirito, pensano alle cose dello Spirito.
Matteo 22:36 «Maestro, qual è, nella legge, il gran comandamento?» 22:37 Gesù gli disse: «"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". 22:38 Questo è il grande e il primo comandamento. 22:39 Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso". 22:40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti».
Efesini 2:8 Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. 2:9 Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti; 1Timoteo 2:4 il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità.
La leggenda è il riporto di un evento legato a un fatto storico avvenuto ma deformato dalla fantasia popolare per i più vari scopi. Solitamente tende a evidenziare comportamenti eroici, drammatici, passionali o, comunque, di forte impatto tradizionale che, effettivamente, hanno alla loro origine un fatto o parte d’esso, realmente accaduto. Esempio pratico: la leggenda della tavola rotonda.
Nell’episodio dell’indemoniato di Gerasa (Mc 5:1-171), notiamo che il demonio era consapevole dell’origine divina di Gesù e, prostratosi, non certo per adorarlo, lo implorava di non tormentarlo (Mc 5:72) mandandolo nell’abisso anzitempo (Lc 8:313). Alla richiesta identificativa rispose: “Il mio nome è legione …” (Mc 5:94). Molte erano, infatti, le forze malvage che assoggettavano il malcapitato con, al vertice, un’entità portavoce. “Legione!”, Una moltitudine! Agli Ebrei era ben noto quel termine perché mal sopportavano il giogo dei romani. I demoni sapevano di non poter contrastare Gesù e pur di non perdere la padronanza su un corpo, chiesero di poter entrare in un branco di porci (Mc 5:31-335) i quali, però, si precipitarono in mare facendo loro perdere anche quest’ultimo controllo.
Marco 5:1-17 Giunsero all'altra riva del mare, nel paese dei Geraseni. 5:2 Appena Gesù fu smontato dalla barca, gli venne subito incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo, 5:3 il quale aveva nei sepolcri la sua dimora; nessuno poteva più tenerlo legato neppure con una catena. 5:4 Poiché spesso era stato legato con ceppi e con catene, ma le catene erano state da lui rotte, e i ceppi spezzati, e nessuno aveva la forza di domarlo. 5:5 Di continuo, notte e giorno, andava tra i sepolcri e su per i monti, urlando e percotendosi con delle pietre. 5:6 Quando vide Gesù da lontano, corse, gli si prostrò davanti 5:7 e a gran voce disse: «Che c'è fra me e te, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Io ti scongiuro, in nome di Dio, di non tormentarmi». 5:8 Gesù, infatti, gli diceva: «Spirito immondo, esci da quest'uomo!» 5:9 Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?» Egli rispose: «Il mio nome è Legione perché siamo molti». 5:10 E lo pregava con insistenza che non li mandasse via dal paese. 5:11 C'era là un gran branco di porci che pascolava sul monte. 5:12 I demòni lo pregarono dicendo: «Mandaci nei porci, perché entriamo in essi». 5:13 Egli lo permise loro. Gli spiriti immondi, usciti, entrarono nei porci, e il branco si gettò giù a precipizio nel mare. Erano circa duemila e affogarono nel mare. 5:14 E quelli che li custodivano fuggirono e portarono la notizia in città e per la campagna; la gente andò a vedere ciò che era avvenuto. 5:15 Vennero da Gesù e videro l'indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che aveva avuto la legione; e s'impaurirono. 5:16 Quelli che avevano visto raccontarono loro ciò che era avvenuto all'indemoniato e il fatto dei porci. 5:17 Ed essi cominciarono a pregare Gesù che se ne andasse via dai loro confini.
Marco 5:7 … e a gran voce disse: «Che c'è fra me e te, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Io ti scongiuro, in nome di Dio, di non tormentarmi».
Luca 8:31 Ed essi lo pregavano che non comandasse loro di andare nell'abisso.
Marco 5:9 Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?» Egli rispose: «Il mio nome è Legione perché siamo molti».
Marco 5:31-33 I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi come la folla ti si stringe attorno e dici: "Chi mi ha toccato?"» 5:32 Ed egli guardava attorno per vedere colei che aveva fatto questo. 5:33 Ma la donna paurosa e tremante, ben sapendo quello che era avvenuto in lei, venne, gli si gettò ai piedi e gli disse tutta la verità.
La legione romana era un esercito di professionisti italici tra i 17 e i 46 anni con una ferma non inferiore ai 16 anni. Il numero, generalmente, era di 28 legioni ma poteva arrivare fino a 60. Ogni legione era composta da 5.000 fanti e 120 cavalieri. La fanteria constava di 9 coorti di 480 uomini suddivisa in 3 manipoli più una di 800 suddivisa in 5 manipoli di 160 unità con un ricambio annuale di 12.000 uomini. Le insegne erano l’aquila e l’effige dell’imperatore. Al comando un senatore (legatus legionis) supportato da un tribuno (laticlavio) coadiuvato da altri 5 e da 50 centurioni (At 21:31-32; 23:231); in Egitto e limitrofi un prefetto (praefecti legionis). I legionari erano armati di scudo (scutum), giavellotto (pilum) e gladius (piccola spada a doppio taglio di 60 cm.). La cavalleria era di 120 unità al comando di centurioni; armata di un piccolo scudo (cipeus), un gladio lungo (spatha) 90 cm. e una lancia leggera (hasta) di 180 cm. Vi erano, inoltre, reparti di arcieri (sagittari), di genio militare addetti alla logistica (accampamenti, strade, ponti. sanità) e di artiglieria addetti alle macchine d’assedio (rampe, catapulte, baliste, onagri, testuggini, plutei e torri).
Atti 21:32 Ed egli, presi immediatamente dei soldati e dei centurioni, si precipitò verso i Giudei, i quali, vedendo il tribuno e i soldati, cessarono di battere Paolo. 21:33 Allora il tribuno si avvicinò, prese Paolo, e ordinò che fosse legato con due catene; poi domandò chi fosse e che cosa avesse fatto. Atti 23:23 Poi, chiamati due centurioni, disse loro: «Tenete pronti fin dalla terza ora della notte duecento soldati, settanta cavalieri e duecento lancieri, per andare fino a Cesarea;
La lenticchia è una pianta annuale della famiglia delle leguminose. É ricoperta di peli vischiosi e foglioline simmetricamente disposte ai lati del fusto terminante con un'appendice filamentosa per un sostegno rampicante. Produce fiori bianchi a grappolo e due semi commestibili racchiusi in un baccello. É coltivata in tutto il bacino mediterraneo fin dall'antichità (2 Sa 23:111). Per il suo valore alimentare (2 Sa 17:28; Ez 4:92). La Bibbia narra un particolare episodio in cui, una sua degustazione, valse, addirittura l'eredità di una primogenitura (Ge 25:27-343).
2Samuele 23:11 Dopo di lui veniva Samma, figlio di Aghé, l'Ararita. I Filistei si erano radunati in massa; in quel luogo c'era un campo pieno di lenticchie e, mentre il popolo fuggiva davanti ai Filistei
2Samuele 17:28 portarono dei letti, dei catini, dei vasi di terra, del grano, dell'orzo, della farina, del grano arrostito, delle fave, delle lenticchie, dei legumi arrostiti, Ezechiele 4:9 Prendi anche del frumento, dell'orzo, delle fave, delle lenticchie, del miglio, del farro, mettili in un vaso, fattene del pane durante tutto il tempo che starai sdraiato sul tuo lato; ne mangerai per trecentonovanta giorni.
Genesi 25:27 I due fanciulli crebbero, ed Esaù diventò un abile cacciatore, un uomo di campagna, e Giacobbe un uomo tranquillo, che se ne stava nelle tende. 28 Ora Isacco amava Esaù, perché la cacciagione era di suo gusto; e Rebecca amava Giacobbe. 29 Appena Giacobbe si era fatto cuocere una minestra, Esaù giunse dai campi, tutto stanco. 30 Ed Esaù disse a Giacobbe: “Dammi da mangiare un po' di questa minestra rossa; perché sono stanco”. Per questo fu chiamato Edom. 31 E Giacobbe gli rispose: “Vendimi prima di tutto la tua primogenitura”. 32 Ed Esaù disse: “Ecco io sto per morire; a che mi giova la primogenitura?”. 33 Allora Giacobbe disse: “Prima, giuramelo”. Ed Esaù glielo giurò, e vendette la sua primogenitura a Giacobbe. 34 E Giacobbe diede a Esaù del pane e della minestra di lenticchie. Ed egli mangiò e bevve; poi si alzò e se ne andò. Così Esaù disprezzò la primogenitura.
Giovanni, in una sua visione relativa al libro della redenzione, ci dice che non fu trovato alcuno degno di aprire i suoi sette sigilli se non il leone della tribù di Giuda, il rampollo di Davide (Ap 5:51). Tale passo, oggetto di lunghi dibattiti tra gli studiosi, è, oggi, interpretato come una raffigurazione della vittoria di Cristo, figlio di Davide, sul peccato e sulla morte, agnello muto condotto al sacrificio (Is 53:72). Solo la sua morte e resurrezione, come compimento della redenzione e non la sapienza umana, potevano consentire l'accesso al suo contenuto e svelarne i segreti.
Apocalisse 5:5 E uno degli anziani mi disse: “Non piangere; ecco, il leone della tribù di Giuda, la radice di Davide, ha vinto per aprire il libro e i suoi sette sigilli”.
Isaia 53:7 Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la bocca. Come l'agnello condotto al mattatoio, come la pecora muta davanti a chi la tosa, egli non aprì la bocca.
Grosso carnivoro dei felini tipico delle boscaglie africane con una folta criniera sul colle e sulle spalle del maschio, più grande della femmina. Ha coda a fiocco, unghie retrattili, mantello raso e fulvo. È l'unico felino societario in quanto vive in branchi composti da varie leonesse imparentate fra loro e da uno o più maschi dominanti. Riconosciuto come re degli animali, simboleggia la forza fisica, il coraggio, la regalità e la saggezza. Come lato negativo raffigura gli istinti non domati, il desiderio di possesso e la concupiscenza. A motivo della sua criniera è associato al sole. Noto fin dal paleolitico, ne troviamo tracce pittoriche nelle grotte francesi di Chauvet e Lascaux.
Nella Bibbia, il leone riveste tanto connotati positivi, quali il coraggio (2 Sa 17:10; Pr 28:11) e la forza (2 Sa 1:23; Pr 30:302), quanto negativi, quali la crudeltà e la violenza (Sl 22:133). Nonostante tutto è visto come una creatura che dipende da Dio (Sl 104:214) Per i loro agguati prediligono la macchia (Gr 4:7; 5:6; Gb 38:39-405), mietendo vittime tanto tra gli animali (1 Sa 17:346), quanto tra gli umani (1 Re 13:24; 20:35; 2 Re 17:25-26; Sl 10:9; 17:127). Il suo ruggito incute terrore (Pr 20:28).
2Samuele 17:10 Allora il più valoroso, anche se avesse un cuore di leone, si avvilirà, perché tutto Israele sa che tuo padre è un prode, e che quelli che ha con sé sono dei valorosi. Proverbi 28:1 L'empio fugge senza che nessuno lo perseguiti, ma il giusto se ne sta sicuro come un leone.
2Samuele 1:23 Saul e Gionatan, tanto amati e cari, mentre erano in vita, non sono stati divisi nella loro morte. Erano più veloci delle aquile, più forti dei leoni! Proverbi 30:30 l leone, che è il più forte degli animali e non indietreggia davanti a nessuno;
Salmi 22:13 aprono la loro gola contro di me,come un leone rapace e ruggente.
Salmi 104:21 I leoncelli ruggiscono dietro la preda e chiedono il loro pasto a Dio.
Geremia 4:7 Un leone balza fuori dal folto del bosco, un distruttore di nazioni si è messo in viaggio, ha lasciato il suo luogo, per ridurre il tuo paese in desolazione, al punto che le tue città saranno rovinate e prive di abitanti. Geremia 5:6 Perciò il leone della foresta li uccide, il lupo del deserto li distrugge, il leopardo sta in agguato presso le loro città; chiunque ne uscirà sarà sbranato, perché le loro trasgressioni sono numerose, le loro infedeltà sono aumentate. Giobbe 38:39 Sei tu che cacci la preda per la leonessa, che sazi la fame dei leoncelli 40 quando si accovacciano nelle tane e si mettono in agguato nella macchia?
1Samuele 17:34 E Davide rispose a Saul: “Il tuo servo pascolava il gregge di suo padre; e quando un leone o un orso veniva a portare via una pecora dal gregge,
1Re 13:24 L'uomo di Dio se ne andò, e un leone lo incontrò per strada, e lo uccise. Il suo cadavere restò disteso sulla strada; l'asino se ne stava vicino a lui e il leone pure vicino al cadavere. 1Re 20:35 Acab ripreso per il suo atto Allora uno dei figli dei profeti disse per ordine dell'Eterno al suo compagno: “Ti prego, colpiscimi!”. Ma egli non volle colpirlo. 2Re 17:25 Quando cominciarono a insediarsi, non temevano l'Eterno; e l'Eterno mandò contro di loro dei leoni, che facevano strage fra loro. 26 Fu quindi detto al re d'Assiria: “La gente che tu hai deportato e stabilito nelle città della Samaria non conosce il modo di servire l'Iddio del paese; perciò egli ha mandato contro di loro dei leoni, che ne fanno strage, perché esse non conoscono il modo di servire l'Iddio del paese”. Salmi 10:9 Sta in agguato nel suo nascondiglio come un leone nella sua tana; sta in agguato per sorprendere l'afflitto; egli sorprende l'infelice traendolo nella sua rete. Salmi 17:12 Il mio nemico somiglia a un leone che brama lacerare, un leoncello che sta in agguato nei nascondigli.
Proverbi 20:2 Il terrore che incute il re è come il ruggito di un leone; chi lo irrita pecca contro la propria vita.