Dizionario Biblico

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Arbitrio (dal latino arbitriu(m) da ãrbiter- arbitro)

L’arbitrio è la facoltà di giudicare e porre liberamente in atto le proprie scelte, addossandosi, eticamente, la completa responsabilità dei propri atti. In campo religioso ciò presuppone l’estraneità del potere divino, senza per questo, scadere nella predestinazione o nel fatalismo. Biblicamente, il primo e più eclatante esempio di libero arbitrio lo incontriamo nel libro della Genesi (Ge 3:61). Paolo, nella lettera ai Romani, in un certo senso, ne definisce i limiti (Ro 7:18-202). Calvino (1509-1564) e Lutero (1483-1546), ne negano con decisione l’esistenza abbracciando la predestinazione* (Ro 8:29-30; Ef 1:5, 113) entrando, così, in contrapposizione con il pensiero di Erasmo da Rotterdam (1466/69-1536).

Genesi 3:6 La donna osservò che l'albero era buono per nutrirsi, che era bello da vedere e che l'albero era desiderabile per acquistare conoscenza; prese del frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò.

Romani 7:18 Difatti, io so che in me, cioè nella mia carne, non abita alcun bene; poiché in me si trova il volere, ma il modo di compiere il bene, no. 7:19 Infatti il bene che voglio, non lo faccio; ma il male che non voglio, quello faccio. 7:20 Ora, se io faccio ciò che non voglio, non sono più io che lo compio, ma è il peccato che abita in me.

Romani 8:29 Perché quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito tra molti fratelli; 8:30 e quelli che ha predestinati li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati li ha pure glorificati. Efesini 1:5 avendoci predestinati nel suo amore a essere adottati per mezzo di Gesù Cristo come suoi figli, secondo il disegno benevolo della sua volontà, Efesini 1:11 In lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà,

Arbitro (dal latino arbitru(m) – arbitro)

L’arbitro può essere una persona degna di fiducia o anche un semplice cittadino, cui sono state affidate funzioni di mediatore e giudice inappellabile, investito dalle parti, con l’incarico di definire e risolvere, al di sopra dei singoli interessi, controversie e dispute insorte tra due o più contendenti. Il solo esempio che troviamo nella Bibbia è il lamento di Giobbe per non poter far pesare la consapevolezza della sua innocenza davanti a Dio, con tale ausilio (Gb 9:231).

 

Giobbe 9:23 Se un flagello, a un tratto, semina la morte, egli ride dello sgomento degli innocenti.

Arca dell’alleanza (dal latino arca(m) da arcere - allontanare)

L’arca dell’alleanza o arca del patto era una cassa in legno d’acacia fatta costruire da Mosè nel deserto secondo le direttive del Signore (Es 25:10-221). Rappresentava la presenza dell’Eterno (Nu 7:892) tra il Suo popolo. In essa vi erano custodite le tavole della legge (Es 31:18: Dt 10:3-53), un vaso di manna (Es 16:33-344), la verga di Aronne (Nu 17:105) e il libro della legge scritto da Mosè (Dt 31:24-276). La sua cura era affidata ai Leviti (Nu 3:30-327) Precedeva il popolo in ogni occasione importante (Nu 10:33-36; Gs 4:9-11; 6:1-208) nel primo tempio era posta nel luogo santissimo (1 Re 8:1-99). Se ne perse traccia per sempre con la distruzione di Gerusalemme da parte degli Assiri (856 a.C.).

Esodo 25:10 «Faranno dunque un'arca di legno d'acacia; la sua lunghezza sarà di due cubiti e mezzo, la sua larghezza di un cubito e mezzo e la sua altezza di un cubito e mezzo. 25:11 La rivestirai d'oro puro; la rivestirai così, sia dentro che fuori; le farai al di sopra una ghirlanda d'oro, che giri intorno. 25:12 Fonderai per essa quattro anelli d'oro, che metterai ai suoi quattro piedi: due anelli da un lato e due anelli dall'altro lato. 25:13 Farai anche delle stanghe di legno di acacia e le rivestirai d'oro. 25:14 Farai passare le stanghe negli anelli ai lati dell'arca, perché servono a portarla. 25:15 Le stanghe rimarranno negli anelli dell'arca e non ne saranno sfilate. 25:16 Poi metterai nell'arca la testimonianza che ti darò. 25:17 Farai anche un propiziatorio d'oro puro; la sua lunghezza sarà di due cubiti e mezzo e la sua larghezza di un cubito e mezzo. 25:18 Farai due cherubini d'oro; li farai lavorati al martello, alle due estremità del propiziatorio; 25:19 fa' un cherubino per una delle estremità e un cherubino per l'altra; farete in modo che questi cherubini escano dal propiziatorio alle due estremità. 25:20 I cherubini avranno le ali spiegate in alto, in modo da coprire il propiziatorio con le loro ali; avranno la faccia rivolta l'uno verso l'altro; le facce dei cherubini saranno rivolte verso il propiziatorio. 25:21 Metterai il propiziatorio in alto, sopra l'arca; e nell'arca metterai la testimonianza che ti darò. 25:22 Lì io mi incontrerò con te; dal propiziatorio, fra i due cherubini che sono sull'arca della testimonianza, ti comunicherò tutti gli ordini che avrò da darti per i figli d'Israele.

Numeri 7:89 E quando Mosè entrava nella tenda di convegno per parlare con il SIGNORE, udiva la voce che gli parlava dall'alto del propiziatorio che è sull'arca della testimonianza fra i due cherubini; e il SIGNORE gli parlava.

Esodo 31:18 Quando il SIGNORE ebbe finito di parlare con Mosè sul monte Sinai, gli diede le due tavole della testimonianza, tavole di pietra, scritte con il dito di Dio. Deuteronomio 10:3 Io feci allora un'arca di legno d'acacia, e tagliai due tavole di pietra come le prime; poi salii sul monte, tenendo le due tavole in mano. 10:4 Il SIGNORE scrisse su quelle due tavole ciò che era stato scritto la prima volta, cioè i dieci comandamenti che il SIGNORE aveva pronunziato per voi sul monte, parlando dal fuoco, il giorno dell'assemblea. E il SIGNORE me le diede. 10:5 Allora mi voltai e scesi dal monte; misi le tavole nell'arca che avevo fatta, e sono lì, come il SIGNORE mi aveva ordinato.

Esodo 16:33 E Mosè disse ad Aaronne: «Prendi un vaso, mettici dentro un omer di manna, e deponilo davanti al SIGNORE, perché sia conservato per i vostri discendenti». 16:34 Secondo l'ordine che il SIGNORE aveva dato a Mosè, Aaronne lo depose davanti alla Testimonianza, perché fosse conservato.

Numeri 17:10 Il SIGNORE disse a Mosè: «Riporta la verga di Aaronne davanti alla testimonianza, perché sia conservata come un segno ai ribelli; e tu ponga fine ai loro mormorii contro di me, ed essi non muoiano».

Deuteronomio 31:24 Quando Mosè ebbe finito di scrivere in un libro tutte quante le parole di questa legge, 31:25 diede quest'ordine ai Leviti che portavano l'arca del patto del SIGNORE: 31:26 «Prendete questo libro della legge e mettetelo accanto all'arca del patto del SIGNORE vostro Dio; e lì rimanga come testimonianza contro di te; 31:27 perché io conosco il tuo spirito ribelle e la durezza del tuo collo. Ecco, oggi, mentre sono ancora vivente tra di voi, siete stati ribelli contro il SIGNORE; quanto più lo sarete dopo la mia morte!

Numeri 3:30 Il capo della famiglia dei Cheatiti era Elisafan, figlio di Uzziel. 3:31 Alle loro cure erano affidati l'arca, la tavola, il candelabro, gli altari e gli utensili del santuario con i quali si fa il servizio, il velo e tutto ciò che si riferisce al servizio del santuario. 3:32 Il primo dei capi dei Leviti era Eleazar, figlio del sacerdote Aaronne; egli aveva la sorveglianza di quelli che erano incaricati della cura del santuario.

Numeri10:33 Così partirono dal monte del SIGNORE e fecero tre giornate di cammino; l'arca del patto del SIGNORE andava davanti a loro durante le tre giornate di cammino, per cercare loro un luogo di riposo. 10:34 E la nuvola del SIGNORE era su di loro, durante il giorno, quando spostavano l'accampamento. 10:35 Quando l'arca partiva, Mosè diceva: «Sorgi, o SIGNORE, e siano dispersi i tuoi nemici, e fuggano davanti alla tua presenza quelli che ti odiano!» 10:36 E quando si posava, diceva: «Torna, o SIGNORE, alle miriadi di migliaia d'Israele!» Giosuè 4:9 Giosuè fece rizzare pure dodici pietre in mezzo al Giordano, nel luogo dove si erano fermati i piedi dei sacerdoti che portavano l'arca del patto, e vi sono rimaste fino ad oggi. 4:10 I sacerdoti che portavano l'arca rimasero fermi in mezzo al Giordano, finché tutto quello che il SIGNORE aveva comandato a Giosuè di dire al popolo fu eseguito, conformemente agli ordini che Mosè aveva dato a Giosuè, e il popolo si affrettò a passare. 4:11 Quando tutto il popolo ebbe concluso la traversata, passò anche l'arca del SIGNORE con i sacerdoti, in presenza del popolo.

Giosuè 6:1 Gerico era ben chiusa e barricata per paura dei figli d'Israele; nessuno ne usciva e nessuno vi entrava. 6:2 E il SIGNORE disse a Giosuè: «Vedi, io do in tua mano Gerico, il suo re, i suoi prodi guerrieri. 6:3 Voi tutti dunque, uomini di guerra, marciate intorno alla città, facendone il giro una volta. Così farai per sei giorni; 6:4 e sette sacerdoti porteranno davanti all'arca sette trombe squillanti; il settimo giorno farete il giro della città sette volte, e i sacerdoti soneranno le trombe. 6:5 E avverrà che, quand'essi soneranno a distesa il corno squillante e voi udrete il suono delle trombe, tutto il popolo lancerà un gran grido, e le mura della città crolleranno, e il popolo salirà, ciascuno diritto davanti a sé». 6:6 Allora Giosuè, figlio di Nun, chiamò i sacerdoti e disse loro: «Prendete l'arca del patto, e sette sacerdoti portino sette trombe squillanti davanti all'arca del SIGNORE». 6:7 Poi disse al popolo: «Andate, girate intorno alla città, e l'avanguardia preceda l'arca del SIGNORE». 6:8 Quando Giosuè ebbe parlato al popolo, i sette sacerdoti che portavano le sette trombe squillanti davanti al SIGNORE si misero in marcia sonando le trombe; e l'arca del patto del SIGNORE li seguiva. 6:9 L'avanguardia marciava davanti ai sacerdoti che sonavano le trombe, e la retroguardia seguiva l'arca; durante la marcia, i sacerdoti sonavano le trombe. 6:10 Giosuè aveva dato al popolo quest'ordine: «Non gridate, fate che non si oda neppure la vostra voce e non vi esca parola di bocca, fino al giorno che io vi dirò: "Gridate!" Allora griderete». 6:11 Così fece fare all'arca del SIGNORE il giro della città una volta; poi rientrarono nell'accampamento, e vi passarono la notte. 6:12 Giosuè si alzò la mattina presto, e i sacerdoti presero l'arca del SIGNORE. 6:13 I sette sacerdoti che portavano le sette trombe squillanti davanti all'arca del SIGNORE avanzavano, sonando le trombe durante la marcia. L'avanguardia li precedeva; la retroguardia seguiva l'arca del SIGNORE; e durante la marcia, i sacerdoti sonavano le trombe. 6:14 Il secondo giorno girarono intorno alla città una volta, e poi tornarono all'accampamento. Così fecero per sei giorni. 6:15 Il settimo giorno si alzarono la mattina allo spuntar dell'alba e fecero sette volte il giro della città in quella stessa maniera; soltanto in quel giorno fecero il giro della città sette volte. 6:16 La settima volta, come i sacerdoti sonarono le trombe, Giosuè disse al popolo: «Gridate! perché il SIGNORE vi ha dato la città. 6:17 E la città con tutto quel che contiene sarà consacrata al SIGNORE per essere voto di interdetto; soltanto Raab, la prostituta, avrà salva la vita: lei e tutti quelli che saranno in casa con lei, perché nascose i messaggeri che noi avevamo inviati. 6:18 E voi guardatevi bene da ciò ch'è votato all'interdetto, affinché non siate voi stessi votati allo sterminio, prendendo qualcosa d'interdetto, e non rendiate maledetto l'accampamento d'Israele, gettandovi lo scompiglio. 6:19 Ma tutto l'argento, l'oro e gli oggetti di rame e di ferro saranno consacrati al SIGNORE; entreranno nel tesoro del SIGNORE». 6:20 Il popolo dunque gridò e i sacerdoti sonarono le trombe; e quando il popolo udì il suono delle trombe lanciò un gran grido, e le mura crollarono. Il popolo salì nella città, ciascuno diritto davanti a sé, e s'impadronirono della città.

Areòpago (dal greco areios págos – colle di Marte)

Era il supremo tribunale di Atene. Situato su una rupe nei pressi dell’Acropoli, trattava le cause più importanti riguardanti fatti di sangue. L’apostolo Paolo lo visita nel suo secondo viaggio missionario (At 17:16-331). Elogia gli Ateniesi per aver dedicato un tempio anche al dio “sconosciuto” che egli annuncia loro identificandolo con l’Iddio “Signore del cielo e della terra”. Nel suo discorso cita quanto detto da un loro poeta: “Poiché siamo anche sua discendenza”. Alcuni lo derisero seccamente mentre altri credettero tra cui il giudice Dionisio e tal donna Damaris.

Atti 17:16 Mentre Paolo li aspettava ad Atene, lo spirito gli s'inacerbiva dentro nel vedere la città piena di idoli. 17:17 Frattanto discorreva nella sinagoga con i Giudei e con le persone pie; e sulla piazza, ogni giorno, con quelli che vi si trovavano. 17:18 E anche alcuni filosofi epicurei e stoici conversavano con lui. Alcuni dicevano: «Che cosa dice questo ciarlatano?» E altri: «Egli sembra essere un predicatore di divinità straniere»; perché annunziava Gesù e la risurrezione. 17:19 Presolo con sé, lo condussero su nell'Areòpago, dicendo: «Potremmo sapere quale sia questa nuova dottrina che tu proponi? 17:20 Poiché tu ci fai sentire cose strane. Noi vorremmo dunque sapere che cosa vogliono dire queste cose». 17:21 Or tutti gli Ateniesi e i residenti stranieri non passavano il loro tempo in altro modo che a dire o ad ascoltare novità. 17:22 E Paolo, stando in piedi in mezzo all'Areòpago, disse: «Ateniesi, vedo che sotto ogni aspetto siete estremamente religiosi. 17:23 Poiché, passando, e osservando gli oggetti del vostro culto, ho trovato anche un altare sul quale era scritto: Al dio sconosciuto. Orbene, ciò che voi adorate senza conoscerlo, io ve lo annunzio. 17:24 Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d'uomo; 17:25 e non è servito dalle mani dell'uomo, come se avesse bisogno di qualcosa; lui, che dà a tutti la vita, il respiro e ogni cosa. 17:26 Egli ha tratto da uno solo tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche loro assegnate, e i confini della loro abitazione, 17:27 affinché cerchino Dio, se mai giungano a trovarlo, come a tastoni, benché egli non sia lontano da ciascuno di noi. 17:28 Difatti, in lui viviamo, ci moviamo, e siamo, come anche alcuni vostri poeti hanno detto: "Poiché siamo anche sua discendenza". 17:29 Essendo dunque discendenza di Dio, non dobbiamo credere che la divinità sia simile a oro, ad argento, o a pietra scolpita dall'arte e dall'immaginazione umana. 17:30 Dio dunque, passando sopra i tempi dell'ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano, 17:31 perché ha fissato un giorno, nel quale giudicherà il mondo con giustizia per mezzo dell'uomo ch'egli ha stabilito, e ne ha dato sicura prova a tutti, risuscitandolo dai morti». 17:32 Quando sentirono parlare di risurrezione dei morti, alcuni se ne beffavano; e altri dicevano: «Su questo ti ascolteremo un'altra volta». 17:33 Così Paolo uscì di mezzo a loro.

Arianesimo

Una tra le più grandi e seguite eresie cristologiche. Sorta nel IV secolo ad opera del prete alessandrino Ario (256 – 336 d.C.), negava l’uguaglianza del Figlio e del Padre, rifiutandone la natura e gli attributi divini considerando il Figlio come la più importante delle creature, cui è conferita la funzione di organo della creazione. Condannata nel concilio di Nicea (325 d.C.). (Vedi anche controversia ariana*)

Aristotelismo

È il complesso delle conoscenze filosofiche e scientifiche del pensatore greco Aristotele (Stagira 384 – Calcide 322 a.C.). Spaziavano in un’ampia gamma di materie. Con la logica scandaglia la conoscenza scientifica in generale: termini, proposizioni e deduzioni. Con la fisica, le forme di mutamento: alterazione, generazione e movimento. Con la metafisica*, l’essere in quanto tale. Dio è visto come un atto puro e la virtù è il mezzo imprescindibile. Contempla un modello di aristocrazia e democrazia

Armatura (dal latino armatura(m) da arma - armi)

L’armatura è una protezione per la difesa individuale passiva fatta con qualunque materiale resistente e adattabile alla persona senza impedirne troppo i movimenti. Inizialmente consisteva da strati di pelli sovrapposti, strisce di cuoio e perfino parti di ossa, passando, poi, a borchie e piastre metalliche varie (rame, bronzo, ferro). Nel tempo, all’aumentare dell’efficacia offensiva cresceva quella difensiva. Generalmente era composta da un elmo a protezione del capo, una corazza per il torace e degli schinieri (protezioni) tubolari per gli arti (1 Sa 17:4-8, 38-391). Uno scudo, di forma e materiale vario, costituiva la difesa attiva.

1 Samuele 17:4 Dall'accampamento dei Filistei uscì un campione di nome Goliat, di Gat, alto sei cubiti e un palmo.17:5 Aveva in testa un elmo di bronzo, indossava una corazza a squame che pesava cinquemila sicli di bronzo, 17:6 portava delle gambiere di bronzo e un giavellotto di bronzo dietro le spalle. 17:7 L'asta della sua lancia era robusta come un subbio di tessitore, la punta della lancia pesava seicento sicli di ferro e colui che portava il suo scudo lo precedeva. 17:8 Egli dunque si fermò e, rivolto alle schiere d'Israele, gridò: «Perché uscite a schierarvi in battaglia? Non sono io il Filisteo e voi dei servi di Saul? Scegliete uno dei vostri e scenda contro di me. 1 Samuele 17:38 Saul rivestì Davide della sua armatura, gli mise in capo un elmo di bronzo e gli fece mettere la corazza. 17:39 Poi Davide cinse la spada di Saul sopra la sua armatura e cercò di camminare, perché non aveva ancora provato; allora disse a Saul: «Non posso camminare con questa armatura, non ci sono abituato». E se la tolse di dosso.

Armatura del cristiano 1

L’apostolo Paolo, rivolgendosi agli Efesini, esorta il cristiano a contrapporsi agli attacchi del nemico indossando un’armatura spirituale al fine, si badi bene, di resistere con successo e non contrattaccare vanamente (Ef 6:13-171). La croce, infatti, ci ha già dato vittoria consentendoci di poter restare saldi nella fede. Paragona la cintura (v. 142) di questa armatura alla verità che ci dà la libertà di riconoscere e rifiutare l’inganno malefico (Gv 8:443). Indossare la corazza (v. 144) significa ripudiare le opere della carne e rivestirsi della giustizia di Cristo (Ro 13:12-14: Mt 5:205) al fine di non prestare il fianco ai colpi mortali del nemico (1 Gv 5:18-206). Vedi Verità* e Giustizia*

Efesini 6:13 Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere. 6:14 State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi; rivestitevi della corazza della giustizia; 6:15 mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace; 6:16 prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno. 6:17 Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio;

Efesini 6:14 State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi …

Giovanni 8:44 Voi siete figli del diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c'è verità in lui. Quando dice il falso, parla di quel che è suo perché è bugiardo e padre della menzogna.

… rivestitevi della corazza della giustizia;

Romani 13:12-14 La notte è avanzata, il giorno è vicino; gettiamo dunque via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. 13:13 Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno, senza gozzoviglie e ubriachezze; senza immoralità e dissolutezza; senza contese e gelosie; 13:14 ma rivestitevi del Signore Gesù Cristo e non abbiate cura della carne per soddisfarne i desideri. Matteo 5:20 Poiché io vi dico che se la vostra giustizia non supera quella degli scribi e dei farisei, non entrerete affatto nel regno dei cieli.

Arminianesimo

Movimento protestante fondato dal teologo olandese Jacobus Arminius (1560 - 1609) che si opponeva alla teoria calvinista della predestinazione*. In pratica egli affermava che Cristo era morto per tutti e non soltanto per gli eletti, quindi l’opera del Redentore è universale e non limitata nell’espiazione. A loro volta furono avversati da F. Gomar (1656 – 1641) che li sconfessò nel sinodo di Dordrecht (1618 – 19) in cui si riaffermarono i cinque principi del calvinismo*.

Ascesi cristiana (dal greco áskêsis - esercizio )

L’ascesi è una regola di vita spirituale volta, tramite l’isolamento, la meditazione, la preghiera e la mortificazione della carne, a raggiungere uno stato di purificazione dell’anima tale da realizzare una profonda vita contemplativa in Dio. Fino al II secolo d.C., l’ascesi era inesistente nel cristianesimo primitivo. Gesù, infatti, non insegnò a estraniarsi dal mondo, bensì a rivolgersi a esso predicando il Vangelo della salvezza (Mc 16:15; At 1:81). La pratica dell’ascesi nasce da un’interpretazione troppo radicale di alcuni versetti biblici (Mt 16:24-25; 1 Co 9:27; Ga 5:16-172), dimenticando qual sia la fonte della libertà (2 Co 3:173) e le condizioni per renderla concreta (Ef 2:8-10; Tt 3:5; Eb 10:14). Paolo è ben cosciente del significato della mortificazione (1 Co 9:25-275) e lo è, altrettanto, quando ne depreca gli eccessi (Fl 3:26) e c’insegna qual sia la giusta via (Ef 6:10-18; Eb 12:12-157). Guai a chi ripone fede sui propri meriti (Lc 13:24-278)!

Marco 16:15 E disse loro: «Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura. Atti 1:8 Ma riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all'estremità della terra».

Matteo 16:24 Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a sé stesso, prenda la sua croce e mi segua. 16:25 Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per amor mio, la troverà. 1Corinzi 9:27 anzi, tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù, perché non avvenga che, dopo aver predicato agli altri, io stesso sia squalificato. Galati 5:16 Io dico: camminate secondo lo Spirito e non adempirete affatto i desideri della carne. 5:17 Perché la carne ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; sono cose opposte tra di loro; in modo che non potete fare quello che vorreste.

-2Corinzi 3:17 Ora, il Signore è lo Spirito; e dove c'è lo Spirito del Signore, lì c'è libertà.

Efesini 2:8 Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. 2:9 Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti; 2:10 infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo. Tito 3:5 egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo, Ebrei 10:1 La legge, infatti, possiede solo un'ombra dei beni futuri, non la realtà stessa delle cose. Perciò con quei sacrifici, che sono offerti continuamente, anno dopo anno, essa non può rendere perfetti coloro che si avvicinano a Dio. 10:2 Altrimenti non si sarebbe forse cessato di offrirli, se coloro che rendono il culto, una volta purificati, avessero sentito la loro coscienza sgravata dai peccati?

1Corinzi 9:25 Chiunque fa l'atleta è temperato in ogni cosa; e quelli lo fanno per ricevere una corona corruttibile; ma noi, per una incorruttibile. 9:26 Io quindi corro così; non in modo incerto; lotto al pugilato, ma non come chi batte l'aria; 9:27 anzi, tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù, perché non avvenga che, dopo aver predicato agli altri, io stesso sia squalificato.

Filippesi 3:2 Guardatevi dai cani, guardatevi dai cattivi operai, guardatevi da quelli che si fanno mutilare;

Efesini 6:10 Del resto, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza. 6:11 Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate star saldi contro le insidie del diavolo; 6:12 il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti. 6:13 Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere. 6:14 State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi; rivestitevi della corazza della giustizia; 6:15 mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace; 6:16 prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno. 6:17 Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio; 6:18 pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi, Ebrei 12:12 Perciò, rinfrancate le mani cadenti e le ginocchia vacillanti; 12:13 «fate sentieri diritti per i vostri passi», affinché quel che è zoppo non esca fuori di strada, ma piuttosto guarisca. 12:14 Impegnatevi a cercare la pace con tutti e la santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore; 12:15 vigilando bene che nessuno resti privo della grazia di Dio; che nessuna radice velenosa venga fuori a darvi molestia e molti di voi ne siano contagiati;

Luca 13:24 «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché io vi dico che molti cercheranno di entrare e non potranno. 13:25 Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, stando di fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: "Signore, aprici". Ed egli vi risponderà: "Io non so da dove venite". 13:26 Allora comincerete a dire: "Noi abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza, e tu hai insegnato nelle nostre piazze!" 13:27 Ed egli dirà: "Io vi dico che non so da dove venite. Allontanatevi da me, voi tutti, malfattori".




 
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