Dizionario Biblico

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Intimità, sentimento

L’intimità è quell’espressione confidenziale che nasce tra persone legate da particolari rapporti di parentela, amicizia o collaborazione. L’amicizia è un sentimento meraviglioso (Pr 17:17; 18:24; Gm 2:231) e sarebbe veramente tragico se, nella nostra vita venisse a mancare, purtroppo, è proprio dall’amico più intimo che arrivano le ferite più dolorose, tant’è che la Parola c’invita a diffidare (Mi 7:52) ricordandoci che da lui può arrivare il tradimento (Sl 41:93), l’abbandono (Gb 19:194), l’umiliazione (Gr 38:225) e le offese (Sl 55:12-136). Alle volte anche il Signore può portarci a essere oppressi dalla solitudine (Sl 88:14-187) ma i suoi scopi sono ben diversi (Sl 126:5; Mt 5:48).

Proverbi 17:17 L'amico ama in ogni tempo; è nato per essere un fratello nella sventura. Proverbi 18:24 Chi ha molti amici può esserne sopraffatto, ma c'è un amico che è più affezionato di un fratello. Giacomo 2:23 … così fu adempiuta la Scrittura che dice: «Abraamo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto come giustizia»; e fu chiamato amico di Dio

Michea 7:5 Non fidatevi del compagno, non riponete fiducia nell'amico intimo; sorveglia la porta della tua bocca davanti a colei che riposa sul tuo petto.

Salmi 41:9 Anche l'amico con il quale vivevo in pace, in cui avevo fiducia, e che mangiava il mio pane, si è schierato contro di me.

Giobbe 19:19 Tutti gli amici più stretti mi hanno in orrore, quelli che amavo si sono rivoltati contro di me.

Geremia 38:22 … tutte le donne rimaste nella casa del re di Giuda saranno condotte fuori ai capi del re di Babilonia; e queste donne diranno: "I tuoi amici ti hanno incitato, ti hanno vinto; i tuoi piedi sono affondati nel fango, e quelli si sono ritirati".

Salmi 55:12 Se mi avesse offeso un nemico, l'avrei sopportato; se un avversario avesse cercato di sopraffarmi, mi sarei nascosto da lui; 55:13 ma sei stato tu, l'uomo ch'io stimavo come mio pari, mio compagno e mio intimo amico.

Salmi 88:14 Perché, SIGNORE, respingi l'anima mia? Perché mi nascondi il tuo volto? 88:15 Io sono afflitto e agonizzante fin dalla mia gioventù; io porto il peso dei tuoi terrori e sono smarrito. 88:16 Il tuo sdegno mi travolge, i tuoi terrori m'annientano, 88:17 mi circondano come acque tutto il giorno, mi stringono tutti assieme. 88:18 Hai allontanato da me amici e conoscenti; le tenebre sono la mia compagnia.

Salmi 126:5 Quelli che seminano con lacrime, mieteranno con canti di gioia. Matteo 5:4 Beati quelli che sono afflitti, perché saranno consolati.

Invidia vedi Gelosia
Invocazione (dal latino invocatiône(m) – da invocâtus - invocato)

L’invocazione è un’implorazione di soccorso. Ben sapendo che molte sono le prove nella vita del credente, il Signore si riferisce all’uomo invitandolo a chiedere (Sl 50:14-15; Gr 33:31). In cambio Egli si rivela con promesse di salvezza (Is 12:4; At 2:21; Ro 10:132), di restaurazione (At 15:16-173), richieste di assunzione di responsabilità personali (1 Pt 1:174) ma anche di condanna per chi opprime (Gm 2:6-75). Il giusto lo sa, perciò confida (Sl 18:6; 55:1-2; 116:4; 118:5; 119:706) e testimonia dell’aiuto ricevuto (Sl 6:97). La Parola si offre come spada dello Spirito con un invito pressante: “… pregate … vegliate … supplicate … con costanza!” (Ef 6:17-188).

Salmi 50:14 Come sacrificio offri a Dio il ringraziamento, e mantieni le promesse fatte al SIGNORE; 50:15 poi invocami nel giorno della sventura; io ti salverò, e tu mi glorificherai». Geremia 33:3 "Invocami, e io ti risponderò, ti annuncerò cose grandi e impenetrabili che tu non conosci".

Isaia 12:4 e in quel giorno direte: «Lodate il SIGNORE, invocate il suo nome, fate conoscere le sue opere tra i popoli, proclamate che il suo nome è eccelso! Atti 2:21 E avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato". Romani 10:13 Infatti chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato.

Atti 15:16 "Dopo queste cose ritornerò e ricostruirò la tenda di Davide, che è caduta; e restaurerò le sue rovine, e la rimetterò in piedi, 15:17 affinché il rimanente degli uomini e tutte le nazioni, su cui è invocato il mio nome, cerchino il Signore, dice il Signore che fa queste cose,

1Pietro 1:17 E se invocate come Padre colui che giudica senza favoritismi, secondo l'opera di ciascuno, comportatevi con timore durante il tempo del vostro soggiorno terreno;

Giacomo 2:6 Voi invece avete disprezzato il povero! Non sono forse i ricchi quelli che vi opprimono e vi trascinano davanti ai tribunali? 2:7 Non sono essi quelli che bestemmiano il buon nome che è stato invocato su di voi?

Salmi 18:6 Nella mia angoscia invocai il SIGNORE, gridai al mio Dio. Egli udì la mia voce dal suo tempio, il mio grido giunse a lui, ai suoi orecchi. Salmi 55:1 Porgi orecchio alla mia preghiera, o Dio, non essere insensibile alla mia supplica. 55:2 Dammi ascolto, e rispondimi; mi lamento senza posa e gemo, Salmi 116:4 Ma io invocai il nome del SIGNORE: «SIGNORE, libera l'anima mia!» Salmi 118:5 Nella mia angoscia invocai il SIGNORE; il SIGNORE mi rispose e mi portò in salvo. Salmi 119:70 Il loro cuore è insensibile come il grasso, ma io mi diletto nella tua legge.

Salmi 6:9 Il SIGNORE ha ascoltato la mia supplica, il SIGNORE accoglie la mia preghiera.

Efesini 6:17 Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio; 6:18 pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi,

Iperbole (dal greco hyperbolê – esagerazione composto. da hyper – sopra e un derivato di bállein - gettare))

L’iperbole è un procedimento linguistico che permette, tramite un’esagerazione voluta, di schernire qualcosa o qualcuno, specie i nemici (Dt 9:1; Mt 23:24; Es 16:3; Nr 11:5-6; Os 13:21).

Deuteronomio 9:1 Ascolta, Israele! Oggi tu stai per passare il Giordano per andare a impadronirti di nazioni più grandi e più potenti di te, di città grandi e fortificate fino al cielo, Matteo 23:24 Guide cieche, che filtrate il moscerino e inghiottite il cammello. Esodo 16:3 I figli d'Israele dissero loro: «Fossimo pur morti per mano del SIGNORE nel paese d'Egitto, quando sedevamo intorno a pentole piene di carne e mangiavamo pane a sazietà! Voi ci avete condotti in questo deserto perché tutta questa assemblea morisse di fame!» Numeri 11:5 Ci ricordiamo dei pesci che mangiavamo in Egitto a volontà, dei cocomeri, dei meloni, dei porri, delle cipolle e dell'aglio. 11:6 E ora siamo inariditi; non c'è più nulla! I nostri occhi non vedono altro che questa manna». Osea 13:2 Ora continuano a peccare, si fanno con il loro argento delle immagini fuse, idoli di loro invenzione, che sono tutti opera d'artefici. Di loro si dice: «Scannano uomini, baciano vitelli!»

Iperdulia (dal greco hypér – sopra e douleía – dulia da dôulos – servo)

Nel cattolicesimo rappresenta una forma di culto superiore alla dulia (venerazione) riservata agli angeli e ai santi) ma inferiore a quello di latria (adorazione) dovuta solo a Dio. Il teologo Duns Scoto (1265-1308) fu un acceso sostenitore della “immacolata concezione” (non contaminata dal peccato originale) portando a ravvisare, in Maria, il ruolo di “corredentrice”. La teologia protestante considera questo culto al pari dell’idolatria negando una distinzione tra venerazione e adorazione.

Ipocrisia (dal latino hypocrisia(m) – dal verbo greco hypokrinesthai – recitare una parte)

È uno dei vizi più subdoli proprio perché simula nobili atteggiamenti e sentimenti morali allo scopo d’ingannare, falsando la propria immagine (Lc 18:11-121) e trarne vantaggio personale. Tanto Gesù (Mt 23:23-292), quanto Paolo (2 Ti 3:53), biasimano fortemente tale comportamento ricordandone la punizione (Mt 23:334). Molti sono gli inviti a rifuggirla (Ro 12:9; Gm 3:17; 1 Pt 2:1-25) attenendosi unicamente alla verità ricordando che l’ipocrisia è madre di molti vizi (Gm 3:13-186)!

Luca 18:11 Il fariseo, stando in piedi, pregava così dentro di sé: "O Dio, ti ringrazio che io non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri; neppure come questo pubblicano. 18:12 Io digiuno due volte la settimana; pago la decima su tutto quello che possiedo".

Matteo 23:23 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pagate la decima della menta, dell'aneto e del comino, e trascurate le cose più importanti della legge: il giudizio, la misericordia, e la fede. Queste sono le cose che bisognava fare, senza tralasciare le altre. 23:24 Guide cieche, che filtrate il moscerino e inghiottite il cammello. 23:25 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pulite l'esterno del bicchiere e del piatto, mentre dentro sono pieni di rapina e d'intemperanza. 23:26Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere e del piatto, affinché anche l'esterno diventi pulito. 23:27 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché siete simili a sepolcri imbiancati, che appaiono belli di fuori, ma dentro sono pieni d'ossa di morti e d'ogni immondizia. 23:28 Così anche voi, di fuori sembrate giusti alla gente; ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità.23:29 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché costruite i sepolcri ai profeti e adornate le tombe dei giusti

2Timoteo 3:5 aventi l'apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza. Anche da costoro allontànati!

Matteo 23:33 Serpenti, razza di vipere, come scamperete al giudizio della geenna?

Romani 12:9 L'amore sia senza ipocrisia. Aborrite il male e attenetevi fermamente al bene. Giacomo 3:17 La saggezza che viene dall'alto, anzitutto è pura; poi pacifica, mite, conciliante, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale, senza ipocrisia. 1Pietro 2:1 Sbarazzandovi di ogni cattiveria, di ogni frode, dell'ipocrisia, delle invidie e di ogni maldicenza, 2:2 come bambini appena nati, desiderate il puro latte spirituale, perché con esso cresciate per la salvezza,

Giacomo 3:13 Chi fra voi è saggio e intelligente? Mostri con la buona condotta le sue opere compiute con mansuetudine e saggezza. 3:14 Ma se avete nel vostro cuore amara gelosia e spirito di contesa, non vi vantate e non mentite contro la verità. 3:15 Questa non è la saggezza che scende dall'alto; ma è terrena, animale e diabolica. 3:16 Infatti dove c'è invidia e contesa, c'è disordine e ogni cattiva azione. 3:17 La saggezza che viene dall'alto, anzitutto è pura; poi pacifica, mite, conciliante, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale, senza ipocrisia. 3:18 Il frutto della giustizia si semina nella pace per coloro che si adoperano per la pace.

Ipostasi (dal greco hypó – sotto e stásis – stasi) vedi Incarnazione

È l’unione della natura umana e divina. Gesù (il Figlio, seconda persona della Trinità) era vero uomo (Da 7:13; Mt 16:27-28; Mt 26:64; Mt 11:271) e vero Dio (Gv1:1; Ro 9:5; Cl 2:9; Lc 1:352).

Daniele 7:13 Io guardavo, nelle visioni notturne, ed ecco venire sulle nuvole del cielo uno simile a un figlio d'uomo; egli giunse fino al vegliardo e fu fatto avvicinare a lui; Matteo 16:27 Perché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo l'opera sua. 16:28 In verità vi dico che alcuni di coloro che sono qui presenti non gusteranno la morte, finché non abbiano visto il Figlio dell'uomo venire nel suo regno». Matteo 26:64 Gesù gli rispose: «Tu l'hai detto; anzi vi dico che da ora in poi vedrete il Figlio dell'uomo seduto alla destra della Potenza, e venire sulle nuvole del cielo». Matteo 11:27 Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio, e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo.

Giovanni 1:1 Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Romani 9:5 ai quali appartengono i padri e dai quali proviene, secondo la carne, il Cristo, che è sopra tutte le cose Dio benedetto in eterno. Amen! Colossesi 2:9 perché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità;  Luca 1:35 L'angelo le rispose: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà dell'ombra sua; perciò, anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio.

Ipotiposi (dal greco hypotypôsis - abbozzo)

L’ipotiposi è una figura retorica che può descrivere una persona, un oggetto o un avvenimento in modo talmente vivo, nei suoi molteplici particolari, da suscitare l’impressione di vederlo come una figura reale. L’intera Bibbia, ma in particolare il libro di Giobbe, i Profeti, l’Ecclesiaste e i Salmi sono pieni di tali figure; eccone alcuni esempi: le parole che l’angelo proferì ad Abramo da parte di Dio (Ge 22:10-181), la descrizione dell’episodio del leviatano (Gn 2:1-112), la meditazione sullo scorrere della vita (Ec 12:1-103). Clemente Alessandrino ne fece quasi un’esegesi, essendo, secondo Eusebio, una spiegazione di tutti i libri, apocrifi compresi.

Genesi 22:10 Abraamo stese la mano e prese il coltello per scannare suo figlio. 22:11 Ma l'angelo del SIGNORE lo chiamò dal cielo e disse: «Abraamo, Abraamo!» Egli rispose: «Eccomi». 22:12 E l'angelo: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli male! Ora so che tu temi Dio, poiché non mi hai rifiutato tuo figlio, l'unico tuo». 22:13 Abraamo alzò gli occhi, guardò, ed ecco dietro a sé un montone, impigliato per le corna in un cespuglio. Abraamo andò, prese il montone e l'offerse in olocausto invece di suo figlio. 22:14 Abraamo chiamò quel luogo «Iavè-Irè». Per questo si dice oggi: «Al monte del SIGNORE sarà provveduto».22:15 L'angelo del SIGNORE chiamò dal cielo Abraamo una seconda volta, e disse: 22:16 «Io giuro per me stesso, dice il SIGNORE, che, siccome tu hai fatto questo e non mi hai rifiutato tuo figlio, l'unico tuo, 22:17 io ti colmerò di benedizioni e moltiplicherò la tua discendenza come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; e la tua discendenza s'impadronirà delle città dei suoi nemici. 22:18 Tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua discendenza, perché tu hai ubbidito alla mia voce».

Genesi 2:1 Così furono compiuti i cieli e la terra e tutto l'esercito loro. 2:2 Il settimo giorno, Dio compì l'opera che aveva fatta, e si riposò il settimo giorno da tutta l'opera che aveva fatta. 2:3 Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò, perché in esso Dio si riposò da tutta l'opera che aveva creata e fatta.2:4 Queste sono le origini dei cieli e della terra quando furono creati. Nel giorno che Dio il SIGNORE fece la terra e i cieli, 2:5 non c'era ancora sulla terra alcun arbusto della campagna. Nessuna erba della campagna era ancora spuntata, perché Dio il SIGNORE non aveva fatto piovere sulla terra, e non c'era alcun uomo per coltivare il suolo; 2:6 ma un vapore saliva dalla terra e bagnava tutta la superficie del suolo.2:7 Dio il SIGNORE formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente. 2:8 Dio il SIGNORE piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi pose l'uomo che aveva formato. 2:9 Dio il SIGNORE fece spuntare dal suolo ogni sorta d'alberi piacevoli a vedersi e buoni per nutrirsi, tra i quali l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male. 2:10 Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, e di là si divideva in quattro bracci. 2:11 Il nome del primo è Pison, ed è quello che circonda tutto il paese di Avila, dove c'è l'oro;

Ecclesiaste 12:1 Rallègrati pure, o giovane, durante la tua adolescenza, e gioisca pure il tuo cuore durante i giorni della tua giovinezza; cammina pure nelle vie dove ti conduce il cuore e seguendo gli sguardi dei tuoi occhi; ma sappi che, per tutte queste cose, Dio ti chiamerà in giudizio! 12:2 Bandisci dal tuo cuore la tristezza, e allontana dalla tua carne la sofferenza; poiché la giovinezza e l'aurora sono vanità. 12:3 Ma ricòrdati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i cattivi giorni e giungano gli anni dei quali dirai: «Io non ci ho più alcun piacere»; 12:4 prima che il sole, la luce, la luna e le stelle si oscurino, e le nuvole tornino dopo la pioggia: 12: 5 prima dell'età in cui i guardiani della casa tremano, gli uomini forti si curvano, le macinatrici si fermano perché sono ridotte a poche, quelli che guardano dalle finestre si oscurano, 12:6 i due battenti della porta si chiudono sulla strada perché diminuisce il rumore della macina; in cui l'uomo si alza al canto dell'uccello, tutte le figlie del canto si affievoliscono, 12:7 in cui uno ha paura delle alture, ha degli spaventi mentre cammina, in cui fiorisce il mandorlo, la locusta si fa pesante, e il cappero non fa più effetto perché l'uomo se ne va alla sua dimora eterna e i piagnoni percorrono le strade; 12:8 prima che il cordone d'argento si stacchi, il vaso d'oro si spezzi, la brocca si rompa sulla fonte, la ruota infranta cada nel pozzo; 12:9 prima che la polvere torni alla terra com'era prima, e lo spirito torni a Dio che l'ha dato. 12:10 «Vanità delle vanità», dice l'Ecclesiaste, «tutto è vanità».

Ira di Dio (dal latino îram – ira)

La Parola ci insegna che l’ira di Dio si rivela contro ogni empietà degli uomini (Ro 1:181), contro chi si fa promotore di uno spirito di contesa (Ro 2:82), si fa sedurre da vani ragionamenti (Ef 5:63) o dalla ribellione contro l’annuncio della Sua Parola (1 Te 2:14-164). L’ordine è chiaro: “Se trasgredite il patto … (Gs 23:165). Nonostante ciò i nostri padri non hanno ubbidito al comandamento (Ne 9:16-176) ma grazie siano rese al cielo perché abbiamo un Dio misericordioso, lento all’ira … (Gl 2:13; Mi 7:187). La vita eterna è condizionata dal credere nel Figlio di Dio (Gv 3:368) e dall’affidarsi alla giustizia divina (Ro 12:199). Guardatevi dall’ira di Dio (Co 3:610)! Guai alle nazioni che ne saranno colpite (Ap 19:1511).

Romani 1:18 L'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l'ingiustizia;

Romani 2:8 … ma ira e indignazione a quelli che, per spirito di contesa, invece di ubbidire alla verità ubbidiscono all'ingiustizia

Efesini 5:6 Nessuno vi seduca con vani ragionamenti; infatti è per queste cose che l'ira di Dio viene sugli uomini ribelli.

1Tessalonicesi 2:14 Infatti, fratelli, voi siete diventati imitatori delle chiese di Dio che sono in Cristo Gesù nella Giudea; poiché anche voi avete sofferto da parte dei vostri connazionali le stesse tribolazioni che quelle chiese hanno sofferto da parte dei Giudei, 2:15 i quali hanno ucciso il Signore Gesù e i profeti, e hanno cacciato noi; essi non piacciono a Dio e sono nemici di tutti gli uomini, 2:16 impedendoci di parlare agli stranieri perché siano salvati. Colmano così senza posa la misura dei loro peccati; ma ormai li ha raggiunti l'ira finale.

Giosuè 23:16 Se trasgredite il patto che il SIGNORE, il vostro Dio, vi ha imposto, e andate a servire altri dèi e vi prostrate davanti a loro, l'ira del SIGNORE si accenderà contro di voi, e voi perirete presto, scomparendo dal buon paese che egli vi ha dato».

Neemia 9:16 Ma i nostri padri si sono comportati con superbia, irrigidendo i loro colli, e non ubbidendo ai tuoi comandamenti. 9:17 Hanno rifiutato di ubbidire, e non si sono ricordati delle meraviglie da te fatte in loro favore; e hanno irrigidito i loro colli e, nella loro ribellione, si sono voluti dare un capo per tornare alla loro schiavitù. Ma tu sei un Dio pronto a perdonare, misericordioso, pieno di compassione, lento all'ira e di gran bontà, e non li hai abbandonati.

Gioele 2:13 Stracciatevi il cuore, non le vesti; tornate al SIGNORE, vostro Dio, perché egli è misericordioso e pietoso, lento all'ira e pieno di bontà, e si pente del male che manda. Michea 7:18 Quale Dio è come te, che perdoni l'iniquità e passi sopra alla colpa del resto della tua eredità? Egli non serba la sua ira per sempre, perché si compiace di usare misericordia.

Giovanni 3:36 Chi crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio rimane su di lui».

Romani 12:19 Non fate le vostre vendette, miei cari, ma cedete il posto all'ira di Dio; poiché sta scritto: «A me la vendetta; io darò la retribuzione», dice il Signore.

Colossesi 3:6 Per queste cose viene l'ira di Dio sugli uomini ribelli.

Apocalisse 19:15 Dalla bocca gli usciva una spada affilata per colpire le nazioni; ed egli le governerà con una verga di ferro, e pigerà il tino del vino dell'ira ardente del Dio onnipotente.




 
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