Dizionario Biblico

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Serpente di rame (dal latino serpente(m) da serpere – strisciare e aerâme(n) - rame)

Era questo un emblema modellato in rame che Mosè fece innalzare sopra un’asta di legno e che chiamò Neustan (rame). Questi era visibile da grande distanza, affinché gli Israeliti morsi dai serpenti ardenti a causa del loro mormorio contro Dio e Mosè, fossero, per fede nelle parole dell’Eterno, guariti solo volgendovi lo sguardo (Nu 21:8-91). La volubilità del popolo lo trasformò ben presto in un idolo che Ezechia distrusse (2 Re 18:42). Gesù nel raffigurare la Sua crocifissione si paragonò a quel simbolo (Gv 3:14-153), Egli, infatti, pur essendo senza peccato, ha, volontariamente, addossato su di sé i peccati di tutta l’umanità affinché chiunque guardasse a Lui, per fede, fosse salvato (2 Co 5:21; 1 Pt 2:244).

Numeri 21:8-9 Il SIGNORE disse a Mosè: «Fòrgiati un serpente velenoso e mettilo sopra un'asta: chiunque sarà morso, se lo guarderà, resterà in vita». 21:9 Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra un'asta; e avveniva che, quando un serpente mordeva qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita.

2Re 18:4 Soppresse gli alti luoghi, frantumò le statue, abbatté l'idolo d'Astarte, e fece a pezzi il serpente di bronzo che Mosè aveva fatto; perché fino a quel tempo i figli d'Israele gli avevano offerto incenso; lo chiamò Neustan.

Giovanni 3:14 «E, come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell'uomo sia innalzato, 3:15 affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna.

2Corinzi 5:21 Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui. 1 Pietro 2:24 egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le sue lividure siete stati guariti.

Servitore (dal latino servitore(m) – da servitus – servito)

Appartenevano a questa categoria le persone ingaggiate per tale scopo (Mc 1:201) e che percepivano una retribuzione per i loro servizi (Gb 7:1-2; Mt 20:1-15; Gv 10:11-132). Anche gli indigenti ebrei al servizio sia di compatrioti sia di stranieri avevano gli stessi diritti (Le 25:39-41, 47-543) e dovevano essere regolarmente retribuiti (Le 19:13; De 24:14-154). Nonostante tutte le raccomandazioni, però, spesso subivano le angherie dei loro datori di lavoro (Ml 3:5; Gm 5:45).

Marco 1:20 e subito li chiamò; ed essi, lasciato Zebedeo loro padre nella barca con gli operai, se ne andarono dietro a lui

Giobbe 7:1 «La vita dell'uomo sulla terra è come quella di un soldato; i suoi giorni sono simili ai giorni di un mercenario.7:2 Come lo schiavo anela l'ombra, come l'operaio aspetta il suo salario, Matteo 20:1 «Il regno dei cieli è simile a un padron di casa, il quale, sul far del giorno, uscì a prendere a giornata degli uomini per lavorare la sua vigna. 20:2 Si accordò con i lavoratori per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. 20:3Uscì di nuovo verso l'ora terza, ne vide altri che se ne stavano sulla piazza disoccupati, 20:4 e disse loro: "Andate anche voi nella vigna e vi darò quello che sarà giusto". Ed essi andarono. 20:5 Poi, uscito ancora verso la sesta e la nona ora, fece lo stesso. 20:6 Uscito verso l'undicesima, ne trovò degli altri in piazza e disse loro: "Perché ve ne state qui tutto il giorno inoperosi?" 20:7 Essi gli dissero: "Perché nessuno ci ha presi a giornata". Egli disse loro: "Andate anche voi nella vigna".20:8 Fattosi sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: "Chiama i lavoratori e dà loro la paga, cominciando dagli ultimi fino ai primi". 20:9 Allora vennero quelli dell'undicesima ora e ricevettero un denaro ciascuno. 20:10 Venuti i primi, pensavano di ricever di più; ma ebbero anch'essi un denaro per ciascuno. 20:11 Perciò, nel riceverlo, mormoravano contro il padrone di casa dicendo: 20:12 "Questi ultimi hanno fatto un'ora sola e tu li hai trattati come noi che abbiamo sopportato il peso della giornata e sofferto il caldo". 20:13 Ma egli, rispondendo a uno di loro, disse: "Amico, non ti faccio alcun torto; non ti sei accordato con me per un denaro? 20:14 Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare a quest'ultimo quanto a te.20:15 Non mi è lecito fare del mio ciò che voglio? O vedi tu di mal occhio che io sia buono?" Giovanni 10:11 Io sono il buon pastore; il buon pastore dà la sua vita per le pecore. 10:12 Il mercenario, che non è pastore, a cui non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e si dà alla fuga, e il lupo le rapisce e disperde. 10:13 Il mercenario [si dà alla fuga perché è mercenario e] non si cura delle pecore.

Levitico 25:39 Se uno dei vostri diventa povero e si vende a te, non lo farai servire come uno schiavo; 25:40 starà da te come un lavorante, come un avventizio. Ti servirà fino all'anno del giubileo; 25:41 allora se ne andrà via da te insieme con i suoi figli, tornerà a casa sua e rientrerà nella proprietà dei suoi padri. Levitico 25:47 Se uno straniero stabilito presso di te diventa ricco e uno dei vostri diviene povero presso di lui e si vende allo straniero stabilito presso di te o a qualcuno della famiglia dello straniero, 25:48 dopo che si sarà venduto, potrà essere riscattato; lo potrà riscattare uno dei suoi fratelli. 25:49 Lo potrà riscattare suo zio, o il figlio di suo zio; lo potrà riscattare uno dei parenti dello stesso suo sangue o, se ha i mezzi per farlo, potrà riscattarsi da sé. 25:50 Farà il conto, con il suo compratore, dall'anno che gli si è venduto all'anno del giubileo; e il prezzo da pagare dipenderà dal numero degli anni, valutando le sue giornate come quelle di un lavorante. 25:51 Se vi sono ancora molti anni per arrivare al giubileo, pagherà il suo riscatto tenendo conto di questi anni e del prezzo per il quale fu comprato; 25:52 se rimangono pochi anni per arrivare al giubileo, farà il conto con il suo compratore e pagherà il prezzo del suo riscatto in ragione di quegli anni. 25:53 Starà da lui come un lavorante assunto con un contratto annuale; il padrone non lo tratterà con asprezza sotto i tuoi occhi. 25:54 E se non è riscattato in nessuno di quei modi, se ne andrà libero l'anno del giubileo: egli, con i suoi figli.

Levitico 19:13 Non opprimerai il tuo prossimo, e non gli rapirai ciò che è suo; il salario dell'operaio al tuo servizio non ti resti in mano la notte fino al mattino. Deuteronomio 24:14 Non defrauderai l'operaio povero e bisognoso, sia egli uno dei tuoi fratelli o uno degli stranieri che stanno nel tuo paese, nelle tue città. 24:15 Gli darai il suo salario ogni giorno, prima che tramonti il sole, poiché egli è povero e l'aspetta con impazienza; così egli non griderà contro di te al SIGNORE e tu non commetterai un peccato

Malachia 3:5 «Io mi accosterò a voi per giudicare e sarò un testimone pronto contro gli incantatori, contro gli adùlteri, contro quelli che giurano il falso, contro quelli che derubano l'operaio del suo salario, che opprimono la vedova e l'orfano, che fanno torto allo straniero e non hanno timore di me», dice il SIGNORE degli eserciti. Giacomo 5:4 Ecco, il salario da voi frodato ai lavoratori che hanno mietuto i vostri campi, grida; e le grida di quelli che hanno mietuto sono giunte agli orecchi del Signore degli eserciti.

Servo (dal latino servum – schiavo, guardiano)

A questa categoria appartenevano gli schiavi di nascita o d’acquisto (Ge 14:14-15; 17:27; 44:9-10; Sl 116:16; Gr 2:141), i prigionieri di guerra (De 20:14; 2 R 5:22), gli stranieri (Le 25:44-463), quanti erano colpevolmente insolvibili (2 R 4:1; Ne 5:2-5; Mt 18:23-344) o incapaci di risarcire un grave danno (Es 22:1-35) ed erano addetti ai lavori più umili (1 S 25:41; Gv 136). Gli schiavi ebrei potevano riacquistare la libertà nell’anno sabatico o al giubileo (Es 21:2-4; Le 25:10, 40-43, 54; De 15:12-157).

Genesi 14:14 Abramo, com'ebbe udito che suo fratello era stato fatto prigioniero, armò trecentodiciotto dei suoi più fidati servi, nati in casa sua, e inseguì i re fino a Dan. 14:15 Divisa la sua schiera per assalirli di notte, egli con i suoi servi li sconfisse e li inseguì fino a Coba, che è a sinistra di Damasco. Genesi 17:27 Tutti gli uomini della sua casa, tanto quelli nati in casa quanto quelli comprati con denaro dagli stranieri, furono circoncisi con lui. Genesi 44:9 Quello dei tuoi servi presso il quale si troverà la coppa sia messo a morte e noi pure saremo schiavi del tuo signore!» 44:10 Ed egli disse: «Ebbene, sia fatto come dite: colui presso il quale essa sarà trovata, sarà mio schiavo e voi sarete innocenti». Salmi 116:16 Sì, o SIGNORE, io sono il tuo servo, sono tuo servo, figlio della tua serva; tu hai spezzato le mie catene. Geremia 2:14 «Israele è forse uno schiavo? È forse uno schiavo nato in casa? Perché dunque è diventato una preda?

Deuteronomio 20:14 ma le donne, i bambini, il bestiame e tutto ciò che sarà nella città, tutto il suo bottino, li prenderai come tua preda; e mangerai il bottino dei tuoi nemici, che il SIGNORE, il tuo Dio, ti avrà dato. 2Re 5:2 Alcune bande di Siri, in una delle loro incursioni, avevano portato prigioniera dal paese d'Israele una ragazza che era passata al servizio della moglie di Naaman.

Levitico 25:44 Quanto allo schiavo e alla schiava che potrete avere in proprio, li prenderete dalle nazioni che vi circondano; da queste comprerete lo schiavo o la schiava. 25:45 Potrete anche comprarne tra i figli degli stranieri stabiliti fra voi e fra le loro famiglie che si troveranno fra voi, tra i figli che essi avranno generato nel vostro paese; e saranno vostra proprietà. 25:46 Li potrete lasciare in eredità ai vostri figli dopo di voi, come loro proprietà; vi servirete di loro come di schiavi, per sempre; ma quanto ai vostri fratelli, i figli d'Israele, nessuno di voi dominerà sull'altro con asprezza.

2Re 4:1 Una donna, moglie di uno dei discepoli dei profeti, si rivolse a Eliseo, e disse: «Mio marito, tuo servo, è morto; e tu sai che il tuo servo temeva il SIGNORE. Il suo creditore è venuto per prendersi i miei due figli come schiavi». Neemia 5:2 Alcuni dicevano: «Noi, i nostri figli e le nostre figlie siamo numerosi; dateci del grano perché possiamo mangiare e vivere!» 5:3 Altri dicevano: «Impegniamo i nostri campi, le nostre vigne e le nostre case per assicurarci del grano durante la carestia!» 5:4 Altri ancora dicevano: «Noi abbiamo preso del denaro ipotecando i nostri campi e le nostre vigne per pagare il tributo del re. 5:5 Ora la nostra carne è come la carne dei nostri fratelli, i nostri figli sono come i loro figli; ed ecco che dobbiamo sottoporre i nostri figli e le nostre figlie alla schiavitù, e alcune delle nostre figlie sono già ridotte schiave; e noi non possiamo farci nulla, perché i nostri campi e le nostre vigne sono in mano d'altri». Matteo 18:23 Perciò il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi. 18:24 Avendo cominciato a fare i conti, gli fu presentato uno che era debitore di diecimila talenti. 18:25 E poiché quello non aveva i mezzi per pagare, il suo signore comandò che fosse venduto lui con la moglie e i figli e tutto quanto aveva, e che il debito fosse pagato. 18:26 Perciò il servo, gettatosi a terra, gli si prostrò davanti, dicendo: "Abbi pazienza con me e ti pagherò tutto". 18:27 Il signore di quel servo, mosso a compassione, lo lasciò andare e gli condonò il debito. 18:28 Ma quel servo, uscito, trovò uno dei suoi conservi che gli doveva cento denari; e, afferratolo, lo strangolava, dicendo: "Paga quello che devi!" 18:29 Perciò il conservo, gettatosi a terra, lo pregava dicendo: "Abbi pazienza con me, e ti pagherò". 18:30 Ma l'altro non volle; anzi andò e lo fece imprigionare, finché avesse pagato il debito. 18:31 I suoi conservi, veduto il fatto, ne furono molto rattristati e andarono a riferire al loro signore tutto l'accaduto. 18:32 Allora il suo signore lo chiamò a sé e gli disse: "Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito, perché tu me ne supplicasti; 18:33 non dovevi anche tu aver pietà del tuo conservo, come io ho avuto pietà di te?" 18:34 E il suo signore, adirato, lo diede in mano degli aguzzini fino a quando non avesse pagato tutto quello che gli doveva.

Esodo 22:1 «Se uno ruba un bue o una pecora e li ammazza o li vende, restituirà cinque buoi per il bue e quattro pecore per la pecora. 22:2 Se il ladro, colto nell'atto di fare uno scasso, viene percosso e muore, non vi è delitto di omicidio. 22:3Se il sole è già sorto quando avviene il fatto, vi sarà delitto di omicidio. Il ladro dovrà risarcire il furto. Se non può farlo, sarà venduto per pagare ciò che ha rubato.

1Samuele 25:41 Allora lei si alzò, si prostrò con la faccia a terra e disse: «Ecco, la tua serva farà da schiava, per lavare i piedi ai servi del mio signore». Giovanni 13:1 Or prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta per lui l'ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. 13:2 Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, 13:3 Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio se ne tornava, 13:4 si alzò da tavola, depose le sue vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse. 13:5 Poi mise dell'acqua in una bacinella, e cominciò a lavare i piedi ai discepoli, e ad asciugarli con l'asciugatoio del quale era cinto. 13:6 Si avvicinò dunque a Simon Pietro, il quale gli disse: «Tu, Signore, lavare i piedi a me?» 13:7 Gesù gli rispose: «Tu non sai ora quello che io faccio, ma lo capirai dopo». 13:8 Pietro gli disse: «Non mi laverai mai i piedi!» Gesù gli rispose: «Se non ti lavo, non hai parte alcuna con me». 13:9 E Simon Pietro: «Signore, non soltanto i piedi, ma anche le mani e il capo!» 13:10 Gesù gli disse: «Chi è lavato tutto, non ha bisogno che di aver lavati i piedi; è purificato tutto quanto; e voi siete purificati, ma non tutti». 13:11 Perché sapeva chi era colui che lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete netti». 13:12 Quando dunque ebbe loro lavato i piedi ed ebbe ripreso le sue vesti, si mise di nuovo a tavola, e disse loro: «Capite quello che vi ho fatto? 13:13 Voi mi chiamate Maestro e Signore; e dite bene, perché lo sono. 13:14 Se dunque io, che sono il Signore e il Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. 13:15 Infatti vi ho dato un esempio, affinché anche voi facciate come vi ho fatto io. 13:16 In verità, in verità vi dico che il servo non è maggiore del suo signore, né il messaggero è maggiore di colui che lo ha mandato. 13:17 Se sapete queste cose, siete beati se le fate

Esodo 21:2 Se compri uno schiavo ebreo, egli ti servirà per sei anni, ma il settimo se ne andrà libero, senza pagare nulla. 21:3 Se è venuto solo, se ne andrà solo; se aveva moglie, la moglie se ne andrà con lui. 21:4 Se il suo padrone gli dà moglie e questa gli partorisce figli e figlie, la moglie e i figli di lei saranno del padrone, ed egli se andrà solo. Levitico 25:10 Santificherete il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nel paese per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e ognuno di voi tornerà nella sua famiglia. Levitico 25:40 starà da te come un lavorante, come un avventizio. Ti servirà fino all'anno del giubileo; 25:41 allora se ne andrà via da te insieme con i suoi figli, tornerà a casa sua e rientrerà nella proprietà dei suoi padri. 25:42 Poiché essi sono i miei servi che ho fatto uscire dal paese d'Egitto; non devono essere venduti come si vendono gli schiavi. 25:43 Non lo dominerai con asprezza, ma temerai il tuo Dio. 25:54 E se non è riscattato in nessuno di quei modi, se ne andrà libero l'anno del giubileo: egli, con i suoi figli. Deuteronomio 15:12 Se un tuo fratello ebreo o una sorella ebrea si vende a te, ti servirà sei anni; ma il settimo, lo manderai via da te libero. 15:13 Quando lo manderai via da te libero, non lo rimanderai a mani vuote; 15:14 lo fornirai generosamente di doni presi dal tuo gregge, dalla tua aia e dal tuo torchio; lo farai partecipe delle benedizioni che il SIGNORE, il tuo Dio, ti avrà elargito; 15:15 ti ricorderai che sei stato schiavo nel paese d'Egitto e che il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha redento; perciò io ti do oggi questo comandamento.

Sessualitŕ (dal greco tčkos - generato da tikto - generare)

In pratica è ciò che contraddistingue il genere con tutte le sue implicanze. I due sessi, singolarmente incompleti, trovano la loro pienezza nell’interdipendenza reciproca che, oltre all’affettività coniugale (Mt 19:4-61), finalizzata al reciproco piacere, a un'autorità istituzionale (la famiglia) e alla procreazione (1 Co 7:2-42), garantisce l’identità personale nell’unificazione della coppia (Ge 2:24; Co 3:18-193) armonizzata su base biblica (1 Co 11:7-124). Pari dignità, quindi (Ge 1:26-285), legata alla fedeltà reciproca (Ef 5:25-33; 1 Co 6:18; 1 Te 4:36), ma con compiti istituzionali diversi.

Matteo 19:4 Ed egli rispose loro: «Non avete letto che il Creatore, da principio, li creò maschio e femmina e che disse:19:5 "Perciò l'uomo lascerà il padre e la madre, e si unirà con sua moglie, e i due saranno una sola carne?" 19:6 Così non sono più due, ma una sola carne; quello dunque che Dio ha unito, l'uomo non lo separi».

1Corinzi 7:2 ma, per evitare le fornicazioni, ogni uomo abbia la propria moglie e ogni donna il proprio marito. 7:3 Il marito renda alla moglie ciò che le è dovuto; lo stesso faccia la moglie verso il marito. 7:4 La moglie non ha potere sul proprio corpo, ma il marito; e nello stesso modo il marito non ha potere sul proprio corpo, ma la moglie.

Genesi 2:24 Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne. Colossesi 3:18 Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti, come si conviene nel Signore. 3:19 Mariti, amate le vostre mogli, e non v'inasprite contro di loro.

1Corinzi 11:7 Poiché, quanto all'uomo, egli non deve coprirsi il capo, essendo immagine e gloria di Dio; ma la donna è la gloria dell'uomo; 11:8 perché l'uomo non viene dalla donna, ma la donna dall'uomo; 11:9 e l'uomo non fu creato per la donna, ma la donna per l'uomo. 11:10 Perciò la donna deve, a causa degli angeli, avere sul capo un segno di autorità.11:11 D'altronde, nel Signore, né la donna è senza l'uomo, né l'uomo senza la donna. 11:12 Infatti, come la donna viene dall'uomo, così anche l'uomo esiste per mezzo della donna e ogni cosa è da Dio.

Genesi 1:26 Poi Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbia dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». 1:27 Dio creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina. 1:28 Dio li benedisse; e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra».

Efesini 5:25 Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato sé stesso per lei, 5:26 per santificarla dopo averla purificata lavandola con l'acqua della parola, 5:27 per farla comparire davanti a sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile. 5:28 Allo stesso modo anche i mariti devono amare le loro mogli, come la loro propria persona. Chi ama sua moglie ama sé stesso. 5:29 Infatti nessuno odia la propria persona, anzi la nutre e la cura teneramente, come anche Cristo fa per la chiesa, 5:30 poiché siamo membra del suo corpo. 5:31 Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diverranno una carne sola. 5:32 Questo mistero è grande; dico questo riguardo a Cristo e alla chiesa. 5:33 Ma d'altronde, anche fra di voi, ciascuno individualmente ami sua moglie, come ama sé stesso; e altresì la moglie rispetti il marito. 1Corinzi 6:18 Fuggite la fornicazione. Ogni altro peccato che l'uomo commetta, è fuori del corpo; ma il fornicatore pecca contro il proprio corpo. 1Tessalonicesi 4:3 Perché questa è la volontà di Dio: che vi santifichiate, che vi asteniate dalla fornicazione,

Sette giudaiche (dal latino secta(m) da sequi – seguire e dal greco Ioudaikós - giudaico)

Ai tempi di Gesù erano quattro: a) i farisei* (eb. gli appartati), corrente formatasi dopo la rivolta dei Maccabei, 150 a.C, e molto rispettati dalla popolazione ebraica. Oggi il termine è sinonimo di “ipocrita”; b) i sadducei*, ebbero origine ai tempi di Davide, impegnati politicamente; c) gli esseni*, (200 a.C-100d.C.). Sceglievano una vita molto semplice e contemplativa; d) gli zeloti*, fanatici religiosi che lottavano per la Legge di Mosè e la liberazione d'Israele dai Romani.

Shalom (deriva dall’ebraico shin-lamed-men – pace, prosperitŕ, augurio di stare bene, arrivederci)

La pace con Dio è la condizione ottimale cui l’uomo deve tendere (Gb 22:211). Si manifesta con rapporti prosperi e di collaborazione tra nazioni (1 Re 5:122) e con slanci di bontà e comprensione tra singoli individui (Sl 29:113). Questo modo di vivere prospettato nelle Scritture cristiane, fa trasparire un chiaro messaggio di speranza e di completezza in ogni interazione (Ge 43:27; Es 4:184). Il credente deve ricercarla con intensità nella preghiera d’intercessione (Gr 29:7; Sl 122:65) ben sapendo che Cristo ne è il “distributore” (Ro 5:1; 2 Gv 36), il Principe promesso (Is 9:6; Mi 5:3-57) e il distruttore di chi la insidia (Ro 16:208).

Giobbe 22:21 Riconcìliati dunque con Dio; avrai pace, ti sarà resa la prosperità.

1Re 5:12 Il SIGNORE diede sapienza a Salomone, come gli aveva promesso; e ci fu pace tra Chiram e Salomone, e fecero alleanza tra di loro.

Salmi 29:11 Il SIGNORE darà forza al suo popolo; il SIGNORE benedirà il suo popolo dandogli pace.

Genesi 43:27 Egli domandò loro come stavano e disse: «Vostro padre, il vecchio di cui mi parlaste, sta bene? Vive ancora?» Esodo 4:18 Allora Mosè se ne andò, tornò da Ietro suo suocero e gli disse: «Lascia che io vada e ritorni dai miei fratelli che sono in Egitto, e veda se sono ancora vivi». Ietro disse a Mosè: «Va' in pace».

Geremia 29:7 Cercate il bene della città dove io vi ho fatti deportare, e pregate il SIGNORE per essa; poiché dal bene di questa dipende il vostro bene". Salmi 122:6 Pregate per la pace di Gerusalemme! Quelli che ti amano vivano tranquilli.

Romani 5:1 Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, 2Giovanni 3 grazia, misericordia e pace saranno con noi da parte di Dio Padre e di Gesù Cristo, il Figlio del Padre, nella verità e nell'amore.

Isaia 9:6 per dare incremento all'impero e una pace senza fine al trono di Davide e al suo regno, per stabilirlo fermamente e sostenerlo mediante il diritto e la giustizia, da ora e per sempre: questo farà lo zelo del SIGNORE degli eserciti. Michea 5:3 Egli starà là e pascolerà il suo gregge con la forza del SIGNORE, con la maestà del nome del SIGNORE, suo Dio. E quelli abiteranno in pace, perché allora egli sarà grande fino all'estremità della terra. 5:4 Sarà lui che porterà la pace. Quando l'Assiro verrà nel nostro paese e metterà piede nei nostri palazzi, noi gli opporremo sette pastori e otto prìncipi del popolo. 5:5 Essi governeranno il paese dell'Assiro con la spada e la terra di Nimrod nelle sue proprie città; egli ci libererà dall'Assiro, quando questi verrà nel nostro paese, e metterà piede nei nostri confini.

Romani 16:20 Il Dio della pace stritolerà presto Satana sotto i vostri piedi. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con voi.

Shalom aleichem (espressione ebraica equivalente a: “La pace sia con te!”)

Nell’A.T. è l’augurio che, in visione, “l’uomo vestito di lino” fa a Daniele riguardo al futuro del suo popolo (Da 10:191), mentre nel N.T. è la benedizione che troviamo nel mandato evangelistico di Gesù ai discepoli, nei confronti di chi li avrebbe accolti (Mt 10:12-132). L’apostolo Giovanni, invece, la utilizza come augurio e rispettoso elogio verso un “anonimo Gaio” che egli stima moltissimo (3 Gv 153).

Daniele 10:19 Egli disse: "Non temere, o uomo molto amato! La pace sia con te. Coraggio! Sii forte!" Alle sue parole ripresi forza e dissi: "Parla, o mio signore, perché tu mi hai fortificato".

Matteo 10:12 Quando entrerete nella casa, salutate. 10:13 Se quella casa ne è degna, venga la vostra pace su di essa; se invece non ne è degna, la vostra pace torni a voi.

3Giovanni 15 La pace sia con te. Gli amici ti salutano. Saluta gli amici a uno a uno.

Shekinŕ (in aramaico significa: ciň che permane)

È quella luce sfolgorante che emanava dal tabernacolo del Santissimo e investiva Mosè e ogni sommo Sacerdote, unico uomo, a poter entrare una volta all’anno in quel luogo esclusivo. In pratica era la manifestazione della gloria di Yahweh che permaneva nel Tempio e così si rivelava all’uomo; il classico caso di antropomorfismo (Es 33:16-23 vedasi anche Mc 9:2-10; Lc 3:21-22; At 2: 1-4; ecc.1). Questo ne ha fatto uno dei nomi con cui è raffigurato Dio.

Esodo 33:16 Poiché, come si farà ora a conoscere che io e il tuo popolo abbiamo trovato grazia agli occhi tuoi, se tu non vieni con noi? Questo fatto distinguerà me e il tuo popolo da tutti i popoli che sono sulla faccia della terra». 33:17 Il SIGNORE disse a Mosè: «Farò anche questo che tu chiedi, perché tu hai trovato grazia agli occhi miei, e ti conosco personalmente». 33:18 Mosè disse: «Ti prego, fammi vedere la tua gloria!» 33:19 Il SIGNORE gli rispose: «Io farò passare davanti a te tutta la mia bontà, proclamerò il nome del SIGNORE davanti a te; farò grazia a chi vorrò fare grazia e avrò pietà di chi vorrò avere pietà». 33:20 Disse ancora: «Tu non puoi vedere il mio volto, perché l'uomo non può vedermi e vivere». 33:21 E il SIGNORE disse: «Ecco qui un luogo vicino a me; tu starai su quel masso; 33:22 mentre passerà la mia gloria, io ti metterò in una buca del masso, e ti coprirò con la mia mano finché io sia passato; 33:23 poi ritirerò la mano e mi vedrai da dietro; ma il mio volto non si può vedere». Marco 9:2 Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo, Giovanni e li condusse soli, in disparte, sopra un alto monte. E fu trasfigurato in loro presenza; 9:3 le sue vesti divennero sfolgoranti, candidissime, di un tal candore che nessun lavandaio sulla terra può dare. 9:4 E apparve loro Elia con Mosè, i quali stavano conversando con Gesù. 9:5 Pietro, rivoltosi a Gesù, disse: «Rabbì, è bello stare qua; facciamo tre tende: una per te, una per Mosè e una per Elia». 9:6 Infatti non sapeva che cosa dire, perché erano stati presi da spavento. 9:7 Poi venne una nuvola che li coprì con la sua ombra; e dalla nuvola una voce: «Questo è il mio diletto Figlio; ascoltatelo». 9:8 E a un tratto, guardatisi attorno, non videro più nessuno con loro, se non Gesù solo. 9:9 Poi, mentre scendevano dal monte, egli ordinò loro di non raccontare a nessuno le cose che avevano viste, se non quando il Figlio dell'uomo fosse risuscitato dai morti. 9:10 Essi tennero per sé la cosa, domandandosi tra di loro che significasse quel risuscitare dai morti. Luca 3:21 Ora, mentre tutto il popolo si faceva battezzare, anche Gesù fu battezzato; e, mentre pregava, si aprì il cielo, 3:22 e lo Spirito Santo scese su di lui in forma corporea, come una colomba; e venne una voce dal cielo: «Tu sei il mio diletto Figlio; in te mi sono compiaciuto». Atti 2:1 Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo. 2:2 Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov'essi erano seduti. 2:3 Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. 2:4 Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi.

Sheol (forse dall’ebraico Shahat - pozzo o distruzione) vedi Ades

È l’equivalente ebraico del greco Ades* ed è tradotto, solitamente, con “il soggiorno dei morti”. All’inizio era privo di connotazioni sia positive, sia negative, ma col passare dei secoli ha acquisito una nota sempre più tenebrosa. È usato per indicare: la tomba, la morte, le profondità. Indica spesso un luogo diviso in due “scomparti”: uno per chi è in attesa di raggiungere Dio tramite l’opera compiuta da Gesù sulla croce e l’altro preparato per gli empi in attesa del giudizio.

Sicomoro (dal greco sykómoros comp. di sykon – fico e móron - mora)

Grande albero delle moracee, dalla chioma imponente, alto, mediamente, 15–20 m. Produce dei piccoli fichi che ricordano il sapore dolciastro delle more del gelso, anche le foglie gli sono simili, per cui è chiamato anche fico-gelso. I fiori sono alloggiati all’interno del siconio e i frutti crescono a grappoli lungo il fusto dell’albero. È abbondante nella pianura di Sefela e nella depressione del Giordano. Nella Bibbia lo troviamo citato più volte (1 Re 10:27; 1 Cr 27:25-28; 2 Cr 1:15;  Sl 78:47; Am 7:12-151). Nel N.T. lo troviamo in rapporto alla fede (Lc 17:62) e al racconto di Zaccheo (Lc 19:1-103). Per questo fatto, la tradizione popolare, lo considera come simbolo di “redenzione”.

1Re 10:27 Durante il suo regno l'argento a Gerusalemme diventò comune come le pietre, e i cedri tanto abbondanti quanto i sicomori della pianura. 1Cronache 27:25 Azmavet, figlio di Adiel, era preposto ai tesori del re; Gionatan, figlio di Uzzia, ai tesori che erano nella campagna, nelle città, nei villaggi e nelle torri; 27:26 Ezri, figlio di Chelub, ai lavoratori della campagna per la coltura del suolo; 27:27 Simei da Rama, alle vigne; Zabdi da Sefam, al prodotto dei vigneti per fornire le cantine; 27:28 Baal-Anan da Gheder, agli uliveti e ai sicomori nella pianura; Ioas, ai depositi dell'olio; 2Cronache 1:15 Il re [Salomone] fece in modo che l'argento e l'oro erano a Gerusalemme così comuni come le pietre, e i cedri tanto abbondanti quanto i sicomori della pianura. Salmi 78:47 Distrusse le loro vigne con la grandine e i loro sicomori con i grossi chicchi d'essa. Amos 7:12 Poi Amasia disse ad Amos: «Veggente, vattene, fuggi nel paese di Giuda; mangia il tuo pane laggiù e là profetizza; 7:13 ma a Betel non profetizzare più, perché è santuario del re e residenza reale». 7:14 Allora Amos rispose: «Io non sono profeta, né figlio di profeta; sono un mandriano e coltivo i sicomori. 7:15 Il SIGNORE mi prese mentre ero dietro al gregge e mi disse: "Va', profetizza al mio popolo, a Israele".

Luca 17:6 Il Signore disse: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo sicomoro: "Sràdicati e trapiàntati nel mare", e vi ubbidirebbe.

Luca 19:1 Gesù, entrato in Gerico, attraversava la città. 19:2 Un uomo, di nome Zaccheo, il quale era capo dei pubblicani ed era ricco, 19:3 cercava di vedere chi era Gesù, ma non poteva a motivo della folla, perché era piccolo di statura. 19:4 Allora per vederlo, corse avanti, e salì sopra un sicomoro, perché egli doveva passare per quella via. 19:5 Quando Gesù giunse in quel luogo, alzati gli occhi, gli disse: «Zaccheo, scendi, presto, perché oggi debbo fermarmi a casa tua». 19:6 Egli si affrettò a scendere e lo accolse con gioia. 19:7 Veduto questo, tutti mormoravano, dicendo: «È andato ad alloggiare in casa di un peccatore!» 19:8 Ma Zaccheo si fece avanti e disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; se ho frodato qualcuno di qualcosa gli rendo il quadruplo». 19:9 Gesù gli disse: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, poiché anche questo è figlio d'Abraamo; 19:10 perché il Figlio dell'uomo è venuto per cercare e salvare ciò che era perduto».




 
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