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Trinità (dal latino trinitâte(m) da trînus - trino) vedi Echad

Concetto presente in ogni pagina della Bibbia, infatti, il solo Dio è un’Unità mista, e in quest’Unità vi sono tre Persone distinte: il Padre è Dio (Gv 6:27; Ro 1:7; 1 Pt 1:21); il Figlio è Dio (Gv 1:1, 14; Cl 2:9; Eb 1:8; 1 Gv 5:202); lo Spirito Santo è Dio (At 5:3-4; 1 Co 3:163) e ognuno è supremamente cosciente delle altre Due e gode eternamente di comunione con Loro, per cui Dio può essere amore. Non sono né tre dei, né tre manifestazioni diverse di una sola persona.

Giovanni 6:27 Adoperatevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà; poiché su di lui il Padre, cioè Dio, ha apposto il proprio sigillo». Romani 1:7 a quanti sono in Roma, amati da Dio, chiamati a essere santi, grazia a voi e pace da Dio nostro Padre, e dal Signore Gesù Cristo. 1Pietro 1:2 eletti secondo la prescienza di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito, a ubbidire e a essere cosparsi del sangue di Gesù Cristo: grazia e pace vi siano moltiplicate.

Giovanni 1:1 Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Giovanni 1:14 E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre. Colossesi 2:9 perché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità; Ebrei 1:8 parlando del Figlio dice: «Il tuo trono, o Dio, dura di secolo in secolo, e lo scettro del tuo regno è uno scettro di giustizia. 1Giovanni 5:20  Sappiamo pure che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intelligenza per conoscere colui che è il Vero; e noi siamo in colui che è il Vero, cioè, nel suo Figlio Gesù Cristo. Egli è il vero Dio e la vita eterna.

Trinità economica (dal latino trinitate(m) da trinus - trino e dal greco oikonomia da oikonomos - economo)

Nello studio della Trinità è il settore che riguarda il rapporto fra il Padre, il Figlio e lo Spirito e il ruolo che distingue le tre Persone nel rapporto che hanno con il mondo. Notiamo che il Padre mandò il Figlio (Gv  3:16; 6:44; 8:181). Questi scese dal cielo per adempiere la volontà del Padre (Gv 6:382) e per compiere l’opera di redenzione (2 Co 5:21; 1 Pt 2:243).  Il Padre e il Figlio mandarono lo Spirito Santo affinché persone nascessero a nuova vita e si santificassero per Suo mezzo (cfr.1 Pt 1:24).

Giovanni 3:16 Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. Giovanni 6:44 Nessuno può venire a me se non lo attira il Padre, che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Giovanni 8:18 Or sono io a testimoniare di me stesso, e anche il Padre che mi ha mandato testimonia di me».

Giovanni 6:38 perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

2Corinzi 5:21 Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui. 1Pietro 2:24 egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le sue lividure siete stati sanati.

1Pietro 1:2 eletti secondo la prescienza di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito, a ubbidire e a essere cosparsi del sangue di Gesù Cristo: grazia e pace vi siano moltiplicate.

Trinità ontologica (dal latino trinitate(m) da trinus - trino e dal greco óntos da óinai - essere e logia - studio)

Mentre l’economia della Trinità riguarda i ruoli e le funzioni delle Persone che la compongono, lo studio dell’ontologia trinitaria esamina la natura e gli attributi di Dio e, particolarmente, il come tutte e tre le Persone siano uguali per: Onniscienza*,Onnipotenza*, Onnipresenza*, Santità*, ecc.

Tristezza (dal latino tristîtia da trîstis– triste)

La tristezza è uno stato d’animo che turba nel profondo (Ne 2:1-31) e che la maschera dell’apparenza non sempre può soffocare. Può sopraggiungere all’improvviso (1 S 16:232) specie se evocata da ricorrenze felici (La 1:7; Ne 1:1-43). Può essere un grande peso (Gb 30:27; Ro 9:1-24) ma anche un aiuto (Gb 36:15; Ec 7:35). Gesù stesso ne fu afflitto (Mt 26:386). Anche le correzioni la possono provocare (Eb12:117), non senza motivo (2 Co 7:108). Chi ne è colpito vive nella speranza (2 S 16:129), spesso delusa (Sl 69:2010) ma al fine … (Gv 16:2011).

Neemia 2:1 Nel mese di Nisan, il ventesimo anno del re Artaserse, il vino stava davanti al re; io lo presi e glielo versai. Io non ero mai stato triste in sua presenza. 2:2 Il re mi disse: «Perché hai l'aspetto triste? Eppure non sei malato; non può essere altro che per una preoccupazione». Allora fui colto da grande paura, 2:3 e dissi al re: «Viva il re per sempre! Come potrei non essere triste quando la città dove sono le tombe dei miei padri è distrutta e le sue porte sono consumate dal fuoco?»

1Samuele 16:23 Or quando il cattivo spirito permesso da Dio veniva su Saul, Davide prendeva l'arpa e si metteva a sonare; Saul si calmava, stava meglio e il cattivo spirito andava via da lui.

Lamentazioni 1:7 Nei giorni della sua afflizione, della sua vita raminga, Gerusalemme si ricorda di tutti i beni preziosi che possedeva fin dai giorni antichi; ora che il suo popolo è caduto in mano dell'avversario e nessuno la soccorre, i suoi nemici la guardano e ridono del suo misero stato. Neemia 1:1 Parole di Neemia, figlio di Acalia. Nel mese di Chisleu del ventesimo anno, mentre mi trovavo nel castello di Susa, 1:2 Anani, un mio fratello, e alcuni altri uomini arrivarono da Giuda. Io li interrogai riguardo ai Giudei scampati, superstiti della deportazione, e riguardo a Gerusalemme. 1:3 E quelli mi risposero: «I superstiti della deportazione sono là, nella provincia, in gran miseria e nell'umiliazione; le mura di Gerusalemme restano in rovina e le sue porte sono consumate dal fuoco». 1:4 Quando udii queste parole, mi misi seduto, piansi, e per molti giorni fui in grande tristezza. Digiunai e pregai davanti al Dio del cielo.

Giobbe 30:27 Le mie viscere bollono e non hanno riposo, sono venuti per me giorni d'afflizione. Romani 9:1 Dico la verità in Cristo, non mento - poiché la mia coscienza me lo conferma per mezzo dello Spirito Santo - 9:2 ho una grande tristezza e una sofferenza continua nel mio cuore;

Giobbe 36:15 ma Dio libera l'afflitto mediante l'afflizione, e gli apre gli orecchi mediante la sventura. Ecclesiaste 7:3 La tristezza vale più del riso; poiché quando il viso è afflitto, il cuore diventa migliore

Matteo 26:38 Allora disse loro: «L'anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate con me».

Ebrei 12:11 È vero che qualunque correzione sul momento non sembra recar gioia, ma tristezza; in seguito tuttavia produce un frutto di pace e di giustizia in coloro che sono stati addestrati per mezzo di essa.

2Corinzi 7:10 Perché la tristezza secondo Dio produce un ravvedimento che porta alla salvezza, del quale non c'è mai da pentirsi; ma la tristezza del mondo produce la morte.

2Samuele 16:12 Forse il SIGNORE avrà riguardo alla mia afflizione e mi farà del bene in cambio delle maledizioni di oggi».

Salmi 69:20 L'oltraggio m'ha spezzato il cuore e son tutto dolente; ho aspettato chi mi confortasse, ma invano; ho atteso dei consolatori, ma non ne ho trovati

Giovanni 16:20 In verità, in verità vi dico che voi piangerete e farete cordoglio, e il mondo si rallegrerà. Sarete rattristati, ma la vostra tristezza sarà cambiata in gioia.

Triteismo (comp. di tri e teismo dal greco theós - dio)

In genere il termine si riferisce a una fede politeistica in tre divinità ma costituisce anche un’accusa contro i credenti trinitari che credono in un Dio “uno e trino” da parte di chi ritiene che Dio sia una sola Persona (l’unitarianismo*, socinianesimo*) oppure da parte di chi vede nella Trinità non solo tre persone distinte ma tre nature diverse.

Turbamento (dal latino turbamentu(m) da turbâre – atto del tubare – rendere inquieto)

È la sensazione che nasce da tutto ciò che sovverte le nostre certezze, sia positive, sia negative; ci fa perdere la serenità e ci instilla disagio e ansietà. La Parola ci mette in guardia (2 Te 2:1-2; Ga 1:7; Gm 3:161) e reagisce contro chi ne è causa (Ga 5:10-122).  Gesù stesso lo sperimentò più volte (Gv 11:32-34; 12:27; 13:213) ma ci invitò alla serenità (Mt 24:6; Gv 14:1, 27; 16:334). Lo stesso fu per Maria (Lc 1:28-295), Zaccaria (Lc 1:11-126), Erode, Gerusalemme (Mt 2:2-37) e i discepoli (Mt 14:25-27; At 20:9-108).

2Tessalonicesi 2:1 Ora, fratelli, circa la venuta del Signore nostro Gesù Cristo e il nostro incontro con lui, vi preghiamo 2:2 di non lasciarvi così presto sconvolgere la mente, né turbare sia da pretese ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche lettera data come nostra, come se il giorno del Signore fosse già presente. Galati 1:7 Ché poi non c'è un altro vangelo; però ci sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo. Giacomo 3:16 Infatti dove c'è invidia e contesa, c'è disordine e ogni cattiva azione.

Galati 5:10 Riguardo a voi, io ho questa fiducia nel Signore, che non la penserete diversamente; ma colui che vi turba ne subirà la condanna, chiunque egli sia. 5:11 Quanto a me, fratelli, se io predico ancora la circoncisione, perché sono ancora perseguitato? Lo scandalo della croce sarebbe allora tolto via. 5:12 Si facciano pure evirare quelli che vi turbano!

Giovanni 11:32 Appena Maria fu giunta dov'era Gesù e l'ebbe visto, gli si gettò ai piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto». 11:33 Quando Gesù la vide piangere, e vide piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, fremette nello spirito, si turbò e disse: 11:34 «Dove l'avete deposto?» Essi gli dissero: «Signore, vieni a vedere!» Giovanni 12:27 Ora, l'animo mio è turbato; e che dirò? Padre, salvami da quest'ora? Ma è per questo che sono venuto incontro a quest'ora. Giovanni 13:21 Dette queste cose, Gesù fu turbato nello spirito e, apertamente, così dichiarò: «In verità, in verità vi dico che uno di voi mi tradirà».

Matteo 24:6 Voi udrete parlare di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, infatti bisogna che questo avvenga, ma non sarà ancora la fine. Giovanni 14:1 «Il vostro cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me! Giovanni 14:27 Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti. Giovanni 16:33 Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo».

[v] Luca 1:28 L'angelo, entrato da lei, disse: «Ti saluto, o favorita dalla grazia; il Signore è con te». 1:29 Ella fu turbata a queste parole, e si domandava che cosa volesse dire un tale saluto.

Luca 1:11 E gli apparve un angelo del Signore, in piedi alla destra dell'altare dei profumi. 1:12 Zaccaria lo vide e fu turbato e preso da spavento.

Matteo 2:2 «Dov'è il re dei Giudei che è nato? Poiché noi abbiamo visto la sua stella in Oriente e siamo venuti per adorarlo». 2:3 Udito questo, il re Erode fu turbato, e tutta Gerusalemme con lui.

Matteo 14:25 Ma alla quarta vigilia della notte, Gesù andò verso di loro, camminando sul mare. 14:26 E i discepoli, vedendolo camminare sul mare, si turbarono e dissero: «È un fantasma!» E dalla paura gridarono. 14:27 Ma subito Gesù parlò loro e disse: «Coraggio, sono io; non abbiate paura!» Atti 20:9 un giovane di nome Eutico, che stava seduto sul davanzale della finestra, fu colto da un sonno profondo, poiché Paolo tirava in lungo il suo dire; egli, sopraffatto dal sonno, precipitò giù dal terzo piano, e venne raccolto morto. 20:10 Ma Paolo scese, si gettò su di lui, e, abbracciatolo, disse: «Non vi turbate, perché è ancora in vita».

Turpitudine (dal latino turpitûdine(m) da tûrpis – turpe) vedi Immoralità
Ubiquità (dal latino ubique – in ogni dove)

Assieme all’immutabilità, infinità, eternità e onniscienza, l’onnipresenza è uno dei tanti attributi propri di Dio. Ubiquità significa essere, contemporaneamente, presente in ogni luogo (Ge 1:1-2; Is 45:18; Gv 1:1-31). È celebre la frase che Agostino riporta (1 Sentenze 22): “Dio è così diffuso che nel solo cielo è tutto, non è contenuto in nessun luogo, e sia in cielo, sia in terra è tutto in se stesso”. Dio, infatti, essendo infinito non ha alcuna limitazione, perciò esclude ogni limite di spazio e luogo (Gr 23:24; 1 Sa 2:32). È certo che Dio è la causa prima della creazione che regge con la Sua potenza e tutto vede e controlla con la Sua presenza (Eb 4:13; Sl 7:7; Sl 145:18-203). Paolo riassume l’interezza di questi concetti:(At 17:24-314).

Genesi 1:1 Nel principio Dio creò i cieli e la terra. 1:2 La terra era informe e vuota, le tenebre coprivano la faccia dell'abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque. Isaia 45:18 Infatti così parla il SIGNORE che ha creato i cieli, il Dio che ha formato la terra, l'ha fatta, l'ha stabilita, non l'ha creata perché rimanesse deserta, ma l'ha formata perché fosse abitata: «Io sono il SIGNORE e non ce n'è alcun altro. Giovanni 1:1 Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. 1:2 Essa era nel principio con Dio. 1:3 Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta.

Gr 23:24 Potrebbe uno nascondersi in luogo occulto in modo che io non lo veda?», dice il SIGNORE. 1 Sa 2:3 Non parlate più con tanto orgoglio; non esca più l'arroganza dalla vostra bocca; poiché il SIGNORE è un Dio che sa tutto e da lui sono pesate le azioni dell'uomo. «Io non riempio forse il cielo e la terra?», dice il SIGNORE.

Ebrei 4:13 E non v'è nessuna creatura che possa nascondersi davanti a lui; ma tutte le cose sono nude e scoperte davanti agli occhi di colui al quale dobbiamo render conto. Salmi 7:7 Tu hai decretato il giudizio. L'assemblea dei popoli ti circondi, e sali a sedere al di sopra d'essa in luogo elevato. Salmi 145:18 Il SIGNORE è vicino a tutti quelli che lo invocano, a tutti quelli che lo invocano in verità. 145:19 Egli adempie il desiderio di quelli che lo temono, ode il loro grido, e li salva. 145:20 Il SIGNORE protegge tutti quelli che l'amano, ma distruggerà tutti gli empi.

Atti 17:24 Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d'uomo; 17:25 e non è servito dalle mani dell'uomo, come se avesse bisogno di qualcosa; lui, che dà a tutti la vita, il respiro e ogni cosa. 17:26 Egli ha tratto da uno solo tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche loro assegnate, e i confini della loro abitazione, 17:27 affinché cerchino Dio, se mai giungano a trovarlo, come a tastoni, benché egli non sia lontano da ciascuno di noi. 17:28 Difatti, in lui viviamo, ci moviamo, e siamo, come anche alcuni vostri poeti hanno detto: "Poiché siamo anche sua discendenza". 17:29 Essendo dunque discendenza di Dio, non dobbiamo credere che la divinità sia simile a oro, ad argento, o a pietra scolpita dall'arte e dall'immaginazione umana. 17:30 Dio dunque, passando sopra i tempi dell'ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano, 17:31 perché ha fissato un giorno, nel quale giudicherà il mondo con giustizia per mezzo dell'uomo ch'egli ha stabilito, e ne ha dato sicura prova a tutti, risuscitandolo dai morti».

Ubriachezza (dal latino ebriacu(m) da ebriu(m) – ebbro)

Stato d’intossicazione acuta (Ge 9:20-21; 2 S 11:12-131) e vizio cronico di chi abusa senza ritegno di bevande alcoliche (Ro 13:132). Poiché inibisce il controll (Is 5:11; Os 4:113), la Parola invita alla moderazione (Ec 10:17-19; 1 Pt 4:34) ammonendo chi eccede (Lc 12:45-46; 1 Co 11:21-22; Ef 5:185) e chi istiga (Ac 2:15-166). Essendo un’opera della carne che esclude dal Regno di Dio (Ga 5:19-217), molti sono i moniti (Is 28:1-3; Gr 13:12-14; 25:27-28; Gl 1:5; Lc 21:34-368) e, per gli impenitenti, il castigo è assicurato (De 21:20-21; Mt 24:48-519).

Genesi 9:20 Noè, che era agricoltore, cominciò a piantare la vigna 9:21 e bevve del vino; s'inebriò e si denudò in mezzo alla sua tenda. 2Samuele 11:12 Davide disse a Uria: «Trattieniti qui anche oggi, e domani ti lascerò partire». Così Uria rimase a Gerusalemme quel giorno e il giorno seguente. 11:13 Davide lo invitò a mangiare e a bere con sé; lo ubriacò, e la sera Uria uscì per andarsene a dormire sul suo lettuccio con i servi del suo signore, ma non scese a casa sua.

Romani 13:13 Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno, senza gozzoviglie e ubriachezze; senza immoralità e dissolutezza; senza contese e gelosie;

Isaia 5:11 Guai a quelli che la mattina si alzano presto per correre dietro alle bevande alcoliche e fanno tardi la sera, finché il vino li infiammi! Osea 4:11 Prostituzione, vino e mosto tolgono il senno.

Ecclesiaste 10:17 Beato te, o paese, il cui re è di nobile stirpe e i cui prìncipi si mettono a tavola al tempo convenevole, per ristorare le forze e non per ubriacarsi! 10:18 Per la pigrizia sprofonda il soffitto; per la rilassatezza delle mani piove in casa. 10:19 Il convito è fatto per gioire, il vino rende gaia la vita, e il denaro risponde a tutto. 1Pietro 4:3 Basta con il tempo trascorso a soddisfare la volontà dei pagani vivendo nelle dissolutezze, nelle passioni, nelle ubriachezze, nelle orge, nelle gozzoviglie, e nelle illecite pratiche idolatriche.

Luca 12:45 Ma se quel servo dice in cuor suo: "Il mio padrone tarda a venire"; e comincia a battere i servi e le serve, a mangiare, bere e ubriacarsi, 12:46 il padrone di quel servo verrà nel giorno che non se lo aspetta e nell'ora che non sa, e lo punirà severamente, e gli assegnerà la sorte degli infedeli. 1Corinzi 11:21 poiché, al pasto comune, ciascuno prende prima la propria cena; e mentre uno ha fame, l'altro è ubriaco.11:22 Non avete forse le vostre case per mangiare e bere? O disprezzate voi la chiesa di Dio e umiliate quelli che non hanno nulla? Che vi dirò? Devo lodarvi? In questo non vi lodo. Efesini 5:18 Non ubriacatevi! Il vino porta alla dissolutezza. Ma siate ricolmi di Spirito,

Abacuc 2:15 Guai a colui che dà da bere al prossimo, a te che gli versi il veleno fino a ubriacarlo, per guardarlo nella sua nudità! 2:16 Tu sarai saziato d'infamia anziché di gloria; bevi anche tu ed esibisci la tua nudità! La coppa della destra del SIGNORE si riverserà su di te, e l'infamia coprirà la tua gloria.

Galati 5:19 Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza, 5:20 idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, 5:21 invidie, ubriachezze, orge e altre simili cose; circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio.

Isaia 28:1 Guai alla superba corona degli ubriachi di Efraim  al fiore che appassisce, splendido ornamento che sta sul capo della grassa valle degli storditi dal vino! 28:2 Ecco venire, da parte del Signore, un uomo forte, potente, come una tempesta di grandine, un uragano distruttore, come una piena di grandi acque che straripano; egli getta quella corona a terra con violenza. 28:3 La superba corona degli ubriachi di Efraim sarà calpestata; Geremia 13:12 «Tu dirai loro questa parola: "Così parla il SIGNORE, Dio d'Israele: Ogni otre sarà riempito di vino"; e quando essi ti diranno: "Non lo sappiamo noi che ogni otre si riempie di vino?" 13:13 Allora tu dirai loro: "Così parla il SIGNORE: Ecco, io riempirò di ubriachezza tutti gli abitanti di questo paese, i re che siedono sul trono di Davide, i sacerdoti, i profeti, e tutti gli abitanti di Gerusalemme; 13:14 li sbatterò l'uno contro l'altro, padri e figli assieme", dice il SIGNORE; "io non risparmierò nessuno; nessuna pietà, nessuna compassione, m'impedirà di distruggerli"». Geremia 25:27 «Tu dirai loro: "Così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele: Bevete, ubriacatevi, vomitate, cadete senza rialzarvi più, davanti alla spada che io mando in mezzo a voi". 25:28 Se rifiutano di prendere dalla tua mano la coppa per bere, di' loro: "Così dice il SIGNORE degli eserciti: Voi berrete in ogni modo! Gioele 1:5 Svegliatevi, ubriachi, e piangete! Lamentatevi tutti, bevitori di vino, per il vino nuovo che vi è tolto di bocca! Luca 21:34 Badate a voi stessi, perché i vostri cuori non siano intorpiditi da stravizio, da ubriachezza, dalle ansiose preoccupazioni di questa vita e che quel giorno non vi venga addosso all'improvviso come un laccio; 21:35 perché verrà sopra tutti quelli che abitano su tutta la terra. 21:36 Vegliate dunque, pregando in ogni momento, affinché siate in grado di scampare a tutte queste cose che stanno per venire, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo».

Deuteronomio 21:20 e diranno agli anziani della sua città: «Questo nostro figlio è caparbio e ribelle; non vuole ubbidire alla nostra voce, è senza freno e ubriacone»; 21:21 allora tutti gli uomini della sua città lo lapideranno a morte. Così toglierai via di mezzo a te il male, e tutto Israele lo saprà e temerà. Matteo 24:48 Ma, se egli è un servo malvagio che dice in cuor suo: "Il mio padrone tarda a venire"; 24:49 e comincia a battere i suoi conservi, a mangiare e bere con gli ubriaconi, 24:50 il padrone di quel servo verrà nel giorno che non se l'aspetta, nell'ora che non sa, 24:51 e lo farà punire a colpi di flagello e gli assegnerà la sorte degli ipocriti. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti.

Uguaglianza (dal latino aequaliâre da aequâlis – uguale)

È la condizione di pari dignità e privilegio cui deve poter accedere ogni singolo individuo: nella giustizia (2 Cr 19:5-71), nella distribuzione dei pesi (2 Co 8:12-152) nelle responsabilità (Co 3:253) nella morte (Ec 8:84) e nel giudizio finale (Ec 3:175). Per Dio non vi sono distinzioni (Is 45:23; Ro 10:12-13; Ga 3:26-28; Co 3:116). Il Suo timore ci impone tale adempimento (1 Pt 1:177), infatti, la Parola ci chiama all’osservanza di questo principio (Gm 2:18).

2Cronache 19:5 Stabilì dei giudici nel paese, in tutte le città fortificate di Giuda, città per città, e disse ai giudici: 19:6 «Badate bene a quello che fate; poiché voi amministrate la giustizia, non per servire un uomo ma per servire il SIGNORE, il quale sarà con voi negli affari della giustizia. 19:7 Ora, il timor del SIGNORE sia in voi; agite con prudenza, poiché presso il SIGNORE, nostro Dio, non c'è perversità, né favoritismi, né si prendono regali».

2Corinzi 8:12 La buona volontà, quando c'è, è gradita in ragione di quello che uno possiede e non di quello che non ha. 8:13 Infatti non si tratta di mettere voi nel bisogno per dare sollievo agli altri, ma di seguire un principio di uguaglianza;n 8:14 nelle attuali circostanze, la vostra abbondanza serve a supplire al loro bisogno, perché la loro abbondanza supplisca altresì al vostro bisogno, affinché ci sia uguaglianza, secondo quel che è scritto: 8:15 «Chi aveva raccolto molto non ne ebbe di troppo, e chi aveva raccolto poco, non ne ebbe troppo poco».

Colossesi 3:25 Infatti chi agisce ingiustamente riceverà la retribuzione del torto che avrà fatto, senza che vi siano favoritismi.

Ecclesiaste 8:8 Non c'è uomo che abbia potere sul vento per poterlo trattenere, o che abbia potere sul giorno della morte; non c'è congedo in tempo di guerra, e l'iniquità non può salvare chi la commette.

Ecclesiaste 3:17 e ho detto in cuor mio: «Dio giudicherà il giusto e l'empio poiché c'è un tempo per il giudizio di qualsiasi azione e, nel luogo fissato, sarà giudicata ogni opera».

Isaia 45:23 Per me stesso io l'ho giurato; è uscita dalla mia bocca una parola di giustizia, e non sarà revocata: Ogni ginocchio si piegherà davanti a me, ogni lingua mi presterà giuramento. Romani 10:12 Poiché non c'è distinzione tra Giudeo e Greco, essendo egli lo stesso Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. 10:13 Infatti chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato. Galati 3:26 perché siete tutti figli di Dio per la fede in Cristo Gesù. 3:27 Infatti voi tutti che siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. 3:28 Non c'è qui né Giudeo né Greco; non c'è né schiavo né libero; non c'è né maschio né femmina; perché voi tutti siete uno in Cristo Gesù. Colossesi 3:11 Qui non c'è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti.

1Pietro 1:17 E se invocate come Padre colui che giudica senza favoritismi, secondo l'opera di ciascuno, comportatevi con timore durante il tempo del vostro soggiorno terreno;

Giacomo 2:1 Fratelli miei, la vostra fede nel nostro Signore Gesù Cristo, il Signore della gloria, sia immune da favoritismi.




 
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