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Esegetica (dal greco exęgetika – commento)

L'esegesi è la tecnica dell’interpretazione critica e dettagliata di un testo biblico, vista come ricerca del significato che l'autore intendeva attribuirgli al momento della composizione. Da tale studio si deriva l'esposizione e la successiva spiegazione: es. (Ge 40:12-221); (Da 2:4-282); (2:29-453); (Da 4:6-274); (Da 5:7-205); (Da 5:21-316). L'ideale sarebbe poter disporre dei testi in lingua originale al fine di poter meglio apprezzare le finezze proprie della lingua d'origine. Da non confondersi con l’ermeneutica* a cui spesso si sovrappone e che concerne i criteri con cui rapportare a oggi l’interpretazione del brano.

 

 

 

Genesi 40:12 Giuseppe gli disse: «Questa è l'interpretazione del sogno: i tre tralci sono tre giorni; 40:13 fra tre giorni il faraone ti farà rialzare il capo, ti ristabilirà nel tuo incarico e tu darai in mano al faraone la sua coppa, come facevi prima, quando eri suo coppiere. 40:14 Ma ricordati di me, quando sarai felice, e sii buono verso di me, ti prego; parla di me al faraone e fammi uscire da questa casa, 40:15 perché io fui portato via di nascosto dal paese degli Ebrei e anche qui non ho fatto nulla per essere messo in questo sotterraneo». 40:16 Il capo dei panettieri, vedendo che l'interpretazione era favorevole, disse a Giuseppe: «Anch'io! Nel mio sogno avevo tre canestri di pane bianco sul capo; 40:17 nel canestro più alto c'era per il faraone ogni sorta di vivande cotte al forno; e gli uccelli le mangiavano dentro al canestro sul mio capo». 40:18 Giuseppe rispose e disse: «Questa è l'interpretazione del sogno: i tre canestri sono tre giorni. 40:19 Ancora tre giorni e il faraone alzerà la tua testa, ti farà impiccare a un albero e gli uccelli mangeranno la tua carne addosso a te». 40:20 Il terzo giorno, che era il compleanno del faraone, egli fece un banchetto per tutti i suoi servitori e alzò la testa al capo dei coppieri e la testa al capo dei panettieri in mezzo ai suoi servitori: 40:21 ristabilì il capo dei coppieri nel suo ufficio di coppiere, perché mettesse la coppa in mano al faraone, 40:22 ma fece impiccare il capo dei panettieri, secondo l'interpretazione che Giuseppe aveva loro data.

Daniele 2:4 Allora i Caldei risposero al re in aramaico: «O re, possa tu vivere per sempre! Racconta il sogno ai tuoi servi e noi ne daremo l'interpretazione». 2:5 Il re replicò e disse ai Caldei: «Questa è la mia decisione: se voi non mi fate conoscere il sogno e la sua interpretazione, sarete fatti a pezzi e le vostre case saranno ridotte in tanti letamai. 2:6 Se invece mi dite il sogno e la sua interpretazione, riceverete da me doni, ricompense e grandi onori; ditemi dunque il sogno e la sua interpretazione». 2:7 Essi risposero una seconda volta e dissero: «Esponga il re il sogno ai suoi servi e noi ne daremo l'interpretazione». 2:8 Il re replicò e disse: «Io mi accorgo che voi volete guadagnare tempo, perché avete sentito la decisione che ho preso; 2:9 se dunque non mi fate conoscere il sogno, la vostra sorte sarà una sola. Voi vi siete messi d'accordo per darmi delle risposte bugiarde e perverse, aspettando che cambino i tempi. Ditemi dunque il sogno e io saprò che siete in grado di darmene l'interpretazione». 2:10 I Caldei risposero al re, e dissero: «Non c'è uomo sulla terra che possa dire ciò che il re domanda; così non c'è mai stato re, per grande e potente che fosse, che abbia domandato una cosa simile a un mago, o incantatore, o Caldeo. 2:11 Quello che il re chiede è difficile e non c'è nessuno che possa dirlo al re, se non gli dèi, la cui dimora non è fra i mortali». 2:12 Allora il re si adirò, si infuriò terribilmente e ordinò che tutti i saggi di Babilonia fossero giustiziati. 2:13 Il decreto fu promulgato e i saggi stavano per essere uccisi; e si cercavano Daniele e i suoi compagni per uccidere anche loro. 2:14 Allora Daniele si rivolse con prudenza e con tatto ad Arioc, capo delle guardie del re, che era uscito per uccidere i saggi di Babilonia. 2:15 Prese la parola e disse ad Arioc, ufficiale del re: «Perché questo decreto così perentorio da parte del re?» Allora Arioc spiegò il motivo a Daniele. 2:16 Daniele si presentò al re e gli chiese di dargli tempo; egli avrebbe fatto conoscere al re l'interpretazione del sogno. 2:17 Allora Daniele andò a casa sua e informò Anania, Misael e Azaria, suoi compagni, 2:18 esortandoli a implorare la misericordia del Dio del cielo a proposito di questo segreto, affinché Daniele e i suoi compagni non fossero messi a morte con tutti gli altri saggi di Babilonia. 2:19 Allora il segreto fu rivelato a Daniele in una visione notturna ed egli benedisse il Dio del cielo dicendo: 2:20 «Sia benedetto eternamente il nome di Dio perché a lui appartengono la saggezza e la forza. 2:21 Egli alterna i tempi e le stagioni; depone i re e li innalza, dà la saggezza ai saggi e il sapere agli intelligenti. 2:22 Egli svela le cose profonde e nascoste; conosce ciò che è nelle tenebre, e la luce abita con lui. 2:23 O Dio dei miei padri, io ti lodo e ti ringrazio, perché mi hai dato saggezza e forza, e mi hai fatto conoscere quello che ti abbiamo domandato, rivelandoci il segreto che il re vuol conoscere». 2:24 Daniele si recò quindi da Arioc, a cui il re aveva affidato l'incarico di far morire i saggi di Babilonia, e gli disse: «Non far morire i saggi di Babilonia! Conducimi dal re e io gli darò l'interpretazione». 2:25 Allora Arioc si affrettò a introdurre Daniele davanti al re e gli disse: «Ho trovato un uomo tra i Giudei deportati che darà al re l'interpretazione». 2:26 Il re disse a Daniele, detto Baltazzar: «Sei capace di farmi conoscere il sogno che ho fatto e la sua interpretazione?» 2:27 Daniele rispose al re: «Il segreto che il re domanda, né saggi, né incantatori, né magi, né astrologi possono svelarlo al re; 2:28 ma c'è un Dio nel cielo che rivela i misteri, ed egli ha fatto conoscere al re Nabucodonosor quello che deve avvenire negli ultimi giorni. Ecco dunque quali erano il tuo sogno e le visioni della tua mente quando eri a letto:

Daniele 2:29 i tuoi pensieri, o re, quand'eri a letto, si riferivano a quello che deve avvenire da ora in avanti; colui che rivela i misteri ti ha fatto conoscere quello che avverrà. 2:30 Quanto a me, questo segreto mi è stato rivelato non perché la mia saggezza sia superiore a quella di tutti gli altri viventi, ma perché io possa dare l'interpretazione al re, e tu possa conoscere i pensieri del tuo cuore. 2:31 Tu, o re, guardavi, ed ecco una grande statua; questa statua, immensa e d'uno splendore straordinario, si ergeva davanti a te, e il suo aspetto era terribile. 2:32 La testa di questa statua era d'oro puro; il suo petto e le sue braccia erano d'argento; il suo ventre e le sue cosce di bronzo; 2:33 le sue gambe, di ferro; i suoi piedi, in parte di ferro e in parte d'argilla. 2:34 Mentre guardavi, una pietra si staccò, ma non spinta da una mano, e colpì i piedi di ferro e d'argilla della statua e li frantumò. 2:35 Allora si frantumarono anche il ferro, l'argilla, il bronzo, l'argento e l'oro e divennero come la pula sulle aie d'estate. Il vento li portò via e non se ne trovò più traccia; ma la pietra che aveva colpito la statua diventò un gran monte che riempì tutta la terra. 2:36 Questo è il sogno; ora ne daremo l'interpretazione al re. 2:37 Tu, o re, sei il re dei re, a cui il Dio del cielo ha dato il regno, la potenza, la forza e la gloria; 2:38 e ha messo nelle tue mani tutti i luoghi in cui abitano gli uomini, le bestie della campagna e gli uccelli del cielo, e ti ha fatto dominare sopra tutti loro: la testa d'oro sei tu. 2:39 Dopo di te sorgerà un altro regno, inferiore al tuo; poi un terzo regno, di bronzo, che dominerà sulla terra; 2:40 poi vi sarà un quarto regno, forte come il ferro; poiché, come il ferro spezza e abbatte ogni cosa, così, pari al ferro che tutto frantuma, esso spezzerà ogni cosa. 2:41 Come i piedi e le dita, in parte d'argilla da vasaio e in parte di ferro, che tu hai visto, così sarà diviso quel regno; ma vi sarà in esso qualcosa della consistenza del ferro, poiché tu hai visto il ferro mescolato con la fragile argilla. 2:42 Come le dita dei piedi erano in parte di ferro e in parte d'argilla, così quel regno sarà in parte forte e in parte fragile. 2:43 Hai visto il ferro mescolato con la molle argilla, perché quelli si mescoleranno mediante matrimonio, ma non si uniranno l'uno all'altro, così come il ferro non si amalgama con l'argilla. 2:44 Al tempo di questi re, il Dio del cielo farà sorgere un regno, che non sarà mai distrutto e che non cadrà sotto il dominio d'un altro popolo. Spezzerà e annienterà tutti quei regni, ma esso durerà per sempre, 2:45 proprio come la pietra che hai visto staccarsi dal monte, senza intervento umano, e spezzare il ferro, il bronzo, l'argilla, l'argento e l'oro. Il gran Dio ha fatto conoscere al re quello che deve avvenire d'ora in poi. Il sogno è vero e sicura è la sua interpretazione».

Daniele 4:6 Ordinai, perciò, di condurre in mia presenza tutti i saggi di Babilonia perché mi dessero l'interpretazione del sogno. 4:7 Allora vennero i magi, gl'incantatori, i Caldei e gli astrologi; io raccontai loro il sogno, ma essi non poterono darmene l'interpretazione. 4:8 Infine si presentò davanti a me Daniele, detto Baltazzar, dal nome del mio dio, e nel quale è lo spirito degli dèi santi, e io gli raccontai il sogno: 4:9 «Baltazzar, capo dei magi, io so che lo spirito degli dèi santi è in te e che nessun mistero ti mette in difficoltà. Ecco le visioni che ho avuto nel sogno: tu dammi la loro interpretazione. 4:10 Queste sono le visioni della mia mente mentre ero sul mio letto: Io guardavo, ed ecco in mezzo alla terra c'era un albero la cui altezza era grande. 4:11 L'albero era diventato alto e robusto, la sua altezza giungeva al cielo ed era visibile dalle estremità di tutta la terra. 4:12 Il suo fogliame era bello, il suo frutto era così abbondante che tutti potevano nutrirsene. Le bestie dei campi si riparavano sotto la sua ombra, gli uccelli del cielo abitavano fra i suoi rami e ogni creatura si nutriva del suo frutto. 4:13 Nelle visioni che ebbi, mentre ero a letto, vidi uno dei santi veglianti scendere dal cielo 4:14 e gridare con forza: "Abbattete l'albero e tagliate i suoi rami; scotete il fogliame e disperdete il suo frutto; fuggano gli animali dalla sua ombra e gli uccelli dai suoi rami! 4:15 Però, lasciate in terra il ceppo e le sue radici, ma legati con catene di ferro e di bronzo, tra l'erba dei campi; sia bagnato dalla rugiada del cielo e, come gli animali, abbia in sorte l'erba della terra. 4:16 Gli sia cambiato il cuore; invece di un cuore umano, gli sia dato un cuore di bestia; e passino su di lui sette tempi. 4:17 Questa è la decisione dei veglianti e la sentenza proviene dai santi, affinché i viventi sappiano che l'Altissimo domina sul regno degli uomini e che egli lo dà a chi vuole, e vi innalza il più misero degli uomini". 4:18 Questo è il sogno che io, il re Nabucodonosor, ho fatto; ora tu, Baltazzar, dammene l'interpretazione, perché nessuno dei saggi del mio regno è in grado di darmela; ma tu puoi, perché lo spirito degli dèi santi è in te». 4:19 Allora Daniele, detto Baltazzar, rimase per un momento sbigottito e i suoi pensieri lo turbavano. Ma il re gli disse: «Baltazzar, il sogno e l'interpretazione non ti spaventino!» Baltazzar rispose e disse: «Mio signore, il sogno si avveri per i tuoi nemici, e la sua interpretazione per i tuoi avversari! 4:20 L'albero che il re ha visto e che era diventato alto e robusto al punto che la sua altezza giungeva al cielo ed era visibile dalle estremità della terra; 4:21 l'albero dal fogliame bello, dal frutto abbondante in grado di nutrire tutti, sotto il quale si riparavano le bestie dei campi e tra i cui rami abitavano gli uccelli del cielo, 4:22 sei tu, o re! Tu sei diventato grande e potente: la tua grandezza giunge fino al cielo e il tuo dominio si estende fino alle estremità della terra. 4:23 Poi il re ha visto un santo vegliante che scendeva dal cielo e diceva: "Abbattete l'albero e distruggetelo, però lasciate in terra il ceppo e le sue radici, legati con catene di ferro e di bronzo, fra l'erba dei campi; sia bagnato dalla rugiada del cielo e abbia la sua parte con gli animali della campagna finché siano passati sopra di lui sette tempi". 4:24 Questa è l'interpretazione, o re; è un decreto dell'Altissimo, che sarà eseguito sul re, mio signore: 4:25 tu sarai scacciato di mezzo agli uomini e abiterai con le bestie dei campi; ti daranno da mangiare l'erba come ai buoi; sarai bagnato dalla rugiada del cielo e sette tempi passeranno su di te finché tu riconoscerai che l'Altissimo domina sul regno degli uomini e lo dà a chi vuole. 4:26 Quanto poi all'ordine di lasciare il ceppo con le radici dell'albero, ciò significa che il tuo regno ti sarà ristabilito, dopo che avrai riconosciuto che il dominio appartiene al cielo. 4:27 Perciò, o re, accetta il mio consiglio! Metti fine ai tuoi peccati praticando la giustizia, e alle tue iniquità mostrando compassione verso gli afflitti. Forse, la tua prosperità potrà essere prolungata».

Daniele 5:7 A voce alta il re gridò che si facessero entrare gli incantatori, i Caldei e gli astrologi, e il re disse ai saggi di Babilonia: «Chiunque leggerà questo scritto e me ne darà l'interpretazione sarà vestito di porpora, porterà una collana d'oro al collo e sarà terzo nel governo del regno». 5:8 Allora entrarono tutti i saggi del re, ma non furono capaci di leggere lo scritto né di darne l'interpretazione al re. 5:9 Allora il re Baldassar fu preso da grande spavento, cambiò colore e i suoi grandi furono costernati. 5:10 La regina udì le parole del re e dei suoi grandi, ed entrata nella sala del banchetto disse: «Vivi in eterno, o re! I tuoi pensieri non ti spaventino e non ti facciano impallidire! 5:11 C'è un uomo, nel tuo regno, in cui è lo spirito degli dèi santi. Già al tempo di tuo padre si trovava in lui una luce, un'intelligenza e una saggezza pari alla saggezza degli dèi; e il re Nabucodonosor, tuo padre, lo fece capo dei magi, degli incantatori, dei Caldei e degli astrologi; 5:12 poiché in questo Daniele, che il re aveva chiamato Baltazzar, fu trovato uno spirito straordinario, conoscenza, intelligenza e la facoltà di interpretare i sogni, di spiegare enigmi e di risolvere questioni difficili. Si chiami dunque Daniele ed egli darà l'interpretazione». 5:13 Allora Daniele fu introdotto alla presenza del re e il re gli disse: «Sei tu Daniele, uno dei Giudei che il re mio padre condusse qui in esilio dalla Giudea? 5:14 Io ho sentito dire che tu possiedi lo spirito degli dèi, che in te si trova luce, intelligenza e saggezza straordinaria. 5:15 Poco fa sono stati introdotti davanti a me i saggi e gli incantatori per leggere questa scrittura e darmene l'interpretazione, ma non ne sono stati capaci. 5:16 Però ho sentito dire che tu sai dare interpretazioni e risolvere questioni difficili; ora, se puoi leggere questo scritto e farmene conoscere l'interpretazione, tu sarai vestito di porpora, porterai al collo una collana d'oro e sarai il terzo nel governo del regno». 5:17 Allora Daniele rispose al re e disse: «Serba i tuoi doni per te e dà a un altro le tue ricompense! Tuttavia io leggerò lo scritto al re e gliene darò l'interpretazione. 5:18 O re, il Dio altissimo aveva dato regno, grandezza, gloria e maestà a tuo padre Nabucodonosor. 5:19 Per questa grandezza che Dio gli aveva dato, le genti di ogni popolo, nazione e lingua temevano e tremavano alla sua presenza. Egli faceva morire chi voleva, lasciava in vita chi voleva; innalzava chi voleva, abbassava chi voleva. 5:20 Ma quando il suo cuore divenne orgoglioso e il suo spirito s'indurì fino a diventare tracotante, il re fu deposto dal suo trono e gli fu tolta la sua gloria;

Daniele 5:21 fu scacciato di mezzo agli uomini e il suo cuore divenne simile a quello delle bestie. Abitò con gli asini selvatici, gli fu dato da mangiare erba come ai buoi e il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo finché non riconobbe che il regno degli uomini appartiene al Dio altissimo, il quale vi stabilisce sopra chi vuole. 5:22 E tu, Baldassar, suo figlio, non hai umiliato il tuo cuore, benché tu sapessi tutto questo, 5:23 ma ti sei innalzato contro il Signore del cielo. Ti sono stati portati i vasi della casa di Dio e in essi avete bevuto tu, i tuoi grandi, le tue mogli e le tue concubine; tu hai lodato gli dèi d'argento, d'oro, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra, i quali non vedono, non odono e non comprendono, e non hai glorificato il Dio che ha nella sua mano il tuo soffio vitale, e dal quale dipendono tutte le tue vie. 5:24 Perciò egli ha mandato quel pezzo di mano che ha tracciato quello scritto. 5:25 Ecco le parole che sono state scritte: Mené, Mené, Téchel, U-Parsin. 5:26 Questa è l'interpretazione delle parole: Mené, Dio ha fatto il conto del tuo regno e gli ha posto fine; 5:27 Téchel, tu sei stato pesato con la bilancia e sei stato trovato mancante. 5:28 Perès, il tuo regno è diviso e dato ai Medi e ai Persiani». 5:29 Allora, per ordine di Baldassar, Daniele fu vestito di porpora, gli fu messa al collo una collana d'oro e fu proclamato terzo nel governo del regno. 5:30 In quella stessa notte Baldassar, re dei Caldei, fu ucciso 5:31 e Dario il Medo ricevette il regno all'età di sessantadue anni.




 
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