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Segno della croce (dal latino sîgnu(m) – segno e crűce(m) – croce)

Alcuni ritengono che il segno della croce sia ispirato da un passo di Ezechiele (Ez 9:41) in cui solo la “Vulgata” e quindi la “Cei” intravedano un riferimento alla lettera “tau”, Di certo si iniziò a praticarlo tra il II e il III secolo su forte spinta di Tertuliano (160-220 d.C.). Da un piccolo segno tracciato sulla fronte si passò al coinvolgimento anche del tronco forse già tra il IX e XI secolo d.C. Il fatto era sostenuto, oltre che da una errata tradizione, anche da un’esegesi troppo spinta di alcuni passi (Es 17:9-14; Ap 7:3; 9:4; 14:12). In essi, infatti, pur individuando una forma di salvaguardia, non si riscontra alcuna prescrizione ritualistica. La Bibbia non insegna questa pratica. In ambito evangelico, però, è conservato dai luterani, anglicani e metodisti.

Ezechiele 9:4 «Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme, e fa' un segno sulla fronte degli uomini che sospirano e gemono per tutte le abominazioni che si commettono in mezzo a lei».

Esodo 17:9 E Mosè disse a Giosuè: «Scegli per noi alcuni uomini ed esci a combattere contro Amalec; domani io starò sulla vetta del colle con il bastone di Dio in mano». 17:10 Giosuè fece come Mosè gli aveva detto e combatté contro Amalec; e Mosè, Aaronne e Cur salirono sulla vetta del colle. 17:11 E quando Mosè teneva le mani alzate, Israele vinceva; e quando le abbassava, vinceva Amalec. 17:12 Ma le mani di Mosè si facevano pesanti. Allora essi presero una pietra, gliela posero sotto ed egli si sedette; Aaronne e Cur gli tenevano le mani alzate, uno da una parte e l'altro dall'altra. Così le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole. 17:13 E Giosuè sconfisse Amalec e la sua gente passandoli a fil di spada. 17:14 Il SIGNORE disse a Mosè: «Scrivi questo fatto in un libro, perché se ne conservi il ricordo, e fa' sapere a Giosuè che io cancellerò interamente sotto il cielo la memoria di Amalec». Apocalisse 7:3 «Non danneggiate la terra, né il mare, né gli alberi, finché non abbiamo segnato sulla fronte, con il sigillo, i servi del nostro Dio». Apocalisse 9:4 E fu detto loro di non danneggiare l'erba della terra, né la verdura, né gli alberi, ma solo gli uomini che non avessero il sigillo di Dio sulla fronte. Apocalisse 14:1 Poi guardai e vidi l'Agnello che stava in piedi sul monte Sion e con lui erano centoquarantaquattromila persone che avevano il suo nome e il nome di suo Padre scritto sulla fronte.

Segno e/o simbolo, quale differenza

Il segno è l’atto concreto a pubblica visione, il simbolo, invece, è il significato intrinseco al segno. Ecco un esempio: scendendo nelle acque battesimali, l’immersione nell’acqua rappresenta il pubblico segno del battesimo (la testimonianza) ma il vero simbolo è ciò che l’atto rappresenta: l’immersione totale nella morte e resurrezione di Gesù (Ro 6:3-61), per fede uniti e identificati in Lui, quindi, rivestiti in Cristo (Ga 3:272) a conferma dell’opera, precedentemente, avvenuta (At 10:47-483). La parte essenziale, perciò, pur se importante, non è l’immersione, bensì ciò che essa, veramente, rappresenta (Co 2:124), Se ciò è vero, quindi, … (Ef 4:55)! Ovviamente, il principio è applicabile in tutti gli eventi in cui può essere coinvolto.

Romani 6:3 O ignorate forse che tutti noi, che siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? 6:4 Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita. 6:5 Perché se siamo stati totalmente uniti a lui in una morte simile alla sua, lo saremo anche in una risurrezione simile alla sua. 6:6 Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo più al peccato;

Galati 3:27 Infatti voi tutti che siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo.

Atti 10:47 Allora Pietro disse: «C'è forse qualcuno che possa negare l'acqua e impedire che siano battezzati questi che hanno ricevuto lo Spirito Santo come noi?» 10:48 E comandò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo. Allora essi lo pregarono di rimanere alcuni giorni con loro.

Colossesi 2:11 in lui siete anche stati circoncisi di una circoncisione non fatta da mano d'uomo, ma della circoncisione di Cristo, che consiste nello spogliamento del corpo della carne: 2:12 siete stati con lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti. 2:13 Voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i nostri peccati; 2:14 egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l'ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce;

Efesini 4:5 V'è un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo,

Sela (probabilmente da salah - alzare la mano per imporre il silenzio)

Espressione ebraica trovata spesso nei Salmi* (x71) e in Abacuc* cap. 3  (x3). Probabilmente riveste il significato di “pausa”, come riferito nella Nuova Riveduta. Nella versione Riveduta (Luzzi) utilizza la forma originale. Potrebbe indicare un intervallo musicale, un cambio di tonalità o di strumentazione. (Sl 24:6, 10; 50:6; 52:3, 5; 62:4, 8; 89:4, 37, 45, 481 etc).

Salmi 24:6 Tale è la generazione di quelli che lo cercano, di quelli che cercano il tuo volto, o Dio di Giacobbe. [Pausa] Salmi 24:10 Chi è questo Re di gloria? È il SIGNORE degli eserciti; egli è il Re di gloria. [Pausa] Salmi 50:6 I cieli proclameranno la sua giustizia, perché Dio stesso sta per giudicare. [Pausa] Salmi 52:3 Tu preferisci il male al bene, mentire piuttosto che dir la verità. [Pausa] Salmi 52:5 Perciò Dio ti distruggerà per sempre; ti afferrerà, ti strapperà dalla tua tenda e ti sradicherà dalla terra dei viventi. [Pausa] Salmi 62:4 Essi non pensano che a farlo cadere dalla sua altezza; prendono piacere nella menzogna; benedicono con la bocca, ma in cuor loro maledicono. [Pausa] Salmi 62:8 Confida in lui in ogni tempo, o popolo; apri il tuo cuore in sua presenza; Dio è il nostro rifugio. [Pausa] Salmi 89:4 "Stabilirò la tua discendenza in eterno ed edificherò il tuo trono per ogni età"». [Pausa] Salmi 89:37 sarà stabile per sempre come la luna; e il testimone ch'è nei cieli è fedele». [Pausa] Salmi 89:45 Hai abbreviato i giorni della sua giovinezza, l'hai coperto di vergogna. [Pausa] Salmi 89:48 Qual è l'uomo che viva senza veder la morte? Che scampi l'anima sua al potere del soggiorno dei morti? [Pausa]

Semantico, campo (dal greco semantikós da semdinein – segnalare e dal latino campu(m) – spazio delimitato)

Per campo semantico s’intende un insieme di termini che si legano con la parola base, su più piani dimostrativi e di significato. Usando, per esempio, il termine “anima” (anima (lat.) - psychè (gre.) – nephesh (ebr.)), ecco un esempio classico dato dalla visione dell’uomo in termini dicotomici o dualistici: corpo/anima oppure tricotomici corpo/anima/spirito (spiritus (lat.) – pneuma (gre.) – ruach (ebr.). Ed ora alcune delle possibili intersezioni: 1) - soffio divino, soffio vitale, principio vitale, alito vitale, soffio, respiro, vento, vita. 2) – immortalità, incorporeità, resurrezione, eternità, effimero, caduco. 3) – mente, pensiero, memoria, inclinazione, luogo degli affetti e dei sentimenti con tutti i connessi, proposito, disposizione di spirito, coraggio, immaginazione, intelletto, ragione, intelligenza, criterio, senno, raziocinio, volontà, arbitrio. 4) – Attrattive mondane, tentazione, lotta spirituale, oppressione, peccato, colpa, premio, castigo, morte e vita eterna, giudizio, remissione, paradiso, inferno, possessione, esorcismo, scoraggiamento, pentimento, perdono, nuova nascita, ristabilimento, salvezza, Spirito Santo, Dio, demiurgo*, demonio. 5) – monismo*, dualismo*, gnosticismo*, panteismo*, materialismo*, dicotomia*, tricotomia*, esoterismo*, mito orfico (orfico, mito*), metempsicosi*, psicologia*, psicoterapia*, psicosomatica* e tantissimi altri.

Semiotica (dal greco semeîon – segno)

Nell’ermeneutica la semiotica studia i “segni” (miracoli, figure retoriche, modelli narrativi completi) e il loro senso. Un segno non sempre rappresenta il valore intrinseco che intende esternare, perciò si rifà a qualche altra cosa. Semplificando, possiamo affermare che la semiotica studia e interpreta ciò che lega il ricevente a ciò che lui stesso estrapola dall’interpretazione che egli stesso fa e cristallizza. L’esegesi biblica, normalmente dipana gli scritti alla luce della storia, mentre la semiotica ce li propone nelle figure del linguaggio. Tre sono i principi sul come applicarla: 1) - Considerare il solo testo escludendo ogni dato esterno. 2) - Evidenziare le relazioni tra i suoi elementi. 3) - Stabilirne la grammatica, le regole e le strutture che gli sono tipiche; tutto questo su tre livelli di analisi: narrativo, discorsivo e logico semantico.

Semplicitŕ (dal latino simplicitate(m) – semplicitŕ)

La semplicità di cuore è una di quelle doti di cui il vero credente non può farne a meno (Sl 19:7; 116:6; 119:130; Pr 8:5; Mt 10:16; At 2:46; Ro 12:6-8; 16:19; 2 Co 1:121). Come potrebbe, diversamente, rendere testimonianza della lieta novella (1 Te 2:1-102)? Come avrebbe potuto Paolo reagire convincentemente alle insinuazioni di alcuni credenti di Corinto (2 Co 2:17; 4:23) se la sua opera non fosse stata sostenuta dal binomio “semplicità e sincerità” (2 Co 11:124)?

Salmi 19:7 La legge del SIGNORE è perfetta, essa ristora l'anima; a testimonianza del SIGNORE è veritiera, rende saggio il semplice. Salmi 116:6 Il SIGNORE protegge i semplici; io ero ridotto in misero stato ed egli mi ha salvato.   Salmi 119:130 La rivelazione delle tue parole illumina; rende intelligenti i semplici. Proverbi 8:5 Imparate, o semplici, l'accorgimento, e voi, stolti, diventate intelligenti! Matteo 10:16 «Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Atti 2:46 E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, Romani 12:6 Avendo pertanto carismi differenti secondo la grazia che ci è stata concessa, se abbiamo carisma di profezia, profetizziamo conformemente alla fede; 12:7 se di ministero, attendiamo al ministero; se d'insegnamento, all'insegnare;12:8 se di esortazione, all'esortare; chi dà, dia con semplicità; chi presiede, lo faccia con diligenza; chi fa opere di misericordia, le faccia con gioia. 16:19 Quanto a voi, la vostra ubbidienza è nota a tutti. Io mi rallegro dunque per voi, ma desidero che siate saggi nel bene e incontaminati dal male. 2Corinzi 1:12 Questo, infatti, è il nostro vanto: la testimonianza della nostra coscienza di esserci comportati nel mondo, e specialmente verso di voi, con la semplicità e la sincerità di Dio, non con sapienza carnale ma con la grazia di Dio.

1Tessalonicesi 2:1 Voi stessi, fratelli, sapete che la nostra venuta tra voi non è stata vana; 2:2 anzi, dopo aver prima sofferto e subìto oltraggi, come sapete, a Filippi, trovammo il coraggio nel nostro Dio, per annunziarvi il vangelo di Dio in mezzo a molte lotte. 2:3 Perché la nostra predicazione non proviene da finzione, né da motivi impuri, né è fatta con inganno; 2:4 ma come siamo stati approvati da Dio che ci ha stimati tali da poterci affidare il vangelo, parliamo in modo da piacere non agli uomini, ma a Dio che prova i nostri cuori. 2:5 Difatti, non abbiamo mai usato un parlare lusinghevole, come ben sapete, né pretesti ispirati da cupidigia; Dio ne è testimone. 2:6 E non abbiamo cercato gloria dagli uomini, né da voi, né da altri, sebbene, come apostoli di Cristo, avessimo potuto far valere la nostra autorità; 2:7 invece, siamo stati mansueti in mezzo a voi, come una nutrice che cura teneramente i suoi bambini. 2:8 Così, nel nostro grande affetto per voi, eravamo disposti a darvi non soltanto il vangelo di Dio, ma anche le nostre proprie vite, tanto ci eravate diventati cari. 2:9 Perché, fratelli, voi ricordate la nostra fatica e la nostra pena; infatti è lavorando notte e giorno per non essere di peso a nessuno di voi, che vi abbiamo predicato il vangelo di Dio. 2:10 Voi siete testimoni, e Dio lo è pure, del modo santo, giusto e irreprensibile con cui ci siamo comportati verso di voi che credete;

2Corinzi 2:17 Noi non siamo infatti come quei molti che falsificano la parola di Dio; ma parliamo mossi da sincerità, da parte di Dio, in presenza di Dio, in Cristo. 2Corinzi 4:2 al contrario, abbiamo rifiutato gli intrighi vergognosi e non ci comportiamo con astuzia né falsifichiamo la parola di Dio, ma rendendo pubblica la verità, raccomandiamo noi stessi alla coscienza di ogni uomo davanti a Dio.

2Corinzi 11:12 Ma quello che faccio lo farò ancora per togliere ogni pretesto a coloro che desiderano un'occasione per mostrarsi uguali a noi in ciò di cui si vantano.

Senape (dal greco sínapi - senape)

Pianta delle crucifere coltivata in Europa per i suoi semi da cui ricavare la mostarda (dalla brassica nigra) o la salsa omonima (dalla brassica alba). L’altezza media è inferiore al metro (brassica alba) con un fiore giallo a pannocchia da cui si ricavano dei semi piccolissimi (0,5-2 mm) usati sia in cucina sia in medicina. La parabola del granello di senape s’inserisce in un gruppo che riguarda il Regno dei Cieli. Un seme così piccolo, quasi insignificante, cresce e dà origine a un grande “albero” presso i cui rami gli uccelli trovano ombra e riposo (Mc 4:30-321). Qualora la nostra fede avesse le stesse proporzioni di un sì piccolo granello (Lc 17:5-62), potremmo smuovere le montagne (Mt 21:213).

Marco 4:30 Diceva ancora: «A che paragoneremo il regno di Dio, o con quale parabola lo rappresenteremo? 4:31 Esso è simile a un granello di senape, il quale, quando lo si è seminato in terra, è il più piccolo di tutti i semi che sono sulla terra; 4:32 ma quando è seminato, cresce e diventa più grande di tutti i legumi; e fa dei rami tanto grandi, chePianta delle crucifere coltivata in Europa per i suoi semi da cui ricavare la mostarda (dalla brassica nigra) o la salsa omonima (dalla brassica alba). L’altezza media è inferiore al metro (brassica alba) con un fiore giallo a pannocchia da cui si ricavano dei semi piccolissimi (0,5-2 mm) usati sia in cucina sia in medicina. La parabola del granello di senape s’inserisce in un gruppo che riguarda il Regno dei Cieli. Un seme così piccolo, quasi insignificante, cresce e dà origine a un grande “albero” presso i cui rami gli uccelli trovano ombra e riposo (@Mc 4:30-32@%1%). Qualora la nostra fede avesse le stesse proporzioni di un sì piccolo granello (@Lc 17:5-6@%2%), potremmo smuovere le montagne (@Mt 21:21@%3%). all'ombra loro possono ripararsi gli uccelli del cielo».

Luca 17:5 Allora gli apostoli dissero al Signore: «Aumentaci la fede». 17:6 Il Signore disse: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo sicomoro: "Sràdicati e trapiàntati nel mare", e vi ubbidirebbe.

Matteo 21:21 Gesù rispose loro: «Io vi dico in verità: Se aveste fede e non dubitaste, non soltanto fareste quello che è stato fatto al fico; ma se anche diceste a questo monte: "Togliti di là e gettati nel mare", sarebbe fatto. 21:22 Tutte le cose che domanderete in preghiera, se avete fede, le otterrete».

Seno di Abramo

Espressione biblica che si trova soltanto in Luca 16:221) dove indica il luogo di consolazione e amore, all’interno dell’Ades, assegnato al mendicante Lazzaro dopo la sua morte. Per gli ebrei, Abraamo era il padre della fede, e la speranza di chi moriva era di andare nello stesso luogo per essere abbracciato da questo uomo che fu dichiarato giusto; essere con Abraamo era la garanzia di essere con Dio. Era noto nel Talmud* come luogo raffigurante il cielo.

Luca 16:22 Avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abraamo; morì anche il ricco, e fu sepolto.

Sentinella (dal latino sentinare – evitare con astuzia un pericolo)

È questo un termine usato più volte dai profeti (Is 56:10-11; Gr 6:17; Os 9:81); Dio stesso nomina il profeta Ezechiele sentinella per la casa d’Israele, responsabile della sua salvaguardia spirituale (Ez 3:17-21; 33:2-112). Il compito delle vedette, di cui rispondevano con la vita, era vegliare (Ne 4:9; Is 21:6-83) e allarmare in caso di pericolo (2 R 9:17-244); ►Ez 33:2-165). Oggi, questo compito è affidato ai conduttori e responsabili delle comunità (Is 62:6; Eb 13:176) e guai se non sono trovati fedeli (Is 56:10-117)!

Isaia 56:10 I guardiani d'Israele sono tutti ciechi, senza intelligenza; sono tutti cani muti, incapaci di abbaiare; sognano, stanno sdraiati, amano sonnecchiare. 56:11 Sono cani ingordi, che non sanno cosa sia l'essere sazi; sono pastori che non capiscono nulla; sono tutti vòlti alla propria via, ognuno mira al proprio interesse, dal primo all'ultimo. Genesi 6:17 Ecco, io sto per far venire il diluvio delle acque sulla terra, per distruggere sotto il cielo ogni essere in cui è alito di vita; tutto quello che è sulla terra perirà. Osea 9:8 Efraim fa la sentinella davanti al mio Dio; ma il profeta è un laccio d'uccellatore su tutte le sue vie, un avversario contro la casa del suo dio.

Ezechiele 3:17 «Figlio d'uomo, io ti ho stabilito come sentinella per la casa d'Israele; quando tu udrai dalla mia bocca una parola, tu li avvertirai da parte mia. 3:18 Quando io dirò all'empio: "Certo morirai!" se tu non l'avverti, e non parli per avvertire quell'empio di abbandonare la sua via malvagia, e salvargli così la vita, quell'empio morirà per la sua iniquità; ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano. 3:19 Ma, se tu avverti l'empio, ed egli non si ritira dalla sua empietà e dalla sua via malvagia, egli morirà per la sua iniquità, ma tu avrai salvato te stesso. 3:20 Quando un giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità, se io gli pongo davanti una qualche occasione di caduta, egli morirà, perché tu non l'avrai avvertito; morirà per il suo peccato, e le cose giuste che avrà fatte non saranno più ricordate; ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano. 3:21 Però, se tu avverti quel giusto perché non pecchi, e non pecca, egli certamente vivrà, perché è stato avvertito, e tu avrai salvato te stesso». Ezechiele 33:2 «Figlio d'uomo, parla ai figli del tuo popolo e di' loro: "Quando io farò venire la spada contro un paese e il popolo di quel paese prenderà in mezzo a sé un uomo e se lo stabilirà come sentinella, 33:3 ed egli, vedendo venire la spada contro il paese, sonerà il corno e avvertirà il popolo; 33:4 se qualcuno, pur udendo il suono del corno, non se ne cura, e la spada viene e lo porta via, il sangue di quel tale sarà sopra il suo capo; 33:5 egli ha udito il suono del corno, e non se n'è curato; il suo sangue sarà sopra di lui; se se ne fosse curato, avrebbe scampato la sua vita. 33:6 Ma se la sentinella vede venir la spada e non suona il corno, e il popolo non è stato avvertito, e la spada viene e porta via qualcuno di loro, questo sarà portato via per la propria iniquità, ma io domanderò conto del suo sangue alla sentinella". 33:7 Ora, figlio d'uomo, io ho stabilito te come sentinella per la casa d'Israele; quando dunque udrai qualche parola della mia bocca, avvertili da parte mia. 33:8 Quando avrò detto all'empio: "Empio, per certo tu morirai!" e tu non avrai parlato per avvertire l'empio che si allontani dalla sua via, quell'empio morirà per la sua iniquità, ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano. 33:9 Ma, se tu avverti l'empio che si allontani dalla sua via, e quello non se ne allontana, egli morirà per la sua iniquità, ma tu avrai salvato te stesso. 33:10 Tu, figlio d'uomo, di' alla casa d'Israele: "Voi dite così: «Le nostre trasgressioni e i nostri peccati sono su di noi, e a motivo di essi noi languiamo: come potremmo vivere?»" 33:11 Di' loro: "Com'è vero che io vivo, dice DIO, il Signore, io non mi compiaccio della morte dell'empio, ma che l'empio si converta dalla sua via e viva; convertitevi, convertitevi dalle vostre vie malvagie! Perché morireste, o casa d'Israele?"

Neemia 4:9 Allora noi pregammo il nostro Dio e mettemmo delle sentinelle di giorno e di notte per difenderci dai loro attacchi. Isaia 21:6 Poiché così mi ha parlato il Signore: «Va', metti una sentinella; che essa annunzi quanto vedrà! 21:7 Vedrà carri, cavalieri a due a due, truppa a dorso d'asini, truppa a dorso di cammelli; osservi, osservi attentamente». 21:8 Poi gridò come un leone: «Signore, di giorno io sto sempre sulla torre di vedetta e tutte le notti sono in piedi nel mio posto di guardia.

2Re 9:17 La sentinella che stava sulla torre di Izreel, scorse la schiera numerosa di Ieu che veniva, e disse: «Vedo una schiera numerosa!» Ioram disse: «Prendi un cavaliere, e mandalo incontro a loro a dire: "Portate pace?"» 9:18 Un uomo a cavallo andò dunque incontro a Ieu, e gli disse: «Così dice il re: "Portate pace?"» Ieu rispose: «Che importa a te della pace? Passa dietro a me». E la sentinella fece rapporto, dicendo: «Il messaggero è giunto fino a loro, ma non torna indietro». 9:19Allora Ioram mandò un secondo cavaliere che, giunto da loro, disse: «Così dice il re: "Portate pace?"» Ieu rispose: «Che importa a te della pace? Passa dietro a me». 9:20 E la sentinella fece rapporto, dicendo: «Il messaggero è giunto fino a loro, e non torna indietro. A vederlo guidare il carro, si direbbe che è Ieu, figlio di Nimsi; perché guida come un pazzo».9:21 Allora Ioram disse: «Attaccate il carro!» Il suo carro venne attaccato e Ioram, re d'Israele, e Acazia, re di Giuda, uscirono ciascuno sul suo carro per andare incontro a Ieu, e lo trovarono nel campo di Nabot d'Izreel. 9:22 Quando Ioram vide Ieu, gli disse: «Ieu, porti pace?» Ieu rispose: «Che pace vi può essere finché durano le prostituzioni di Izebel, tua madre, e le sue innumerevoli stregonerie?» 9:23 Allora Ioram si voltò indietro, e fuggì, dicendo ad Acazia: «Siamo traditi, Acazia!» 9:24 Ma Ieu impugnò l'arco e colpì Ioram fra le spalle, in modo che la freccia gli uscì trapassando il cuore, ed egli stramazzò nel suo carro.

Ezechiele 33:2 «Figlio d'uomo, parla ai figli del tuo popolo e di' loro: "Quando io farò venire la spada contro un paese e il popolo di quel paese prenderà in mezzo a sé un uomo e se lo stabilirà come sentinella, 33:3 ed egli, vedendo venire la spada contro il paese, sonerà il corno e avvertirà il popolo; 33:4 se qualcuno, pur udendo il suono del corno, non se ne cura, e la spada viene e lo porta via, il sangue di quel tale sarà sopra il suo capo; 33:5 egli ha udito il suono del corno, e non se n'è curato; il suo sangue sarà sopra di lui; se se ne fosse curato, avrebbe scampato la sua vita. 33:6 Ma se la sentinella vede venir la spada e non suona il corno, e il popolo non è stato avvertito, e la spada viene e porta via qualcuno di loro, questo sarà portato via per la propria iniquità, ma io domanderò conto del suo sangue alla sentinella". 33:7 Ora, figlio d'uomo, io ho stabilito te come sentinella per la casa d'Israele; quando dunque udrai qualche parola della mia bocca, avvertili da parte mia. 33:8 Quando avrò detto all'empio: "Empio, per certo tu morirai!" e tu non avrai parlato per avvertire l'empio che si allontani dalla sua via, quell'empio morirà per la sua iniquità, ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano. 33:9 Ma, se tu avverti l'empio che si allontani dalla sua via, e quello non se ne allontana, egli morirà per la sua iniquità, ma tu avrai salvato te stesso. 33:10 Tu, figlio d'uomo, di' alla casa d'Israele: "Voi dite così: «Le nostre trasgressioni e i nostri peccati sono su di noi, e a motivo di essi noi languiamo: come potremmo vivere?»" 33:11 Di' loro: "Com'è vero che io vivo, dice DIO, il Signore, io non mi compiaccio della morte dell'empio, ma che l'empio si converta dalla sua via e viva; convertitevi, convertitevi dalle vostre vie malvagie! Perché morireste, o casa d'Israele?" 33:12 Tu, figlio d'uomo, di' ai figli del tuo popolo: "La giustizia del giusto non lo salverà nel giorno della sua trasgressione; l'empio non cadrà per la sua empietà nel giorno in cui si sarà allontanato dalla sua empietà; nello stesso modo, il giusto non potrà vivere per la sua giustizia nel giorno in cui peccherà". 33:13 Quando io avrò detto al giusto che per certo egli vivrà, se egli confida nella propria giustizia e commette l'iniquità, tutti i suoi atti giusti non saranno più ricordati, e morirà per l'iniquità che avrà commessa. 33:14 Quando avrò detto all'empio: "Per certo tu morirai", se egli si allontana dal suo peccato e pratica ciò che è conforme al diritto e alla giustizia, 33:15 se rende il pegno, se restituisce ciò che ha rubato, se cammina secondo i precetti che danno la vita, senza commettere l'iniquità, per certo egli vivrà, non morirà; 33:16 tutti i peccati che ha commessi non saranno più ricordati contro di lui; egli ha praticato ciò che è conforme al diritto e alla giustizia; per certo vivrà.

Isaia 62:6 Sulle tue mura, Gerusalemme, io ho posto delle sentinelle; non taceranno mai, né giorno né notte. Voi che destate il ricordo del SIGNORE, non abbiate riposo, Ebrei 13:17 Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano per la vostra vita come chi deve renderne conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando; perché ciò non vi sarebbe di alcuna utilità.

Isaia 56:10 I guardiani d'Israele sono tutti ciechi, senza intelligenza; sono tutti cani muti, incapaci di abbaiare; sognano, stanno sdraiati, amano sonnecchiare. 56:11 Sono cani ingordi, che non sanno cosa sia l'essere sazi; sono pastori che non capiscono nulla; sono tutti vòlti alla propria via, ognuno mira al proprio interesse, dal primo all'ultimo.

Septuaginta o Settanta (LXX)

È la versione in lingua greca del Pentateuco (primi cinque libri). Commissionata per la biblioteca d’Alessandria d’Egitto da Tolomeo di Filadelfo al sommo sacerdote Eleazaro (III secolo a.C.) e redatta, pare, da 72 saggi. I successivi libri furono compilati in tempi e posti diversi. La datazione dell’opera  finale è del 117 a.C. Sebbene citata dall’apostolo Paolo, essendo una traduzione del testo canonico*, contiene qualche variazione d’interpretazione, alterazioni di stile e, talvolta, di senso.




 
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