Dizionario Biblico

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Imbalsamazione (dal latino in balsamu(m) – dentro il balsamo)

Nota fin dall’antichità presso molte popolazioni di vari continenti, ha trovata la sua massima espressione nell’antico Egitto. Si preservava il corpo dalla decomposizione pensando a una successiva riunione con l’anima. Varie erano le tecniche e i prodotti usati. Il natron (carbonato idrato di sodio), per le sue proprietà deidratanti (sottrazione di liquidi), era il minerale più usato. Gli organi interni erano conservati in particolari vasi (canopi). Esempi biblici: Giacobbe (Ge 50:2-31) e Giuseppe (Ge 50:262).

Genesi 50:2 Poi Giuseppe ordinò ai medici che erano al suo servizio di imbalsamare suo padre; e i medici imbalsamarono Israele. 50:3 Ci vollero quaranta giorni; perché tanto è il tempo che si impiega a imbalsamare. E gli Egiziani lo piansero settanta giorni.

Genesi 50:26 Poi Giuseppe morì, all'età di centodieci anni; e fu imbalsamato e deposto in un sarcofago in Egitto.

Immagini vedi Idolatria
Immutabilità di Dio

A causa della Sua perfezione la natura di Dio è immutabile, tali, quindi, sono tutte le Sue caratteristiche. Possiamo evincere tale certezza da molti passi biblici che la illustrano: la Sua natura (1 Sa 2:2; Sl 90:21); l’amore per noi (1 Cr 16:34; Ro 8:38-392); il sostegno nelle nostre difficoltà (Sl 4:8; 147:53); l’intervento nel nostro futuro (1 Gv 1:94). Proprio perché perfetta, ci offre la certezza della sua continua presenza nella nostra vita. Possono cambiare le idee, i governi, la tecnologia, persino l’etica del mondo ma Egli non cambia né potrà cambiare mai!

1 Samuele 2:2 Nessuno è santo come il SIGNORE, poiché non c'è altro Dio all'infuori di te; e non c'è rocca pari al nostro Dio. Salmi 90:2 Prima che i monti fossero nati e che tu avessi formato la terra e l'universo, anzi, da eternità in eternità, tu sei Dio.

1 Cronache 16:34 Celebrate il SIGNORE, perché egli è buono, perché la sua bontà dura per sempre. Romani 8:38-39 Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, 8:39 né potenze, né altezza, né profondità, né alcun'altra creatura potranno separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore.

Salmi 4:8 In pace mi coricherò e in pace dormirò, perché tu solo, o SIGNORE, mi fai abitare al sicuro. Salmi 147:5 Grande è il nostro Signore, e immenso è il suo potere; la sua intelligenza è infinita. 147:6 Il SIGNORE sostiene gli umili, ma abbassa gli empi fino a terra.

1 Giovanni 1:9 Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità.

Imperfezione umana (dal latino imperfectiône(m) da imperfectus – imperfetto)

L’espressione massima che la caratterizza proviene proprio dal modo in cui si definisce la sostanza dello stato peccaminoso dell’uomo: “Tutti … sono privi della gloria di Dio (Ro 3:231) e quand’anche, malauguratamente, pensassimo l’opposto (Pr 24:92), saremmo immediatamente smentiti (Gb 9:203). La Parola asserisce che tutti manchiamo (Ec 7:20; Sl 53:34) e di certo non lo possiamo negare (Is 64:65), infatti, se lo facessimo inganneremmo noi stessi (1 Gv 1:86) ma non certo Dio (1 Gv 1:107). Solo chi è nato di nuovo e si rifugia con umiltà nella preghiera (Mt 6:13; Sl 51:2-58) può resistere al peccato (1 Gv 5:18-209) confidando in colui che è senza peccato (2 Co 5:21%10).

Romani 3:23 … tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio

Proverbi 24:9 I disegni dello stolto sono peccato, il beffardo è l'abominio degli uomini.

Giobbe 9:20 Se io fossi senza colpa, la mia bocca mi condannerebbe; se fossi innocente, mi dichiarerebbe colpevole.

Ecclesiaste 7:20 Certo, non c'è sulla terra nessun uomo giusto che faccia il bene e non pecchi mai. Salmi 53:3 Tutti si sono sviati, tutti sono corrotti, non c'è nessuno che faccia il bene, neppure uno.

Isaia 64:6 Tutti quanti siamo diventati come l'uomo impuro, tutta la nostra giustizia come un abito sporco; tutti quanti appassiamo come foglie e la nostra iniquità ci porta via come il vento.

1Giovanni 1:8 Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi

1Giovanni 1:10 Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo, e la sua parola non è in noi.

Matteo 6:13 … e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno." Salmi 51:2 Lavami da tutte le mie iniquità e purificami dal mio peccato; 51:3 poiché riconosco le mie colpe, il mio peccato è sempre davanti a me. 51:4 Ho peccato contro te, contro te solo, ho fatto ciò ch'è male agli occhi tuoi. Perciò sei giusto quando parli, e irreprensibile quando giudichi. 51:5 Ecco, io sono stato generato nell'iniquità, mia madre mi ha concepito nel peccato.

1Giovanni 5:18 Noi sappiamo che chiunque è nato da Dio non persiste nel peccare; ma colui che nacque da Dio lo protegge, e il maligno non lo tocca. 5:19 Noi sappiamo che siamo da Dio, e che tutto il mondo giace sotto il potere del maligno. 5:20 Sappiamo pure che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intelligenza per conoscere colui che è il Vero; e noi siamo in colui che è il Vero, cioè, nel suo Figlio Gesù Cristo. Egli è il vero Dio e la vita eterna

2Corinzi 5:21 Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui.

Imposizione delle mani (in greco epitheseôs tôn cheirôn)

È questa una pratica dell’A.T. raccomandata dal Signore stesso: se fatta sulla testa di un animale permetteva di presentare a Dio un sacrificio d’espiazione (Le 1:3-41); consentiva di perpetuare le benedizioni divine sulle generazioni successive (Ge 48:8-162); permise l’investitura dei Leviti (Nu 8:9-143). Anche nel N.T. conserva le caratteristiche di benedizione e consacrazione ma riveste un collegamento maggiore con lo Spirito Santo e i Suoi doni (1 Ti 4:14; 2 Ti 1:6; Eb 6:24).

Levitico 1:3 Se la sua offerta è un olocausto di bestiame grosso, offrirà un maschio senza difetto: l'offrirà all'ingresso della tenda di convegno, per ottenere il favore del SIGNORE. 1:4 Poserà la mano sulla testa dell'olocausto, e il SIGNORE lo accetterà come espiazione.

Genesi 48:8 Israele guardò i figli di Giuseppe e disse: «Questi, chi sono?» 48:9 Giuseppe rispose a suo padre: «Sono i miei figli, che Dio mi ha dati qui». Ed egli disse: «Ti prego, falli avvicinare a me e io li benedirò». 48:10 Gli occhi d'Israele erano annebbiati per l'età e non ci vedeva più. Giuseppe li fece avvicinare a lui ed egli li baciò e li abbracciò. 48:11 Israele disse a Giuseppe: «Io non pensavo più di rivedere il tuo volto ed ecco che Dio mi ha dato di vedere anche la tua prole».48:12 Giuseppe li allontanò dalle ginocchia di suo padre e si prostrò con la faccia a terra. 48:13 Poi Giuseppe li prese tutti e due: Efraim alla sua destra, alla sinistra d'Israele, e Manasse alla sua sinistra, alla destra d'Israele, e li fece avvicinare a lui.48:14 E Israele stese la sua mano destra e la posò sul capo di Efraim, che era il più giovane, e posò la sua mano sinistra sul capo di Manasse, incrociando le mani; perché Manasse era il primogenito. 48:15 Benedisse Giuseppe e disse: «Il Dio alla cui presenza camminarono i miei padri Abraamo e Isacco, il Dio che è stato il mio pastore da quando esisto fino a questo giorno, 48:16 l'angelo che mi ha liberato da ogni male, benedica questi ragazzi! Siano chiamati con il mio nome, con il nome dei miei padri, Abraamo e Isacco, e si moltiplichino abbondantemente sulla terra!»

Numeri 8:9 Farai avvicinare i Leviti davanti alla tenda di convegno e convocherai tutta la comunità dei figli d'Israele. 8:10Farai avvicinare i Leviti davanti al SIGNORE e i figli d'Israele imporranno le mani sui Leviti; 8:11 Aaronne presenterà i Leviti come offerta agitata davanti al SIGNORE da parte dei figli d'Israele ed essi faranno il servizio del SIGNORE. 8:12 Poi i Leviti poseranno le mani sulla testa dei tori e tu ne offrirai uno come sacrificio per il peccato e l'altro come olocausto al SIGNORE, per fare l'espiazione per i Leviti. 8:13 Farai stare i Leviti in piedi davanti ad Aaronne e davanti ai suoi figli, e li presenterai come un'offerta agitata al SIGNORE. 8:14 Così separerai i Leviti in mezzo ai figli d'Israele, e i Leviti saranno miei.

1Timoteo 4:14 Non trascurare il carisma che è in te e che ti fu dato mediante la parola profetica insieme all'imposizione delle mani dal collegio degli anziani. 2Timoteo 1:6 Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il carisma di Dio che è in te mediante l'imposizione delle mie mani. Ebrei 6:2 della dottrina dei battesimi, dell'imposizione delle mani, della risurrezione dei morti e del giudizio eterno.

Impurità; cerimoniale (dal latino impuritâte(m) comp. di in – negazione e pûritas - purezza  )

Questa condizione era motivo di esclusione dalla partecipazione alla vita del santuario (Le 7:11-211). Molti sono i richiami a evitarla (Le 5:3; 15:31; 22:32) poiché Israele era scelto dall’Eterno e quella limitazione era assimilata al peccato. L’igiene ne esaltava il divieto in caso di lebbra (Le 13:3-28329-37, 45-464), tigna (Le 13:29-375), muffa (Le 14:34-476), gonorrea (Le 15:2-137), contatto con un cadavere (Nu 19:11-228), consumo della carne di un animale impuro (Le 11:27-289), flusso mestruale (Le 15:19-29; 20:1810), rapporti dopo il parto (Le 12:2-411), perdite di seme genitale (Le 15:16-1812). La purificazione prevedeva il lavaggio della parte contaminata (Le 11:28; 15:2713) e, nei casi gravi, l’uso dell’acqua di purificazione fatta con le ceneri di una giovenca rossa (Nu 19:11-1314). Per la puerpera, il lebbroso e gli ammalati occorreva anche un sacrificio d’espiazione (Le 12:6-8; 14:4-20; 15:13-15, 28-3015).

Levitico 7:11 Se uno ha rapporti sessuali con la moglie di suo padre, vìola l'intimità di suo padre; tutti e due, l'uomo e la donna, dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro. 7:12 Se uno ha rapporti sessuali con sua nuora, ambedue dovranno essere messi a morte; hanno commesso una cosa abominevole; il loro sangue ricadrà su di loro. 7:13 Se uno ha con un uomo relazioni sessuali come si hanno con una donna, tutti e due hanno commesso una cosa abominevole; dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro. 7:14 Se uno ha relazioni sessuali con la figlia e la madre è un delitto; saranno bruciati con il fuoco lui e loro due, affinché non si trovi fra voi alcun delitto. 7:15 L'uomo che si accoppia con una bestia dovrà essere messo a morte; ucciderete anche la bestia. 7:16 Se una donna si avvicina a una bestia per accoppiarsi con essa, ucciderai la donna e la bestia; tutte e due dovranno essere messe a morte; il loro sangue ricadrà su di loro. 7:17 Se uno prende la propria sorella, figlia di suo padre o figlia di sua madre, e vede la nudità di lei e lei vede la nudità di lui, è un'infamia; tutti e due saranno tolti via sotto gli occhi dei figli del loro popolo; quel tale ha scoperto la nudità della propria sorella; porterà la pena della sua iniquità. 7:18 Se uno si corica con una donna che ha le mestruazioni e ha rapporti sessuali con lei, quel tale ha scoperto il flusso di quella donna, ed ella ha scoperto il flusso del proprio sangue; perciò tutti e due saranno eliminati dal mezzo del loro popolo. 7:19 Non scoprirai la nudità della sorella di tua madre o della sorella di tuo padre; chi lo fa, vìola la sua stretta parente; tutti e due porteranno la pena della loro iniquità. 7:20 Se uno si corica con la moglie di suo zio, vìola l'intimità di suo zio; tutti e due porteranno la pena del loro peccato; moriranno senza figli. 7:21 Se uno prende la moglie di suo fratello, è una impurità; egli ha scoperto la nudità di suo fratello; non avranno figli.

Levitico 5:3 Quando uno, anche senza saperlo, avrà toccato un'impurità umana, qualunque di quelle impurità che rendono l'uomo impuro, appena viene a saperlo, diventa colpevole. Levitico 15:31 Terrete lontani i figli d'Israele da ciò che potrebbe contaminarli, affinché non muoiano a causa della loro impurità, qualora contaminassero il mio tabernacolo che è in mezzo a loro"». Levitico 22:3 Di' loro: "Qualunque uomo tra i vostri discendenti che nelle future generazioni si avvicinerà, in stato d'impurità, alle cose sante che i figli d'Israele consacrano al SIGNORE, sarà eliminato dalla mia presenza. Io sono il SIGNORE.

Levitico 13:3 Il sacerdote esaminerà la piaga sulla pelle del corpo; se i peli della piaga sono diventati bianchi e la piaga appare più profonda della pelle del corpo, essa è piaga di lebbra; il sacerdote che l'avrà esaminata, dichiarerà quell'uomo impuro. 13:4 Ma se la macchia lucida sulla pelle è bianca e non appare essere più profonda della pelle, e i suoi peli non sono diventati bianchi, il sacerdote isolerà per sette giorni colui che ha la piaga. 13:5 Il settimo giorno, il sacerdote lo esaminerà; se gli sembrerà che la piaga si sia fermata e non si sia allargata sulla pelle, lo isolerà per altri sette giorni. 13:6 Il settimo giorno, il sacerdote lo esaminerà di nuovo; se vedrà che ormai la piaga non è lucida e non si è allargata sulla pelle, dichiarerà quell'uomo puro: si tratta di pustola. Quel tale laverà le sue vesti e sarà puro. 13:7 Ma se la pustola si è allargata sulla pelle dopo che egli si è mostrato al sacerdote per essere dichiarato puro, si farà esaminare una seconda volta dal sacerdote; 13:8 il sacerdote lo esaminerà e se vedrà che la pustola si è allargata sulla pelle, lo dichiarerà impuro; si tratta di lebbra. 13:9 Quando qualcuno avrà addosso una piaga di lebbra, sarà condotto dal sacerdote. 13:10 Il sacerdote lo esaminerà e se vedrà che sulla pelle c'è un tumore bianco, che ha fatto imbiancare i peli e che vi è nel tumore della carne viva, 13:11 si tratta di lebbra invecchiata nella pelle del corpo di quell'uomo, e il sacerdote lo dichiarerà impuro; non lo isolerà perché è impuro. 13:12 Se la lebbra produce delle eruzioni sulla pelle in modo da coprire tutta la pelle dell'uomo che ha la piaga, dal capo ai piedi, dovunque il sacerdote guardi, 13:13 il sacerdote lo esaminerà; e quando avrà visto che la lebbra copre tutto il corpo, dichiarerà puro colui che ha la piaga. Egli è diventato tutto quanto bianco, quindi è puro. 13:14 Ma dal momento che apparirà in lui della carne viva, sarà dichiarato impuro. 13:15 Quando il sacerdote avrà visto la carne viva, dichiarerà quell'uomo impuro; la carne viva è impura: si tratta di lebbra. 13:16 Ma se la carne viva ridiventa bianca, egli andrà dal sacerdote e il sacerdote lo esaminerà; 13:17 se vedrà che la piaga è ridiventata bianca, il sacerdote dichiarerà puro colui che ha la piaga: è puro. 13:18 Quando qualcuno avrà avuto sulla pelle un'ulcera che sia guarita 13:19 e, poi, sul luogo dell'ulcera dovesse comparire un tumore bianco o una macchia lucida, bianca, tendente al rosso, quel tale si mostrerà al sacerdote. 13:20 Il sacerdote l'esaminerà; se vedrà che la macchia appare più profonda della pelle e che i peli sono diventati bianchi, lo dichiarerà impuro; è piaga di lebbra che è scoppiata nell'ulcera. 13:21 Ma se il sacerdote, esaminandola, vede che nella macchia non ci sono peli bianchi e che non è più profonda della pelle e non è più lucida, lo isolerà per sette giorni. 13:22 Se la macchia si allarga sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà impuro: si tratta di lebbra. 13:23 Ma se la macchia è rimasta allo stesso punto e non si è allargata, è la cicatrice dell'ulcera, e il sacerdote lo dichiarerà puro. 13:24 Quando qualcuno avrà sulla pelle del suo corpo una bruciatura provocata dal fuoco e su questa bruciatura apparirà una macchia lucida, bianca, tendente al rosso o soltanto bianca, 13:25 il sacerdote l'esaminerà; se vedrà che i peli dov'è la macchia sono diventati bianchi e la macchia appare più profonda della pelle, è lebbra scoppiata nella bruciatura. Il sacerdote dichiarerà quel tale impuro: si tratta di lebbra. 13:26 Ma se il sacerdote, esaminandola, vede che non ci sono peli bianchi dov'è la macchia, e che questa non è più profonda della pelle e non è più lucida, il sacerdote lo rinchiuderà per sette giorni. 13:27 Il settimo giorno, la riesaminerà, e se la macchia si è allargata sulla pelle, il sacerdote dichiarerà quel tale impuro: è piaga di lebbra. 13:28 Ma se la macchia è rimasta ferma allo stesso punto e non si è allargata sulla pelle e ormai non è lucida, è il tumore della bruciatura; il sacerdote dichiarerà quel tale puro, perché si tratta della cicatrice della bruciatura.

Levitico 13:29 Quando un uomo, o una donna, avrà una piaga sul capo o sul mento, 30 il sacerdote esaminerà la piaga; se vedrà che essa appare più profonda della pelle e che ci sono dei peli giallastri e sottili, il sacerdote li dichiarerà impuri; è tigna: si tratta di lebbra del capo o del mento. 31 Ma se il sacerdote, esaminando la piaga della tigna, vedrà che non appare più profonda della pelle e che non ci sono peli neri, il sacerdote isolerà per sette giorni colui che ha la piaga della tigna. 32 Il settimo giorno il sacerdote esaminerà la piaga: se la tigna non si è allargata e non ci sono peli gialli, e se la tigna non appare più profonda della pelle, 33 quel tale si raderà, ma non raderà il luogo dov'è la tigna; poi il sacerdote isolerà per altri sette giorni colui che ha la tigna. 34 Il sacerdote, il settimo giorno, esaminerà la tigna, e se vedrà che non si è allargata sulla pelle e non appare più profonda della pelle, il sacerdote dichiarerà quel tale puro; egli si laverà le vesti e sarà puro. 35 Ma se, dopo che egli è stato dichiarato puro, la tigna si è allargata sulla pelle, 36 il sacerdote l'esaminerà; e se vedrà che la tigna si è allargata sulla pelle, il sacerdote non avrà bisogno di cercare se ci sono peli gialli: quel tale è impuro. 37 Ma se vedrà che la tigna si è fermata e che là sono cresciuti dei peli neri, la tigna è guarita: quel tale è puro e il sacerdote lo dichiarerà puro. 45 Il lebbroso, affetto da questa piaga, porterà le vesti strappate e il capo scoperto; si coprirà la barba e griderà: "Impuro! Impuro!" 46 Sarà impuro tutto il tempo che avrà la piaga; è impuro; se ne starà solo; abiterà fuori del campo.

Levitico 13:29-37 Quando un uomo, o una donna, avrà una piaga sul capo o sul mento, 30 il sacerdote esaminerà la piaga; se vedrà che essa appare più profonda della pelle e che ci sono dei peli giallastri e sottili, il sacerdote li dichiarerà impuri; è tigna: si tratta di lebbra del capo o del mento. 31 Ma se il sacerdote, esaminando la piaga della tigna, vedrà che non appare più profonda della pelle e che non ci sono peli neri, il sacerdote isolerà per sette giorni colui che ha la piaga della tigna. 32 Il settimo giorno il sacerdote esaminerà la piaga: se la tigna non si è allargata e non ci sono peli gialli, e se la tigna non appare più profonda della pelle, 33 quel tale si raderà, ma non raderà il luogo dov'è la tigna; poi il sacerdote isolerà per altri sette giorni colui che ha la tigna. 34 Il sacerdote, il settimo giorno, esaminerà la tigna, e se vedrà che non si è allargata sulla pelle e non appare più profonda della pelle, il sacerdote dichiarerà quel tale puro; egli si laverà le vesti e sarà puro. 35 Ma se, dopo che egli è stato dichiarato puro, la tigna si è allargata sulla pelle, 36 il sacerdote l'esaminerà; e se vedrà che la tigna si è allargata sulla pelle, il sacerdote non avrà bisogno di cercare se ci sono peli gialli: quel tale è impuro. 37 Ma se vedrà che la tigna si è fermata e che là sono cresciuti dei peli neri, la tigna è guarita: quel tale è puro e il sacerdote lo dichiarerà puro.

Levitico 14:34 «Quando sarete entrati nel paese di Canaan, che io vi do come vostro possesso, se mando la macchia della muffa in una casa del paese che possederete, 14:35 il padrone della casa andrà a dichiararlo al sacerdote, dicendo: "Mi pare che in casa mia ci sia qualcosa di simile alla muffa". 14:36 Allora il sacerdote ordinerà che si sgomberi la casa prima che egli vi entri per esaminare la macchia, affinché tutto quello che è nella casa non diventi impuro. Dopo questo, il sacerdote entrerà per esaminare la casa. 14:37 Esaminerà la macchia; se vedrà che la macchia che è sui muri presenta cavità verdastre o rossastre più profonde dell'intonaco, 14:38 il sacerdote uscirà dalla casa; e, giunto alla porta, farà isolare la casa per sette giorni. 14:39 Il settimo giorno, il sacerdote vi ritornerà; e se, esaminandola, vedrà che la macchia si è allargata sulle pareti della casa, 14:40 il sacerdote ordinerà che se ne rimuovano le pietre sulle quali è la macchia e che si gettino in luogo immondo, fuori dalla città. 14:41 Farà raschiare tutto l'interno della casa e si butteranno i calcinacci raschiati fuori dalla città, in luogo impuro. 14:42 Poi si prenderanno delle altre pietre e si metteranno al posto delle prime, e si prenderà dell'altra calce per intonacare la casa. 14:43 Se la macchia riappare nella casa dopo averne rimosse le pietre e dopo che essa è stata raschiata e intonacata, 14:44 il sacerdote entrerà a esaminare la casa; e se vedrà che la macchia si è allargata, nella casa c'è della muffa maligna; la casa è impura. 14:45 Perciò si demolirà la casa; se ne porteranno le pietre, il legname e i calcinacci fuori della città, in luogo impuro. 14:46 Inoltre, chiunque sarà entrato in quella casa durante tutto il tempo che è stata isolata, sarà impuro fino alla sera. 14:47 Chi avrà dormito in quella casa, si laverà le vesti, e chi avrà mangiato in quella casa, si laverà le vesti.

Levitico 15:2 «Parlate ai figli d'Israele e dite loro: "Chiunque ha la gonorrea, a causa di questa sua gonorrea è impuro. 15:3 La sua impurità sta nella sua gonorrea; sia la sua gonorrea continua o intermittente, l'impurità esiste. 15:4 Ogni letto sul quale si coricherà colui che ha la gonorrea sarà impuro; e ogni oggetto sul quale si metterà seduto sarà impuro. 15:5 Chi toccherà il suo letto si laverà le vesti, laverà se stesso nell'acqua e sarà impuro fino a sera. 15:6 Chi si sederà sopra un oggetto qualunque sul quale si sia seduto colui che ha la gonorrea, si laverà le vesti, laverà se stesso nell'acqua e sarà impuro fino a sera. 15:7 Chi toccherà il corpo di colui che ha la gonorrea, si laverà le vesti, laverà se stesso nell'acqua e sarà impuro fino a sera. 15:8 Se colui che ha la gonorrea sputerà sopra uno che è puro, questi si laverà le vesti, laverà se stesso nell'acqua e sarà impuro fino a sera. 15: 9 Ogni sella su cui sarà salito chi ha la gonorrea, sarà impura. 15:10 Chiunque toccherà qualsiasi cosa che sia stata sotto quel tale, sarà impuro fino a sera. Chi porterà tali oggetti si laverà le vesti, laverà se stesso nell'acqua e sarà impuro fino a sera. 15:11 Chiunque sarà toccato da colui che ha la gonorrea, se questi non si era lavato le mani, dovrà lavarsi le vesti, lavare se stesso nell'acqua e sarà impuro fino a sera. 15:12 Il vaso di terra toccato da colui che ha la gonorrea sarà spezzato e ogni vaso di legno sarà lavato nell'acqua. 15:13 Quando colui che ha la gonorrea sarà purificato dalla sua infermità, conterà sette giorni per la sua purificazione; poi si laverà le vesti, laverà il suo corpo nell'acqua di fonte e sarà puro.

Nu 19:11 … chi avrà toccato il cadavere di una persona umana sarà impuro sette giorni. 9:12 Quando uno si sarà purificato con quell'acqua il terzo e il settimo giorno, sarà puro; ma se non si purifica il terzo e il settimo giorno, non sarà puro. 19:13 Chiunque tocchi un morto, cioè il corpo di una persona umana che sia morta, e non si purifica, contamina la dimora del SIGNORE; e quel tale sarà tolto via da Israele. Siccome l'acqua di purificazione non è stata spruzzata su di lui, egli è impuro; ha ancora addosso la sua impurità.

Levitico 11:27 Considererete impuri tutti i quadrupedi che camminano sulla pianta dei piedi; chiunque toccherà il loro corpo morto sarà impuro fino alla sera. 11:28 Chiunque porterà i loro corpi morti si laverà le vesti e sarà immondo fino alla sera. Questi animali li considererete impuri.

Levitico 15:19 Quando una donna avrà perdite di sangue per le mestruazioni, la sua impurità durerà sette giorni; e chiunque la toccherà sarà impuro fino a sera. 19:20 Ogni letto sul quale si sarà messa a dormire durante la sua impurità sarà impuro; e ogni mobile sul quale si sarà seduta sarà impuro. 19:21 Chiunque toccherà il suo letto si laverà le vesti, laverà se stesso nell'acqua e sarà impuro fino a sera. 19:22 Chiunque toccherà qualsiasi mobile sul quale la donna si sarà seduta si laverà le vesti, laverà se stesso nell'acqua e sarà impuro fino a sera. 19:23 Se qualche cosa si trovava sul letto o sul mobile dove la donna sedeva, chiunque tocca quella cosa sarà impuro fino a sera. 19:24 Se un uomo si unisce a lei così che l'impurità di questa lo tocca, egli sarà impuro sette giorni; e ogni letto sul quale si coricherà sarà impuro. 19:25 La donna che avrà un flusso di sangue per parecchi giorni, fuori del tempo delle sue mestruazioni, o che avrà questo flusso oltre il tempo delle sue mestruazioni, sarà impura per tutto il tempo del flusso, come durante le sue mestruazioni. 19:26 Ogni letto sul quale si coricherà durante tutto il tempo del suo flusso sarà per lei come il letto sul quale si corica quando ha le sue mestruazioni; ogni mobile sul quale si sederà sarà impuro, come l'impurità delle sue mestruazioni. 19:27 Chiunque toccherà quelle cose sarà immondo; si laverà le vesti, laverà se stesso nell'acqua e sarà impuro fino a sera. 19:28 Quando ella sarà purificata del suo flusso, conterà sette giorni e poi sarà pura. 19;29 L'ottavo giorno prenderà due tortore o due giovani piccioni e li porterà al sacerdote all'ingresso della tenda di convegno. Levitico 20:18 Se uno si corica con una donna che ha le mestruazioni e ha rapporti sessuali con lei, quel tale ha scoperto il flusso di quella donna, ed ella ha scoperto il flusso del proprio sangue; perciò tutti e due saranno eliminati dal mezzo del loro popolo.

Levitico 12:2 «Parla così ai figli d'Israele: "Quando una donna sarà rimasta incinta e partorirà un maschio, sarà impura per sette giorni; sarà impura come nei giorni del suo ciclo mestruale. 12:3 L'ottavo giorno il bambino sarà circonciso. 12:4 La donna poi resterà ancora trentatré giorni a purificarsi del suo sangue; non toccherà nessuna cosa santa e non entrerà nel santuario finché non siano compiuti i giorni della sua purificazione.

Levitico 15:16 L'uomo da cui sarà uscito seme genitale si laverà tutto il corpo nell'acqua e sarà impuro fino a sera. 15:17 Ogni veste e ogni pelle su cui sarà seme genitale si laveranno nell'acqua e saranno impuri fino a sera. 15:18 Se una donna avrà rapporti sessuali con un uomo affetto da tale emissione seminale, si laveranno tutti e due nell'acqua e saranno impuri fino a sera.

Levitico 11:28 Chiunque porterà i loro corpi morti si laverà le vesti e sarà immondo fino alla sera. Questi animali li considererete impuri. Levitico 15:27 Chiunque toccherà quelle cose sarà immondo; si laverà le vesti, laverà se stesso nell'acqua e sarà impuro fino a sera.

Numeri 19:11 … chi avrà toccato il cadavere di una persona umana sarà impuro sette giorni. 19:12 Quando uno si sarà purificato con quell'acqua il terzo e il settimo giorno, sarà puro; ma se non si purifica il terzo e il settimo giorno, non sarà puro. 19:13 Chiunque tocchi un morto, cioè il corpo di una persona umana che sia morta, e non si purifica, contamina la dimora del SIGNORE; e quel tale sarà tolto via da Israele. Siccome l'acqua di purificazione non è stata spruzzata su di lui, egli è impuro; ha ancora addosso la sua impurità.

Levitico 12:6 Quando i giorni della sua purificazione, per un figlio o per una figlia, saranno terminati, porterà al sacerdote, all'ingresso della tenda di convegno, un agnello di un anno come olocausto, e un giovane piccione o una tortora come sacrificio per il peccato. 12:7 Il sacerdote li offrirà davanti al SIGNORE e farà l'espiazione per lei; così ella sarà purificata del flusso del suo sangue. Questa è la legge relativa alla donna che partorisce un maschio o una femmina. 12:8 Se non ha mezzi per offrire un agnello, prenderà due tortore o due giovani piccioni: uno per l'olocausto e l'altro per il sacrificio per il peccato. Il sacerdote farà l'espiazione per lei, ed ella sarà pura"». Levitico 14:4 … ordinerà che si prendano, per colui che dev'essere purificato, due uccelli vivi, puri, del legno di cedro, dello scarlatto e dell'issopo. 14:5 Il sacerdote ordinerà che si sgozzi uno degli uccelli sopra un vaso di terracotta contenente acqua di fonte. 14:6 Poi prenderà l'uccello vivo, il legno di cedro, lo scarlatto e l'issopo. Immergerà quelle cose, insieme con l'uccello vivo, nel sangue dell'uccello sgozzato sopra l'acqua di fonte. 14:7 Aspergerà sette volte colui che deve essere purificato dalla lebbra; lo dichiarerà puro e lascerà l'uccello vivo andare libero per i campi. 14:8 Colui che si purifica si laverà le vesti, si raderà completamente i peli, si laverà nell'acqua e sarà puro. Dopo potrà entrare nell'accampamento, ma resterà sette giorni fuori della sua tenda. 14:9 Il settimo giorno si raderà completamente i peli, il capo, la barba, le ciglia: si raderà insomma tutti i peli, si laverà le vesti e si laverà il corpo nell'acqua, e sarà puro. 14:10 L'ottavo giorno prenderà due agnelli senza difetto, un'agnella di un anno senza difetto, tre decimi di fior di farina, come oblazione, intrisa d'olio, e un log di olio. 14:11 Il sacerdote che fa la purificazione presenterà colui che si purifica e quelle cose davanti al SIGNORE, all'ingresso della tenda di convegno. 14:12 Il sacerdote prenderà uno degli agnelli e l'offrirà come sacrificio per la colpa, con il log d'olio, e li presenterà come offerta agitata davanti al SIGNORE. 14:13 Poi sgozzerà l'agnello nel luogo dove si sgozzano i sacrifici per il peccato e gli olocausti, vale a dire nel luogo sacro, poiché il sacrificio per la colpa appartiene al sacerdote, come quello per il peccato: è cosa santissima. 14:14 Il sacerdote prenderà del sangue del sacrificio per la colpa e lo metterà sull'estremità dell'orecchio destro di colui che si purifica, sul pollice della sua mano destra e sull'alluce del suo piede destro. 14:15 Poi il sacerdote prenderà dell'olio del log e lo verserà nella sua mano sinistra; 14:16 quindi intingerà il dito della sua destra nell'olio che avrà nella sinistra, e con il dito farà sette aspersioni di quell'olio davanti al SIGNORE. 14:17 Del rimanente dell'olio che avrà in mano, il sacerdote ne metterà sull'estremità dell'orecchio destro di colui che si purifica, sul pollice della sua mano destra e sull'alluce del suo piede destro, sopra il sangue del sacrificio per la colpa. 14:18 Il resto dell'olio che avrà in mano, il sacerdote lo metterà sul capo di colui che si purifica; così il sacerdote farà per lui l'espiazione davanti al SIGNORE. 14:19 Poi il sacerdote offrirà il sacrificio per il peccato e farà l'espiazione per colui che si purifica della sua impurità; quindi scannerà l'olocausto. 14:20 Il sacerdote offrirà l'olocausto e l'oblazione sull'altare; farà per quel tale l'espiazione, ed egli sarà puro. Levitico 15:13 Quando colui che ha la gonorrea sarà purificato dalla sua infermità, conterà sette giorni per la sua purificazione; poi si laverà le vesti, laverà il suo corpo nell'acqua di fonte e sarà puro. 15:14 L'ottavo giorno prenderà due tortore o due giovani piccioni, andrà davanti al SIGNORE all'ingresso della tenda di convegno, e li darà al sacerdote. 15:15 Il sacerdote li offrirà: uno come sacrificio per il peccato, l'altro come olocausto; il sacerdote farà l'espiazione per lui davanti al SIGNORE, a causa della sua gonorrea. Levitico 15:28 Quando ella sarà purificata del suo flusso, conterà sette giorni e poi sarà pura. 15:29 L'ottavo giorno prenderà due tortore o due giovani piccioni e li porterà al sacerdote all'ingresso della tenda di convegno. 15:30 Il sacerdote ne offrirà uno come sacrificio per il peccato e l'altro come olocausto; il sacerdote farà per lei, davanti al SIGNORE, l'espiazione del flusso che la rendeva impura.

Imputare (dal latino imputare – imputare)

Nelle Scritture troviamo spesso questo verbo (Ro 5:12-131) o l’applicazione dei suoi sinonimi che possono rivestire accezioni tanto negative: accusare (Gv 18:29; Mt 12:10; 27:11-13; Mc 3:2; 15:3-4; Lc 23:2, 102), attribuire una colpa (Lc 23:8; Gv 19:4, 6; Eb 9:143), ritenere responsabile (Ge 39:22; 1 Cr 26:284), addebitare (Ro 4:85), quanto positive: mettere in conto … (Ro 4:5, 9-11, 22-24; Gm 2:236). Si può, infatti, “imputare un peccato, una colpa” ma, grazie a Dio, si può anche “mettere in conto … di giustizia”!

Romani 5:12 Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato... 5:13 Poiché, fino alla legge, il peccato era nel mondo, ma il peccato non è imputato quando non c'è legge.

Giovanni 18:29 Pilato dunque andò fuori verso di loro e domandò: «Quale accusa portate contro quest'uomo?» Matteo 12:10 dove c'era un uomo che aveva una mano paralizzata. Allora essi, per poterlo accusare, fecero a Gesù questa domanda: «È lecito far guarigioni in giorno di sabato?» 27:11 Gesù comparve davanti al governatore e il governatore lo interrogò, dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?» Gesù gli disse: «Tu lo dici». 27:12 E, accusato dai capi dei sacerdoti e dagli anziani, non rispose nulla. 27:13 Allora Pilato gli disse: «Non senti quante cose testimoniano contro di te?» Marco 3:2 E l'osservavano per vedere se lo avrebbe guarito in giorno di sabato, per poterlo accusare. Marco 15:3 I capi dei sacerdoti lo accusavano di molte cose; 15:4 e Pilato di nuovo lo interrogò dicendo: «Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano!» Luca 23:2 E cominciarono ad accusarlo, dicendo: «Abbiamo trovato quest'uomo che sovvertiva la nostra nazione, istigava a non pagare i tributi a Cesare e diceva di essere lui il Cristo re». Luca 23:10 Or i capi dei sacerdoti e gli scribi stavano là, accusandolo con veemenza.

Luca 23:8 Quando vide Gesù, Erode se ne rallegrò molto, perché da lungo tempo desiderava vederlo, avendo sentito parlare di lui; e sperava di vedergli fare qualche miracolo. Giovanni 19:4 Pilato uscì di nuovo, e disse loro: «Ecco, ve lo conduco fuori, affinché sappiate che non trovo in lui nessuna colpa». Giovanni 19:6 Come dunque i capi dei sacerdoti e le guardie lo ebbero visto, gridarono: «Crocifiggilo, crocifiggilo!» Pilato disse loro: «Prendetelo voi e crocifiggetelo; perché io non trovo in lui alcuna colpa». Ebrei 9:14 quanto più il sangue di Cristo, che mediante lo Spirito eterno offrì sé stesso puro di ogni colpa a Dio, purificherà la nostra coscienza dalle opere morte per servire il Dio vivente!

Genesi 39:22 Così il governatore della prigione affidò alla sorveglianza di Giuseppe tutti i detenuti che erano nel carcere; e nulla si faceva senza di lui. 1Cronache 26:28 e a tutto quello che era stato consacrato da Samuele, il veggente, da Saul figlio di Chis, da Abner figlio di Ner, e da Ioab figlio di Seruia. Chiunque consacrava qualcosa l'affidava alle mani di Selomit e dei suoi fratelli.

Romani 4:8 Beato l'uomo al quale il Signore non addebita affatto il peccato».

Romani 4:5 mentre a chi non opera ma crede in colui che giustifica l'empio, la sua fede è messa in conto come giustizia. Romani 4:9 Questa beatitudine è soltanto per i circoncisi o anche per gl'incirconcisi? Infatti diciamo che la fede fu messa in conto ad Abraamo come giustizia. 4:10 In quale circostanza dunque gli fu messa in conto? Quando era circonciso, o quando era incirconciso? Non quando era circonciso, ma quando era incirconciso; 4:11 poi ricevette il segno della circoncisione, quale sigillo della giustizia ottenuta per la fede che aveva quando era incirconciso, affinché fosse padre di tutti gl'incirconcisi che credono, in modo che anche a loro fosse messa in conto la giustizia; Romani 4:22 Perciò gli fu messo in conto come giustizia. 4:23 Or non per lui soltanto sta scritto che questo gli fu messo in conto come giustizia, 4:24 ma anche per noi, ai quali sarà pure messo in conto; per noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù, nostro Signore, Giacomo 2:23 così fu adempiuta la Scrittura che dice: «Abraamo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto come giustizia»; e fu chiamato amico di Dio.

Incantesimo (dal latino incantare – recitare formule magiche)

Branca della stregoneria con la quale si cerca di ottenere il controllo della mente e delle azioni altrui tramite l’evocazione di spiriti maligni. Praticare incantesimi era cosa comune tra i popoli che non conoscevano Dio e persino Israele, nonostante l’espresso divieto (De 18:9-111), cadde in questa forma d’idolatria (2 Re 17:17; 21:62) provocando lo sdegno del Signore (2 Re 13:1-3; 17:18-23; Gr 8:173). La profezia di Naum, riguardo a Ninive, dipese anche da questo (Na 3:1-74).

Deuteronomio 18:9 Quando sarai entrato nel paese che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà, non imparerai a imitare le pratiche abominevoli di quelle nazioni. 18:10 Non si trovi in mezzo a te chi fa passare suo figlio o sua figlia per il fuoco, né chi esercita la divinazione, né astrologo, né chi predice il futuro, né mago, 18:11 né incantatore, né chi consulta gli spiriti, né chi dice la fortuna, né negromante,

2Re 17:17 fecero passare per il fuoco i loro figli e le loro figlie, si applicarono alla divinazione e agli incantesimi, e si diedero a fare ciò che è male agli occhi del SIGNORE, provocandone lo sdegno. 2Re21:6 Fece passare suo figlio per il fuoco, si diede alla magia e agli incantesimi, e nominò degli evocatori di spiriti e degli indovini; si abbandonò completamente a fare ciò che è male agli occhi del SIGNORE, provocando la sua ira.

2Re 13:1 Nel ventitreesimo anno di Ioas, figlio di Acazia, re di Giuda, Ioacaz, figlio di Ieu, cominciò a regnare sopra Israele a Samaria. Regnò diciassette anni. 13:2 Egli fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE, imitò i peccati con i quali Geroboamo, figlio di Nebat, aveva fatto peccare Israele, e non se ne allontanò. 13:3 L'ira del SIGNORE si accese contro gli Israeliti, ed egli li diede nelle mani di Azael, re di Siria, e nelle mani di Ben-Adad, figlio di Azael, per tutto quel tempo. 2Re 17:18 Perciò il SIGNORE si adirò fortemente contro Israele, e lo allontanò dalla sua presenza; non rimase altro che la sola tribù di Giuda. 17:19 E neppure Giuda osservò i comandamenti del SIGNORE, suo Dio, ma seguì i costumi stabiliti da Israele. 17:20 Il SIGNORE respinse tutto il popolo d'Israele, lo umiliò, e l'abbandonò ai predoni, finché lo cacciò via dalla sua presenza. 17:21 Infatti, quando egli ebbe strappato Israele dalla casa di Davide e quelli ebbero proclamato re Geroboamo, figlio di Nebat, Geroboamo distolse Israele dal seguire il SIGNORE e li fece peccare gravemente. 17:22 I figli d'Israele si abbandonarono a tutti i peccati che Geroboamo aveva commessi, e non se ne allontanarono, 17:23 finché il SIGNORE mandò via Israele dalla sua presenza, come aveva predetto per bocca di tutti i profeti suoi servi; e Israele fu deportato dal suo paese in Assiria, dov'è rimasto fino a oggi. Geremia 8:17 «Infatti, ecco, io mando contro di voi dei serpenti, delle vipere, contro cui non c'è incantesimo che valga; vi morderanno», dice il SIGNORE.

Naum 3:1 Guai alla città sanguinaria, piena di menzogna e di violenza, che non cessa di depredare! 3:2 Si ode rumore di fruste, frastuono di ruote, galoppo di cavalli, sobbalzare di carri. 3:3 I cavalieri danno la carica, fiammeggiano le spade, sfolgorano le lance, i feriti abbondano, si ammucchiano i cadaveri, sono infiniti i morti, si inciampa nei cadaveri. 3:4 Questo a causa delle tante fornicazioni dell'avvenente prostituta, dell'abile incantatrice, che vendeva le nazioni con le sue fornicazioni, e i popoli con i suoi incantesimi. 3:5 «Eccomi a te», dice il SIGNORE degli eserciti; «io alzerò i lembi della tua veste fin sulla tua faccia e mostrerò alle nazioni la tua nudità, ai regni la tua vergogna; 3:6 ti getterò addosso delle immondizie, ti umilierò, e ti esporrò allo scherno. 3:7 Tutti quelli che ti vedranno fuggiranno lontano da te, e diranno: Ninive è distrutta! Chi la compiangerà? Dove ti cercherò dei consolatori?»

Incarnazione (dal latino incarnatus – incarnato ) vedi Ipostasi

Verità soprannaturale basilare del Cristianesimo in cui il Figlio eterno, Gesù, la seconda persona della Trinità (Gv1:1-5; Cl 2:91) assume la natura umana con tutti i limiti tipici dell’umanità, ma senza peccato. Dio è divenuto uomo pur essendo concepito dallo Spirito Santo e partorito da una vergine, progenie del primo Adamo e, come ultimo Adamo, poté redimere l’uomo dal peccato (Ef 1:6-9, 13-14; 2:1-52) in virtù del nuovo patto (Mt 26:28; Eb 7:22; 9:153).

Giovanni 1:1 Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. 1:2 Essa era nel principio con Dio. 1:3Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta. 1:4 In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini. 1:5 La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l'hanno sopraffatta. Colossesi 2:9 perché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità;

Efesini 1:6 a lode della gloria della sua grazia, che ci ha concessa nel suo amato Figlio. 1:7 In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia, 1:8 che egli ha riversata abbondantemente su di noi dandoci ogni sorta di sapienza e d'intelligenza, 1:9 facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo il disegno benevolo che aveva prestabilito dentro di sé, Efesini 1:13 In lui voi pure, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza, e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, 1:14 il quale è pegno della nostra eredità fino alla piena redenzione di quelli che Dio si è acquistati a lode della sua gloria. Efesini 2:1 Dio ha vivificato anche voi, voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati, 2:2 ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l'andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell'aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli. 2:3 Nel numero dei quali anche noi tutti vivevamo un tempo, secondo i desideri della nostra carne, ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri pensieri; ed eravamo per natura figli d'ira, come gli altri. 2:4 Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, 2:5 anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati),

Matteo 26:28 perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per il perdono dei peccati. Ebrei 7:22 Ne consegue che Gesù è divenuto garante di un patto migliore del primo. Ebrei 9:15 Per questo egli è mediatore di un nuovo patto. La sua morte è avvenuta per redimere dalle trasgressioni commesse sotto il primo patto, affinché i chiamati ricevano l'eterna eredità promessa.

Incenso (dal latino incensu(m) – incenso)

Resina gommosa aromatica raccolta da intagli fatti sulle burseracee, piante comuni in Africa e Asia e bruciata, per ricavarne intensi profumi, nel corso di cerimonie rituali fin dall’antichità (Es 30:71). Considerato “cosa santa”, era arso sull’altare o nei turiboli, dai sacerdoti nel servizio della tenda di convegno, Su espressa istruzione divina, era preparato con una mistura di altri aromi, immodificabile per formula e uso, pena la morte (Es 30:34-38; Le 10:1-22). È ancora utilizzato nei riti cattolici e bizantini.

Esodo 30:7 Aaronne vi brucerà sopra dell'incenso aromatico; lo brucerà ogni mattina, quando riordinerà le lampade.

Esodo 30:34 Il SIGNORE disse ancora a Mosè: «Prenditi degli aromi, della resina, della conchiglia profumata, delgalbano, degli aromi con incenso puro, in dosi uguali; 30:35 ne farai un profumo composto secondo l'arte del profumiere, salato, puro, santo; 30:36 ne ridurrai una parte in minutissima polvere e ne porrai davanti alla testimonianza nella tenda di convegno, dove io mi incontrerò con te: esso sarà per voi cosa santissima. 30:37 Del profumo che farai, non ne farete altro della stessa composizione per uso vostro; sarà per te cosa santa, consacrata al SIGNORE. 30:38 Chiunque ne farà di uguale per odorarlo, sarà escluso dal suo popolo». Levitico 10:1 Nadab e Abiu figli d'Aaronne, presero ciascuno il suo turibolo, vi misero dentro del fuoco, vi posero sopra dell'incenso, e offrirono davanti al SIGNORE del fuoco estraneo, diverso da ciò che egli aveva loro ordinato.10:2Allora un fuoco uscì dalla presenza del SIGNORE e li divorò; così morirono davanti al SIGNORE.




 
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