Dizionario Biblico

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Pulpito (dal latino pulpitu(m) - piattaforma)

Nell’antica Roma il pulpito era un luogo sopraelevato dal quale i magistrati amministravano la giustizia e gli oratori arringavano la folla con le loro requisitorie. Nelle chiese era posto nella navata centrale in posizione elevata e ottimale per la risonanza, rispetto ai fedeli. Con la Riforma l’accento si è rispostato sul pulpito piuttosto che sull’altare. Spesso di pregiata fattura lignea o marmorea era destinato all’enunciazione dei sermoni. Simile, ma più grande, era l’ambóne o pergamo, posto in luogo non molto elevato, generalmente presso l’altare e limitato sui tre lati da una balaustra. Era adibito, prevalentemente alla lettura delle Scritture o al canto dei salmi.

Pungolo (dal latino pungere – ferire lievemente con una punta acuminata )

Il pungolo era un lungo bastone appuntito, spesso armato di una punta metallica usato per spronare gli animali riottosi nel duro lavoro dei campi. Figuratamente designa un incitamento, uno sprone, uno stimolo. La Parola di Dio trabocca di incoraggiamenti a una vita di umiltà (Fl 2:1-81), a imitare Cristo (2 Co 8:9-10; Ef 5:1-22), a essere ripieni di amore fraterno (Ro 12:10-163), a compiacere il prossimo (Ro 15:1-74). Possono essere enfatizzati (Ec 12:135) o dati come rimprovero (At 26:146). Persino le sofferenze possono essere usate come stimolo (Ro 8:18; 2 Co 1:5; 2 Ti 2:3; 1 Pt 2:19; 5:8-97), specie quelle di Cristo (Fl 3:10; Eb 2:10-128).

Filippesi 2:1 Se dunque v'è qualche incoraggiamento in Cristo, se vi è qualche conforto d'amore, se vi è qualche comunione di Spirito, se vi è qualche tenerezza di affetto e qualche compassione, 2:2 rendete perfetta la mia gioia, avendo un medesimo pensare, un medesimo amore, essendo di un animo solo e di un unico sentimento. 2:3 Non fate nulla per spirito di parte o per vanagloria, ma ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a se stesso, 2:4 cercando ciascuno non il proprio interesse, ma anche quello degli altri. 2:5 Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù, 2:6 il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l'essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, 2:7 ma svuotò se stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; 2:8 trovato esteriormente come un uomo, umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce.

2Corinzi 8: 9 Infatti voi conoscete la grazia del nostro Signore Gesù Cristo il quale, essendo ricco, si è fatto povero per voi, affinché, mediante la sua povertà, voi poteste diventare ricchi. 8:10 Io do, a questo proposito, un consiglio utile a voi che, dall'anno scorso, avete cominciato per primi non solo ad agire ma anche ad avere il desiderio di fare: 8:11 fate ora in modo di portare a termine il vostro agire; come foste pronti nel volere, siate tali anche nel realizzarlo secondo le vostre possibilità. Efesini 5:1 Siate dunque imitatori di Dio, perché siete figli da lui amati; 5:2 e camminate nell'amore come anche Cristo vi ha amati e ha dato se stesso per noi in offerta e sacrificio a Dio quale profumo di odore soave.

Romani 12:10 Quanto all'amore fraterno, siate pieni di affetto gli uni per gli altri. Quanto all'onore, fate a gara nel rendervelo reciprocamente. 12:11 Quanto allo zelo, non siate pigri; siate ferventi nello spirito, servite il Signore; 12:12 siate allegri nella speranza, pazienti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, 12:13 provvedendo alle necessità dei santi, esercitando con premura l'ospitalità. 12:14 Benedite quelli che vi perseguitano. Benedite e non maledite. 12:15 Rallegratevi con quelli che sono allegri; piangete con quelli che piangono. 12:16 Abbiate tra di voi un medesimo sentimento. Non aspirate alle cose alte, ma lasciatevi attrarre dalle umili. Non vi stimate saggi da voi stessi.

Romani 15:1 Or noi, che siamo forti, dobbiamo sopportare le debolezze dei deboli e non compiacere a noi stessi. 15:2 Ciascuno di noi compiaccia al prossimo, nel bene, a scopo di edificazione. 15:3 Infatti anche Cristo non compiacque a se stesso; ma come è scritto: «Gli insulti di quelli che ti oltraggiano sono caduti sopra di me». 15:4 Poiché tutto ciò che fu scritto nel passato, fu scritto per nostra istruzione, affinché mediante la pazienza e la consolazione che ci provengono dalle Scritture, conserviamo la speranza.15:5 Il Dio della pazienza e della consolazione vi conceda di aver tra di voi un medesimo sentimento secondo Cristo Gesù, 15:6 affinché di un solo animo e d'una stessa bocca glorifichiate Dio, il Padre del nostro Signore Gesù Cristo. 15:7 Perciò accoglietevi gli uni gli altri, come anche Cristo vi ha accolti per la gloria di Dio.

Ecclesiaste 12:13 Le parole dei saggi sono come degli stimoli, e le collezioni delle sentenze sono come chiodi ben piantati; esse sono date da un solo pastore.

Atti 26:14 Tutti noi cademmo a terra, e io udii una voce che mi disse in lingua ebraica: "Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Ti è duro ricalcitrare contro il pungolo".

Romani 8:18 Infatti io ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria che dev'essere manifestata a nostro riguardo. 2Corinzi 1:5 perché, come abbondano in noi le sofferenze di Cristo, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione. 2Timoteo 2:3 Sopporta anche tu le sofferenze, come un buon soldato di Cristo Gesù. 1Pietro 2:19 Perché è una grazia se qualcuno sopporta, per motivo di coscienza dinanzi a Dio, sofferenze che si subiscono ingiustamente. 1Pietro 5: 8 Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare. 5:9 Resistetegli stando fermi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze affliggono i vostri fratelli sparsi per il mondo.

Filippesi 3:10 Tutto questo allo scopo di conoscere Cristo, la potenza della sua risurrezione, la comunione delle sue sofferenze, divenendo conforme a lui nella sua morte, 3:11 per giungere in qualche modo alla risurrezione dei morti. Ebrei 2: 10 Infatti, per condurre molti figli alla gloria, era giusto che colui, a causa del quale e per mezzo del quale sono tutte le cose, rendesse perfetto, per via di sofferenze, l'autore della loro salvezza. 2:11 Sia colui che santifica sia quelli che sono santificati provengono tutti da uno; per questo egli non si vergogna di chiamarli fratelli, 2:12 dicendo: «Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli; in mezzo all'assemblea canterò la tua lode».

Punizione (dal latino punitione(m) da punitus – punito)

Nel V.T. la trasgressione, per contrapposizione, richiamava una punizione e per la Sua stessa giustizia, Dio non poteva esimersi dall’attuarla (Le 26:14-33; Is 13:91). Possiamo di certo affermare che alla base di ogni punizione vi è l’incredulità (Mc 16:15-16; Ro 11:17-232) e la ribellione (Ne 9:25-26; Ef 5:3-7; 1 S 15:233), perciò è il logico frutto del peccato ()Pr 22:8; Ro 6:21-23; Ga 6:7-8ivg). Il suo ruolo deve essere recepito come monito (1 Co 10:6-125) consci, però, anche di un giudizio finale (Ro 2:2-116).

Levitico 26:14 «"Ma se non mi date ascolto e se non mettete in pratica tutti questi comandamenti, 26:15 se disprezzate le mie leggi e detestate le mie prescrizioni non mettendo in pratica tutti i miei comandamenti e così rompete il mio patto,26:16 ecco quel che vi farò a mia volta: manderò contro di voi il terrore, la consunzione e la febbre, che annebbieranno i vostri occhi e consumeranno la vostra vita, e seminerete invano la vostra semenza: la mangeranno i vostri nemici. 26:17Volgerò la mia faccia contro di voi e voi sarete sconfitti dai vostri nemici; quelli che vi odiano vi domineranno e vi darete alla fuga senza che nessuno vi insegua. 26:18 Se nemmeno dopo questo vorrete darmi ascolto, io vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati. 26:19 Spezzerò la superbia della vostra forza, farò in modo che il vostro cielo sia come di ferro e la vostra terra come di bronzo. 26:20 La vostra forza si consumerà invano, poiché la vostra terra non darà i suoi prodotti e gli alberi della campagna non daranno i loro frutti. 26:21 E se mi resistete con la vostra condotta e non volete darmi ascolto, io vi colpirò sette volte di più, secondo i vostri peccati. 26:22 Manderò contro di voi le bestie feroci, che vi rapiranno i figli, stermineranno il vostro bestiame, vi ridurranno a un piccolo numero, e le vostre strade diventeranno deserte. 26:23 E se, nonostante questi castighi, non volete correggervi per tornare a me, ma con la vostra condotta mi resisterete, anche io vi resisterò 26:24 e vi colpirò sette volte di più per i vostri peccati. 26:25 Manderò contro di voi la spada, che farà vendetta per la trasgressione del mio patto; voi vi raccoglierete nelle vostre città, ma io manderò in mezzo a voi la peste e sarete dati in mano al nemico. 26:26 Quando vi toglierò il sostegno del pane, dieci donne coceranno il vostro pane in uno stesso forno, vi distribuiranno il vostro pane a peso e mangerete, ma non vi sazierete. 26:27 E se, nonostante tutto questo, non volete darmi ascolto, ma con la vostra condotta mi resisterete, 26:28 anch'io vi resisterò con furore e vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati. 26:29 Mangerete la carne dei vostri figli e delle vostre figlie. 26:30 Io distruggerò i vostri alti luoghi, spezzerò le vostre statue consacrate al sole, ammucchierò i vostri cadaveri sui resti dei vostri idoli e vi detesterò. 26:31Ridurrò le vostre città a deserti, desolerò i vostri santuari e non aspirerò più il soave odore dei vostri profumi. 26:32Desolerò il paese; e i vostri nemici che vi abiteranno, ne saranno stupefatti. 26:33 E, quanto a voi, io vi disperderò fra le nazioni e vi inseguirò a spada tratta; il vostro paese sarà desolato e le vostre città saranno deserte. Isaia 13:9 Ecco il giorno del SIGNORE giunge: giorno crudele, d'indignazione e d'ira furente, che farà della terra un deserto e ne distruggerà i peccatori.

Marco 16:15 E disse loro: «Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura. 16:16 Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato. Romani 11:17 Se alcuni rami sono stati troncati, mentre tu, che sei olivo selvatico, sei stato innestato al loro posto e sei diventato partecipe della radice e della linfa dell'olivo, 11:18 non insuperbirti contro i rami; ma, se t'insuperbisci, sappi che non sei tu che porti la radice, ma è la radice che porta te. 11:19 Allora tu dirai: «Sono stati troncati i rami perché fossi innestato io». 11:20 Bene: essi sono stati troncati per la loro incredulità e tu rimani stabile per la fede; non insuperbirti, ma temi. 11:21 Perché se Dio non ha risparmiato i rami naturali, non risparmierà neppure te. 11:22 Considera dunque la bontà e la severità di Dio: la severità verso quelli che sono caduti; ma verso di te la bontà di Dio, purché tu perseveri nella sua bontà; altrimenti, anche tu sarai reciso. 11:23 Allo stesso modo anche quelli, se non perseverano nella loro incredulità, saranno innestati; perché Dio ha la potenza di innestarli di nuovo.

Neemia 9:25 Essi sono diventati padroni di città fortificate e di una terra fertile, hanno posseduto case piene d'ogni bene, cisterne già scavate, vigne, oliveti, alberi fruttiferi in abbondanza; hanno mangiato, si sono saziati, sono ingrassati e sono vissuti in delizie, per la tua gran bontà. 9:26 Ma essi hanno disubbidito, si sono ribellati contro di te, si sono gettati la tua legge dietro le spalle, hanno ucciso i tuoi profeti che li scongiuravano di tornare a te, e ti hanno oltraggiato gravemente. Efesini 5:3 Come si addice ai santi, né fornicazione, né impurità, né avarizia, sia neppure nominata tra di voi; 5:4 né oscenità, né parole sciocche o volgari, che sono cose sconvenienti; ma piuttosto abbondi il ringraziamento. 5:5 Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore o impuro o avaro (che è un idolatra) ha eredità nel regno di Cristo e di Dio. 5:6 Nessuno vi seduca con vani ragionamenti; infatti è per queste cose che l'ira di Dio viene sugli uomini ribelli. 5:7 Non siate dunque loro compagni; 1Samuele 15:23 infatti la ribellione è come il peccato della divinazione, e l'ostinatezza è come l'adorazione degli idoli e degli dèi domestici. Poiché tu hai rigettato la parola del SIGNORE, anch'egli ti rigetta come re».

Proverbi 22:8 Chi semina iniquità miete sciagura, e la verga della sua collera è infranta. Romani 6:21 Quale frutto dunque avevate allora? Di queste cose ora vi vergognate, poiché la loro fine è la morte. 6:22 Ma ora, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, avete per frutto la vostra santificazione e per fine la vita eterna; 6:23 perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore. Galati 6:7 Non vi ingannate; non ci si può beffare di Dio; perché quello che l'uomo avrà seminato, quello pure mieterà. 6:8Perché chi semina per la sua carne, mieterà corruzione dalla carne; ma chi semina per lo Spirito mieterà dallo Spirito vita eterna.

1Corinzi 10:6 Or queste cose avvennero per servire da esempio a noi, affinché non siamo bramosi di cose cattive, come lo furono costoro, 10:7 e perché non diventiate idolatri come alcuni di loro, secondo quanto è scritto: «Il popolo si sedette per mangiare e bere, poi si alzò per divertirsi». 10:8 Non fornichiamo come taluni di loro fornicarono e ne caddero, in un giorno solo, ventitremila. 10:9 Non tentiamo il Signore, come alcuni di loro lo tentarono, e perirono, morsi dai serpenti.10:10 Non mormorate, come alcuni di loro mormorarono, e perirono colpiti dal distruttore. 10:11 Ora, queste cose avvennero loro per servire da esempio e sono state scritte per ammonire noi, che ci troviamo nella fase conclusiva delle epoche. 10:12 Perciò, chi pensa di stare in piedi, guardi di non cadere.

Romani 2:2 Ora noi sappiamo che il giudizio di Dio su quelli che fanno tali cose è conforme a verità. 2:3 Pensi tu, o uomo, che giudichi quelli che fanno tali cose e le fai tu stesso, di scampare al giudizio di Dio? 2:4 Oppure disprezzi le ricchezze della sua bontà, della sua pazienza e della sua costanza, non riconoscendo che la bontà di Dio ti spinge al ravvedimento? 2:5 Tu, invece, con la tua ostinazione e con l'impenitenza del tuo cuore, ti accumuli un tesoro d'ira per il giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio. 2:6 Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere: 2:7 vita eterna a quelli che con perseveranza nel fare il bene cercano gloria, onore e immortalità; 2:8 ma ira e indignazione a quelli che, per spirito di contesa, invece di ubbidire alla verità ubbidiscono all'ingiustizia. 2:9 Tribolazione e angoscia sopra ogni uomo che fa il male; sul Giudeo prima e poi sul Greco; 2:10 ma gloria, onore e pace a chiunque opera bene; al Giudeo prima e poi al Greco; 2:11 perché davanti a Dio non c'e favoritismo.

Purezza (dal latino puritia(m) - purezza)

La purezza è la qualità di chi o di ciò che è puro, integro, casto. La Parola afferma che ciò che ha valore agli occhi di Dio, è la purezza di uno spirito dolce e pacifico (Gb 2:3; 1 Pt 3:41) e a questo ci richiama al fine d’essere degli ottimi esempi d’integrità (Tt 2:72). Il giusto, infatti, è ricompensato secondo la giustizia delle sue mani (2 Sa22:21, 25; Sa 7:8: 18:20, 24; 25:213) cosa, che egli brama specie nei momenti di persecuzione (Sl 26:1; 41:12; 191:24) poiché chi ama la purezza del cuore, ha Dio per amico (Pr 22:115). Molti sono i proverbi che riguardano quest’argomento (Pr 10:9; 11:3; 13:6; 19:1; 20:7; 28:66).

Giobbe 2:3 «Hai notato il mio servo Giobbe? Non ce n'è un altro sulla terra che come lui sia integro, retto, tema Dio e fugga il male. Egli si mantiene saldo nella sua integrità, benché tu mi abbia incitato contro di lui per rovinarlo senza alcun motivo». 1 Pt 3:4 ma quello che è intimo e nascosto nel cuore, la purezza incorruttibile di uno spirito dolce e pacifico, che agli occhi di Dio è di gran valore.

Ttito 2:7 presentando te stesso in ogni cosa come esempio di opere buone; mostrando nell'insegnamento integrità, dignità,

2 Samuele 22:21 Il SIGNORE mi ha ricompensato secondo la mia giustizia, mi ha reso secondo la purezza delle mie mani 2 Sa 22:25 Perciò il SIGNORE mi ha ripagato secondo la mia giustizia, secondo la mia purezza davanti a lui. Sl 7:8 Il SIGNORE giudica i popoli; giudica me, o SIGNORE, secondo la mia giustizia e la mia integrità. Sl 18:20 Il SIGNORE mi ha ricompensato secondo la mia giustizia, mi ha reso secondo la purezza delle mie mani, Sl 18:24 Perciò il SIGNORE mi ha ripagato secondo la mia giustizia, secondo la purezza delle mie mani in sua presenza. Sl 25:21 L'integrità e la rettitudine mi siano d'aiuto, perché spero in te.

Salmi 26:1 Fammi giustizia, o SIGNORE, perché io cammino nell'integrità e confido nel SIGNORE senza vacillare. Salmi 41:12 Tu mi sosterrai nella mia integrità e mi accoglierai alla tua presenza per sempre. Salmi 91:2 Io dico al SIGNORE: «Tu sei il mio rifugio e la mia fortezza, il mio Dio, in cui confido!»

Proverbi 22:11 Chi ama la purezza del cuore e ha la grazia sulle labbra, ha il re per amico.

Proverbi 10:9 Chi cammina nell'integrità cammina sicuro, ma chi va per vie tortuose sarà scoperto. Proverbi 11:3 L'integrità degli uomini retti li guida, ma la perversità dei perfidi è la loro rovina. Proverbi 13:6 La giustizia protegge chi cammina nell'integrità, ma l'empietà abbatte il peccatore. Proverbi 19:1 Meglio un povero che cammina nella sua integrità, che chi è perverso di labbra e anche stolto. Proverbi 20:7 I figli del giusto, che cammina nella sua integrità, saranno beati dopo di lui. Proverbi 28:6 Meglio il povero che cammina nella sua integrità, che il perverso che cammina nella doppiezza, ed è ricco.

Purgatorio (dal latino purgatus – purgato)

Secondo la Chiesa cattolica è un luogo di temporanea sofferenza dove i morti vanno per essere purgati dai peccati non ancora espiati. I patimenti possono essere alleviati tramite indulgenze (opere o doni fatti, messe, ecc.). È un dogma in netto conflitto con la Parola di Dio in quanto Gesù, dalla croce, dichiarò: «È compiuto!» (Gv 19:301) indicando, con questo termine “contabile”, che aveva saldato appieno il nostro debito e, di conseguenza, non vi era alcunché da aggiungere alle Sue sofferenze.

Giovanni 19:30 Quando Gesù ebbe preso l'aceto, disse: «È compiuto!» E, chinato il capo, rese lo spirito.

Purificazione (dal latino purificatione(m))

Indica  l’atto o il rito che ha lo scopo di eliminare, negli esseri viventi, cose o luoghi, ogni impurità che impedisca l’accesso al sacro. Purificazione di Israele (1 Co 10:21); dei sacerdoti (Es 29:42); dei lebbrosi (Le 14:8-93); dei recipienti (Gv 2:64). Solitamente era fatta con acqua o sangue. Importante per gli Ebrei (Gv 3:255), raffigura quella di Cristo (Eb 9:9-126) e la rigenerazione (Ef 5:267).

1Corinzi 10:2 furono tutti battezzati nella nuvola e nel mare, per essere di Mosè;

Esodo 29:4 Farai avvicinare Aaronne e i suoi figli all'ingresso della tenda di convegno e li laverai con acqua.

Levitico 14:8 Colui che si purifica si laverà le vesti, si raderà completamente i peli, si laverà nell'acqua e sarà puro. Dopo potrà entrare nell'accampamento, ma resterà sette giorni fuori della sua tenda. 14:9 Il settimo giorno si raderà completamente i peli, il capo, la barba, le ciglia: si raderà insomma tutti i peli, si laverà le vesti e si laverà il corpo nell'acqua, e sarà puro.

Giovanni 2:6 C'erano là sei recipienti di pietra, del tipo adoperato per la purificazione dei Giudei, i quali contenevano ciascuno due o tre misure.

Giovanni 3:25 Nacque dunque una discussione sulla purificazione, tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo.

Ebrei 9:9 Questo è una figura per il tempo presente. I doni e i sacrifici offerti secondo quel sistema non possono, quanto alla coscienza, rendere perfetto colui che offre il culto, 9:10 perché si tratta solo di cibi, di bevande e di varie abluzioni, insomma, di regole carnali imposte fino al tempo di una loro riforma. 9:11 Ma venuto Cristo, sommo sacerdote dei futuri beni, egli, attraverso un tabernacolo più grande e più perfetto, non fatto da mano d'uomo, cioè, non di questa creazione, 9:12 è entrato una volta per sempre nel luogo santissimo, non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue. Così ci ha acquistato una redenzione eterna.

Efesini 5:26 per santificarla dopo averla purificata lavandola con l'acqua della parola,

Puritanesimo (dall’inglese puritanism da puritan - puritano)

Movimento religioso sorto in Inghilterra intorno alla seconda metà del XVI secolo per opera di più teologi e che intendeva riformare la chiesa inglese sui principi del calvinismo. Nel loro modo di intendere la purezza ecclesiale, rifiutavano ogni ingerenza dello stato e delle sue gerarchie. Respingevano, altresì l’organizzazione anglicana, accostandosi, piuttosto, al sistema presbiteriano. Trovò in O. Cromwell un insperato paladino. Sbarcato in Nord America (1620) in seguito alla persecuzione di re Giacomo, fiorì in prospere colonie.




 
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